n.151 del 31.05.2017 periodico (Parte Seconda)

D.G.R. 1682/2014 e Regolamento (CE) 1151/2012. Modifica disciplinare della IGP Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale

Visti:

- il Regolamento (UE) n. 1151/2012, adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, nel quale vengono fra l’altro individuati i requisiti necessari e le modalità per il riconoscimento delle Denominazioni di Origine Protette (DOP), delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e delle Specialità Tradizionali Garantite (STG);

- il Regolamento delegato (UE) n. 664/2014, adottato dalla Commissione il 18 dicembre 2013, che integra il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio con riguardo alla definizione dei simboli dell'Unione per le denominazioni di origine protette, le indicazioni geografiche protette e le specialità tradizionali garantite e con riguardo ad alcune norme sulla provenienza, ad alcune norme procedurali e ad alcune norme transitorie supplementari;

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014, adottato dalla Commissione il 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari;

- il DM 14 ottobre 2013, prot. n. 12511, pubblicato il 25 ottobre 2013 sul n. 251 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, avente come oggetto “Disposizioni nazionali per l'attuazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP e STG”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1682, del 27 ottobre 2014, avente per oggetto "Applicazione delle disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 in materia di Dop, Igp e Stg relative a prodotti ottenuti nel territorio della regione Emilia-Romagna: modalità per l'espressione del parere regionale", che ha sostituito la deliberazione 1273/1997;

Preso atto che il 28 aprile 2016, prot. n. PG.2016.309550, è pervenuta alla Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca la proposta di modifica del disciplinare della Igp Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, inoltrata dal Consorzio di tutela del Vitellone bianco dell’Appennino Centrale, con sede in Perugia, frazione San martino in Campo, via delle Fascine, 4;

Considerato che tali modifiche riguardano:

- le modalità di verifica dell’appartenenza alla razza;

- la modalità di allevamento;

- l’alimentazione;

- la zona di macellazione;

- i tempi di frollatura;

- l’esclusione di alcune analisi;

- l’etichettatura;

Preso atto:

- che con l'approvazione della deliberazione n. 622/2016 è stato modificato l'assetto organizzativo delle Direzioni generali/Agenzie/Istituto dal 01/05/2016 come riepilogato nell'allegato A, parte integrante della deliberazione medesima e sono state modificate dal 01/05/2016 le denominazioni e le declaratorie dei Servizi riepilogati nell'allegato B anch'esso parte integrante della deliberazione citata;

- che, di conseguenza, il settore delle produzioni a qualità regolamentata derivanti da norme comunitarie, nazionali e regionali, originariamente in capo al Servizio Percorsi di qualità, relazioni di mercato e integrazione di filiera è stato trasferito in capo al Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare che gestisce i relativi adempimenti amministrativi;

Considerato che, per quanto disposto dagli atti già citati:

- con nota datata 12 maggio 2016, prot. NP.2016.9455, è stato richiesto al Servizio Organizzazioni di mercato e sinergie di filiera un parere tecnico in merito alle modifiche proposte;

- il giorno 18 maggio 2016 è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna n. 144 la Comunicazione del Responsabile del Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare relativa alla “Domanda di modifica del disciplinare della Igp Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e nei trenta giorni successivi non sono pervenute osservazioni;

- il 29 settembre 2016 si è tenuta presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, su richiesta della Regione Emilia-Romagna, la riunione citata dall'articolo 7, comma 1, del DM 14 ottobre 2013;

- è stata successivamente convocata un’ulteriore riunione, tenutasi il 5 aprile 2017;

Preso atto che in seguito a tali incontri i rappresentanti del Ministero hanno:

- sottolineato la possibilità che il numero di modifiche, legato alla loro importanza, possa rappresentare un allentamento del legame con l’ambiente, soprattutto qualora si perda l’obbligo dell’iscrizione al Libro genealogico e il conseguente accertamento ufficiale della razza;

- comunicato i risultati dei propri approfondimenti, tra i quali emerge l’impossibilità di evitare l’iscrizione dei vitelli al Registro Genealogico del Giovane Bestiame del Libro Genealogico Nazionale;

- segnalato come l’articolo 15 della Legge 28 luglio 2016, n. 154, nel delegare il Governo per il riordino degli enti, società e agenzie vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per il riassetto del settore ippico e per il riordino dell'assistenza tecnica agli allevatori e la revisione della disciplina della riproduzione animale, impone il principio per il quale l'iscrizione ai libri genealogici e ai registri anagrafici costituisce elemento fondamentale per l'individuazione della razza e per la certificazione d'origine;

- comunicato il proprio assenso alle altre modifiche proposte;

Vista la comunicazione del n. 32912 del 24 aprile 2017, con la quale il Ministero ha inviato la versione del disciplinare integrata in seguito alle consultazioni intercorse con le Regioni e il consorzio, sollecitando l’emissione del parere regionale;

Vista la nota NP.2017.9480 del 9 maggio 2017, con la quale la Responsabile del Servizio Organizzazioni di mercato e sinergie di filiera:

- ha ritenuto di non evidenziare particolari rilievi in merito a quasi tutte le modifiche, salvo esprimere perplessità in merito alla decisione di non ammettere la proposta di modifica, formulata dal Consorzio di tutela, dell’articolo 3.1 del disciplinare in oggetto, in merito all’individuazione della razza pura;

- sulla base delle argomentazioni espresse a sostegno di tali perplessità ha proposto di segnalare al Ministero che, contestualmente all’approvazione delle proposte di modifica nell’ultima versione proposta, provveda ad avviare un adeguato approfondimento, coinvolgendo l’ANABIC, le Regioni interessate e il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino centrale, sulla possibilità di trovare modalità di iscrizione più semplici, in particolare per gli animali destinati alla macellazione, tenendo presente che sono già in essere modalità di iscrizione differenti tra Libri Genealogici di razze da carne diverse;

Dato atto che il Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare ha provveduto ad effettuare l'istruttoria della proposta menzionata, integrata dalla documentazione sopra indicata, le cui risultanze sono sintetizzate nel verbale acquisito dal servizio scrivente con prot. NP/2017/9704 dell’11 maggio 2017;

Dato atto che, con riferimento alle osservazioni e integrazioni sopra riassunte, anche alla luce della versione del disciplinare inviata il 24 aprile 2017, è opportuno sottolineare le diseconomie derivanti dalle procedure di iscrizione al Registro Genealogico del Giovane Bestiame del Libro Genealogico Nazionale, descritte nel verbale sopra citato;

Considerato che la richiesta di registrazione risulta completa e conforme alle disposizioni del Regolamento 1151/2012, del DM 14 ottobre 2013 e della deliberazione 1682/2014;

Dato atto che tutta la documentazione relativa alla proposta di registrazione sopra citata è trattenuta agli atti del Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare;

Dato atto che:

- ai sensi della lettera C e del punto 7 della lettera B dell’allegato alla citata deliberazione 1682/2014, spetta al Responsabile del Servizio competente l'espressione del parere sulle proposte di modifica del disciplinare pervenute;

- ai sensi del punto 8 della lettera B dell’allegato alla citata deliberazione 1682/2014 tale parere viene espresso con riferimento ai seguenti aspetti:

- validità socioeconomica della proposta di registrazione;

- coerenza del disciplinare con le politiche regionali di valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari;

- presenza di eventuali interessi contrapposti;

- eventuali ulteriori aspetti che risultino rilevanti per ottenere la registrazione della DOP o dell’IGP;

Considerato che, in coerenza con quanto riportato dal citato verbale:

- la validità socioeconomica della proposta di modifica del disciplinare è sottolineata dagli adeguamenti necessari a rendere il disciplinare meglio rispondente a esigenze di gestione della produzione e di accesso al mercato;

- la coerenza del disciplinare con le politiche regionali di valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari è assicurata dalle valutazioni espresse anche dal Servizio competente per il settore produttivo, che ha esaminato le modifiche proposte senza particolari rilievi, fornendo puntuali commenti riguardanti la valutazione della proposta di modifica relativa all’iscrizione al Libro genealogico;

- la mancanza di osservazioni scaturite in seguito alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna suggerisce l'assenza di interessi contrapposti;

- quali aspetti rilevanti ai fini dell’ottenimento della registrazione della modifica del disciplinare, con riferimento alla proposta di modifica riguardante l’alternativa all’iscrizione al Registro Genealogico del Giovane Bestiame del Libro Genealogico Nazionale, per risolvere le questioni legate agli effetti della gestione dei Libri Genealogici sul disciplinare dell’IGP si ritiene opportuna la promozione di un tavolo tecnico nazionale che coinvolga le Regioni competenti ed il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP;

Considerato pertanto che con riferimento agli aspetti sopraindicati si ritiene di esprimere parere positivo in merito alla proposta di modifica del disciplinare della Igp Vitellone bianco dell’Appennino centrale, sottolineando gli aspetti sopra descritti;

Visti, inoltre:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di accesso civico e di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e succ. mod.;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 recante: “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- la successiva deliberazione della Giunta regionale n. 486 del 10 aprile 2017 avente per oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Viste:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.;

- le deliberazioni della Giunta regionale n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell’11 luglio 2016 e n. 2123 del 5 dicembre 2016 relative all’approvazione degli incarichi dirigenziali nell’ambito delle strutture organizzative della Giunta regionale;

Attestata, ai sensi della delibera di Giunta n. 2416/2008 e s.m.i., la regolarità del presente atto;

determina: 

1) di esprimere parere positivo, per le motivazioni esposte in premessa, relativamente alla proposta di modifica del disciplinare della Igp Vitellone bianco dell’Appennino centrale, ai sensi del Regolamento (CE) 1151/2012, del DM 14 ottobre 2013 e della deliberazione della Giunta regionale n. 1682/2014, inoltrata dal Consorzio di tutela del Vitellone bianco dell’Appennino Centrale, con sede in Perugia, frazione San Martino in Campo, via delle Fascine, 4, e riesaminata nella versione inviata il 24 aprile 2017 dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con riferimento ai seguenti aspetti:

- validità socioeconomica della proposta di registrazione;

- coerenza del disciplinare con le politiche regionali di valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari;

- assenza di interessi contrapposti;

- quali aspetti rilevanti ai fini dell’ottenimento della registrazione della modifica del disciplinare, con riferimento alla proposta di modifica riguardante l’alternativa all’iscrizione al Registro Genealogico del Giovane Bestiame del Libro Genealogico Nazionale, per risolvere le questioni legate agli effetti della gestione dei Libri Genealogici sul disciplinare dell’IGP si ritiene opportuna la promozione di un tavolo tecnico nazionale che coinvolga le Regioni competenti ed il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP;

2) di inviare la presente determinazione all'Autorità nazionale competente in materia di registrazione delle DOP e IGP e ai promotori della proposta di modifica del disciplinare;

3) di dare atto che si provvederà agli adempimenti di cui al D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, secondo le indicazioni operative contenute nelle deliberazioni di Giunta n. 89/2017 e n. 486/2017;

4) di provvedere alla pubblicazione della presente determinazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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