n.263 del 08.08.2018 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 6806 - Risoluzione per invitare la Giunta e l'Assemblea legislativa a individuare le forme più idonee per un'adesione formale e sostanziale alla "Carta dei diritti della bambina" proposta dall'associazione FIDAPA BPW Italy. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Mori, Caliandro, Bessi, Rossi, Montalti, Zoffoli, Lori, Campedelli, Prodi, Taruffi, Torri, Rontini, Molinari, Sabattini, Serri, Mumolo, Zappaterra
L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
l’associazione FIDAPA BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), affiliata alla Federazione Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women) e accreditata presso organismi Onu e il Consiglio d’Europa, conta circa 11.000 socie ed è articolata in sette distretti e 300 sezioni distribuite sul territorio nazionale;
tra i propri obiettivi statutari, perseguiti senza scopo di lucro, ha quello di “adoperarsi per rimuovere ogni forma di discriminazione a sfavore delle donne, sia nell'ambito della famiglia che in quello del lavoro, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di pari opportunità”;
da tempo FIDAPA pone all’attenzione delle Regioni e dei Comuni italiani l’adozione della “Carta dei Diritti della Bambina”, documento che, ispirandosi alla Convenzione ONU per i diritti dell’Infanzia del 1989, è stato presentato e approvato nel 1997 dal IX Congresso della Federazione Europea BPW, dopo che la quarta Conferenza mondiale sulle donne (1995) aveva evidenziato le numerose drammatiche violazioni a danno di bambine e adolescenti nel mondo ed assunto i loro specifici diritti nella Dichiarazione e nel Programma di azione di Pechino;
obiettivo di questa Carta è riconoscere alla bambina fin dalla nascita il diritto di essere tutelata da stereotipi e discriminazioni di genere attraverso percorsi educativi coinvolgenti bambini e bambine, interventi mirati al rafforzamento dei diritti femminili legati alla salute, all’istruzione e al ruolo economico-sociale, nell’ottica di una crescita sana, consapevole, libera da ogni forma di violenza.
Considerato che
a livello nazionale diversi sono i Comuni che l’hanno adottata mentre esiste almeno un precedente a livello di Regioni, quello della Toscana, che ha fatto propria e divulgato la “Carta dei Diritti della Bambina” di FIDAPA nel 2007;
FIDAPA Distretto Nord-est ha di recente proposto direttamente alla nostra Regione e sta proponendo anche sui territori e ai Comuni emiliano-romagnoli la nuova “Carta dei Diritti della Bambina”, versione aggiornata del documento del 1997 costituita da 9 articoli approvati all’unanimità dalle Presidenti europee BPW a settembre 2016, che ad oggi ci risulta essere stata adottata dai Comuni di Parma e di Ferrara mentre altri Comuni la stanno valutando.
Sottolineato che
la nuova “Carta dei Diritti della Bambina” è del tutto coerente con i nostri principi statutari, la normativa vigente e gli strumenti adottati in materia di parità di genere, educazione e tutela dell’Infanzia e Adolescenza, nonché in linea con l’attenzione ai diritti delle minori che la Regione Emilia-Romagna esprime nei propri programmi di cooperazione, di contrasto agli abusi, allo sfruttamento, alla prostituzione;
il suo riconoscimento formale in collaborazione con FIDAPA BPW andrebbe a rafforzare la strategia complessiva -educativa per il rispetto delle differenze, di superamento degli stereotipi discriminanti e di empowerment femminile, in ottica di prevenzione della violenza- disegnata dalla Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere L.R.6/2014.
Invita la Giunta e la stessa Assemblea legislativa regionale,
per quanto di rispettiva competenza
ad individuare le forme più idonee per un’adesione formale e sostanziale alla “Carta dei Diritti della Bambina” proposta da FIDAPA BPW Italy;
a individuare altresì forme di collaborazione con l’articolazione distrettuale di FIDAPA per una divulgazione della Carta che comprenda e valorizzi le politiche per la parità e contro le discriminazioni di genere della Regione sui territori, nelle comunità emiliano-romagnole.
Approvata all’unanimità dalla Commissione per la parità e per i diritti delle persone nella seduta del 18 luglio 2018