n.347 del 09.12.2021 periodico (Parte Seconda)
L.R. 4/2018, art. 11: provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto di di "Sostituzione di un forno per la produzione di piastrelle ceramiche", localizzato nel comune di Finale Emilia (MO), e proposto da Panaria Group Industrie Ceramiche S.p.A.
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera 2416/2008 e s.m.i., che stabilisce che le funzioni relative ad una struttura temporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato, dal 1 novembre 2021 Direttore generale della Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente, Paolo Ferrecchi
(omissis)
determina
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Sostituzione di un forno per la produzione di piastrelle ceramiche”, localizzato nel Comune di Finale Emilia(MO)proposto da Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:
1. in considerazione del fatto che il Comune di Finale Emilia si trova in zona arancione per superamento dei valori limite di PM10 e vista la vicinanza con altri stabilimenti di analoga tipologia, oggetto anch’essi di modifiche e ampliamenti, in occasione della presentazione della domanda di modifica dell’AIA dovrà essere inviata ad ARPAE una relazione contenente le compensazioni/opere di mitigazione per contenere gli inquinanti materiale particellare e NOx (precursori delle PM10);
2. al fine del contenimento delle emissioni odorigene, i livelli di ricaduta assunti a riferimento al recettore, illustrati nella presente istanza di screening, non dovranno essere superati. Pertanto, nella documentazione di modifica dell’AIA la ditta dovrà attestare il rispetto di tali livelli di ricaduta, assunti a riferimento al recettore. Al fine di individuare un possibile valore obiettivo, la ditta inoltre deve continuare ad effettuare le misurazioni periodiche della concentrazione di odore (ouE/m3) per le emissioni E23 (Forni n.1,5,6,7,8), E34 (ATM 3) ed E68 (ATM 4) previste nella vigente AIA;
3. dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, entro 30 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;
b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da:
a. ARPAE per le condizioni di cui ai punti: “da 1 a3”
c) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;
d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;
e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A., al Comune di Finale Emilia, alla Provincia di Modena, all'AUSL di Modena, all'ARPAE di Modena;
g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.