n.253 del 08.08.2016 (Parte Seconda)
Approvazione del bando 2016 per la presentazione di progetti per il contributo ai sensi dell'art. 6, comma 2, lett. b) della legge regionale 24 giugno 2002 n. 12
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la Legge Regionale 24 giugno 2002, n. 12, “Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace” ed in particolare gli artt. 5, comma 1, lett. a) e 6 comma 2, lett. b);
- la deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 84 del 25 luglio 2012, recante “Approvazione del documento di indirizzo programmatico per il triennio 2012-2014 ai sensi della legge regionale n. 12/2002 per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace.” (Proposta della Giunta regionale in data 25 giugno 2012, n. 862);
Considerato che tale Documento conserva la sua efficacia sino all’approvazione del successivo documento di programmazione;
Valutata la necessità di emanare il bando per l’anno 2016 per:
1. la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in transizione, come previsto al punto 3.1.3.1 del Documento di indirizzo programmatico sopra richiamato, per le seguenti aree Paese: Campi profughi Saharawi in Algeria, Paesi del Bacino sud del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Marocco, Territori dell’Autorità Palestinese, Tunisia), Etiopia, Mozambico, Senegal, Ucraina, Moldavia;
2. la presentazione di iniziative di cooperazione internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale, (di cui al punto 3.1.4. del Documento di indirizzo programmatico sopra richiamato, di seguito indicati come GCTI), per aree al di fuori di quelle elencate al Capitolo 4 del Documento di cui sopra, purché relative a Paesi inseriti nella lista OCSE DAC (2014-2015-2016) dei beneficiari di aiuti pubblici allo sviluppo come “Least Developed Countries”,“Other Low Income Countries” per quanto riguarda i territori inseriti nella “Lower-middle-Income countries and territories” per i soli Paesi dell’Africa, con esclusione della Libia (ferma restando per i suddetti GCTI la possibilità di presentare progetti per le aree Paese indicate al precedente PUNTO 1);
Ritenuto altresì di identificare, in relazione alle aree sopra indicate, le seguenti priorità tematiche:
CAMPI PROFUGHI SAHARAWI IN ALGERIA
Aree territoriali prioritarie
Le attività potranno realizzarsi nella Wilaya di Smara.
A Tifariti potranno essere realizzate attività pilota, nell’ambito di progetti implementati nei campi profughi
Ambiti settoriali
Educazione/formazione minori
Interventi rivolti ai bambini per il miglioramento delle condizioni di vita, relativamente agli aspetti dell’alimentazione, dell’educazione scolastica e delle attività ludiche e sportive.
Sanità
Sostegno alla realizzazione di servizi sanitari rivolti alla popolazione saharawi con particolare attenzione a donne e minori
Sviluppo economico locale/autoimprenditorialità
Attività rivolte allo sviluppo formativo e potenzialmente generatrici di reddito per i giovani.
L’incentivazione dei lavoratori locali, coinvolti nei progetti realizzati nei campi profughi algerini, dovrà rispettare le indicazioni previste dalla controparte istituzionale saharawi.
PAESI DEL BACINO SUD DEL MEDITERRANEO
Ambiti settoriali
Sviluppo locale
Attività che favoriscono lo sviluppo economico, rivolte prevalentemente a giovani e donne provenienti dalle aree più povere e degradate. Gli interventi potranno riguardare la formazione di figure professionali specializzate, sulla base di una realistica analisi di prospettive di inserimento nel mercato del lavoro sia nazionale che di area mediterranea, con la messa a disposizione di borse-lavoro presso aziende/istituti del settore. Verrà altresì privilegiato lo sviluppo di attività economiche, particolarmente di forma cooperativa, attraverso il rafforzamento di forme associative locali.
Democrazia, diritti umani e rafforzamento della società civile
Interventi che contribuiscono al rafforzamento del dialogo e della collaborazione tra società civile e istituzioni.
In entrambi i settori si privilegeranno azioni finalizzate a favorire processi di co-sviluppo, che vedano il coinvolgimento delle comunità immigrate presenti nel territorio regionale.
ETIOPIA
Ambiti settoriali
Sviluppo rurale
Azioni mirate al sostegno dell’agricoltura con particolare riguardo ad attività generatrici di reddito.
Democrazia, diritti umani
Azioni mirate alla tutela dei diritti umani e in particolare delle donne e che comportino un effettivo rafforzamento di organizzazioni a difesa dei diritti umani.
Nella realizzazione delle azioni sopraccitate, particolarmente apprezzate saranno le azioni che coinvolgano anche le numerose comunità immigrate presenti sul territorio regionale.
MOZAMBICO
Ambiti settoriali
Sviluppo rurale
Interventi volti al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione rurale, nonché della popolazione residente in aree particolarmente disagiate, attraverso l’incremento di attività generatrici di reddito, gestite da donne e/o da giovani.
Educazione/formazione
Interventi volti alla prevenzione dell’abbandono scolastico (soprattutto femminile), al miglioramento dell’alfabetizzazione delle bambine (favorendone l’accesso alla scuola primaria), nonché alla riduzione dell’indice di analfabetismo delle donne in età post-scolastica.
Sanità
Attività mirate ad agevolare l’accesso ai servizi sanitari di base, in particolare le azioni rivolte alle fasce più povere ed emarginate della popolazione purché a completamento di attività negli ambiti di cui sopra.
SENEGAL
Ambiti settoriali
Sviluppo rurale
Interventi nel settore dell’agricoltura che abbiano come obiettivo generale il miglioramento della sicurezza alimentare delle popolazioni: in particolare il sostegno ai piccoli contadini, all’agricoltura famigliare e alle organizzazioni dei produttori, la formazione degli agricoltori e il miglioramento della produzione per favorire la disponibilità e la qualità degli alimenti e l’accesso ai mercati.
Sanità
Attività per la tutela della salute materno-infantile, formazione del personale sanitario con l’obiettivo di perseguire il rafforzamento dei sistemi sanitari e l’accesso universale alla salute, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, della malaria e della tubercolosi.
Educazione/formazione dei minori
Interventi per promuovere l’accesso agli studi ed il completamento dei percorsi formativi, senza discriminazioni di genere, istruzione delle bambine, delle ragazze e delle giovani donne uscite precocemente dal percorso scolastico, prevenzione all’abbandono scolastico, miglioramento dell’educazione non-formale.
Trasversali ai tre settori prioritari, saranno le azioni che coinvolgono le donne nell'ottica del superamento delle questioni di genere ed azioni di valorizzazione del turismo sostenibile.
Fondamentale sarà il coinvolgimento delle comunità di migranti presenti nel territorio emiliano romagnolo sia nella fase di programmazione che di realizzazione delle attività, promuovendo strategie di sviluppo internazionalizzate ed integrate all’interno del territorio.
TERRITORI PALESTINESI
Le aree destinatarie degli interventi saranno Gerusalemme Est, West Bank e Striscia di Gaza.
Ambiti settoriali
Sviluppo economico locale
Interventi finalizzati a supportare attività di autosostentamento e/o alla produzione di reddito a sostegno delle categorie più deboli e svantaggiate della popolazione.
Educazione/Formazione dei minori
Interventi rivolti ai minori per il miglioramento delle loro condizioni di vita e finalizzati a garantirne il diritto all’educazione.
UCRAINA
Ambiti settoriali
Politiche sociali
Attività a favore delle fasce deboli minorili che prevedano un effettivo miglioramento delle loro condizioni di vita.
Sanità
Interventi di natura sanitaria legati alle conseguenze dell’incidente nucleare di Chernobyl.
Politiche per l’occupazione
Attività nel campo delle politiche giovanili, con particolare riguardo ad attività generatrici di reddito finalizzate al loro inserimento nel mondo del lavoro, anche valorizzando le possibili integrazioni tra le attività produttive e commerciali presenti nelle zone d’intervento.
Elementi qualificanti in tutte le priorità territoriali e tematiche sopraindicate
Attività legate alle politiche di genere, al commercio equo e solidale, turismo responsabile, responsabilità sociale e d’impresa, cooperazione, associazionismo migrante, formazione e capitale umano, così come specificate al punto 4.6. del Documento di indirizzo programmatico per il triennio 2012-2014 sopracitato, saranno un elemento qualificante in tutte le tematiche prioritarie previste nei territori.
Dato atto che sono disponibili, in relazione alle aree Paese precedentemente indicate, le seguenti risorse, suddivise indicativamente secondo gli stanziamenti elencati e a fianco di ciascuna area-Paese precisati:
BACINO SUD MEDITERRANEO |
€ 170.000,00 |
CAMPI PROFUGHI SAHARAWI |
€ 130.000,00 |
ETIOPIA |
€ 61.000,00 |
MOZAMBICO |
€ 160.000.00 |
SENEGAL |
€ 160.000.00 |
TERRITORI PALESTINESI |
€ 150.000.00 |
UCRAINA |
€ 66.000,00 |
Dato atto che, in relazione al precedente punto 2, il bando è rivolto a iniziative riguardanti aree caratterizzate da basso livello di sviluppo (classificate dall’OCSE DAC (2014-2015-2016) come “Least Developed Countries” e ”Other Low Income Countries”, per quanto riguarda i territori inseriti nella “Lower-middle-Income countries and territories” per i soli Paesi dell’Africa, ad esclusione della Libia, al di fuori delle aree prioritarie indicate al Capitolo 4 del citato Documento di indirizzo programmatico;
Dato atto che sono disponibili, indicativamente, per le iniziative di cui sopra, complessivi euro 66.000,00;
Atteso che la copertura finanziaria di tali risorse prevista nel capitolo di spesa 2746 “Contributi a istituzioni sociali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12)" nonché nel cap. 2752 "Contributi a enti delle amministrazioni locali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12), del bilancio finanziario gestionale 2016-2018, anno di previsione 2017, approvato con propria deliberazione n. 2259/2015 e succ. mod., riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche della validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;
Viste:
- la L.R. 29/12/2015, n. 24 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”;
- la L.R. 9/5/2016, n. 7 “Disposizioni collegate alla prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”:
- la L.R. 9/5/2016, n. 8 “Prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”;
- la L.R. 26/11/2001, n. 43 e succ. mod.;
- il D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42” e successive modifiche ed integrazioni;
- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la propria deliberazione n. 1621 dell’11 novembre 2013, recante “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;
- la propria deliberazione n. 57 del 26 gennaio 2015 ”Programma per la trasparenza e l’integrità. Approvazione aggiornamento per il triennio 2015-2017”;
Richiamate le proprie deliberazioni n. 1057/2006, n. 1663/2006, n. 2416/2008 e ss. mm., n.99 del 28 gennaio 2008, n. 1173 del 27 luglio 2009, n. 2060 del 20 dicembre 2010;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche di Welfare e politiche abitative
A voti unanimi e palesi
delibera:
1. di approvare:
- il bando per la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione e di iniziative di cooperazione internazionale dei Gruppi di cooperazione territoriale internazionale per la concessione di contributi ai sensi degli articoli 5, comma 1, lett. a) e 6, comma 2, lett. b), per l’anno 2016;
- di approvare, altresì, lo schema e i relativi allegati per la presentazione delle domande, nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- di approvare, inoltre, l’allegato A) denominato “Modalità di rendicontazione delle spese sostenute a valere sugli interventi finanziati ai sensi della L.R. 12/2002” nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce, anch’esso, parte integrante e sostanziale;
2. di stabilire che:
- i progetti hanno una durata annuale e saranno ammissibili le spese a partire dal 1 gennaio 2017;
- apposito atto del Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni determinerà la composizione del Nucleo di valutazione che esaminerà le domande pervenute;
3. di rinviare ad un successivo proprio atto l'approvazione definitiva delle graduatorie dei progetti esaminati, secondo l’ordine risultante dalle valutazioni effettuate dall’apposito Nucleo di valutazione, nonché l’assegnazione e concessione dei contributi ai singoli beneficiari e l’assunzione dei relativi impegni di spesa, dando atto che:
- per ciascuna area-Paese sarà formulata una graduatoria;
- i progetti che risultino nella graduatoria per area Paese saranno ammessi al contributo nella misura in cui l’ammontare del contributo assegnato sia contenuto integralmente nello stanziamento per area Paese così come definito in premessa del presente atto, eventualmente integrato con stanziamenti aggiuntivi risultanti da disponibilità sui capitoli di Bilancio dell’esercizio 2017;
- le somme che eventualmente residuino dagli stanziamenti per area Paese saranno utilizzate per assegnare contributi ai progetti meglio classificati secondo l’ordine risultante dalla graduatoria generale che sarà composta dai progetti non assegnatari nelle rispettive aree Paese secondo l’ordine di punteggio;
4. di dare atto che le risorse finanziarie necessarie all’attuazione del presente provvedimento, pari a complessivi € 963.000.00, trovano copertura finanziaria sui capitoli numero 2746 “Contributi a istituzioni sociali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12)” e numero 2752 "Contributi a enti delle amministrazioni locali per interventi di cooperazione internazionale con i Paesi in via di e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione (art. 5, comma 1, lett. a) e art. 6, comma 2, lett. b) L.R. 24 giugno 2002, n. 12) di cui all’U.P.B. 1.2.3.2.3840 del bilancio per l’esercizio finanziario 2017 e bilancio pluriennale 2016-2018, e che sarà possibile destinarvi altre risorse che si rendessero disponibili;
5. di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento sono indicate al punto 3.3 del Bando regionale e tengono conto dei principi e postulati contabili dettati dal D. Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;
6. di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dai capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;
7. di provvedere agli obblighi di pubblicazione previsti dal sopracitato D.Lgs.n. 33/2013 secondo le modalità definite dalle proprie deliberazioni n. 1621/2013 e n. 57/2015;
8. di pubblicare il bando approvato con la presente Deliberazione sul portale regionale www.spaziocooperazionedecentrata.it;
9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.