n.320 del 05.11.2014 periodico (Parte Seconda)
Estratto del decreto di esproprio n. 1071/2014 delle aree di proprietà della Partecipanza Agraria di Cento e di Balboni Erminia, Balboni Giuseppe, Balboni Teresa – Lavori di “Opere di urbanizzazione scuola materna plesso scolastico di Casumaro” - 2° Stralcio. Beneficiario: Comune di Cento
Con decreto di esproprio n. 1071/2014 il Dirigente del Settore Lavori Pubblici ed Assetto del Territorio, ing. Carlo Mario Piacquadio, ha pronunciato l’esproprio delle aree in oggetto, per consentire i seguenti lavori:
- un nuovo edificio da adibire a scuola dell’infanzia in frazione Casumaro, relativamente alle aree censite al Catasto terreni del Comune di Cento al foglio 2 Particella 128 - 902 - 903, mq. 1.659, a favore del Comune di Cento con sede Cento, Via Provenzali 15, P.Iva 00152130381 - C.F. 81000520387, avverso Partecipanza Agraria di Cento con sede in Cento - proprietà per 1000/1000 e relativamente al fabbricato censito al Catasto Fabbricati del Comune di Cento al foglio 2 Particella 128, a favore del Comune di Cento con sede Cento, Via Provenzali 15, P.Iva 00152130381 - C.F. 81000520387, avverso Balboni Erminia Proprietà per 1/3 - Balboni Giuseppe Proprietà per 1/3 - Balboni Teresa Proprietà per 1/3.
L’indennità di espropriazione del fondo e del fabbricato sopradescritti è determinata nella misura rispettivamente di € 9.954,00 e di € 60.000,00.
Il decreto sarà notificato nelle forme degli atti processuali civili alle ditte espropriate, registrato presso l’Agenzia delle Entrate competente e trascritto presso l’Agenzia del Territorio - Servizio Pubblicità Immobiliare, nonché volturato nel Catasto e nei libri censuari.
Dopo la trascrizione tutti i diritti relativi ai beni espropriati possono essere fatti valere unicamente sull’indennità (art. 25 DPR 327/01). Avverso il decreto può essere proposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna entro 60 gg. dalla sua notifica o pubblicazione per estratto, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg. sempre dalla sua notifica o pubblicazione per estratto.
Il decreto comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sui beni espropriati, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.