n.256 del 22.07.2020 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Prima linea tranviaria di Bologna (linea rossa)" localizzato nel comune di Bologna (BO), proposto dal Comune di Bologna

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta da ARPAE di Bologna, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot.PG/2020/92180 del 26/6/2020, che costituisce l’ALLEGATO 1della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del d.lgs. 152/2006 e smi, per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 11, comma 1, della l.r. 4/2018, il progetto denominato “Prima linea tranviaria di Bologna (Linea Rossa)” dalla ulteriore procedura di VIA, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1) si chiede che nella progettazione definitiva siano garantite le condizioni per favorire l’interscambio rapido ed efficiente con i servizi ferroviari per le fermate della nuova tranvia corrispondenti alle stazioni/fermate della rete SFM.

Verifica dell’ottemperanza: Città Metropolitana di Bologna.

Fase della verifica: D

Relativamente a AREA DEPOSITO BORGO PANIGALE

2) In riferimento all’invarianza idraulica, si chiede di valutare la possibilità di localizzare la vasca di laminazione nel terreno posto a nord, rispetto all’area deposito, prospiciente il sedime della Tangenziale di Bologna, che garantirebbe un’ubicazione più razionale e ordinata della vasca di laminazione ed eviterebbe una complessa procedura di sdemanializzazione e demanializzazione dello Scolo Canocchia.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana.

Fase della verifica: D

3) In relazione agli interventi di deviazione dello Scolo Canocchia si precisa che, fatto salvo il nullaosta idraulico del Consorzio della Bonifica Renana in qualità di Ente gestore, la procedura di classifica delle aree demaniali (ex-alveo) dovrà coinvolgere l’Agenzia del Demanio e il Servizio Area Reno e Po di Volano in veste di Autorità Idraulica competente.

Verifica dell’ottemperanza: Agenzia Regionale Sicurezza e Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano

Fase della verifica: D/E

4) In conformità anche con quanto già previsto nel PUG e nel Regolamento Edilizio attualmente in esame, si chiede vengano previsti e documentati sistemi di drenaggio urbano sostenibile (SuDS), con recapito nel suolo delle acque meteoriche non a potenziale contaminazione ricadenti sulle superfici di intervento. Poichè la permeabilità deve essere massimizzata e favorita in tutte le aree di intervento, si chiede di prevedere la creazione di aree di sosta inerbite.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D

5) Si chiede di individuare le migliori soluzioni progettuali ai fini di una tutela di tipo anche naturalistico della vasca di laminazione da realizzarsi presso il Deposito di Borgo Panigale.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana.

Fase della verifica: D

6) Si chiede di definire il soggetto (Comune di Bologna o altri) che sarà deputato alla gestione e alla manutenzione della vasca e dei relativi dispositivi (scarichi, valvole programma di manutenzione ecc).

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: ME-A

7) Per quanto riguarda la pericolosità idraulica definita dal PGRA, prendendo come riferimento la Relazione idraulica preliminare consegnata il 5 giugno 2020, nelle successive fasi di progettazione sarà necessario implementare modelli idraulici di dettaglio per approfondire le soluzioni ipotizzate e affinare gli interventi idraulici finalizzati al non incremento dei livelli di rischio accertati nel vigente P.G.R.A, relativi sia al reticolo principale sia al reticolo secondario. In particolare è necessario asseverare progettualmente le considerazioni e i dispositivi progettuali previsti, mediante uno studio puntuale che riproduca la mappatura altimetrica delle zone interessate, in un quadro di contesto conoscitivo completo (quote di campagna, dei cigli e del fondo dello scolo Canocchia Superiore, di tutte infrastrutture limitrofe). Tale studio specifico dovrà fornire il tirante o battente idraulico dovuto all’esondazione dello scolo Canocchia Superiore e/o del Lavino, e conseguentemente definire la precisa quantificazione del rialzamento per la messa in sicurezza, probabilmente differente (in più o in meno) dai 50 cm proposti. Lo stesso vale per i dossi o muretti di centuriazione perimetrale, la cui altezza va valutata accuratamente sempre in funzione delle analisi altimetriche e idrauliche. In relazione agli studi e modellazioni idrauliche di approfondimento da condurre a supporto della progettazione definitiva, sarà necessario coordinarsi, per il reticolo principale con l’Autorità di Distretto del Po, che sta aggiornando i dati idraulici sul torrente Lavino, e per il reticolo secondario con il Consorzio della Bonifica Renana. Qualora gli approfondimenti a livello definitivo, che tengano conto della sommatoria degli eventi alluvionali del T. Lavino e dello scolo Canocchia Superiore, richiedano maggiori o diversi interventi di mitigazione, dovranno essere messi in opera ulteriori presidi.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana e Servizio Area Reno e Po di Volano per le rispettive competenze.

Fase della verifica: D

SOTTOPASSO STRADALE DI VIALE ALCIDE DE GASPERI

8) Si ritiene necessario uno studio idraulico che riproduca la mappatura altimetrica delle zone interessate in un quadro conoscitivo completo (con quote di campagna, delle strade prospicienti all’area deposito, del costruito ecc.), che comprenda oltre al tratto di intervento anche un suo adeguato intorno. In particolare, predisponendo un accurato rilievo planoaltimetrico della zona e delle infrastrutture esistenti, dovrà essere garantita la messa in sicurezza del sottopasso di viale Alcide de Gasperi, così da definire con esattezza il dimensionamento delle opere di contenimento delle eventuali esondazioni provenienti da monte della Via Emilia (muretto o barriera di contenimento), sia ad opera dello Scolo Canocchia Superiore, sia ad opera del Torrente Lavino. In tale studio specifico, una volta definito come riferimento il tirante o battente idraulico atteso, dovrà essere valutata l’altezza del muretto da realizzarsi che potrebbe, in ipotesi, anche poi rivelarsi differente (anche inferiore) dai 50 cm proposti. Nell’ambito di questa analisi progettuale, si chiede di valutare inoltre la possibilità della demolizione e ricostruzione del tombino del sottopasso sotto la Via Emilia dello scolo Canocchia Superiore, utilizzando manufatti prefabbricati idonei aventi dimensioni maggiorate rispetto a quelle oggi esistenti.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana e all’Agenzia Regionale Sicurezza e Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano per le rispettive competenze.

Fase della verifica: D

Relativamente a AREA DEPOSITO PILASTRO

9) In riferimento all’invarianza idraulica nelle successive fasi progettuali dovrà essere verificato con il Gestore del Servizio Idrico Integrato il corretto recapito della rete interna delle acque meteoriche non contaminate, con l'obiettivo di convogliarle indirettamente verso lo Scolo Zenetta di Quarto.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: D/E.

10) Si chiede di definire le soluzioni progettuali ai fini di una tutela di tipo anche naturalistico della vasca di laminazione da realizzarsi presso il Deposito Pilastro.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana e Comune di Bologna per le rispettive competenze.

Fase della verifica: D

11) Si chiede di definire il soggetto (Comune di Bologna o altri) che sarà deputato alla gestione e alla manutenzione della vasca e dei relativi dispositivi (scarichi, valvole programma di manutenzione ecc).

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: ME-A

12) Per quanto riguarda la pericolosità idraulica definita dal PGRA, le soluzioni proposte, per il non incremento del rischio, potrebbero essere sufficienti ma è necessario uno studio puntuale che riproduca la mappatura altimetrica delle zone interessate in un contesto conoscitivo completo (con quote di campagna, delle strade prospicienti all’area deposito interessate, del costruito ecc.). Tale studio specifico dovrà fornire il tirante o battente idraulico (dovuto in questo a caso a rigurgiti del condotto fognario Hera o della campagna adiacente) e, conseguentemente, definire la precisa quantificazione del rialzamento per la messa in sicurezza, probabilmente differente (in più o in meno) dai 50 cm proposti e/o per la progettazione di alcuni muretti di perimetrazione laterale a tenuta idraulica. Prendendo come riferimento la Relazione idraulica preliminare consegnata il 5 giugno 2020, nelle successive fasi di progettazione sarà necessario implementare modelli idraulici di dettaglio sia per approfondire le soluzioni proposte e affinare gli interventi idraulici finalizzati al non incremento dei livelli di rischio accertati nel vigente P.G.R.A, relativi sia al reticolo principale sia al secondario. In relazione agli studi e modellazioni idrauliche di approfondimento da condurre a supporto della progettazione definitiva, sarà necessario coordinarsi per il reticolo principale con l’Autorità di Distretto del Po, e per il reticolo secondario con il Consorzio di Bonifica Renana. Qualora gli approfondimenti a livello definitivo, tenendo conto della sommatoria degli eventi alluvionali dell’Idice-Savena e dello scolo Zenetta di Quarto, richiedano maggiori o diversi interventi di mitigazione, dovranno essere messi in opera ulteriori presidi.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana e Comune di Bologna per le rispettive competenze.

Fase della verifica: D

PARCHEGGI

13) Nelle successive fasi progettuali, per i parcheggi di nuova realizzazione, dovrà essere svolto uno studio idraulico analitico mediante modellistica bidimensionale al fine di definire il dimensionamento dei dispositivi di protezione proposti nello studio preliminare, per il non incremento del rischio.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana e Comune di Bologna per le rispettive competenze.

Fase della verifica: D/E

14) Per i parcheggi di nuova individuazione, in fase di progettazione definitiva si chiede di proporre soluzioni per la laminazione che escludano la messa in opera di vasche interrate di cemento: i volumi necessari alla laminazione, previsti dalla normativa vigente, devono essere ricavati nelle superfici verdi o eventualmente sovradimensionando le condotte di raccolta delle acque meteoriche, in coerenza con le strategie del PUG e del Regolamento Edilizio attualmente in corso di approvazione, che sollecitano l’utilizzo di sistemi di drenaggio urbano sostenibile (SuDS), con recapito nel suolo delle acque meteoriche non a potenziale contaminazione ricadenti sulle superfici di intervento. 

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D

15) Per i parcheggi esistenti che vengono parzialmente ampliati e, comunque, in ogni caso riprogettati, nel condividere l’ipotesi di non creare vasche di laminazione, si chiede di verificare la possibilità di aumentarne la permeabilità, riducendo le parti impermeabilizzate e applicando gli stessi principi indicati per i nuovi parcheggi.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana e Comune di Bologna per le rispettive competenze.

Fase della verifica: D

SOTTOSTAZIONI ELETTRICHE

16) Per quanto riguarda la SSE interrata n. 3 - Fermata Santa Viola, prendendo atto che tale manufatto ricade in area P2 di potenziale allagamento per il PGRA, si chiede che siano svolti gli adeguati approfondimenti idraulici tesi a dimostrare il non incremento del rischio alluvioni.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Bonifica Renana.

Fase della verifica: D

INTERFERENZE CON I CORSI D’ACQUA MINORI

17) Si ritiene indispensabile un approfondimento dell’attraversamento del Torrente Ravone in prossimità dell’incrocio Via Emilia-Via del Chiù nell’area urbana di Bologna, nella successiva fase progettuale. Analogamente, gli stessi approfondimenti tecnici dovranno essere condotti sui punti di interferenza, già in parte evidenziati in mappa, con:

  • la Canaletta Ghisiliera e il Canale di Reno (in più punti) gestiti dal Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno; 
  • la Canaletta Reno 75, gestita dal Consorzio della Bonifica Renana; 
  • il torrente Savena Abbandonato in prossimità di Viale della Repubblica e Viale della Fiera, completamente tombinati.

Verifica dell’ottemperanza: Agenzia Regionale Sicurezza e Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano, Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno e Consorzio della Bonifica Renana, ognuno per specifica competenza.

Fase della verifica: D

18) In applicazione degli artt. 5.2 e 5.3 del PTCP, nelle successive fasi progettuali dovranno essere svolti approfondimenti di indagine mirati alla definizione del modello idrogeologico sito-specifico e qualora si ravvisasse l’esistenza di eventuali condizioni che possano portare all’interruzione, da parte delle strutture in progetto, del flusso idrico sotterraneo, saranno previste opere di mitigazione (sistemi di continuità di falda) da attuarsi attraverso sistemi attivi o passivi in base al ricostruito assetto idrogeologico.

Verifica dell’ ottemperanza: Città Metropolitana di Bologna.

Fase della verifica: D.

19) Per le opere ricadenti entro le aree di rispetto di pozzi e sorgenti, ex artt. 5.2 e 5.3 del PTCP, sarà necessario redigere uno studio idraulico che attesti la totale assenza di interferenze con le caratteristiche qualitative e quantitative delle acque sotterranee.

Verifica dell’ottemperanza: Città Metropolitana di Bologna.

Fase della verifica: D

20) Si segnala la necessità in fase di progettazione definitiva di specifici approfondimenti progettuali dell'attestamento del tram in Via Michelino, in quanto va favorita il più possibile un'adeguata efficienza dell'intermodalità per le diverse tipologie di utenza sia in termini di appetibilità che di accessibilità. 

Verifica dell’ ottemperanza: Città Metropolitana di Bologna.

Fase della verifica: D

21) Si segnala inoltre la necessità di sviluppare in fase progettazione definitiva, l'Ipotesi di Ridisegno della Rete del Trasporto Pubblico urbano e suburbano presentata ad integrazione, per quanto concerne gli aspetti riguardanti la ridistribuzione del servizio in adduzione e/o completamento della linea tranviaria.

Verifica dell’ ottemperanza: Città Metropolitana di Bologna.

Fase della verifica: D

22) In un’ottica di pianificazione integrata dei diversi sistemi di trasporto e componenti di mobilità sostenibile, si raccomanda l'elaborazione dei dovuti approfondimenti progettuali per l'inserimento dei percorsi ciclabili previsti dal Biciplan di Bologna e dal Biciplan metropolitano durante la fase di progettazione definitiva della linea tranviaria.

Verifica dell’ ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: D

23) Rispetto alla sismica, esaminata la documentazione geologico-sismica sino ad oggi prodotta, finalizzata alla definizione e conseguente riduzione della pericolosità sismica, si chiede che, in fase procedimento unico art. 53, venga prodotto quanto segue:

  • approfondimenti sismici relativi al progetto del Deposito Pilastro. La Tav. 2C - Rischio sismico identifica l’area interessata dal progetto come zona "L1. - area soggetta ad amplificazione per caratteristiche litologiche e potenziale presenza di terreni predisponenti la liquefazione". In tale zona sono previste sabbie prevalenti potenziali e sono richiesti studi geologici con valutazione del coefficiente di amplificazione litologico e verifica della presenza di caratteri predisponenti la liquefazione (approfondimenti di III livello da effettuarsi ad oggi secondo quanto definito dalla DGR n.630 del 2019);
  • adeguamento degli approfondimenti sismici prodotti, riferiti al Deposito di Borgo Panigale, in accordo alla DGR n.630 del 2019.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: D

24) In fase di progettazione definitiva deve essere verificato che l’ingombro della linea aerea di trazione elettrica e dei relativi sostegni non limiti o impedisca l’accostamento delle autoscale alle facciate degli edifici attestati sulle strade interessate.

Verifica dell’ottemperanza: Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bologna.

Fase della verifica: D

25) In fase di progettazione definitiva deve essere verificato che le banchine rialzate o marciapiedi a bordo o centro strada non limitino o impediscano il transito dei mezzi di soccorso tenendo conto in generale dei requisiti minimi di seguito indicati:

  • Larghezza 3,5 m
  • Altezza libera 4 m
  • Raggio di volta 13 m
  • Pendenza non superiore a 10%
  • Resistenza al carico 20 t.

Verifica dell’ottemperanza: Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bologna.

Fase della verifica: D

26) In relazione agli impatti ambientali cumulativi della cantierizzazione della presente opera con altri interventi, si chiede di dettagliare in un apposito documento e con “crono programma” le eventuali interferenze temporali e materiali e le relative opere necessarie a mitigarne gli effetti. 

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: C

MOBILITÀ E TRAFFICO

27) Nell’ambito del piano di monitoraggio dell’opera, occorre proporre una proposta di monitoraggio da condurre ad un anno dall’avviamento della Linea Rossa del tram, sui flussi di automobili, nonché sull’utilizzo del tram e degli altri mezzi pubblici.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: D

28) In fase di progettazione della cantierizzazione, si chiede di individuare i necessari percorsi pedonali in continuità e sicurezza.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: E+C

ATMOSFERA

29) In fase di cantiere deve essere mantenuta un'altezza di caduta limitata nelle fasi di movimentazione e accantonamento del terreno; deve inoltre essere mantenuta un’adeguata umidità dei materiali e la pulizia dei tratti stradali prospicienti i cantieri. 

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: E

30)Si chiede di presentare, in vista della fase successiva di cantierizzazione, per un microcantiere “tipo” e per ciascun deposito, le stime delle emissioni dalle attività di cantiere, secondo le Linee Guida ARPAT di cui alla DGP n. 213/09, espresse come emissioni giornaliere, dando indicazione anche del numero di mezzi pesanti e privati che accedono al cantiere e dei mezzi che operano sul campo. Si chiede di valutare non solo la componente diffusa del particolato ma anche il contributo derivante dalle macchine operatrici e dai mezzi pesanti per gli inquinanti NOx, PM10.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D

31) Si chiede che siano definiti i percorsi e relativi transiti di mezzi e di autoveicoli sulla rete stradale urbana, a seguito della presenza dei cantieri.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: C

32) Si chiede di presentare nel progetto definitivo una proposta dettagliata di Piano di Monitoraggio Ambientale, da condividere con gli organi competenti, al fine di definire la scelta dei punti di misura, la frequenza delle misurazioni, la loro durata, le modalità di rilevamento e di restituzione degli esiti delle campagne di monitoraggio. Si ritiene che le fasi temporali nelle quali effettuare il monitoraggio della componente aria debbano essere:

  • ante operam
  • post operam
  • fase di cantiere.

I campionamenti dovranno essere eseguiti secondo i metodi di riferimento indicati nel D.Lgs. 155/2010 per la valutazione della qualità dell’aria ambiente. Il monitoraggio dovrà sempre prevedere il rilevamento delle condizioni meteorologiche; per le fasi ante e post operam anche il rilievo dei flussi di traffico. 

Nella fase di cantiere dovranno essere considerati punti di misura sia per le sorgenti di emissione diffusa sia per l’esposizione della popolazione residente. I siti di misura dovranno essere individuati considerando le aree destinate a cantieri fissi e mobili di consistenza rilevante, sia in termini di durata sia per le tipologie di attività in essi svolte, nonché degli impatti indiretti dovuti alla loro presenza. Fin d’ora si chiede di prevedere campagne specifiche in caso di esposti o segnalazioni da parte della popolazione residente.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D

RUMORE

33) Nella documentazione da predisporre per la progettazione definitiva relativamente agli aspetti acustici si dovrà:

  • presentare l’analisi e la valutazione delle situazioni dei ricettori per i quali sono previsti peggioramenti del clima acustico (nuove aree di parcheggio, archi stradali caricati da maggiore traffico veicolare per effetto della realizzazione della Tramvia, ecc.), anche in relazione al maggior dettaglio raggiunto dalla progettazione stessa, ed andranno individuate tutte le possibili misure di mitigazione;
  • valutare la possibilità di inserire, ove possibile, un sottofondo inerbito lungo la linea, che dovrebbe consentire una sensibile riduzione dei livelli di rumore emesso rispetto ai tratti di linea con pavimentazione formata da uno strato di conglomerato bituminoso;
  • presentare una proposta maggiormente dettagliata di Piano di Monitoraggio Ambientale, da condividere con gli organi competenti, al fine di definire più precisamente la scelta dei punti di misura, la frequenza delle misurazioni, la loro durata, le modalità di rilevamento e di restituzione degli esiti delle campagne di monitoraggio;

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D

34) Nel bando di gara per la scelta dei veicoli andrà valutata la possibilità di inserire condizioni che privilegino la scelta di vetture dotate di sistemi che perseguano l’obiettivo di ridurre gli impatti acustici in curva.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: ME-A

VIBRAZIONI

35) Per la successiva fase progettuale, si chiede di individuare in un’apposita relazione, anche al di fuori dell’area del centro storico, le situazioni potenzialmente più critiche rispetto al tema del disturbo da vibrazioni, sia per la vicinanza degli edifici alla linea tramviaria, sia per una maggior sensibilità del ricettore al disturbo dato dalle vibrazioni (ad esempio per ospedali, case di cura o di riposo, asili e scuole, ecc…). Per ciascuna di tali situazioni andrà valutata la necessità di predisporre, nel tratto interessato, un armamento di tipo L3 (o con prestazioni analoghe).

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM

Fase della verifica: D

CEM

36) Per la successiva fase progettuale si prescrive di presentare una specifica relazione con adeguati elaborati grafici, in cui si deve dare evidenza a quanto di seguito indicato:

  • nel caso in cui le distanze tra le fasi dei trasformatori MT/bt, in particolare per quelli di trazione da 1800 kVA e per i 2 installati all’interno della cabina di trasformazione MT/bt da 1250 kVA, siano superiori al valore ipotizzato di 0,1173 metri, sarà necessario rideterminare e fornire i valori delle singole DPA, eventualmente complessive, aggiornati ai reali dati tecnici dei trasformatori installati all’interno delle 10 SSE e della nuova cabina di trasformazione MT/bt;
  • all’interno dell’area del deposito di Borgo Panigale è prevista la realizzazione di due distinti e distanti locali di trasformazione (una sottostazione - SSE - per l’alimentazione della TE e una cabina per l’alimentazione degli impianti civili, collocata all’interno dell'edificio n. 7). Le due DPA complessive valutate in 18 metri per ciascuno dei distinti edifici di trasformazione, non dovranno impattare ambienti di lavoro, aree, spazi e/o luoghi destinati ad una permanenza prolungata di persone per tempi superiori alle 4 ore;
  • poichè negli schemi unifilari contenuti all’interno della relazione tecnica denominata “Impatti da Campi Elettromagnetici” sono indicate le potenze dei trasformatori di trazione di 1600 kVA comunque di taglia inferiore ai dichiarati 1800 kVA, dovranno essere armonizzati gli elaborati grafici alle effettive potenze dei trasformatori installati all’interno delle n. 10 SSE e nella cabina di trasformazione MT/bt, fornendo anche i layout con rappresentati i rispettivi impianti installati (collocazione dei trasformatori, quadri in media e bassa tensione, eventuale locale misura, ecc.);
  • la nuova linea interrata a 15 kV sarà realizzata con un cavo elicordato (del tipo RG7H1M1X 12-20 kV, 3x1x240mmq), con caratteristiche tecniche non coincidenti con quelle riportate nelle tavole tecniche n. 1, 2, 3 e 4 allegate alla “Direttiva per l'attuazione dell'art. 2 della L.R. n. 10/1993 e l'aggiornamento delle disposizioni di cui alle deliberazioni n. 1965/1999 e n. 978/2010 in materia di linee ed impianti elettrici fino a 150 mila Volt (Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2013, n. 2088)”, pertanto la profondità di posa dovrà essere tale da garantire il contenimento dell’isolinea dei 3 microTesla al di sotto del piano di calpestio.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D

37) In fase di progettazione definitiva, nella specifica relazione di cui sopra, devono inoltre:

  • essere forniti elementi tecnico descrittivi circa il sistema “a Batterie” che consente al tram di percorrere il tragitto Porta San Felice - Piazza XX Settembre senza l’ausilio delle linee di contatto;
  • essere fornite indicazioni circa l’assenza di aree accessibili circostanti/sovrastanti le Cabine di trasformazione in cui venga superato il limite di campo magnetico previsto dal D.P.C.M. 8/7/2003; 
  • essere fornite indicazioni su come evitare nelle suddette aree l’esposizione prolungata, indebita ed inconsapevole, a valori di campo magnetico superiori agli obiettivi di qualità fissati dal D.P.C.M. 8/7/2003 (es. Pz.le Autostazione).

Verifica dell’ottemperanza: AUSL.

Fase della verifica: D.

ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE

38) Per la definizione delle soluzioni progettuali e degli approfondimenti necessari, deve essere presentato, nell’ambito della progettazione definitiva, una proposta di Piano di Monitoraggio delle acque sotterranee in corrispondenza di ciascuna opera in sotterraneo, proponendo una serie di piezometri adeguatamente fenestrati, da mettere in opera prima dell’inizio lavori al fine di definire anche gli stati ante operam locali, oltre al monitoraggio in fase di cantiere e di esercizio.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D.

39) Nella successiva fase progettuale deve essere fornito un Piano di cantierizzazione dettagliato delle aree di lavorazione al fine di definire i necessari sistemi di gestione delle acque, detto piano dovrà considerare:

  • un'organizzazione interna tesa a limitare al massimo le aree a potenziale contaminazione e quindi a differenziare i presidi, i sistemi di gestione e/o trattamento necessari e limitare le portate di acque meteoriche da gestire; 
  • nelle aree individuate per i parcheggi, dovrà essere prevista la chiusura dei recapiti alla rete fognaria pubblica favorendo il drenaggio sul suolo delle portate meteoriche; ove ciò non risulti sufficiente dovranno essere individuati sistemi di regimazione che consentano la sedimentazione dei solidi prima dello scarico in pubblica fognatura nel rispetto delle prescrizioni del Gestore del Servizio Idrico Integrato.

Verifica dell’ottemperanza: ARPAE APAM.

Fase della verifica: D/E.

PAESAGGIO E PATRIMONIO STORICO/CULTURALE

40) Nelle fasi di progettazione definitiva è necessario concordare con gli enti preposti, tutti gli accorgimenti da mettere in atto a tutela del paesaggio e degli immobili tutelati, tra i quali: sistemazioni a verde, scelta dell’ubicazione delle pensiline, attenzione nelle finiture in relazione al contesto architettonico, mitigazione delle vibrazioni per gli edifici storici o tutelati, ottimizzazione e limitazione della rete di catenarie a servizio del filobus e in generale nella stesura delle linee elettriche aeree. Relativamente al patrimonio archeologico si ritiene che gli impatti siano superabili a condizione che nella progettazione definitiva si individuino le soluzioni per ogni interferenza segnalata dallo stesso progetto nell’apposita valutazione VIARC. 

Verifica dell’ottemperanza: Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e Comune di Bologna.

Fase della verifica: D.

ECOSISTEMI, VEGETAZIONE E FLORA, FAUNA 

41) Nella progettazione definitiva si chiede di prediligere per quanto possibile le specie autoctone con maggiore capacità “ANTI SMOG”, specie dotate di una spiccata capacità di mitigazione dell'impatto degli inquinanti gassosi (per la scelta di chiede di consultare le schede fornite dall’Istituto di Biometeorologia IBIMET del CNR Forestazione urbana: criteri per la selezione di specie arboree ed arbustive destinate alla mitigazione ambientale e il progetto BENEFITS Fogli di calcolo per la valutazione dei benefici dell’infrastruttura verde o altri studi accreditati) e tra le meno allergizzanti. Per i nuovi impianti devono essere utilizzate in una percentuale non inferiore al 50% le specie “anti smog”. Inoltre la scelta localizzativa e di specie dell’impianto dovrà favorire il miglioramento della qualità del microclima urbano.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: D.

42) Le mitigazioni relative alle sistemazioni e alle nuove piantumazioni dovranno avvenire quanto più possibile nelle stesse aree in cui si verificano gli impatti per la componente vegetazionale.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: D.

SISTEMA INSEDIATIVO, CONDIZIONI SOCIO ECONOMICHE E SALUTE PUBBLICA

43) In relazione all’apertura del canale di Riva Reno, in fase di progettazione definitiva deve essere presentato un approfondimento nel quale si preveda:

  • un minimo deflusso delle acque (ad esclusione del periodo di manutenzione del canale), tale da evitare il potenziale rilascio di cattivi odori e il proliferare delle zanzare, soprattutto nel periodo estivo;
  • il non incremento del rischio esondazione da eventuali eccessi di apporti d’acqua in casi di eventi estremi;
  • una adeguata illuminazione del percorso pedonale a lato del canale;
  • la messa in sicurezza dei percorsi in adiacenza al canale e degli accessi allo stesso.

Verifica dell’ottemperanza: Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno e Comune di Bologna.

Fase della verifica: D.

44) Sempre in relazione all’apertura del canale di Riva Reno si chiede inoltre di presentare una proposta per la fase di esercizio, in cui siano definiti i tempi e le modalità degli interventi di bonifica, prevenzione e profilassi contro gli infestanti (es. topi, zanzara tigre, ecc).

Verifica dell’ottemperanza: AUSL.

Fase della verifica: ME-A

45) Nel bando di affidamento dell’esercizio della Linea Rossa del tram inserire specifici indicatori di valutazione dei livelli prestazionali che rappresenti il seguente principio:

  • massimizzazione dell’adduzione senza penalizzare il mantenimento di un servizio capillare ed efficace in termini di copertura territoriale e tempi di percorrenza.

Verifica dell’ottemperanza: Comune di Bologna.

Fase della verifica: ME-A

c) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna, ad ARPAE APAM e agli altri soggetti specificamente individuati per la verifica delle diverse condizioni;

d) di dare atto che la non ottemperanza alle condizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del d.lgs. 152/2006 e smi;

e) di trasmettere copia della presente determina al proponente, Comune di Bologna ed a: Città metropolitana di Bologna, Azienda Unità Sanitaria Locale - Dipartimento di Sanità Pubblica, Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile - Servizio Area Reno e Po di Volano, Consorzio della Bonifica Renana, Consorzio Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bologna;

f) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

g) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;

h) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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