n.361 del 14.11.2018 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 7441 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 6932 Proposta recante: “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023”. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Lori, Molinari, Bessi, Sabattini, Zoffoli, Tarasconi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la legge regionale n. 8/1994 e s.m.i., all'art. 23, di per sé già consente l'affidamento tramite apposite convenzioni, tra gli altri, agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) della gestione delle "zone di protezione";
che la gestione delle zone di protezione consiste, in particolare nelle attività di censimento delle specie, tabellazione, ripristino ambientale ed eventuali catture a fini di ripopolamento, attualmente di competenza della Regione, la quale, tuttavia, nonostante l'organizzazione territoriale su base provinciale della competente Direzione Generale "Agricoltura, Caccia e Pesca", non è in grado di assicurare con adeguata efficienza, efficacia e tempestività l'attuazione degli interventi suddetti, sia per carenza di risorse umane e strumentali, sia per la difficoltà di presidiare in maniera puntuale tutto il territorio di competenza;
che precedentemente alle modifiche intervenute con la legge regionale n. 13/2015 tali attività erano assicurate anche dalle polizie provinciali, le quali, tuttavia, oggi mantengono solo funzioni di vigilanza e controllo;
che l'affidamento della gestione delle suddette zone di protezione in capo agli ATC, nell'ottica del legislatore, risulta comunque funzionale all'ottimizzazione delle risorse disponibili in relazione alla presenza capillare dei cacciatori di ciascun ATC sul territorio di riferimento, tale per cui detta gestione risulta più immediata, efficiente ed efficace.
Considerato che
la legge regionale n. 8/1994 e s.m.i. prevede comunque che gli ATC debbano avvalersi di un Centro Servizi unico su base provinciale, sicché i Centri Servizi ben potrebbero ottimizzare l'utilizzazione delle risorse attuali, coordinando gli ATC nell’esecuzione delle attività, ferma restando la necessità di incrementare le disponibilità di bilancio;
tale modalità di gestione consentirebbe di efficientare anche le attività di competenza regionale, liberando risorse impiegate altrimenti.
Tutto ciò premesso
impegna il Presidente e la Giunta regionale
a sollecitare la istituzione, ove non correttamente istituiti, dei Centri Servizi degli ATC, come da previsione legislativa regionale, a individuare adeguate risorse di bilancio per finanziare le convenzioni con gli ATC a norma dell'art. 23 della legge regionale n. 8/1994 e s.m.i., e a stipulare le conseguenti convenzioni per la gestione delle "zone di protezione".
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 6 novembre 2018