n.377 del 21.12.2022 periodico (Parte Seconda)

Istituzione del "Coordinamento permanente End of Waste"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti come modificata dalla Direttiva 2018/851/CE;

- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;

- la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 87 del 12 luglio 2022 con la quale è stato approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027 (PRRB), vigente dal 5 agosto 2022 a seguito della pubblicazione nel BURERT n. 244 di pari data;

Premesso che:

- la direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 definisce la gerarchia nella gestione dei rifiuti nel seguente ordine: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo, smaltimento;

- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, alla Parte Quarta, individua le disposizioni in materia di gestione dei rifiuti nel rispetto di quanto previsto dalla sopra citata Direttiva e, in particolare, per quanto riguarda i rifiuti sottoposti ad operazione di riciclaggio o preparazione per il riutilizzo, all’articolo 184-ter definisce le condizioni ed i criteri specifici necessari ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto (End Of Waste) come nel seguito:

a) la sostanza o l'oggetto sono destinati a essere utilizzati per scopi specifici;

b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;

c) la sostanza o l'oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti;

d) l'utilizzo della sostanza o dell'oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute umana;

- i richiamati criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto sono adottati in conformità a quanto stabilito dalla disciplina comunitaria ovvero, in mancanza di criteri comunitari, caso per caso per specifiche tipologie di rifiuto attraverso uno o più decreti ministeriali. In assenza di indicazioni adottate ai sensi della disciplina comunitaria o mediante norme statali, le autorizzazioni allo svolgimento di operazioni di recupero sono rilasciate sulla base di criteri dettagliati nell’ambito dei medesimi procedimenti autorizzatori previo parere obbligatorio e vincolante dell’ISPRA o dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale territorialmente competente;

Rilevato che:

- Risultano ad oggi in vigore i seguenti regolamenti End Of Waste comunitari:

− Regolamento UE 333/2011 sui Rottami metallici;

− Regolamento UE 1179/2012 sui Rottami vetrosi;

− Regolamento UE 715/2013 sui Rottami di rame;

- Sono stati, ad oggi, emanati i seguenti decreti End Of Waste ministeriali:

− Decreto 14 febbraio 2013, n. 22 inerente al Combustibile solido secondario (CSS);

− Decreto 28 marzo 2018, n. 69 inerente al Conglomerato bituminoso;

− Decreto 15 maggio 2019, n. 62 inerente ai Prodotti assorbenti per la persona;

− Decreto 31 marzo 2020, n. 78 inerente alla Gomma riciclata da pneumatici fuori uso;

− Decreto 22 settembre 2020, n. 188 inerente a Carta e Cartone;

− Decreto 27 settembre 2022, n. 152 inerente agli Inerti da costruzione e demolizione;

- Sono inoltre in vigore anche altre disposizioni statali che, pur non essendo emanate come Decreti ministeriali ai sensi dell’art. 184-ter del D. Lgs. 152/2006, prevedono espressamente – per alcune tipologie - la cessazione della qualifica di rifiuto: D.M. 5/2/1998, D.Lgs. 209/2003, D.Lgs. 75/2010, D.M. 12/6/2002, n. 161;

Considerato che l’articolo 14 delle Norme tecniche di attuazione del PRRB dispone che: “Al fine di promuovere le attività di recupero e al contempo omogeneizzare i procedimenti di autorizzazione tenuto conto della complessità e della interdisciplinarità delle istruttorie necessarie al riconoscimento della cessazione della qualifica di rifiuto, il Piano prevede la costituzione di un Coordinamento permanente a cui partecipano la Regione e Arpae e di cui Arpae richiede l’attivazione, nell’ambito delle proprie attività istruttorie, al fine di esaminare la sussistenza dei criteri e delle condizioni poste dall’articolo 184-ter D.Lgs. n. 152 del 2006. Alle riunioni potranno essere invitati rappresentanti delle associazioni di categoria nel caso sia necessario acquisire informazioni a supporto della valutazione del Coordinamento nonché esperti provenienti da Università e ordini professionali”;

Considerato altresì che il lavoro svolto dal “Coordinamento permanente sottoprodotti”, previsto dall’art. 3 comma 1 della L.R. 16/2015 ed istituito con la Determina Dirigenziale n. 10718 del 5/7/2016, ha portato a positivi risultati in termini di prevenzione con la conseguente diminuzione della produzione di rifiuti. Tale attività rappresenta pertanto una buona modalità operativa che può essere utilizzata anche in altri ambiti di processi di simbiosi industriale finalizzati alla valorizzazione e al recupero dei rifiuti;

Ritenuto pertanto, in attuazione della sopra richiamata disposizione delle Norme tecniche di attuazione del PRRB, di dover procedere all’istituzione di un “Coordinamento permanente End Of Waste”, avente lo scopo di esaminare la sussistenza dei criteri e delle condizioni poste dall’articolo 184-ter del D.Lgs. 152/2006 nei casi (non già normati da specifiche disposizioni comunitarie o nazionali) che ARPAE - quale autorità competente per i relativi procedimenti (AU ex art. 208 e comunicazione ex artt. 214/216 del D.Lgs. 152/2006) - riterrà necessario sottoporre all’esame del medesimo Coordinamento;

Ritenuto altresì opportuno:

- individuare, quali componenti permanenti del Coordinamento regionale End Of Waste:

- il Dirigente dell’Area rifiuti e bonifica siti contaminati, servizi pubblici dell’ambiente della Regione Emilia-Romagna;

- il Dirigente del Servizio Osservatorio Energia, Rifiuti e Siti Contaminati della Direzione Tecnica di ARPAE Emilia-Romagna;

- altri dirigenti/tecnici di ARPAE o della Regione Emilia-Romagna che i Dirigenti, come sopra individuati, potranno coinvolgere, di volta in volta, in ragione delle tipologie di rifiuti oggetto dei procedimenti da esaminare;

- prevedere che alle riunioni del Coordinamento permanente End Of Waste potranno essere invitati anche rappresentanti delle associazioni di categoria ed esperti provenienti da Università o ordini professionali. Tale eventualità verrà decisa dai componenti del Coordinamento medesimo, che potrà anche invitare, per acquisire informazioni, i rappresentanti delle aziende richiedenti che – a loro volta – potranno avvalersi o delegare i professionisti da esse incaricati;

Richiamato il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Richiamato il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, in particolare il comma 1 dell'art. 42;

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii.;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

- n. 111/2021 concernente “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”;

- n. 733 del 25/6/2020 ad oggetto “Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2019/2021. Proroga degli incarichi dei Direttori Generali e dei Direttori di Agenzia e Istituto in scadenza il 30/6/2020 per consentire una valutazione d’impatto sull’organizzazione regionale del programma di mandato alla luce degli effetti dell’emergenza COVID-19. Approvazione”;

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:

1) di istituire il “Coordinamento permanente End Of Waste” avente la funzione di esaminare la sussistenza dei criteri e delle condizioni poste dall’articolo 184-ter del D. Lgs. 152/2006 nei casi non già normati da specifiche disposizioni comunitarie o nazionali;

2) di disporre in accordo con ARPAE che i componenti del “Coordinamento permanente End Of Waste” sono: il Dirigente dell’Area rifiuti e bonifica siti contaminati, servizi pubblici dell’ambiente della Regione Emilia-Romagna, il Dirigente del Servizio Osservatorio Energia, Rifiuti e Siti Contaminati della Direzione Tecnica di ARPAE Emilia-Romagna, ed altri dirigenti/tecnici di ARPAE o della Regione Emilia-Romagna che, di volta in volta, i Dirigenti componenti potranno coinvolgere in ragione delle tipologie di rifiuti oggetto dei procedimenti da esaminare, con particolare riferimento alla Direzione generale conoscenza, ricerca, lavoro, imprese ed alla Direzione generale agricoltura, caccia e pesca;

3) di stabilire che l’organizzazione del “Coordinamento permanente End Of Waste” compete al Dirigente del Servizio Osservatorio Energia, Rifiuti e Siti Contaminati della Direzione Tecnica di ARPAE Emilia-Romagna che avrà anche il compito di provvedere in ordine alla convocazione del medesimo Coordinamento;

4) di prevedere altresì che alle riunioni del Coordinamento permanente End Of Waste potranno essere invitati anche rappresentanti delle associazioni di categoria, esperti provenienti da Università e ordini professionali. Tale eventualità verrà decisa dai componenti del Coordinamento medesimo, che potrà anche invitare, per acquisire informazioni, i rappresentanti delle aziende richiedenti che – a loro volta – potranno avvalersi o delegare i professionisti da esse incaricati;

5) di dare atto che spetta ad ARPAE, quale autorità competente per i relativi procedimenti autorizzativi (AU ex art. 208 e comunicazione ex artt. 214/216 del D.Lgs. 152/2006), attraverso il Responsabile del Servizio Osservatorio Energia, Rifiuti e Siti Contaminati l’attivazione del Coordinamento;

6) di trasmettere la presente deliberazione all’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente ed Energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE) nonché alle Direzioni regionali che per quanto previsto al precedente punto 2) potranno essere, di volta in volta, coinvolte;

7) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

8) di pubblicare la presente deliberazione in versione integrale, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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