n.37 del 14.02.2022 (Parte Seconda)
Oggetto n. 4667 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto assembleare 4021 Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Proposta, ai sensi dell'art. 28 comma 4 lett. c) dello Statuto regionale, d'istituzione della Zona Logistica Semplificata dell'Emilia-Romagna, corredata dal Piano di Sviluppo Strategico, ai fini della presentazione al Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 1, comma 63, della L. n. 205/2017". A firma dei Consiglieri: Bessi, Rainieri, Daffadà, Zappaterra, Maletti, Caliandro, Bulbi, Costa, Marchetti Francesca, Occhi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
aI fine di favorire la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali l'art. 1, comma 61, della Legge n. 205/2017, ha previsto la possibilità dell'istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS).
Lo scopo dell'istituzione della ZLS è creare all'interno del perimetro della stessa le condizioni favorevoli allo sviluppo del tessuto produttivo, in termini di semplificazioni amministrative, incentivazioni di carattere fiscale, doganale e finanziario tese a promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e logistico territoriale per le imprese in essa insediate e per attrarre l'insediamento di nuove imprese e nuovi investimenti.
Una ZLS è dunque una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico-funzionale e che comprenda almeno un'area portuale con le caratteristiche stabilite dal Regolamento (UE) n. 1315 dell'11 dicembre 2013.
Dato atto che
in base a quanto previsto dall'art. 1, comma 63, della L. n. 205/2017, la ZLS viene istituita, su proposta della regione interessata, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare su proposta del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), ha una durata massima di 7 anni rinnovabili fino ad un massimo di ulteriori 7. La relativa proposta deve essere corredata da un piano di sviluppo strategico, in cui è specificata la delimitazione delle zone interessate in coerenza con le zone portuali, e deve dare conto dei criteri e degli obiettivi di sviluppo perseguiti dal Piano di sviluppo strategico, nonché delle forme di coordinamento, ove necessarie, con la pianificazione strategica portuale.
Sottolineato che
la Regione Emilia-Romagna, per cogliere l'opportunità offerta dal legislatore nazionale, con la Deliberazione dell'Assemblea Legislativa del 19 dicembre 2018, n. 185, ha dato avvio all'iter di istituzione della Zona Logistica Semplificata e ha svolto le azioni necessarie sul territorio regionale mediante la predisposizione dell'apposito Piano di Sviluppo Strategico per l'istituzione della Zona Logistica Semplificata.
Ai fini dell'elaborazione del citato Piano di Sviluppo Strategico, è stato svolto, con la collaborazione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale, un percorso di confronto e concertazione con i vari stakeholder, quali l'Agenzia delle Dogane ed i diversi soggetti territorialmente coinvolti.
La Zona Logistica Semplificata dell'Emilia-Romagna si sviluppa intorno all'Hub portuale di Ravenna, in considerazione sia del suo ruolo strategico quale snodo intermodale fondamentale per lo sviluppo del sistema produttivo nazionale e regionale, sia quale primo punto di approdo per le merci di importazione in regione. La ZLS, quindi, è un sistema eterogeneo complesso, composto da porzioni di territorio regionale, dalle imprese che vi operano e dalle infrastrutture che le collegano al porto ravennate.
Rilevato che
la ZLS regionale, che si estenderà su una superficie di quasi 5mila ettari, ha individuato le varie zone sulla base di criteri funzionali, economici e urbanistici di stretta connessione con il porto industriale di Ravenna e ricomprende 25 aree produttive che appartengono al territorio di 25 Comuni. Da un punto di vista squisitamente geografico, si va dalle aree immediatamente prospicenti il porto ravennate, al territorio tra Bagnacavallo, Lugo, Conselice e Faenza. Sempre in Romagna, da segnalare Forlì, Forlimpopoli, Cesena, Rimini e Misano Adriatico. Numerose le zone di rilievo anche nel ferrarese — Argenta, Bondeno, Codigoro, Ferrara e Ostellato mentre la zona emiliana è coperta dalle aree di Imola, Modena, Mirandola, Concordia sul Secchia e dalle due zone reggiane di Reggiolo e Guastalla. ln aggiunta a queste aree, vanno poi segnalate le zone di grande importanza strutturale quali l'Interporto di Bologna, lo scalo ferroviario di Bondeno, gli scali merci di Marzaglia, Dinazzano e Rubiera a cui si aggiungono lo scalo merci di Guastalla, l'interporto di Parma e l'hub ferroviario di Piacenza. ln totale, l'estensione della ZLS è costituita per il 60% da nodi internodali e aree logistiche, mentre per il restante 40% si tratta di aree produttive.
Dato atto che il 21 ottobre 2021 la Giunta ha presentato alle commissioni Territorio, Ambiente e Mobilità, e alla Commissione Politiche Economiche, la proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) per la nostra regione, individuata intorno all'hub portuale di Ravenna, insieme al correlato Piano di Sviluppo Strategico.
Nell'udienza conoscitiva del 1° dicembre 2021, gli stakeholders hanno espresso apprezzamento per il grande lavoro svolto fino ad ora, ma è emersa la domanda di come poter avere un coordinamento normativo tra la zona nordoccidentale della Regione e i porti liguri.
Ricordato che
con nota del 1° luglio 2021 le Regioni Emilia-Romagna e Liguria hanno chiesto al Ministero per il Sud e la Coesione chiarimenti interpretativi circa l'istituenda ZLS afferente al porto de La Spezia: nello specifico, rispetto alla possibilità che alcuni territori emiliani, tradizionalmente e commercialmente legati al porto de La Spezia, possano esservi inclusi.
Con nota del 20 dicembre 2021, le Regioni Liguria ed Emilia-Romagna hanno sollecitato la risposta alla richiesta di includere alcuni territori emiliani nella istituenda ZLS di La Spezia, nonché la richiesta di avere l'interpretazione ministeriale in relazione alle aree di Dinazzano Po e Piacenza, che interessano sia la ZLS "Porto e Retroporto di Genova", sia l'istituenda ZLS del Porto di Ravenna.
Evidenziato che
l'Emilia-Romagna potrebbe essere l'unica Regione italiana che sviluppa il proprio tessuto produttivo attraverso ZLS collegate ad entrambe le coste della penisola italiana, quella orientale bagnata dal mar Adriatico per mezzo della ZLS collegata al Porto di Ravenna e quella occidentale bagnata dal mar Ligure e dal mar Tirreno per mezzo delle ZLS collegate ai porti di Genova e La Spezia.
L'opportunità di rafforzare la strategia di sviluppo dell'Emilia occidentale con il porto di La Spezia deriva anche dal fatto che è invia di definizione il riconoscimento, all'interno del procedimento normativo europeo in corso per la revisione della rete Ten-T del retroporto spezzino di Santo Stefano Magra come nodo core del corridoio Scandinavia- Mediterraneo che pertanto raggiungerà la qualifica di rail road terminal all'interno delle reti transeuropee di trasporto considerate rilevanti a livello comunitario.
Considerato che
il D.P.C.M. 25 gennaio 2018 n. 12 "Regolamento recante istituzione di Zone economiche speciali (ZES)" (adottato ai sensi dell'articolo 4, comma 3, del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123) agli artt. 5 e 6, circa i requisiti delle proposte regionali di istituzione, stabilisce che le stesse debbano essere presentate al Presidente del Consiglio dei Ministri dal Presidente della Regione, corredate da un Piano di sviluppo strategico e diano conto dei criteri e degli obiettivi di sviluppo perseguiti dallo stesso, nonché delle forme di coordinamento, ove necessarie, con la pianificazione strategica portuale.
Tale Piano di sviluppo strategico è costituito da una relazione istruttoria finalizzata alla individuazione delle aree territoriali regionali funzionalmente ed economicamente connesse al porto di Ravenna.
Sottolineato altresì che il Piano di sviluppo strategico, oltre a rispondere ai criteri di definizione e sviluppo della ZLS normativamente previsti fin dal 2017, ha visto partire l'analisi preliminare nel 2019 e si inserisce all'interno delle strategie di sviluppo territoriale promosse dalla Giunta regionale in ambito di promozione, innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità e tutela dell'ambiente, che sono i medesimi pilastri su cui poggia anche il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima.
Il Piano della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell'Emilia-Romagna viene unanimemente giudicato quale grande opportunità di sviluppo per la nostra Regione, ma è da più parti emersa la necessità di dare risposte chiare alle zone occidentali emiliane collegate al mar Ligure e al mar Tirreno alle quali sarà garantita la possibilità di essere ricomprese nelle istituende ZLS afferenti i porti liguri di Genova e La Spezia.
Valutato che
la politica ZLS-ER sia dunque espressione della necessità di una visione integrata per il trasporto e la logistica delle merci: una strategia di sviluppo in cui gli attori pubblici sono chiamati a coordinare interventi di politica industriale, di urbanistica e di uso del territorio, con le politiche dei trasporti.
Evidenziato altresì che la proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata dell'Emilia-Romagna, in approvazione oggi da parte dell'Assemblea ai sensi dell'art. 28, comma 4 lett. c), dello Statuto regionale, risulta dalla cartografia corredata dal Piano di Sviluppo Strategico, allegata e parte integrante dell'atto, ai fini della sua presentazione al Presidente del Consiglio del Ministri ai sensi dell'art. 1, comma 63, della L. n. 205/2017.
Tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale
ad approfondire e valutare, insieme ai Ministeri competenti, tutte le questioni, anche di coordinamento normativo, che dovessero sorgere nel prosieguo dell'iter di istituzione della ZLS dell'Emilia-Romagna o di altre ZLS situate in Regioni limitrofe o con cui vi siano stretti rapporti commerciali, con particolare attenzione al necessario coordinamento normativo tra la zona nordoccidentale della Regione e i porti liguri, al fine di individuare le soluzioni più corrette e proficue per le ricadute territoriali, industriali e imprenditoriali e garantire a tutti i territori dell'Emilia-Romagna la possibilità di essere ricompresi nelle istituende ZLS di altre Regioni limitrofe.
Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 2 febbraio 2022