n.119 del 23.04.2014 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento di Via relativo al progetto di sistemazione del movimento franoso in località Citerna nel comune di Fornovo di Taro (PR) presentato da Autocamionale della Cisa SpA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni “progetto per la sistemazione del movimento franoso in località Citerna nel comune di Fornovo di Taro, provincia di Parma, presentato da Autocamionale della Cisa SpA”, poiché l’intervento previsto è, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 30 luglio 2013, nel complesso ambientalmente compatibile;

b) di ritenere quindi possibile la realizzazione del progetto di cui al punto a) a condizione che siano rispettate le prescrizioni contenute nel Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che vengono di seguito trascritte:

  1. il programma di letture inclinometriche per il monitoraggio post operam dovrà essere di quattro anni invece che di due anni come prevedono gli elaborati progettuali;
  2. il tombone sul rio di Citerna dovrà essere realizzato con tubo a “sezione ribassata” di sezione utile equivalente o superiore al tubo “finsider” con sezione circolare φ = cm 150 previsto in progetto;
  3. i tratti più lunghi o articolati delle trincee drenanti dovranno essere dotati di pozzetti d’ispezione per il monitoraggio (verifica periodica dell’efficienza) e la manutenzione nel tempo degli stessi;
  4. per tutti gli attraversamenti di corsi d’acqua demaniali, prima dell’inizio dei lavori, si dovrà acquisire, mediante richiesta presso l’Ente competente (Servizio Tecnico dei Bacini degli Affluenti del Po - sede di Parma) specifica concessione ai sensi della L.R 7/2004;
  5. gli scavi, anche di lieve entità, dovranno essere eseguiti alla presenza di personale specializzato, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, a totale carico del committente e senza alcuna rivalsa verso la Soprintendenza stessa. L’utilizzo eventuale di materiale litico proveniente da Rocca Galgana inoltre non dovrà comportare alcun ampliamento della cava, nei pressi della quale è noto un importante sito dell’Età del Ferro;
  6. la viabilità interessata dai lavori e utilizzata per l’accesso all’area di lavoro, dovrà essere mantenuta in condizioni di adeguata percorribilità per tutta la durata dell’esecuzione dei lavori;
  7. preventivamente all’attivazione del cantiere, dovrà essere valutato con il competente servizio Comunale lo stato di consistenza/conservazione dell’asse viario da utilizzare. Le eventuali opere di adeguamento delle infrastrutture stradali necessarie al passaggio dei mezzi dovranno essere concordate con il competente ufficio Tecnico comunale che dovrà esprimere il proprio specifico nulla osta/autorizzazione alla loro esecuzione. Eventuali danni causati alle infrastrutture stradali dai mezzi di transito da e per il cantiere dovranno essere immediatamente segnalati dalla Società proponente al competente Ufficio Comunale. Il Proponente sarà tenuto al ripristino a propria cura e spese delle condizioni preesistenti, secondo le indicazioni tecniche e i tempi forniti dal competente Ufficio Comunale;
  8. al termine dei lavori, tutta la viabilità locale di accesso per il tratto che dalla SP 308 giunge al cantiere andrà ripristinata dal Proponente sulla base di un progetto specifico redatto entro l’inizio dei lavori in accordo con l’Ufficio Tecnico Comunale, comprensivo dell’indicazione del costo degli interventi. A garanzia di ciò e prima dell’attivazione del cantiere, il proponente dovrà prestare apposita fidejussione nella misura indicata dal competente Ufficio Comunale. Il Comune rinuncerà alla garanzia presentata solo quando verrà accertato, nelle forme ritenute più adeguate dal medesimo Comune, l’esatto e completo adempimento da parte dei proponenti di quanto richiesto sopra. Potranno essere previsti, a insindacabile giudizio dell’Amministrazione Comunale, svincoli parziali della fidejussione;
  9. l’affidamento dei lavori e la conseguente consegna degli stessi dovrà essere comunicata tempestivamente al Comune;
  10. è necessario garantire la salvaguardia della viabilità pubblica provinciale esistente concordando con la Provincia, prima dell’inizio dei lavori, gli eventuali interventi necessari; a compensazione dell’aumentate esigenze di manutenzione delle carreggiate stradali derivanti dall’aumento del traffico pesante è necessario prevedere, concordandoli con la Provincia, un indennizzo e una fideiussione a garanzia dei ripristini che potrebbero essere necessari; tale garanzia dovrebbe comprendere anche il mantenimento della pulizia su tutti i tratti interessati dal cantiere;
  11. preventivamente all’installazione dei cantieri dovranno essere ottenute tutte le necessarie autorizzazioni allo svolgimento degli stessi;
  12. limitare il più possibile la durata dei lavori;
  13. salvaguardare il più possibile gli esemplari arborei presenti nell’area;
  14. realizzare la fase di cantiere nei periodi stagionali di minore disturbo per la fauna escludendo i periodi più delicati;
  15. adottare tutte le precauzioni necessarie, al fine di ridurre l’emissione di polveri;
  16. effettuare la raccolta e lo smaltimento in apposite discariche dei rifiuti rinvenuti in loco;
  17. utilizzare accorgimenti idonei ad evitare la dispersione delle polveri, durante la movimentazione dei mezzi di trasporto in fase di cantiere, tramite umidificazione dei piazzali ed adeguata copertura con teloni dei cassoni adibiti al trasporto inerti;
  18. a lavori ultimati, effettuare la raccolta e lo smaltimento in apposite discariche dei rifiuti rinvenuti ed accumulati;
  19. relativamente alle alberature poste a mitigazione degli interventi previsti, saranno da evitare le piantumazioni di tipo regolare, al fine di annullare la percezione di eventuali “segni” di tipo rettilineo in questione; sarà piuttosto da ipotizzare una disposizione delle piantumazioni maggiormente irregolare, tale da ricreare l’ambiente tipico, caratterizzato da rapporti alternati di radura e macchia boscata;
  20. attuazione del Piano di Monitoraggio presentato in base alle fasi temporali delle attività previste ante operam, in corso d’opera e post operam;
  21. i dati di monitoraggio in corso d’opera dovranno essere inviati regolarmente agli Enti competenti e dovrà essere verificato il rispetto delle previsioni di progetto per le matrici ambientali nei confronti dei recettori sensibili più vicini alle aree di cantiere (località Belvedere e Citerna Vecchia);

c) di dare atto che il nulla Osta, ai soli aspetti demaniali, da parte dell’Aeronautica Militare, Reparto territoriale e patrimonio sede di Milano, Ente non intervenuto alla seduta conclusiva del 7/2/2014, è stato acquisito in istruttoria e agli atti della Regione Emilia-Romagna al protocollo prot. PG.2010. 0132209 del 17/5/2010, e costituisce l’Allegato 2 alla presente deliberazione; l’Aeronautica Militare non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trova quindi applicazione l’art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;

d) di dare atto che il nulla osta, ai soli fini Demaniali Militari Marittimi, da parte della Marina Militare Comando in capo del dipartimento dell’Adriatico sede di Ancona, Ente non intervenuto alla seduta conclusiva del 7/2/2014, è stato acquisito in istruttoria e agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. PG.2010. 0070939 del 15/3/2010, e costituisce l’Allegato 3 alla presente deliberazione; la Marina Militare non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trova quindi applicazione l’art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;

e) di dare atto che il nulla osta da parte del Comando Militare Esercito Emilia-Romagna Ufficio Personale, Logistico e Servitù Militari sede di Bologna, Ente non intervenuto alla seduta conclusiva del 7/2/2014, è stato acquisito in istruttoria e agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. PG.2010. 0174267 del 7/7/2010, e costituisce l’Allegato 4 alla presente deliberazione; il Comando Militare non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trova quindi applicazione l’art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;

f) di dare atto che il parere favorevole da parte dell’AUSL di Parma a firma dr Paolo Gallo, è stato acquisito in istruttoria e agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. PG.2014. 030916 del 4/2/2014, e costituisce l’Allegato 5 alla presente deliberazione;

g) di dare atto che il parere favorevole nei riguardi del solo Vincolo Idrogeologico, da parte della Comunità Montana delle valli del Taro e del Ceno a firma del responsabile Dott.ssa G. Magnani, Ente non intervenuto alla seduta conclusiva del 7/02/2014, è stato acquisito in istruttoria e agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. n. 2717/4.1 del 28/5/2012, e costituisce l’Allegato 6 alla presente deliberazione; la Comunità Montana non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trova quindi applicazione l’art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;

h) di dare atto che il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Ente non intervenuto alla seduta conclusiva del 7/2/2014, acquisito agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. PG.2010. 0067765 del 11/3/2010; favorevole con prescrizioni: “gli scavi, anche di lieve entità, dovranno essere eseguiti alla presenza di personale specializzato, sotto al direzione scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, a totale carico del committente e senza alcuna rivalsa verso la Soprintendenza stessa. L’utilizzo eventuale di materiale litico proveniente da Rocca Galgana inoltre non dovrà comportare alcun ampliamento della cava, nei pressi della quale è noto un importante sito dell’Età del Ferro”, e costituisce l’Allegato 7 alla presente deliberazione; la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, trova quindi applicazione l’art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni;

i) di dare atto che la valutazione di Incidenza da parte del Servizio Parchi e risorse naturali della Regione Emilia-Romagna acquisito agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. NP.2014. 001384 del 31/1/2014; esito positivo con le seguenti due prescrizioni: “utilizzare accorgimenti idonei ad evitare la dispersione delle polveri, durante la movimentazione dei mezzi di trasporto in fase di cantiere, tramite umidificazione dei piazzali ed adeguata copertura con teloni dei cassoni adibiti al trasporto inerti; a lavori ultimati, effettuare la raccolta e lo smaltimento in apposite discariche dei rifiuti rinvenuti ed accumulati”, e costituisce l’Allegato 8 alla presente deliberazione;

j) di dare atto che l’Autorizzazione Paesaggistica rilasciata dal Comune di Fornovo di Taro, Settore LL PP Edilizia Urbanistica e Ambiente il 28/6/2010 comprensiva del parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici per le provincie di Parma e Piacenza, acquisita agli atti della Regione Emilia-Romagna al prot. PG.2014. 0030889 del 04/02/2014, che comporta la seguente prescrizione: “relativamente alle alberature poste a mitigazione degli interventi previsti, saranno da evitare le piantumazioni di tipo regolare, al fine di annullare la percezione di eventuali “segni” di tipo rettilineo in questione; sarà piuttosto da ipotizzare una disposizione delle piantumazioni maggiormente irregolare, tale da ricreare l’ambiente tipico, caratterizzato da rapporti alternati di radura e macchia boscata”; tale Autorizzazione costituisce l’Allegato 9 alla presente deliberazione;

k) di dare atto che la Provincia di Parma ha dato con nota prot. n. 6809 del 4/2/2014 parere positivo relativamente alle interferenze con la viabilità provinciale prescrivendo la manutenzione della stessa, durante la fase di cantiere, previo accordo tra la Provincia e la Società proponente Autocamionale della Cisa SpA., tale parare costituisce l’Allegato 10 alla presente deliberazione;

l) di dare atto che la concessione demaniale verrà rilasciata dal Servizio Tecnico di Bacino affluenti del Po, sede di Parma, su progetto esecutivo e prima dell’inizio dei lavori, a seguito di specifica richiesta ai sensi della L.R 7/04, come specificato nel Rapporto Ambientale, al punto 0.3, Allegato 1 alla presente deliberazione;

m) di stabilire ai sensi dell’art. 26, comma 6 del DLgs 152/06 e successive modifiche ed integrazioni che il progetto oggetto della presente valutazione dovrà essere realizzato entro 5 anni dalla sua approvazione, salvo proroghe concesse su istanza del proponente;

n) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione alle ditta proponente Autocamionale della CISA Spa;

o) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione alla Provincia di Parma, al Comune di Fornovo di Taro, al Servizio Tecnico di Bacino affluenti del Po sede di Parma, all’Autorità di Bacino del Po, all’AUSL igiene pubblica di Parma, all’ARPA - Sezione provinciale di Parma, alla Comunità Montana valli Taro e Ceno, alla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Parma e Piacenza, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Ufficio territoriale di Bologna, al Consorzio Montagna 2000 di Borgo Val di Taro (PR);

p) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione;

q) di pubblicare il presente atto sul sito WEB della Regione Emilia-Romagna.

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