n. 103 del 04.07.2011 (Parte Seconda)

Approvazione del bando per la presentazione di progetti per il contributo ai sensi dell'art. 6, comma 2, lett. b) della L.R. 12/02 per l'esercizio finanziario 2011

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la Legge regionale 24 giugno 2002, n. 12 “Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace” ed in particolare gli artt. 5, comma 1, lett. a) e 6, comma 2, lett. b);

- la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 211 del 25 febbraio 2009, recante “Approvazione documento di indirizzo programmatico per il triennio 2009-2011 ai sensi della Legge regionale 12/02 per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in transizione. (Proposta della Giunta regionale in data 29 dicembre 2008, n. 2425)”;

Valutata la necessità di emanare il bando per la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in transizione per il contributo a valere sull’esercizio finanziario 2011, come previsto al punto 3.1.1.3 del documento di indirizzo programmatico sopra richiamato;

Tenuto conto di quanto indicato al Capitolo 4 – Aree di intervento - del sopraccitato documento di indirizzo programmatico, dove si prevede che “l’avvio di azioni sarà annualmente disposto con delibera della Giunta regionale, anche in relazione allo stato di avanzamento delle iniziative in essere su ciascuna area di intervento”;

Tenuto conto, inoltre, di quanto indicato al Capitolo 3, paragrafo 3.1.1.3, secondo alinea, del sopraccitato documento di indirizzo programmatico, dove si prevede che “il bando potrà stabilire un massimo di risorse complessivamente erogabili per area geografica, in considerazione dell’importanza della stessa nel sistema di cooperazione decentrata regionale nonché del grado di perfezionamento delle precedenti programmazioni approvate nella stessa area”;

Ritenuto di procedere, per l’esercizio finanziario 2010, all’apertura del bando per la richiesta di contributo per progetti da realizzarsi nelle seguenti Aree-Paese:

  1. Bielorussia Campi profughi Saharawi
  2. Mozambico
  3. Senegal
  4. Territori palestinesi

e per le seguenti priorità tematiche;

1. Bielorussia

Gli interventi dovranno avere carattere di collegamento con la società civile e avere caratteristiche non istituzionali.

Le azioni prioritarie saranno rivolte al campo sanitario, del welfare, ambientale e delle disabilità.

Saranno sostenute le politiche a favore dei minori e, relativamente agli orfanotrofi, interventi di rientro nelle proprie famiglie e percorsi di de-istituzionalizzazione attuati anche attraverso la formazione in attività potenzialmente generatrici di reddito.

Attenzione particolare sarà rivolta ai bambini disabili e con bisogni speciali.

Particolare enfasi sarà data alle attività di prevenzione alimentare e sanitaria, che potranno essere realizzate sia negli istituti che nelle scuole, e che dovranno trattare anche le conseguenze dell’incidente nucleare di Chernobyl.

Visto il progressivo impoverimento della popolazione, potranno essere sostenute attività generatrici di reddito rivolte ai giovani delle aree rurali e delle regioni più povere del Paese.

Particolare attenzione sarà rivolta ad azioni che coinvolgano le donne nell’ottica del superamento delle questioni di genere.

2. Campi profughi saharaui in Algeria

La missione istituzionale realizzata a febbraio 2011 da Consiglieri dell’Assemblea legislativa regionale ha dato ottimi risultati in termini di efficacia dei progetti e di visibilità per la Regione Emilia-Romagna. La missione ha altresì evidenziato come la popolazione saharawi soffra dei continui tagli degli aiuti umanitari messi in campo dai donors internazionali, a causa del sovrapporsi delle crisi umanitarie determinate dai grandi cambiamenti politici in atto nel Nord Africa.

Anche nel 2011 nei campi profughi saharawi in Algeria si sosterranno azioni nei seguenti settori di intervento: settore sanitario, settore sociosanitario, politiche di genere, giovani, scuola, bambini, politiche ambientali, aiuti umanitari.

In campo sanitario si perseguiranno principalmente i seguenti obiettivi: la prevenzione sanitaria, il sostegno al sistema sanitario di base, il laboratorio nazionale farmaceutico, il settore materno infantile, le attività formative e informative per gli operatori sanitari.

La sensibilizzazione dei profughi saharawi sulle tematiche ambientali rientra tra le iniziative di prevenzione sanitaria.

Il sostegno alle donne e ai giovani profughi saharawi si concentrerà principalmente nella gestione dei servizi socio-sanitari; per questo gruppo target, particolare attenzione sarà inoltre data allo sviluppo di attività formative e potenzialmente generatrici di reddito.

La manutenzione delle attrezzature e delle strutture adibite alla realizzazione dei progetti regionali potrebbe garantire il consolidamento degli interventi regionali e un miglioramento della loro efficacia. Tale intervento potrebbe essere affidato a giovani saharawi e ingenerare reddito.

Particolare attenzione sarà altresì rivolta ad azioni che coinvolgano le donne nell’ottica del superamento delle questioni di genere.

Per quanto attiene al settore educativo potranno essere sostenuti progetti di formazione rivolti alle insegnanti e azioni di sostegno alle attività scolastiche, volte anche a sostenere l’istruzione pubblica e la conservazione e il consolidamento della cultura saharawi.

Auspicabili gli interventi a favore dei bambini per il miglioramento delle loro condizioni di vita e di salute.

L’incentivazione dei lavoratori locali, coinvolti nei progetti realizzati nei campi profughi algerini, dovrà rispettare le indicazioni previste dalla controparte istituzionale saharawi.

Le azioni di cui sopra potranno realizzarsi prioritariamente nella Wilaya di Smara.

Le iniziative umanitarie, alimentari e non, potranno essere destinate a tutta la popolazione saharawi. 

3. Mozambico

Sono considerate aree prioritarie i territori di Maputo, Zambesia e Capo Delgado.

Gli interventi che si ritengono prioritari sono rivolti alla popolazione, con particolare riguardo ai giovani, nell’ottica della prevenzione dell’AIDS, e specificatamente aventi a riferimento i centri giovanili ed i centri per la salute.

Particolare attenzione sarà rivolta ad azioni che coinvolgano le donne nell’ottica del superamento delle questioni di genere, al fine di favorirne l’accesso ad opportunità di miglioramento delle condizioni socio-economiche e sanitarie particolarmente in ambito rurale. 

4. Senegal

Nell’ambito della strategia globale per la riduzione della povertà e della fame e per contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio si sosterranno azioni di sviluppo locale generatrici di reddito e specificatamente:

Agricoltura e sicurezza alimentare: in tale ambito il ruolo delle donne nei programmi di lotta alla povertà dovrà essere centrale. Particolare attenzione sarà, quindi, data ai progetti che prevedono l’accesso delle donne al lavoro e all’imprenditorialità, anche attraverso programmi di microcredito e di formazione professionale.

Sviluppo umano: questa priorità dovrà riferirsi a due assi principali, la salute, relativamente a programmi di formazione di operatori sanitari, promozione dell’accesso universale ai servizi di base, protezione della madre e del bambino, prevenzione della malaria e della tubercolosi; l’istruzione/formazione, con particolare attenzione all’integrazione dei bambini/bambine disagiati/e nel sistema scolastico senegalese.

Verranno privilegiate iniziative integrate e multi-settoriali che rafforzino le competenze dei partner locali relativamente alle 2 priorità sopra indicate, con particolare attenzione ai diritti dei minori e che prevedano il coinvolgimento delle comunità degli immigrati senegalesi.

Dato atto che sono disponibili le seguenti risorse, suddivise indicativamente secondo gli stanziamenti elencati e a fianco di ciascuna area-Paese precisati:

Bielorussia: Euro 40.000,00

Campi profughi Saharawi: Euro 120.000,00

Mozambico: Euro 180.000,00

Senegal: Euro 160.000,00

Per alcune o tutte le restanti aree di cui al Capitolo 4 del Documento di indirizzo programmatico per il triennio 2009-2011, di cui alla delibera dell’Assemblea legislativa n. 211 del 25 febbraio 2009, la Giunta si riserva di provvedere all’emanazione di eventuali propri specifici atti ai sensi del paragrafo 3.1.1.3 quarto alinea e del paragrafo 3.1.1.1 del già citato Documento;

Atteso che tali risorse trovano copertura sul capitolo 2752 “Contributi per iniziative di cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo e collaborazione istituzionale con i Paesi in via di sviluppo e in transizione art. 5, comma 1, lett. A) e art. 6, comma 2, lett. B), L.R. 24 giugno 2002, n. 12”);

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore Sviluppo delle Risorse umane e Organizzazione, Cooperazione allo sviluppo, Progetto giovani, Pari Opportunità, Donatella Bortolazzi

A voti unanimi e palesi

delibera:

a) di approvare il bando per la presentazione di progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in transizione per il contributo ai sensi dell’art. art. 5, comma 1, lett. A) e art. 6, comma 2, lett. B), L.R. 24 giugno 2002, n. 12 per l’esercizio finanziario 2011 nel testo allegato alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

b) di approvare altresì lo schema - e i relativi allegati - per la presentazione delle domande nel testo allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

c) di rimandare ad un successivo proprio atto l’approvazione definitiva della graduatoria dei progetti esaminati, secondo l’ordine risultante dalla valutazione effettuata dall’apposito Nucleo di valutazione;

d) che, con il medesimo atto di cui alla precedente lettera c), si provvederà all’assegnazione e concessione dei contributi ai singoli beneficiari e all’assunzione del relativo impegno di spesa;

e) di rimandare ad eventuali e successivi propri atti l’emanazione di bandi o altri provvedimenti riguardanti iniziative da intraprendere nelle aree geografiche e/o tematiche previste nel già citato Documento di indirizzo programmatico, ma non interessate dal presente bando;

f) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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