n. 86 del 07.07.2010 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi esistente di proprietà della Società Pozzati Costruzioni S.R.L., ubicato in Via Agnelli 8-8a, nel comune di Copparo (Titolo II L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come integrata dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, come integrata dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di “ impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi esistente” localizzato nel Comune di Copparo (FE) presentato dalla Ditta Pozzati Costruzioni S.r.l. da ulteriore procedura di V.I.A. a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

a. per minimizzare gli impatti sull’ambiente, mettere in atto tutti gli interventi e azioni di mitigazione previste nel progetto;

b. dovranno essere predisposti tutti i presidi tecnici e gestionali atti a minimizzare l’impatto acustico ed evitare la diffusione e la dispersione eolica di polveri;

c. il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti ad operazioni di recupero R5 deve essere non superiore a 60.000 ton/a e così suddiviso:

  • Tipologia 4.4 (codici CER 100202, 100903, 100201): 20.000 ton/a;
  • Tipologia 7.1 (codici CER 101311, 170101, 170102, 170103, 170802, 170107, 170904): 25.000 ton/a;
  • Tipologia 7.6 (codici CER 170302 e 200301): 1.000 ton/a;
  • Tipologia 7.10 (codice CER 120117): 500 ton/a;
  • Tipologia 7.11 (codice CER 170508): 5.000 ton/a;
  • Tipologia 7.25 (codici CER 100912, 100906, 100908): 1.000 ton/a;
  • Tipologia 7.31-bis (codice CER 170504): 7.500 ton/a;

d. nella successiva fase autorizzativa dell’impianto di recupero di rifiuti in oggetto devono definirsi, per ognuna delle suindicate tipologie di rifiuti, adeguati quantitativi di rifiuti da sottoporre a messa in riserva R13, sia in termini annuali che istantanei: in particolare, i quantitativi di rifiuti destinati allo stoccaggio istantaneo devono prevedersi in misura proporzionale alle operazioni di recupero R5 corrispondenti;

e. le attività di recupero devono essere, per ciascuna delle suindicate tipologie di rifiuto, conformi a quanto disciplinato dal D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i.;

f. non devono prodursi acque di dilavamento dai cumuli dei materiali solidi, sia trattati che da sottoporre a trattamento, situati in aree esterne;

g. non è ammesso il ritiro di imballaggi sporchi o contaminati da materiale putrescibile che possa creare problemi di esalazioni maleodoranti;

h. una volta ultimato l’intervento in oggetto, dovranno essere eseguite rilevazioni fonometriche tese a dimostrare sia il rispetto dei valori limite di immissione sia il criterio differenziale presso i ricettori presenti, evidenziando in particolare se il ricettore più sfavorito si trovi all’interno della eventuale fascia di rispetto della strada Via G.A. Agnelli;

i. la valutazione di impatto acustico di cui al punto precedente dovrà essere redatta in conformità alla D.G.R. 14 aprile 2004 n. 673 e inviata ad Arpa entro 30 giorni dalla ultimazione dei lavori per le valutazioni di competenza;

j. qualora le misurazioni della rumorosità evidenzino il non rispetto dei limiti di cui al D.P.C.M. 14 novembre 1997, la Ditta dovrà elaborare un progetto di intervento di bonifica acustica che dettagli, in particolare, i sistemi di mitigazione da adottare al fine del rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa vigente;

k. al fine di verificare le caratteristiche di pericolosità del rifiuto con codice a specchio (CER 170504) deve essere eseguita adeguata analisi chimica qualora la provenienza del rifiuto sia diversa da quella per la quale si sia già effettuata tale analisi;

l. la Ditta è tenuta a mantenere presso l’impianto a disposizione degli organi di controllo le certificazioni di caratterizzazione dei rifiuti identificati da una cosiddetta “voce a specchio” (ovvero, che hanno un corrispondente codice pericoloso) ai sensi dell’art. 2 della decisione 2000/532/CE che ne attestino la non pericolosità;

2) che resta fermo l’obbligo di acquisire tutte le autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento alle disposizioni di cui alla parte quarta del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.;

3) di trasmettere la presente delibera alla Ditta Pozzati Costruzioni S.r.l.; alla Provincia di Ferrara; al Comune di Copparo; all’ARPA sezione provinciale di Ferrara; all’AUSL di Ferrara;

4) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

5) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, il presente provvedimento di assoggettabilità.

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