n.390 del 12.12.2018 periodico (Parte Seconda)
Oggetto n. 7297 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sviluppare le attività universitarie inerenti allo sviluppo della montagna anche attivando contatti istituzionali con Unimont e verificando costi e organizzazione dei corsi; a promuovere e sostenere le relazioni istituzionali e le forme di collaborazione, ideazione e progettazione comune fra le Università attive sul territorio regionale e Unimont attraverso gli strumenti più idonei ed efficaci, attivando inoltre fin dal prossimo anno accademico (2019-2020) "l'Università dell'Appennino". A firma dei Consiglieri: Molinari, Serri, Cardinali, Montalti, Campedelli, Calvano, Tarasconi, Rossi
L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
la Regione Emilia-Romagna è impegnata, sia attraverso la Legge regionale sulla Montagna n. 2 del 20 gennaio 2004 sia con le politiche territoriali per lo sviluppo delle zone montane, a contrastare fenomeni di spopolamento nelle aree marginali e montuose, a garantire ai cittadini ed alle imprese in aree montane adeguati livelli di disponibilità di servizi pubblici essenziali e di altri servizi di utilità sociale, a salvaguardare le comunità montane;
l’invecchiamento della popolazione rappresenta una delle principali problematiche del territorio sia in termini di abbandono della montagna sia di mancanza di infrastrutture dedicate ai giovani ed alla formazione;
il rilancio della montagna passa esclusivamente attraverso la creazione di condizioni economiche vantaggiose, in grado di riportare occupazione per i giovani, di fornire sbocchi imprenditoriali e, di conseguenza, di permettere alle giovani coppie di pensare al loro futuro in quei contesti territoriali;
è prioritario leggere e saper cogliere le vaste potenzialità e specificità del territorio montano e saperle mettere a valore anche attraverso le capacità delle persone e della comunità che lo vive.
Preso atto che
l’approccio culturale e imprenditoriale sul tema montagna, spesso basato su schemi nostalgici e ormai anacronistici, ha rivelato scarsa capacità innovativa e spesso scarsa conoscenza delle reali problematiche: questo si traduce nella sostanziale incapacità di progettare concrete soluzioni ai problemi della nostra montagna;
la Regione Emilia-Romagna ha avviato un progetto di Accademy della montagna con le Università presenti in regione per poter coordinare le attività didattiche e di ricerca in Appennino;
l’esperienza posta in essere in regione Lombardia con la realtà di UNIMONT (Università dedicata alla Montagna), da parte dell’Università degli studi di Milano, rappresenta una ulteriore opportunità per approfondire le tematiche legate allo sviluppo montano e alla formazione di giovani imprenditori o studiosi dei fenomeni legati allo spopolamento, anche attraverso la riproposizione e l’approfondimento di Best Practice presenti in altre regioni d’Italia e del mondo;
posta la disponibilità di diverse aree appenniniche di mettere a disposizione le sedi in cui realizzare le attività, come è il caso, ad esempio, della Provincia di Piacenza e del Comune di Bobbio e dei Comuni dell’Appennino Modenese.
Ritenuto che
sia ormai tempo di innovare l’approccio convenzionale alle politiche per la montagna e nello specifico all’Appennino Emiliano Romagnolo, proponendolo come laboratorio per il resto dell’Appennino Italiano;
Impegna la Giunta a
sviluppare le attività universitarie inerenti allo sviluppo della montagna anche attivando contatti istituzionali con Unimont, verificando costi e organizzazione dei corsi;
promuovere e sostenere le relazioni istituzionali e le forme di collaborazione, ideazione e progettazione comune fra le Università attive sul territorio regionale e Unimont, attraverso gli strumenti più idonei ed efficaci;
approfondire la parte logistica legata alle sedi necessarie all’attività didattica ed alle strutture a corredo della stessa;
avviare celermente, laddove dette verifiche dessero esito positivo, tutte le attività necessarie ad attivare già dal prossimo anno accademico (2019-20) “l’Università dell’Appennino”, intesa come luogo di elaborazione e creazione di professionalità per il rilancio e la sperimentazione di azioni innovative e di ricerca per tutta la dorsale appenninica italiana;
a tenere costantemente aggiornata l’Assemblea legislativa attraverso la competente commissione assembleare.
Approvata all’unanimità dalla Commissione V “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità” nella seduta del 15 novembre 2018.