n.317 del 10.11.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4101 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi promotrice presso tutte le opportune sedi istituzionali, ed in particolare in sede di Conferenza Stato-Regioni, della necessità di una deroga o in alternativa una sospensione dell’attuale normativa sul rilascio delle trote per la pesca sportiva, anche per consentire agli allevatori e gli esercenti la pesca sportiva di adeguare i loro esemplari a quanto attualmente previsto. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi, Rainieri, Pompignoli, Rancan, Montevecchi, Facci, Catellani, Liverani, Delmonte

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

con apposita circolare del Ministero dell’Ambiente emanata nel mese di aprile 2020 è stato fatto divieto di immissione di trote dei ceppi iridee e fario, consentendo unicamente le semine di trote di ceppo mediterraneo, difficili da reperire e comunque costosissime. Tale obbligo è applicato a tutte le acque interne di qualsiasi categoria per quanto riguarda i rilasci di esemplari ai fini di pesca sportiva nei fiumi e anche ai laghetti privati che non garantiscono la non contaminazione delle acque con fiumi o torrenti attigui. L’introduzione di questa misura estremamente rigida e vincolante per il settore della pesca sportiva, senza aver previsto i necessari tempi di adeguamento per gli allevatori ittici ha provocato un grave danno al settore, fonte di lavoro e ricchezza in particolare per le zone montane della nostra Regione.

Constatato che

tempi di adeguamento alla nuova normativa risultano senza dubbio necessari agli allevatori di trote per poter avere esemplari di ceppo mediterraneo disponibili alla vendita, in quanto:

le trote iridee impiegano circa 2,5 anni per raggiungere l’età adulta;

le trote fario impiegano circa 3 anni per raggiungere l’età adulta;

le trote mediterranee impiegano circa 3,5 anni per raggiungere l’età adulta.

Tenuto conto che la quasi totalità degli allevamenti italiani deteneva in prevalenza trote iridee o fario, le trote mediterranee risultano tutt’oggi scarsamente disponibili e a costi maggiori.

Considerato che

è tuttavia stata prevista da parte del Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica) la possibilità per le Regioni di fare richiesta di deroga alla suddetta normativa per i propri territori. Ciò nonostante, ad oggi, tutte le richieste di deroga avanzate dalle Regioni al Ministero hanno incontrato parere negativo con le sole eccezioni di Marche ed Umbria che hanno ottenuto limitatissime autorizzazioni al rilascio di trote iridee in acque di categoria C solamente per alcune porzioni dei loro territori;

l’assessorato regionale già nelle scorse settimane si è attivato per la risoluzione di tale criticità in diverse sedi, tanto che in data odierna è stata convocata una riunione di Coordinamento Tecnico interregionale per discutere delle criticità attuative del Decreto Direttoriale della Direzione generale per il Patrimonio naturalistico del 2 aprile 2020, e che tale appuntamento risulta propedeutico alla riunione della Commissione Politiche Agricole programmata a Mazara del Vallo per il prossimo 29 ottobre 2021 in occasione dell’evento “Blue Sea Land”.

Valutato che

in virtù di quanto sopra e dell’importanza del settore della pesca sportiva per la nostra Regione, riteniamo che l’attuale normativa debba essere rivista o quantomeno sospesa fino a quando gli allevatori ittici non abbiano adeguato le loro tipologie di esemplari;

il settore della pesca sportiva garantisce ricavi economici, oltre che per gli organizzatori di gare e per i proprietari di laghetti impiegati in tale attività, anche per la filiera di produzione dell’equipaggiamento da pesca (canne da pesca, mulinelli, attrezzatura varia) presente con importanti realtà produttive anche in Emilia-Romagna;

non da sottovalutare è il ruolo giocato dal pescaturismo nelle numerose località di pregio della nostra Regione, soprattutto montane, che offrono la possibilità di praticare pesca sportiva o di partecipare ad eventi di pesca, a totale beneficio della rete di servizi e delle strutture ricettive dei paesi che ospitano gli appassionati di questa attività sportiva.

Impegna la Giunta regionale

a farsi promotrice presso tutte le opportune sedi istituzionali, ed in particolare in sede di Conferenza Stato-Regioni, della necessità di ottenere nell’immediato una deroga o in alternativa una sospensione dell’attuale normativa sul rilascio delle trote per la pesca sportiva, anche per consentire agli allevatori e gli esercenti la pesca sportiva di adeguare i loro esemplari a quanto attualmente previsto, nonché ad una successiva revisione della stessa normativa che consenta alla Regione un adeguato coinvolgimento e partecipazione nella definizione dei criteri per la reintroduzione e il ripopolamento delle specie autoctone.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 ottobre 2021

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