Testo

Art. 7

Sistema integrato sicurezza urbana

1. La Regione, le Province e i Comuni, nell’ambito delle rispettive competenze, promuovono e sostengono il sistema integrato di sicurezza urbana attraverso la creazione di un governo unitario, sia delle politiche di sicurezza che delle politiche di contrasto ai fenomeni criminali, attraverso una più stretta collaborazione tra amministrazioni locali, Camere di Commercio Industria e Artigianato, polizia municipale, polizia provinciale e autorità di controllo dell’ordine pubblico, a tal fine la Regione, anche con il concorso delle Province e dei Comuni, promuove opportune forme di raccordo istituzionali, previste dalla nostra Costituzione, nella distinzione di ruoli e competenze, e nel rispetto del principio di sussidiarietà, con tutti i competenti organismi di vigilanza e controllo dell’ordine pubblico al fine di costruire rapporti di collaborazione stabili.

2. La Giunta regionale, per conseguire l’obbiettivo di cui al comma 1 definisce:

− protocolli di intesa istituzionali con lo Stato;

− protocolli d’intesa con le Questure, i Comuni e le Province volti a valorizzare, costruire e rendere operativi i tavoli interforze, che riuniscono gli organismi di vigilanza e controllo dell’ordine pubblico, per analisi congiunte delle segnalazioni che pervengono dai cittadini e la scelta delle relative risposte operative da fornire da parte di ciascun organismo istituzionale, cercando di coniugare attività, conoscenze e metodologie investigative;

− forme di raccordo con gli organismi europei volti alla lotta alla criminalità;

− accordi locali per attuare scambi informativi e per la realizzazione di sistemi informativi integrati per l’interconnessione, con un’interfaccia locale, di tutte le sale operative a qualsiasi livello operanti e per il coordinamento tra attività di polizia locale e di prevenzione della criminalità, anche attraverso specifici piani di intervento;

− protocolli con le associazioni di categoria per il controllo degli automezzi di trasporto merci ad opera delle Polizie Municipali;

− protocolli con le associazioni di categoria per il controlli dei cantieri edili ad opera delle Polizie Municipali;

− azioni volte a rompere il muro del silenzio, quali l’istituzione di infopoint, di numeri verdi, di caselle postali sulla legalità che acquisiscano dati utili alla conoscenza di eventuali fenomeni di infiltrazioni mafiose nella società, anche in forma anonima, per il successivo vaglio da parte delle autorità competenti;

− progetti formativi e di aggiornamento professionale integrati tra operatori dei servizi di polizia locale, delle forze di polizia nazionali ed altri operatori pubblici che cooperano allo sviluppo delle politiche di sicurezza;

− progetti a sostegno della formazione alla legalità che vedano il coinvolgimento delle forze di Polizia Municipali e Provinciali e della Guardia forestale all’interno delle scuole, anche con contributi della Regione o della Comunità europea;

3. La Regione promuove tutte le azioni utili all’ottenimento della costituzione, sul territorio regionale, di una agenzia operativa della Direzione Investigativa Antimafia.

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ultima modifica 2011-02-22T16:01:32+02:00

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