n. 154 del 10.11.2010 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 697 - Risoluzione: Legge n. 11 del 2005, articolo 5, comma 3. Osservazioni dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Legiferare con intelligenza nell'Unione europea” COM (2010) 543 def.(Approvata dalla I Commissione assembleare “Bilancio Affari generali ed istituzionali” in data 2 novembre 2010)
La I Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”
dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Visto l’articolo 38, comma 4, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, nonché l’articolo 6, comma 2, della legge regionale n. 16 del 2008;
Visto l’articolo 5, comma 3, della legge n. 11/2005;
Vista la Risoluzione dell’Assemblea legislativa n. 512 del 7 ottobre 2010 contenente “Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione Europea - Sessione comunitaria 2010”, in particolare le lettere a), b), c), f), g);
Vista la lettera del Presidente dell’Assemblea legislativa (prot. n. 30172 del 15.10.2010)
Vista la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Legiferare con intelligenza nell’Unione europea” COM(2010) 543 def.;
Visto il parere reso dalla VI Commissione “Statuto e Regolamento” nella seduta del 20 ottobre 2010 (prot. n. 30715 del 21.10.2010);
Considerato che la Commissione europea, con l’intenzione di aprire un nuovo ciclo passando dall’obiettivo di legiferare meglio a quello di legiferare con intelligenza illustra nella propria Comunicazione cosa intende in pratica per “legiferare con intelligenza”;
Considerato che le misure per “legiferare con intelligenza” possono rappresentare un contributo ed un sostegno alla strategia per uscire dalla crisi e, in particolare, agli obiettivi per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva come individuati nella Strategia Europa 2020;
Considerato che nella Comunicazione sono illustrate una serie di misure da mettere in atto a livello europeo per il raggiungimento dell’obiettivo, sulla base di una serie di contributi tra i quali: gli esiti di una apposita consultazione pubblica, la Risoluzione del Parlamento europeo sul Programma “Legiferare meglio”, la Relazione della Corte dei Conti europea sulla valutazione d’impatto nelle Istituzioni dell’Unione europea e le relazioni del comitato per la valutazione d’impatto;
Considerato che la Commissione europea sottolinea al contempo l’importanza del contributo che dovranno apportare gli Stati membri dell’Unione, affermando che legiferare con intelligenza è una responsabilità che deve essere condivisa tra le Istituzioni europee e gli Stati membri;
Considerato che nell’ambito del contributo che verrà dagli Stati membri agli obiettivi posti dalla Commissione europea, si colloca l’importante ruolo svolto dal legislatore regionale nelle materie di propria competenza, oltre che nell’esercizio delle proprie funzioni di indirizzo e di controllo;
a) Si esprime in senso favorevole osservando quanto segue:
- con riferimento al punto 1. Chiudere un ciclo: dall’obiettivo di legiferare meglio approdare a quello di legiferare con intelligenza e al punto 2.1 Migliorare la legislazione UE in vigore, si pone l’attenzione sulla necessità di promuovere l’attuazione di procedimenti di valutazione ex post tali da verificare i risultati delle politiche legislative, così da offrire un importante strumento di indirizzo per la futura legislazione; si pone inoltre l’accento sulla necessità di ridurre l’impatto della burocrazia non solo per il fatto che questo comporta una notevole riduzione di costi per i cittadini e per le imprese, ma anche perché contribuisce a ridurre l’“irritazione” dei cittadini medesimi riavvicinandoli alle istituzioni;
- con riferimento al punto 2. Gestire la qualità della normativa nell’arco dell’intero ciclo di elaborazione delle politiche, si evidenzia la necessità, a livello degli Stati membri e delle loro articolazioni territoriali, di una maggiore condivisione della terminologia specifica relativa alle diverse attività valutative;
- con riferimento al punto 2.2 Garantire la massima qualità della nuova legislazione e in particolare punto v), si sottolinea l’utilità della collaborazione tra la Commissione europea e il Comitato delle Regioni, tramite la sua rete di consultazione degli enti locali e regionali, quale strumento per la qualità della legislazione e per migliorare la disponibilità dei dati utilizzati per le valutazioni di impatto;
b) Sulla base di quanto precede, rileva l’opportunità di trasmettere la presente Risoluzione al Governo, per il tramite della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, quali osservazioni ai sensi dell’articolo 5, comma 3, della legge 11/2005, ai fini della formazione della posizione italiana.
c) Dispone l’invio>della presente Risoluzione alla Giunta della Regione Emilia-Romagna, per garantire il massimo raccordo tra gli organi della Regione nello svolgimento delle rispettive attività e competenze, assegnate dalla legge e dal regolamento.<p>
d) Dispone l’invio>della presente Risoluzione, per opportuna conoscenza, al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati ai fini dell’inoltro alle competenti Commissioni parlamentari, ai parlamentari europei eletti in Emilia-Romagna e ai membri emiliano-romagnoli del Comitato delle Regioni, alle Assemblee legislative regionali italiane ed europee per favorire la massima circolazione delle informazioni sulle attività di partecipazione alla fase ascendente.<p>
Approvata all’unanimità nella seduta del 2 novembre 2010, ai sensi dell’articolo 38, comma 4 del Regolamento interno e dell’articolo 6, comma 2 della legge regionale n. 16 del 2008.