Testo

TITOLO III Interventi di prevenzione terziaria

Per quanto riguarda la c.d. prevenzione terziaria, il progetto interviene a regolamentare due specifici ambiti di intervento: i beni confiscati e le vittime di reato.

Articolo 8

L’articolo prevede la possibilità che la Regione intervenga a sostegno delle amministrazioni locali che abbiano avuto in assegnazione beni confiscati alla mafia e al crimine organizzato. Tali interventi si svolgono in termini di assistenza in merito alle possibilità e alle modalità di recupero e riutilizzo dei beni stessi al fine di semplificarne ed accelerarne le procedure e, sulla base di un piano di fattibilità annuale e compatibilmente con le disponibilità di bilancio, attraverso contributi economici per concorrere alla realizzazione degli interventi di recupero e di riutilizzo in funzione sociale dei beni assegnati.

Questo sostegno potrà essere utilizzato dagli enti assegnatari dei beni anche per individuare incentivi economici per le imprese, associazioni, cooperative che eventualmente esercitino attività di recupero nei beni confiscati.

Articolo 9

L’integrazione delle politiche regionali nei settori sociale e sanitario rappresenta uno strumento indispensabile sia nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria sia soprattutto per realizzare efficaci e coordinate azioni di contrasto e di riduzione del danno di una serie di fenomeni sociali e criminali connessi o derivanti dalla criminalità organizzata e mafiosa, quali lo sfruttamento, la tratta e altre forme di violenza sulle fasce economicamente e socialmente più deboli della popolazione e le varie manifestazioni di dipendenza come il gioco d’azzardo e la tossicodipendenza (comma 1).

Sempre nell’ambito della prevenzione terziaria, il comma 2 esplicitamente indica l’importanza del sostegno alle vittime di reati mafiosi, richiamando le attività della Fondazione regionale per le Vittime di reato istituita dall’art. 7 della legge regionale n. 24 del 2003, che già oggi, nella sua configurazione, può intervenire secondo i propri criteri anche per questa categoria specifica di vittime e valorizzando l’intervento sociale verso quelle vittime, a volte meno conosciute, dei reati di criminalità organizzata, soprattutto transnazionali, come lo sfruttamento e la tratta di esseri umani, mettendo in campo quindi anche le politiche sociali che già intervengono in questo ambito in una migliore sinergia con il presente progetto.

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ultima modifica 2011-03-03T11:39:09+02:00

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