n.332 del 21.10.2019 (Parte Seconda)
Oggetto n. 8984 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 8936 Proposta recante: "Bilancio di previsione finanziario dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per gli anni 2020-2021-2022". A firma dei Consiglieri: Bertani, Taruffi, Pruccoli, Torri, Prodi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
le banche e l’insieme degli operatori impegnati nel settore del credito e nel mercato finanziario rappresentano uno strumento indispensabile per le attività quotidiane di persone, famiglie, imprese ed enti, costituendo inoltre un fondamentale agente di qualsiasi strategia, locale, regionale, nazionale o comunitaria per la coesione sociale e lo sviluppo economico;
il settore del credito è connotato più di altri da attività collocate in ambito sia locale sia internazionale, dalla grande varietà dei settori economici con i quali intrattiene rapporti, da caratteristiche dimensionali ed organizzative differenziate;
le scelte operate dagli istituti di credito (dalle soluzioni organizzative alle differenti strategie di orientamento e di selezione dei clienti, dagli ambiti territoriali e dai mercati finanziari di riferimento ai settori economici oggetto di transazioni finanziarie) rivestono da sempre un preciso significato o, comunque, un’implicazione politica, sociale ed etica; esemplare a questo riguardo è l’evoluzione delle Raifeisen Bank o la storia delle Casse rurali e artigiani, delle Banche di credito cooperativo oppure, per altri versi, delle Casse di risparmio e delle Banche popolari; significato politico, sociale ed etico divenuto più forte ed evidente in un contesto contrassegnato dalla globalizzazione dei rapporti e degli scambi;
appaiono rilevanti in questo campo anche le operazioni costituite da transazioni con paesi in guerra o con stati nei quali non vengono rispettati i più elementari diritti dell’uomo.
Considerato che
i numerosi conflitti che interessano l’area mediorientale, dell’Asia centrale e del Nord Africa hanno acquisito una definitiva dimensione globale, non sono più riconducibili a conflitti regionali e sono causa della diffusione di attentati terroristici in Europa ed in altri paesi occidentali;
gli scambi commerciali legati in particolare agli armamenti alimentano i conflitti ed accentuano i rischi di atti terroristici, contribuendo al loro finanziamento;
la stessa Unione europea ha collocato questo aspetto fra gli elementi che rischiano di minare la sicurezza nell’Unione;
l’investimento e le transazioni finanziarie connesse al mercato delle armi con paesi, governi e regimi impegnati in conflitti, le attività economiche con territori, produzioni e settori economici controllati da organizzazioni terroristiche o da governi non democratici rappresenta non solo un operato eticamente riprovevole, ma comporta anche dirette implicazioni sulla sicurezza del nostro territorio, nazionale ed europea, alimentando le economie di soggetti impegnati in azioni belliche o terroristiche.
Valutato che
il ruolo delle pubbliche amministrazioni a tale riguardo è particolarmente importante e si manifesta sia in soluzioni strategiche ed atti di indirizzo sia in scelte gestionali;
le pubbliche amministrazioni possono inoltre orientare il proprio ruolo come utilizzatore diretto di servizi finanziari, per esempio adottando soluzioni rivolte a premiare (nell’individuazione dei propri partner e di servizi gestionali o di tesoreria) comportamenti virtuosi del sistema bancario, in particolare valorizzando l’attenzione al piccolo credito ed al supporto alle imprese del territorio e, nel contempo, l’assenza di transazioni relativo al mercato delle armi e della relativa componentistica.
Impegna sé stessa e, per quanto di competenza, la Giunta regionale
ad individuare nei processi di assegnazione di propri servizi contabili, gestionali o di tesoreria, nonché di selezione delle partnership con istituti di credito ed operatori finanziari, meccanismi premiali che valorizzino la mancata presenza nei mercati e nelle transazioni relative a materiale bellico nei confronti di paesi terzi rispetto all’UE;
a sostenere analoga posizione nelle competenti sedi interregionali, a partire dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome;
a promuovere soluzioni analoghe da parte degli Enti locali del territorio coinvolgendo il CAL di cui alla legge regionale n. 13 del 2009;
a richiedere al Parlamento ed al Governo il ripristino degli obblighi di autorizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze per i trasferimenti bancari collegati ad operazioni in tema di armamenti.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 15 ottobre 2019