n.268 del 03.10.2023 (Parte Prima)

Oggetto n. 7448 -Ordine del giorno n. 3 collegato all'oggetto 6974 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Sviluppo dell'economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi. Abrogazione della legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41". A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Marchetti Francesca, Costi, Daffadà, Bulbi, Costa, Dalfiume, Sabattini, Maletti

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

sin dalla legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41 "Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. Abrogazione della L.R. 7 dicembre 1994, n. 49" la Regione ha inteso favorire la razionale evoluzione e lo sviluppo della rete commerciale e distributiva regionale attraverso interventi atti a promuovere la riqualificazione e la valorizzazione del commercio nei centri storici e nelle aree urbane. Ivi compresi i Capoluoghi e le frazioni dei Comuni di montagna e di pianura a vocazione commerciale;  

da tempo è avvertita l'esigenza di una riforma delle politiche regionali rivolte alla qualificazione della rete commerciale e distributiva dei centri urbani di cui alla legge regionale n. 41/1997 in una ottica più vasta che guardi allo sviluppo dell'economia urbana come motore dello sviluppo delle aree urbane e delle comunità locali, innovando gli strumenti per la qualificazione e innovazione delle strutture e delle imprese nonché le azioni di marketing delle aree commerciali, agendo anche sulla governance attraverso nuovi strumenti;  

la rete commerciale e dei servizi riveste infatti un ruolo centrale nello sviluppo dell'economia urbana quale elemento di competitività, coesione sociale ed attrattività delle città di media e grande dimensione e dei centri minori.  

Sottolineato che 

gli ultimi dati pubblicati da Unioncamere dicono che gli esercizi commerciali sono in sofferenza da ormai oltre un decennio, come testimoniato dal delta negativo rappresentato dalla differenza fra le nuove aperture e le chiusure di piccole attività commerciali e anche artigianali nelle nostre città.  

Sottolineato che 

il progetto di legge oggi in approvazione è volto a superare l'attuale disciplina regionale di cui alla legge regionale n. 41 del 1997, per renderla più conforme alle mutate esigenze del commercio nelle piccole, medie e grandi città con alcuni elementi di innovazione e attraverso l'introduzione nell'ordinamento regionale di una legge sull'economia urbana che ponga al centro lo sviluppo e la promozione della rete commerciale dei servizi;  

la nuova disciplina legislativa ha dunque l'obiettivo di rilanciare il commercio puntando sulla riqualificazione dei centri urbani e della rete distributiva, sull'adeguamento di servizi e spazi di vita alle nuove esigenze di welfare e socialità, sulla trasformazione digitale e sulla sostenibilità quale risposta alla rarefazione delle attività commerciali, specie nei piccoli centri.  

Dato atto che

l'art. 5 del progetto di legge, che prevede gli incentivi per lo sviluppo degli Hub urbani e di prossimità prevede, tra l'altro, contributi per sostenere la riqualificazione e l'innovazione delle imprese insediate e l'insediamento di nuove imprese in tali ambiti, senza limitazioni settoriali, ed è quindi rivolto a tutte le imprese dei vari settori che possono contribuire alla vivacizzazione e all'attrattività dell'Hub, anche nell'ottica di favorire reti di imprese e processi di ibridazione.  

Le istanze delle associazioni di categoria dell'artigianato, illustrate durante l’udienza conoscitiva del 5 settembre, meritano di essere tenute nella giusta considerazione nell'ottica collaborativa che caratterizza il metodo di concertazione istituzionale e con le categorie economiche e sociali del Patto per il lavoro e per il Clima, nel caso si rendessero disponibili ulteriori linee di finanziamento.  

Tutto ciò premesso e considerato,  
impegna la Giunta regionale 

a valutare la possibilità di adottare misure di incentivazione volte all'innovazione e alla qualificazione di altre tipologie di imprese artigiane e di servizi che non rientrino nell'ambito della nuova disciplina legislativa relativa allo sviluppo dell'economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi. 

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 settembre 2023

 

 

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