n.24 del 07.02.2018 periodico (Parte Seconda)

Delimitazione delle zone focolaio e delle zone tampone nella regione Emilia-Romagna e prescrizioni fitosanitarie per la lotta contro il cancro colorato del platano. Anno 2018

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Visti:

- la Direttiva del Consiglio 2000/29/CE dell'8 maggio 2000 concernente "Misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità" e successive modificazioni e integrazioni;

- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 3, recante "Norme in materia di tutela fitosanitaria – Istituzione della tassa fitosanitaria regionale. Abrogazione delle leggi regionali 19 gennaio 1998, n. 3 e 21 agosto 2001, n. 31”;

- il D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214, recante “Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l’introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali”, e successive modifiche e integrazioni;

- il D.M. 29 febbraio 2012, recante "Misure d'emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione del cancro colorato del platano causato da Ceratocystis fimbriata”, il cui allegato concerne le note tecniche per l’abbattimento, il trasporto e lo smaltimento del legname infetto;

- il D.M. 6 luglio 2015, recante “Modifica del decreto 29 febbraio 2012 recante misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione del cancro colorato del platano causato da Ceratocystis fimbriata”;

- la determinazione n. 671 del 21/1/2016, recante “Delimitazione delle zone focolaio e delle zone tampone nella Regione Emilia-Romagna e prescrizioni fitosanitarie per la lotta contro il cancro colorato del platano. Anno 2016”;

Visti i risultati dell’attività di monitoraggio effettuata nel corso del 2015 relativamente alla presenza del cancro colorato del platano in Emilia-Romagna;

Considerato che:

- Ceratocystis platani, agente del cancro colorato del platano, è risultato presente in alcune aree della Regione Emilia-Romagna;

- l’art. 4, comma 1, del D.M. 29/2/2012 stabilisce che in presenza di cancro colorato del platano i Servizi Fitosanitari Regionali definiscano lo stato fitosanitario del territorio di loro competenza;

- ai sensi dell’art. 6 del suddetto D.M. 29/02/2012 occorre disporre misure di profilassi fitosanitaria idonee a prevenirne la diffusione verso le aree indenni;

Ritenuto quindi di dovere adottare specifiche misure fitosanitarie;

Visti:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

Viste inoltre le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla Delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della Delibera 450/2007" e successive modifiche;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, recante “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016, recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 702 del 16 maggio 2016 concernente l'approvazione degli incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzione Generali – Agenzie – Istituto;

- n. 89 del 30 gennaio 2017 recante “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni della regione Emilia-Romagna”;

- n. 486 del 10 aprile 2017, recante “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Viste:

- la determinazione n. 19741 del 6 dicembre 2017 recante “Nomina dei responsabili del procedimento del Servizio Fitosanitario, ai sensi degli articoli 5 e ss. della L. 241/1990 e ss.mm. e degli articoli 11 e ss. della L.R. 32/1993”;

- la circolare del Responsabile del Gabinetto del Presidente della Giunta Emilia-Romagna, acquisita agli atti al protocollo n. PG.2017.660476 del 13/10/2017, avente ad oggetto “Direttiva per l’attuazione delle misure propedeutiche per la corretta applicazione dell’art. 5 “Controllo preventivo di regolarità amministrativa” e dell’art. 12 “Controllo di regolarità amministrativa in fase successiva” dell’allegato A) della delibera di Giunta regionale n. 468 del 10 aprile 2017, ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestato che il sottoscritto dirigente, non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina:

1) di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono pertanto parte integrante del presente dispositivo;

2) di dichiarare, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.M. 29 febbraio 2012, zona focolaio per il cancro colorato del platano, l’intero territorio dei comuni sotto elencati, così come indicato nella cartografia allegata quale parte integrante alla presente determinazione:

- Cortemaggiore, Piacenza (PC);

- Parma, Fidenza, Sissa Trecasali (PR);

- Reggio nell’Emilia, Guastalla (RE);

- Carpi, Mirandola, Modena (MO);

- Berra, Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo, Ferrara, Formignana, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Fiscaglia, Ostellato, Poggio Renatico, Portomaggiore, Tresigallo, Vigarano Mainarda, Voghiera (FE);

- Cesena, Forlì (FC);

- Rimini (RN);

3) di dichiarare, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del citato D.M. 29 febbraio 2012, zona tampone per il cancro colorato del platano, l’area di 1 km di larghezza attorno alle zone focolaio, corrispondente a parte del territorio dei comuni confinanti, come indicato nella cartografia allegata quale parte integrante alla presente determinazione;

4) di prescrivere, ai sensi dell’art. 6 del D.M. 29 febbraio 2012, le seguenti misure fitosanitarie:

- tutti gli interventi sui platani, quali abbattimenti, potature e recisioni radicali, devono essere preventivamente comunicati al Servizio Fitosanitario mediante apposito modulo scaricabile dal sito internet http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/doc/Autorizzazioni/potature;

- nelle zone focolaio, decorsi 30 giorni lavorativi dalla comunicazione, tali interventi possono essere effettuati, fatte salve diverse disposizioni del Servizio Fitosanitario;

- ogni pianta con sintomi di Ceratocystis platani e quelle adiacenti devono essere abbattute ed eliminate, compreso tutto il materiale di risulta, a cura e a spese dei proprietari o conduttori a qualunque titolo, conformemente alle prescrizioni impartite dal Servizio Fitosanitario;

- in presenza di piante con cancro colorato, sono vietate la potatura e la recisione radicale dei platani prima della completa eliminazione delle piante infette;

- è vietata la piantagione di piante di platano, ad eccezione della varietà resistente “Vallis Clausa”;

- i vegetali di Platanus destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, coltivati o comunque presenti nelle zone focolaio, possono essere movimentati solo se accompagnati da un documento ufficiale rilasciato dal Servizio Fitosanitario, a norma del Titolo III del D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214;

5) di pubblicare integralmente il presente atto nrl Bollettino Ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna.

Fatte salve più gravi sanzioni amministrative, l'inosservanza delle prescrizioni sopra impartite sarà punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 euro a 3.000,00 euro, ai sensi dell'art. 54, comma 23, del D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 214.

Il Responsabile del Servizio

Stefano Boncompagni

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