n.35 del 29.02.2012 periodico (Parte Seconda)

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) sul progetto di "Messa in sicurezza della S.S. 12 dell'Abetone e del Brennero tra le prog. km. 139+344 e km. 140+155 e al km. 142+773" nel comune di Pavullo, provincia di Modena

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di escludere ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione del limitato rilievo degli impatti attesi, il progetto “messa in sicurezza dei tratti di SS 12 dell’Abetone e del Brennero nel tratto tra le prog. Km 139+344 e km 139+889, nel tratto tra le prog. Km 139+889 e km 140+155 e al km 142+773”, nel comune di Pavullo, provincia di Modena dalla ulteriore procedura di V.I.A. con le seguenti prescrizioni:

1) la realizzazione delle aree di mitigazione volte principalmente a garantire il corretto inserimento paesaggistico ambientale della nuova viabilità nel contesto territoriale di riferimento, con vegetazione autoctona;

2) la realizzazione dell’ecodotto, sulla galleria della curva Carrai, volto a garantire uno scambio faunistico ad ampio spettro, per aumentare la permeabilità faunistica del territorio in esame;

3) i rifiuti solidi prodotti in fase realizzativa saranno raccolti presso le due aree di cantiere; I rifiuti dovranno essere poi suddivisi in appositi contenitori per la raccolta differenziata (plastica, carta e cartoni, altri imballaggi, materiale organico, ecc.);

4) il deposito temporaneo di rifiuti presso il cantiere (inteso come raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti) dovrà essere gestito in osservanza dell’art. 183, lettera m) del DLgs 152/06;

5) per quanto riguarda le terre derivate dalle attività di scotico e dalla realizzazione delle fondazioni stradali, queste saranno reimpiegate parzialmente in loco per la copertura dei rilevati e per la realizzazione delle opere a verde, nel rispetto delle indicazioni contenute nell’art. 186 del DLgs 152/06;

6) le acque di piattaforma, ovvero le acque drenate sulla sede stradale, devono essere smaltite attraverso un sistema idraulico-fognario che realizza le fasi d’evacuazione, laminazione e scarico delle portate raccolte;

7) lo scarico finale avviene nei corsi d’acqua ricettori, individuati come idonei mediante un manufatto di regolazione e controllo;

8) per mitigare gli effetti negativi conseguenti al potenziale sversamento in acque sotterranee di liquidi inquinanti (carburanti, lubrificanti, ecc.) devono essere rispettate le seguenti indicazioni:

- le eventuali operazioni di manutenzione dei mezzi impiegati in cantiere dovranno essere effettuate in aree idonee esterne all’area di progetto (officine autorizzate), al fine di evitare lo sversamento accidentale sul suolo e nelle acque superficiali di carburanti e oli minerali;

- i rifornimenti dei mezzi d’opera presenti in cantiere dovranno essere effettuati mediante l’impiego di sistemi dotati di erogatore di carburante a tenuta, oppure in aree idonee esterne all’area di progetto;

9) per mitigare l’inquinamento è necessario prevedere la concentrazione della luce in fasci sui luoghi o gli oggetti che vanno necessariamente illuminati, solo nell’intensità di cui si ha bisogno in relazione alla classificazione illuminotecnica della strada e con lampade schermate chiuse, recesse nel vano ottico superiore dell’apparecchio stesso;

10) al fine di mitigare la frammentazione ecosistemica generata dell’infrastruttura, prevedere la realizzazione di “sottopassaggi” dimensionalmente e numericamente adeguati, con apposite barriere di convogliamento, anche adeguando gli attraversamenti idraulici presenti, per assicurare che la fauna minore (anfibi, rettili, microfauna invertebrata) possa superare la strada;

11) particolare cura dovrà essere posta nella progettazione delle strutture finalizzate all’invito della fauna che deve essere indotta, attraverso la piantumazione di siepi, arbusti o dall’orografia stessa del terreno, ad utilizzare l’ecodotto;

12) per minimizzare gli impatti durante le fasi di cantiere andranno messe in atto tutte le azioni di mitigazione in modo da limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione di materiali sciolti e dalla circolazione dei mezzi di cantiere;

b) resta fermo che la realizzazione del progetto in esame è subordinata al rilascio da parte delle autorità competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri necessari ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;

c) di trasmettere la presente delibera al proponente ANAS SpA, al Comune di Pavullo sul Frignano, alla Provincia di Modena, all’ARPA - Sezione Provinciale di Modena;

d) di rendere pubblico attraverso la pubblicazione sul proprio sito web, ai sensi dell’art. 20, del D.Lgs 152/06 il presente partito di deliberazione;

e) di pubblicare per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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