Come recita l’art. 27 comma 1 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, l’Assemblea Legislativa “È organo della rappresentanza democratica regionale, di indirizzo politico e di controllo”, un luogo ove tutti i componenti possono intervenire non solo sui Progetti di Legge, ma anche su temi di stretta attualità o di particolare interesse per i cittadini ed il territorio.
La tempistica di convocazione delle Sedute Consiliari (circa una volta al mese) ed i meccanismi di iscrizione e discussione degli atti ispettivi e di indirizzo, ancorchè temperati dall’introduzione delle “interrogazioni a riposta immediata”, fan si che certi argomenti che hanno il carattere di urgenza arrivino all’attenzione dell’Aula con settimane, e talora mesi, di ritardo.
Il presente Progetto di Regolamento si propone, pertanto, di introdurre un tempo, all’inizio di ogni seduta, in cui un rappresentante per ciascun Gruppo politico possa dare libere comunicazioni all’Aula.
Tale istituto, già in uso in diversi Consigli Provinciali e Comunali, è previsto anche dal Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa limitatamente, però, al Presidente (art. 68) ed ai componenti della Giunta (art. 76).
Questo Progetto di Regolamento, tra l’altro, il pregio di colmare una sorta di disparità esistente tra la libertà di comunicare all’Aula dei Presidenti dell’Assemblea e della Giunta e gli altri Consiglieri Regionali.
La struttura dell’articolato:
L’Art. 1 aggiunge il comma 2 all’art. 76 del Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa introducendo la possibilità per i Consiglieri Regionali di dare libere comunicazioni all’Aula.