Testo

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Considerato che

- La recente esplosione presso l’inceneritore che tratta le scorie della centrale nucleare francese di Marcoule, ubicata a soli 242 chilometri di distanza dal confine italiano di Ventimiglia, ha riproposto in tutta la sua drammaticità il tema della non sicurezza di questi impianti e delle terribili e prolungate conseguenze che i più gravi incidenti nucleari possono portare nel raggio di migliaia di chilometri.

- Dal 1952 ad oggi sono stati ben 33 gli incidenti nucleari ufficialmente riconosciuti anche dall’AlEA, l’Agenzia Internazione per l’Energia Nucleare. Numero questo che però sale a 130 se si includono altri incidenti nucleari denunciati da associazioni ambientaliste e organizzazioni non governative, come quello per esempio del 2008 in Francia nella centrale di Tricastin.

- Lo scorso 12 giugno 2011 tramite un referendum abrogativo, 27 milioni d’italiani hanno ribadito il proprio “no” all’utilizzo dell’energia nucleare sul suolo italiano.

- Stati dell’Unione Europea come la Repubblica Federale Tedesca, o nostri confinanti come la Confederazione Elvetica, dopo gli ultimi gravi incidenti a centrali nucleari come quello all’impianto giapponese di Fukushima, hanno deciso di non utilizzare più in futuro questo tipo d’energia anti economica e pericolosa.

Invita la Giunta della Regione Emilia-Romagna a richiedere ufficialmente: 

- a sostenere - in coerenza anche con l’esito del referendum abrogativo che, in Italia, ha confermato la rinuncia allo sfruttamento dell’energia nucleare - le iniziative che, nell’Unione Europea e nei suoi Stati membri, siano volte alla moratoria sulla costruzione di nuove centrali nucleari e alla fuoriuscita dall’energia nucleare.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 settembre 2011

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ultima modifica 2011-10-11T14:11:08+01:00

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