n.62 del 13.03.2013 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3489 - Risoluzione proposta dai consiglieri Carini e Cavalli per invitare la Giunta a verificare, relativamente al progetto di una centrale idroelettrica in località San Salvatore (PC), l'idoneità all'installazione di impianti idroelettrici nella zona al fine di non accogliere eventualmente la richiesta di concessione di derivazione di acque pubbliche
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
da diversi anni il fiume Trebbia attira l’attenzione di soggetti privati interessati a sfruttarne le acque per la produzione energetica;
a tale proposito è stato presentato nei giorni scorsi alla Provincia di Piacenza il progetto di una centrale idroelettrica in località San Salvatore, nel comune di Bobbio che, nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbe contribuire a risanare una zona degradata oltre a produrre una rilevante quota di energia rinnovabile.
Evidenziato che
il progetto ha sollevato forti proteste da parte della popolazione e di molte associazioni e comitati locali che già da cinque anni si oppongono alla realizzazione di centrali idroelettriche temendo un impatto fortemente negativo sui meandri e sul paesaggio di quella zona;
l’area è sottoposta a stretti vincoli ambientali e paesaggistici proprio per il valore unico del suo habitat, nonché per gli aspetti storico-architettonici che ne fanno uno dei posti simbolo della Val Trebbia, considerata, anche in ambito letterario, una delle più belle del mondo;
la deliberazione assembleare della Regione Emilia-Romagna n. 51 del 2011 (Allegato I, Cap. 5), ha inserito l'area indicata dal progetto nelle zone di tutela naturalistica di cui all'art. 25 del PTPR (punto 1.1 dell'Allegato I, Cap. 5), nel sistema forestale e boschivo di cui all'art. 10 del PTPR (punto 1.2 dell'Allegato I, Cap. 5), nelle aree di notevole interesse pubblico di cui all’art. 136 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (punto 1.7 dell'Allegato I, Cap. 5).
Invita la Giunta regionale
ad interloquire con la Provincia di Piacenza al fine di verificare che l’iter del progetto presentato garantisca il maggior coinvolgimento possibile non solo degli enti locali interessati e competenti per territorio, ma anche della cittadinanza, delle associazioni e dei comitati che da anni si impegnano per la difesa e la tutela del fiume Trebbia;
a verificare se, come sembra, la zona interessata dall'impianto ricada in quelle espressamente indicate come non idonee all'installazione di impianti idroelettrici;
una volta verificata la incompatibilità del progetto con la pianificazione esistente, a non accogliere la richiesta di concessione di derivazione di acque pubbliche relativa al progetto stesso.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 febbraio 2013