n.223 del 21.07.2021 periodico (Parte Seconda)

Titolo III, L.R. n. 9/1999 - Provvedimento di VIA relativo al progetto di coltivazione di acqua minerale della "Sorgente Coveraie Monteforte" al servizio dello stabilimento di imbottigliamento esistente, localizzato in frazione Maserno, comune di Montese (MO) proposto dalla Società Monteforte 1770 S.R.L.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

per le ragioni espresse in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Rapporto sull’Impatto Ambientale predisposto dalla Conferenza di Servizi e sottoscritto in data 30/4/2021, che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione che qui si intendono sinteticamente richiamate,

a) di adottare il Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, comprensivo dei titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “Coltivazione di acqua minerale della “Sorgente Coveraie Monteforte” al servizio dello stabilimento di imbottigliamento esistente” proposto da Monteforte 1770 S.r.l. localizzato in Frazione Maserno, comune di Montese (MO) costituito dalla determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 16, della L.R. n. 9/1999;

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali, riportate nel Rapporto sull’Impatto Ambientale predisposto dalla Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:

Concessione di coltivazione

1. Si reputa necessario fissare la portata massima utilizzabile ai fini di sfruttamento minerario a 2 l/s, come richiesto per la prima fase di intervento, in quanto la scarsità di dati relativi alla misurazione della portata e delle sue relazioni con i dati idro-meteorologici non consente di valutare appieno le ricadute ambientali in relazione alla captazione richiesta per la seconda fase.

2. Nell’area concessa a sfruttamento non potranno essere ammessi nuovi punti di emungimento di acque destinate all’uso minerale.

3. Il prelievo minerale è limitato a 2 l/s e subordinato alle esigenze idropotabili immediate e future soddisfatte con il prelievo adiacente.

4. Il valore della suddetta portata media annuale scaturente, dovrà essere riverificata dalla struttura concedente, sulla base delle risultanze di appositi monitoraggi da porre in essere a cura e spese del richiedente la concessione d’acque minerali, per un periodo minimo di 2 anni e con cadenza almeno mensile.

Aspetti strutturali

5. Deve essere realizzato il pozzetto esterno in adiacenza alla stazione di pompaggio a livello del quale viene separato il decorso delle condotte dell’acqua minerale da quelle dell’acqua ad uso acquedottistico. Per quanto riguarda eventuali interconnessioni per casi di emergenza, dovrà comunque essere fisicamente impedito il passaggio dell’acqua ad uso acquedottistico in direzione delle condotte dell’acqua minerale.

6. In fondo alla galleria, in corrispondenza del rubinetto per il prelievo dei campioni dalla sorgente minerale Coveraie, è presente un ristagno di acqua che deve essere eliminato.

7. Nella stazione di pompaggio non è ancora stato sostituito il misuratore di portata sulla condotta dell’acqua minerale e non sono state installate reti di protezione a maglie fitte ai finestrini.

Aspetti documentali e gestionali

8. Il disegno dell’elaborato C11 dovrà essere rettificato nel senso che l’acqua per i servizi dello stabilimento deve provenire dal solo serbatoio B.

9. Non sono state pianificate le attività del laboratorio interno in conformità ai requisiti previsti dalla propria deliberazione n. 1502/2015 (recepimento accordo Stato Regioni n. 84/CSR del 7/5/2015), tra cui il protocollo con laboratorio esterno accreditato per il controllo di qualità e altri punti pertinenti dell’accordo (Cap.14).

10. La designazione del Direttore Tecnico di cui all’art. 5 del R.D. 1924 del 28/9/19 deve essere documentata con dichiarazione di accettazione dell’incarico sottoscritta dall’interessato corredata da copia del documento di identità.

11. Non sono state sviluppate le GMP da applicare alla fase di produzione delle bottiglie ai sensi del Regolamento CE 2023/2006.

Interferenza con S.P. 34

12. Eventuali prescrizioni derivanti dall’apposizione di vincoli relativi a zone di tutela e di rispetto dalla “Sorgente Coveraie” che si dovessero riflettere sull’arteria stradale S.P. 34 “di Maserno” dovranno tenere in considerazione quanto di seguito esposto:

● si dovranno garantite le normali attività di manutenzione ordinaria della viabilità quali sfalcio erba, abbattimento delle alberature pericolose, salatura, spalata neve, pulizia della sede stradale, asfaltatura, realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale ed ogni altra attività necessaria a garantire la sicurezza per la circolazione stradale;

● si dovrà assicurare la possibilità di eseguire opere di manutenzione straordinaria utilizzando le normali tecniche realizzative in uso all’Area LLPP della Provincia di Modena;

● non si dovrà porre limitazioni all’uso, regolamentato dal C.d.S., della S.P. 34 in particolare al transito dei veicoli, alla velocità di percorrenza ed ogni altra situazione disciplinata dal Codice stesso.

● Gli oneri necessari per ogni intervento, modifica o limitazione che venisse prescritta relativamente alla gestione ed alla fruizione della Strada Provinciale n. 34 di Maserno, per effetto di prescrizioni derivanti dalla Concessione Mineraria, sono da ritenersi esclusivamente a carico della ditta proponente Monteforte 1770 S.r.l.

Aspetti ambientali

13. Dovrà essere verificato il valore di pH dello scarico prima di essere riversato nel fosso delle Coveraie, in particolar modo delle acque provenienti dalla sanificazione dell’impianto, che risultano essere quelle con la maggior concentrazione di prodotto utilizzato.

14. Dovrà essere presentato ad ARPAE, entro 90 giorni dal rilascio dell’autorizzazione, il progetto di un sistema di collettamento ed allontanamento delle acque di dilavamento della strada provinciale SP n. 34, dall’area di tutela della sorgente, a maggiore garanzia della sorgente captata.

15. Come previsto nel piano d'intervento per la messa in sicurezza della copertura dello stabilimento, al fine di migliorare l'aspetto dei manufatti (stazione di pompaggio e ingresso sorgente), si prescrivono interventi di mitigazione rivestendo i manufatti in cls a vista, con sasso locale secondo le tecniche tradizionali.

16. L’infisso dell'ingresso della sorgente dovrà essere rivestito in legno.

17. In considerazione del rivestimento in sasso locale, si chiede di mitigare il quadro elettrico con un rivestimento in legno della stessa tipologia e tonalità della porta di ingresso della galleria.

18. Si prescrive di riordinare l'area esterna in corrispondenza della stazione di pompaggio rimuovendo i pallet accatastati.

19. Eventuali future varianti progettuali che comportino la modifica dell'assetto del sottosuolo dovranno essere sottoposte al preventivo parere della Soprintendenza Archeologica.

c) di dare atto che la verifica di ottemperanza per le precedenti prescrizioni del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportata nelle singole prescrizioni, spetta per quanto di competenza a:

● Prescrizioni da 1 a 4 e da 13 a 14: ARPAE;

● Prescrizioni da 5 a 11: AUSL Modena;

● Prescrizione 12: Provincia di Modena;

● Prescrizioni da 15 a 19: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

d) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1. Rapporto sull’Impatto Ambientale del progetto, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 30 aprile 2021 e che costituisce l’Allegato 1;

2. Concessione di coltivazione mineraria, determina ARPAE n.DET-AMB-2021-2238 del 6/5/2021, che costituisce l’Allegato 2;

3. Autorizzazione Unica Ambientale, determina ARPAE n.DET-AMB-2021-2156 del 3/5/2021, che costituisce l’Allegato 3;

4. Concessione demaniale per i manufatti di scarico, determina ARPAE n. DET-AMB-2021-2119 del 3/5/2021, che costituisce l’Allegato 4;

5. Valutazione di Incidenza, prot. PG/2018/288115 del 23/4/2018, della Regione Emilia-Romagna, Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo della montagna, che costituisce l’Allegato 5;

e) di dare atto che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento di VIA sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

f) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati alla presente deliberazione decorrono dalla data di approvazione della medesima deliberazione;

g) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

h) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente Società Monteforte 1770 S.r.l.;

i) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: A.R.P.A.E., Provincia di Modena, Comune di Montese, A.U.S.L. Modena, A.T.E.R.S.I.R., Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Unione dei Comuni del Frignano, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

j) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicarla per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

k) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

l) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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