Testo
(omissis)
per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 16 settembre 2024 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:
a) di adottare, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della l.r. 4/2018, il Provvedimento Autorizzatorio Unico recante la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi che comprende il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “2017PCIE0213 – Nuovo campo pozzi di Calendasco” localizzato a Cotrebbia Nuova nel Comune di Calendasco (PC);
b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:
1. Al fine di verificare che il prelievo non comporti un innalzamento dei valori dei nitrati nel corpo idrico captato, dovranno essere effettuati appositi monitoraggi; in fase di progettazione esecutiva dovranno essere individuati i punti più idonei e le modalità di monitoraggio, da inviarsi, per approvazione, all’Area Tutela e Gestione dell’Acqua e all’ARPAE Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Sistemi Idrici;
2. Prima dell’entrata in esercizio del campo pozzi di Calendasco, che porterà a regime le potenzialità del complesso acquedottistico “Piacenza foce Trebbia”, dovranno essere inviate ad Arpae DT Servizio Gestione Demanio Idrico, opportune comunicazioni in merito all’attuazione del cronoprogramma relativo alla riorganizzazione dell’assetto degli approvvigionamenti idropotabili di tutti gli altri acquedotti ad esso collegati e, conseguentemente, del regime concessorio degli accorpamenti;
3. dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna Area VIAeA, entro sessanta (60) giorni dal collaudo, la certificazione di regolare esecuzione delle opere, ai sensi dell’art. 28, comma 7-bis, del d.lgs. 152/06, comprensiva di specifiche indicazioni circa la conformità delle opere rispetto al progetto depositato e alle condizioni ambientali prescritte;
c) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera b) spetta per quanto di competenza a:
1. Regione Emilia-Romagna - Area Tutela e Gestione dell’Acqua
2. ARPAE Direzione Tecnica - Servizio Gestione Demanio Idrico
3. Regione Emilia-Romagna - Area VIAeA;
d) di dare atto che oltre alle condizioni ambientali riportate al precedente punto b) dovrà essere comunicata alla Regione Emilia-Romagna Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni (VIAeA) e agli Enti a cui spetta l’ottemperanza delle precedenti condizioni ambientali, la data di inizio e fine dei lavori del cantiere e la data di messa in esercizio delle opere di progetto;
e) di dare atto che dovrà essere trasmessa la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA all’Ente individuato al precedente punto c) per la relativa verifica ai sensi dell’art. 28, comma 3, del d. lgs. 152/2006. Si specifica che è disponibile apposita modulistica per agevolare l’invio della documentazione reperibile sul sito web regionale. L’Ente preposto alla verifica dovrà trasmetterne l’esito alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, ai fini della pubblicazione nella banca dati delle valutazioni ambientali;
f) di dare atto che la non ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA sarà soggetta a diffida e ad eventuale sanzione, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;
g) di dare atto che in merito alla variante agli strumenti urbanistici presentati nel presente procedimento, visto l’assenso positivo espresso dal Comune di Calendasco (Delibera Consiglio del 10 settembre 2024, n. 43), del parere sulla variante e sulla Val.SAT espresso dalla Provincia di Piacenza con Atto del Presidente n. 6 settembre 2024, n. 106, il PAUR costituisce variante agli strumenti urbanistici sopra indicati e la sua efficacia decorre dalla pubblicazione sul BURERT del presente provvedimento;
h) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:
1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 16 settembre 2024 e che costituisce l’Allegato 1;
2. Concessione per la derivazione/utilizzo di acqua pubblica sotterranea ad uso acquedottistico (art. 16, R.R n. 41/2001) e per la perforazione di pozzi rilasciata da Arpae e che costituisce Allegato 2;
3. Permesso di Costruire rilasciato dal Comune di Calendasco e che costituisce Allegato 3;
4. Assenso alla Variante agli strumenti urbanistici del Comune di Calendasco e che costituisce Allegato 4;
5. Decreto del Presidente della Provincia di Piacenza che costituisce Allegato 5;
6. Verifica preventiva dell'interesse archeologico rilasciata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e che costituisce Allegato 6;
7. Nulla Osta idraulico per lo scarico delle acque di troppo pieno in recettore superficiale che costituisce Allegato 7;
i) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione all’esercizio del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;
j) di dare atto che i termini di efficacia del Provvedimento Autorizzatorio Unico comprendente il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;
k) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 10 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
l) di trasmettere la presente deliberazione all’Agenzia Territoriale Emilia-Romagna Servizi Idrici e Rifiuti (ATERSIR) e IRETI S.p.A.;
m) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: Provincia di Piacenza, Comune di Calendasco, Comune di Piacenza, Comune di Rottofreno, Comune di Sarmato, Comune di Castel San Giovanni, ARPAE DT Servizio Gestione Demanio Idrico, ARPAE SAC e ST di Piacenza, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Piacenza, Comando Militare Esercito Emilia-Romagna, Aeronautica Militare Comando I Regione Aerea – Milano, Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile - PC, Ausl PC, Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, Regione Emilia-Romagna, Area Tutela e gestione acqua;
n) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
o) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;
p) di dare atto, infine, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.