n.216 del 26.07.2017 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento di verifica (screening) relativo al progetto di "ampliamento dell'attività produttiva del sito industriale di zincatura sito in via Di Vittorio 29-31 nella zona industriale "Via Lunga" in loc. Crespellano" (Titolo II - L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera: 

1. di dare atto e fare proprio il parere contenuto nella Relazione istruttoria redatta da ARPAE SAC e trasmessa alla Regione Emilia-Romagna con prot. 11032 del 18/05/2017, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al PG.2017.371422 del 18/05/2017e allegata alla presente delibera; tale Relazione costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale;

2. di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 2 della L.R. n. 9 del 1999, dalla procedura di V.I.A., l'intervento proposto dalla Società CEA Ambiente s.r.l., relativo all’“Ampliamento dell'attività produttiva del sito industriale di zincatura sito in via di Vittorio 29-31 nella zona industriale denominata “via Lunga” in loc. Crespellano”, in quanto non comporterà impatti negativi e significativi sull'ambiente, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

a) in relazione al Quadro di riferimento progettuale si prescrive di:

  • successivamente al provvedimento di verifica (screening), il proponente dovrà inviare la richiesta di modifica sostanziale di AIA vigente (rinnovo P.G. n° 1689 del 08/01/2014 rilasciato dalla Provincia di Bologna), ai sensi dell’art. 29-ter del D.lgs. 152/06 e s.m.i., ad ARPAE SAC di Bologna - Ufficio AIA, coerentemente con quanto depositato e valutato nella presente procedura, ed in risposta alle prescrizioni individuate nella stessa e di seguito elencate;

b) nell’ambito della documentazione da fornire per la richiesta di modifica sostanziale di AIA si prescrive di:

  • verificare l'adeguatezza del sistema di laminazione presente e la rete acque bianche esistente sotto Via Di Vittorio;
  • produrre un aggiornamento dell'allegato 4C e della relazione tecnica, in quanto:

◦ nell'attuale elaborato le aree 31, 32, 33 rispettivamente indicate come decapaggio con acido cloridrico, lavaggio e decapaggio con acido solforico, sono anche riportate nella fase di scarico del materiale;

◦ il volume della vasca 29 di sgrassatura elettrolitica è riportata in tabella con un volume di 4,6 mc mentre nell'allegato 4C è di 6,6 mc (il volume totale di trattamento risulta essere stato calcolato considerando 4,6 mc);

◦ i due nuovi punti di emissione E12 ed E13 risultano invertiti tra lo schema del ciclo produttivo, allegato 4C e quanto indicato nella relazione tecnica dove E12 è aspirazione dal tunnel nuovo statico e E13 come aspirazione delle cappe nuovo statico;

  • in merito alle vasche interrate, si chiedono chiarimenti e un aggiornamento dell’allegato 3B1, poiché per la parte esistente, in relazione è indicata una vasca di raccolta dei reflui industriali relativi alle acque di lavaggio dell'impianto barile, posizionata tra l'impianto barile e l'impianto statico (da 1 m3), mentre in planimetria (allegato 3B1) risultano indicati due pozzetti di cui uno di raccolta reflui acque di lavaggio impianto barile ed uno di raccolta reflui acque di lavaggio impianto statico;
  • definire le fasi in cui è prevista l'attuazione di un risparmio idrico e le tecniche/modalità gestionali da adottare anche in relazione alle BAT di settore;
  • nell’aggiornamento dell'allegato 3B1 devono essere data risposta alle seguenti osservazioni:

◦ indicare il punto di scarico S3.2 (scarico di acque meteoriche di dilavamento del piazzale posto a nord dello stabilimento);

◦ nell’area adiacente al Lab. Fisico Chimico del civico 31, risulta presente una linea di acque reflue domestiche, di cui non è evidente la provenienza;

◦ per il fabbricato di progetto, specificare il punto di convogliamento delle acque reflue domestiche e delle acque meteoriche di dilavamento e denominare i due nuovi punti di scarico;

◦ per lo scarico delle acque meteoriche di dilavamento provenienti dal nuovo fabbricato si richiede la presenza di valvola di intercettazione dello scarico, analogamente ai punti di scarico S1 ed S2 della parte esistente;

◦ fornire i calcoli di dimensionamento e schemi in pianta e sezione della vasca di prima pioggia;

  • relativamente alla planimetria 3B1.2 in cui è stata indicata graficamente la posizione delle aree dedicate al deposito dei manufatti oggetto della lavorazione, si chiede di dettagliare come è realizzato e installato il “copri-scopri” e di chiarirne le modalità di utilizzo; inoltre, così come fatto per le due tettoie fisse si chiede una rappresentazione grafica in sezione degli ingombri dei manufatti depositati nell’area protetta dal “copriscopri”;
  • relativamente alla planimetria 3B1:

◦ di chiarire se il ramo di rete che raccoglie le acque meteoriche e che transita tra l’impianto a rotobarile e quello statico sia passante o se invece sia dotato di caditoie e quindi in grado di raccogliere e convogliare allo scarico “S1” eventuali reflui dovuti a sversamenti/sporcamenti che si possono verificare durante le lavorazioni;

◦ di indicare la valvola di intercettazione dello scarico “S3” nella relativa tavola grafica di dettaglio;

◦ poiché la posizione del campionatore è indicata in maniera approssimativa, si chiede di integrare con una vista di maggior dettaglio indicando anche il percorso del tubo di prelievo e la posizione del pescante all’interno del pozzetto di campionamento;

c) in relazione al Quadro di riferimento ambientale si prescrive quanto segue;

d) in merito alla componente Atmosfera e odori, si prescrive:

  • nella documentazione allegata alla domanda di modifica di AIA devono essere chiarite le incongruenze tra relazione tecnica e planimetria presentate circa i punti di emissione E12 ed E13 che non corrispondono relativamente alla provenienza;
  • in AIA devono essere autorizzate le nuove emissioni E12 ed E13 in termini di portate e concentrazioni degli inquinanti secondo quanto richiesto dal proponente nella nota di chiarimento acquisita con PGBO/2017/9787 del 05/05/2017;

e) in merito alla componente Rumore, si prescrive:

  • deve essere effettuato un monitoraggio dei livelli acustici ai recettori, per tutti i parametri previsti dalla normativa, una volta completato il nuovo capannone ed entro un anno dall’avvio dell'attività a pieno regime, e di inviarne la relazione ad ARPAE per la verifica del rispetto dei limiti e l’eventuale adozione di ulteriori misure mitigative a carico della Ditta; tale prescrizione sarà riportata anche nella modifica sostanziale di AIA;

f) in merito alla componente Suolo e Sottosuolo, e in particolare per il rilascio del permesso di costruire, si prescrive:

  • di presentare al Comune la relazione geotecnica del 15/03/2017, già fornita in questa sede, per le opportune valutazioni al fine del rilascio del permesso di costruire;
  • di chiarire la destinazione finale del materiale di scavo in eccesso, secondo la normativa vigente, qualora non sia riutilizzato in loco;

g) inoltre si ribadiscono le seguenti prescrizioni:

  • tutte le condotte interrate da realizzarsi a servizio delle nuove strutture, dovranno essere progettate ed ubicate in maniera tale da evitare che queste si possano comportare come veri e propri drenaggi impropri;
  • durante le fasi di cantiere eventuali depositi temporanei di materiali terrosi o lapidei, dovranno essere effettuati in maniera da evitare fenomeni erosivi o di ristagno delle acque; tali depositi provvisori non dovranno essere eseguiti all’interno di impluvi, fossi o altre linee di sgrondo naturali o artificiali di acque e, dovranno essere posti a congrue distanze rispetto a corsi d’acqua anche a carattere stagionale; i depositi inoltre non dovranno in alcun modo essere posti in prossimità di fronti di scavo, al fine di evitare collassi gravitativi causati da eccessivi sovraccarichi;
  • tutte le acque di qualsiasi origine o provenienza (superficiali e profonde), dovranno essere debitamente intercettate ed incanalate entro i collettori naturali presenti o entro le nuove strutture fognarie eventualmente da realizzarsi;
  • nella fase prettamente esecutiva, ai fini della riduzione del rischio sismico, dovranno essere tenute in debita considerazione anche quei fenomeni particolarmente sfavorevoli, quali le coincidenze di frequenze di risonanza tra suolo e struttura;
  • il pieno rispetto di tutte le prescrizioni presenti nelle relazioni geologica e geotecnica fornite dal proponente;
  • in fase esecutiva, le nuove opere dovranno essere progettate e realizzate in conformità con quanto previsto dal DM del 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e s.m.i.;

3. di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 500,00 ai sensi dell’articolo 28 della L.R. n. 9 del 1999 e della deliberazione della Giunta Regionale 15/07/2002, n. 1238, importo correttamente versato alla Struttura ARPAE all'avvio del procedimento;

4. di trasmettere la presente delibera al proponente Rocca S.r.l.; al Comune di Valsamoggia; al SUAP associato per i Comuni di Valsamoggia e Monte San Pietro Comune di Valsamoggia; all’ARPAE SAC di Bologna; all’ARPAE – Distretto Territoriale Urbano; alla Città metropolitana di Bologna; all’ Azienda USL Distretto di Casalecchio di Reno; all’Autorità di Bacino del Fiume Reno; a HERA S.p.a. - Direzione Acque;

5. di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della L.R. n. 9 del 1999, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

6. di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della L.R. n. 9 del 1999, il presente provvedimento di verifica (screening).

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