Testo

IL DIRIGENTE

Richiamate:

-        la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed in particolare l’art. 15, comma 1, il quale dispone che, per l'utilizzazione dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, è dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura dell’Amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente;

-        la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

-         la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e successive modifiche e integrazioni, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie, di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015, ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale 26 febbraio 2016, n. 1 “Modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE”;

Visto l'art. 13, comma 1, della Legge Regionale n. 8/1994, come da ultimo modificata con la predetta Legge Regionale n. 1/2016, a norma del quale la Regione, conformemente alla disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato, determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi di cui all’art. 15, comma 1, della Legge n. 157/1992 con riferimento prioritario agli interventi di valorizzazione ambientale di cui all'art. 12 della medesima Legge Regionale n. 8/1994, di conservazione delle specie di fauna selvatica e di tutela dei fondi rustici sottoposti a particolare pressione “faunistico-venatoria” causata dalla presenza e dal prelievo venatorio di ungulati, ed avendo riguardo all'estensione dei fondi rustici e agli indirizzi colturali ivi praticati;

Richiamato il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea ed in particolare gli artt. 107 e 108 del Capo 1, sez. 2 relativo agli aiuti concessi dagli Stati membri;

Richiamato altresì il Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, come modificato dal Regolamento (UE) n. 316/2019 del 21 febbraio 2019, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis nel settore agricolo che disciplina l'assetto di incentivazione e di sostegno finanziario esclusivamente in favore delle imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, ed in particolare:

-         l’art. 3, comma 2 che stabilisce il limite di Euro 20.000,00, quale valore complessivo degli aiuti concedibili ad una medesima impresa nell'arco di tre esercizi fiscali in relazione a specifiche previsioni dettate dallo Stato membro;

-         l’’art. 3, comma 3 bis che attribuisce agli Stati membri la facoltà di innalzare il predetto limite fino ad Euro 25.000,00 a determinate condizioni;

Richiamato infine il D.M. n. 5591 del 19 maggio 2020 del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali che, tra l’altro, definisce in 25.000,00 euro l’importo massimo cumulativo per gli aiuti de minimis concedibili ad una medesima impresa attiva nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli nell'arco di tre esercizi fiscali;

Visto il Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 "Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136" e successive modifiche ed integrazioni;

Vista la deliberazione n. 830 del 22 maggio 2023, con la quale la Giunta regionale ha tra l’altro disposto l’approvazione di uno specifico Avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi ai proprietari o conduttori dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, così come previsto all’art. 15 della Legge statale n. 157/1992 e recepito dalla L.R. 8/1994 all’art. 13, nella formulazione di cui all'Allegato parte integrante della deliberazione stessa e nei relativi allegati, nel quale sono definiti tra l'altro l’ammontare degli aiuti, i criteri e le modalità applicative;

Dato atto, in particolare, che il predetto Avviso pubblico prevede tra l’altro:

-               al paragrafo 3, “INTERVENTI AMMISSIBILI”, che l’oggetto dell’aiuto sia riferito all’estensione complessiva del podere utilizzato per la gestione programmata della caccia, rientrante negli Ambiti Territoriali di caccia, ivi comprese le Zone di rispetto nelle quali si pratica l’esercizio venatorio ad una o più specie e nelle Aree Contigue ai Parchi regionali nelle quali è consentito l’esercizio dell’attività venatoria, unitamente all’assunzione da parte del richiedente, per la stagione venatoria 2023-2024, degli impegni di mantenimento e/o conservazione ambientale di seguito elencati:

a)     Recupero e mantenimento di aree aperte in territori vocati alla presenza degli ungulati di alta collina e montagna;

b)     Tutela degli ambienti idonei alla sosta, al rifugio, all'alimentazione, alla nidificazione della fauna selvatica, attraverso la conservazione di:

-               siepi, anche alberate, alberi isolati o in filare o in piccoli gruppi in pianura;

-               maceri e stagni in pianura;

-               laghetti, stagni e punti di abbeverata in collina e montagna;

c)     Mantenimento di prati polifiti permanenti in pianura;

d)     Mantenimento di bacini di risaia allagati con stoppie dopo la raccolta del riso;

-               al paragrafo 6, “DOTAZIONE FINANZIARIA, AMMISSIBILITÀ DELLE SPESE, ENTITÀ E LIMITI DELL'AIUTO REGIONALE”:

-               che al finanziamento delle domande ammesse è destinata la somma di Euro 60.000,00 stanziata sul capitolo U78148 “Contributi a imprese per interventi connessi all'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia (art.15, L. 11 febbraio 1992, n. 157; art. 13 L.R. 15 febbraio 1994, n. 8)” del bilancio per l’esercizio finanziario gestionale regionale 2023-2025, anno di previsione 2023;

-               che l’importo massimo dell’aiuto non può in ogni caso determinare il superamento del massimale complessivo di spesa erogabile al singolo imprenditore pari ad Euro 25.000,00, calcolato quale valore complessivo degli aiuti concedibili ed erogabili in regime de minimis ad una medesima impresa nell'arco di tre esercizi fiscali, indipendentemente dalla forma degli aiuti o dall’obiettivo da essi perseguito;

-               che il contributo sarà concesso solo per importi di valore superiore a euro 200,00;

-               al paragrafo 8, “ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE, CRITERI DI PRIORITÀ, APPROVAZIONE GRADUATORIA E CONCESSIONE DELL’AIUTO”:

-               che la competenza all’istruttoria delle domande spetta ai Settori Agricoltura, Caccia e Pesca regionali (SACP);

-               che a parità di punteggio verrà data priorità all’impegno riferito a più di una delle tipologie di tutela e/o mantenimento di ambienti indicati nel bando, che in caso di ulteriore parità verrà data priorità alla maggiore superficie interessata dagli interventi e che le domande a pari merito verranno ordinate applicando quale criterio prioritario la minore età del richiedente;

-               che, a conclusione dell’attività istruttoria, i SACP competenti per territorio provvedono ad assumere uno specifico atto formale nel quale sono indicate le istanze ammissibili con annessa quantificazione del contributo concedibile, con indicazione dei punteggi di priorità e delle precedenze nonché del numero e data dell’acquisizione a protocollo del DURC e della relativa scadenza di validità, tipologia e localizzazione georiferita dell’intervento;

-               che nel medesimo atto sono altresì indicate le istanze ritenute non ammissibili, con le relative motivazioni, per le quali il Responsabile del procedimento avrà espletato, ai sensi della normativa sul procedimento amministrativo, gli adempimenti concernenti il contraddittorio con l’interessato circa i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza;

-               che i SACP provvedono entro il 15 settembre 2023 a trasmettere al Settore Attività Faunistico-Venatorie, Pesca e Acquacoltura i suddetti atti;

-               che, dopo l’acquisizione di tali atti, il Responsabile del Settore Attività Faunistico-Venatorie, Pesca e Acquacoltura comunica al Settore Competitività delle imprese agricole e sviluppo delle innovazioni l'elenco delle domande oggetto di applicazione del citato Reg. (UE) n. 1408/2013, così come modificato dal Regolamento (UE) n. 316/2019, per le verifiche previste. In esito alle predette verifiche provvede alla esclusione o diminuzione degli importi fino alla concorrenza del limite “de minimis”;

-               che il medesimo Settore Attività Faunistico-Venatorie, Pesca e Acquacoltura provvederà:

-               all’approvazione della graduatoria unica regionale ed alla concessione degli aiuti, secondo l’ordine di graduatoria e nei limiti delle risorse disponibili entro il 31 ottobre 2023. Tale atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione;

-               a trasmettere ai SACP, entro i successivi 5 giorni, l’atto di approvazione della graduatoria unica regionale e di concessione degli aiuti per le conseguenti comunicazioni ai soggetti interessati;

-               che i SACP dovranno segnalare ai beneficiari del contributo la necessità di trasmettere la “dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta d’acconto del 4% irpef/ires sui contributi concessi dalla Regione ad imprese in conto esercizio” (il fac-simile del modello irpef/ires, è disponibile sul portale istituzionale “E-R Agricoltura e Pesca”;

-               che la trasmissione di tale modello dovrà avvenire, dopo l’effettuazione dei controlli in loco da parte del SACP di riferimento, tramite:

-               posta a mezzo raccomandata A.R.: la dichiarazione dovrà essere debitamente sottoscritta in forma cartacea e trasmessa unitamente a copia fotostatica di un documento di identità valido del sottoscrittore;

-               posta certificata da un indirizzo di posta certificata del beneficiario all’indirizzo del SACP competente per territorio;

-               mediante consegna a mano al SACP di riferimento;

-               al paragrafo 9. le modalità per la “LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO”:

-               che il SACP competente provvederà entro 120 giorni dalla pubblicazione dell’atto di concessione, ai controlli in loco per verificare il rispetto degli impegni assunti;

-               che il mancato rispetto anche di un solo impegno assunto dà luogo alla revoca integrale del complessivo contributo concesso;

-               che dopo aver esperito i controlli in loco, verificato la regolarità contributiva del beneficiario e ad avvenuta acquisizione della “dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta d’acconto del 4% irpef/ires sui contributi concessi dalla regione ad imprese in conto esercizio”, il SACP competente provvederà a redigere specifica nota provvedimentale- da trasmettere al Settore Attività faunistico-venatorie, Pesca ed Acquacoltura entro 30 giorni dalla conclusione dei controlli – contenenti i relativi esiti e definendo, tra l'altro, le eventuali revoche da disporre, evidenziando le relative motivazioni e gli esiti del contradditorio effettuato ai sensi della normativa in materia di procedimento amministrativo;

Atteso che i SACP hanno provveduto all’istruttoria di competenza trasmettendo gli atti, contenenti l’elenco dei potenziali beneficiari e delle Aziende non ammissibili, di seguito riportati:

-               determinazioni nn. 18343 del 1 settembre 2023, 20966 del 9 ottobre 2023, 17796 del 24 agosto 2023 e 18588 del 5 settembre 2023, del Settore Agricoltura Caccia e Pesca ambiti Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini;

-               determinazioni nn. 19295 del 14 settembre 2023 e 20879 del 6 ottobre 2023 del Settore Agricoltura Caccia e Pesca ambiti Modena e Reggio Emilia;

-               determinazioni nn. 18950 del 11 settembre 2023 e 18949 dell’11 settembre 2023 del Settore Agricoltura Caccia e Pesca ambiti Bologna e Ferrara;

Dato atto che:

-               con nota Prot. 11/10/2023.1027817.I si è provveduto a richiedere al Settore Competitività delle imprese agricole e sviluppo delle Innovazioni le verifiche in ordine al rispetto del limite “de minimis” per i soggetti potenzialmente ammissibili;

-               con nota Prot. 23/10/2023.1059978.I si è provveduto ad acquisire dal Settore Competitività delle imprese agricole e sviluppo delle Innovazioni i codici relativi agli aiuti registrati nella banca dati SIAN;

Rilevato che, in relazione alle domande ammissibili, gli aiuti concedibili ammontano complessivamente a euro 42.719,48, importo inferiore alla disponibilità destinata all'intervento qui trattato;

Richiamati:

-               la Legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

-               la determinazione dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture n. 4 del 7 luglio 2011 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”;

Dato atto che, sulla base delle valutazioni effettuate da questo Settore, la fattispecie qui in esame non rientra nell'ambito di applicazione dell’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione";

Visti:

-               il D.L. 21 giugno 2013, n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” convertito con modificazioni in Legge 9 agosto 2013, n. 98, ed in particolare l’art. 31;

-               la circolare di cui alla nota del Responsabile del Settore Gestione della spesa regionale prot. PG/2013/154942 del 26 giugno 2013 riguardante l’”inserimento nei titoli di pagamento del Documento Unico di Regolarità contributiva DURC relativo ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture – Art.31, comma 7 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”

-               il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 30 gennaio 2015 recante “Semplificazione in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC)”, pubblicato sulla G.U. n. 125 del 1° giugno 2015 e le circolari applicative emanate dall’INAIL (circolare n. 61 del 26 giugno 2015) dall’INPS (circolare n. 126 del 26 giugno 2015);

Dato atto di aver verificato la regolarità della posizione contributiva delle aziende agricole di cui all’allegato, parte integrante e sostanziale della presente determinazione, mediante acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC on line), in corso di validità;

Richiamato il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

Viste inoltre:

-               la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977 n. 31 e 27 marzo 1972 n. 4”, per quanto applicabile;

-               la L.R. 27 dicembre 2022, n. 24 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023-2025 (legge di stabilità regionale 2023)”;

-               la L.R. 28 dicembre 2022, n. 25 “Bilancio di previsione della regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

-               la delibera di Giunta regionale n. 2357 del 27 dicembre 2022, avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della regione Emilia-Romagna 2023-2025” e succ. mod.;

-               la L.R. n. 11 del 28 luglio 2023 “Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

Ritenuto, pertanto, di dover procedere con il presente atto:

-               a prendere atto dei provvedimenti trasmessi dai Settori Agricoltura, Caccia e Pesca concernenti lo stato dell'esito delle istruttorie sulle domande pervenute in esito all’Avviso pubblico per la richiesta di contributi in regime “de minimis” ai sensi del Reg. (UE) 1408/2013 – per l’utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia ai sensi della Legge statale 157/1992 e della L.R. 8/1994 e ss.mm., approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 830 del 22 maggio 2023;

-               ad approvare, come indicato nell’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto, la graduatoria delle domande ammissibili ordinate sulla base dei punteggi di priorità e delle precedenze attribuiti;

-               ad approvare, come indicato nell’allegato 2 parte integrante e sostanziale del presente atto, l’elenco delle domande finanziabili;

-               ad assumere, ricorrendo gli elementi di cui al D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. in relazione alla tipologia di spesa prevista e alle relative modalità gestionali, trattandosi di contributi spettanti in relazione alla mera messa a disposizione dei fondi rustici ed all’assunzione di eventuali connessi obblighi, il relativo impegno di spesa per la somma complessiva di 42.719,48 sul citato capitolo U78148 “Contributi a imprese per interventi connessi all'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia (art.15, L. 11 febbraio 1992, n.157; art.13 L.R. 15 febbraio 1994, n. 8)” del bilancio finanziario gestionale regionale 2023-2025, anno di previsione 2023 approvato con deliberazione n. 2357/2022  e succ. mod., che presenta la necessaria disponibilità;

-               a dare atto che si provvederà, con successivi atti, alla concessione dei contributi e all’assunzione del connesso impegno di speso in favore delle aziende per le quali non sono stati terminati i controlli;

-               a dare atto che è stato accertato che le previsioni di pagamento a valere sull’anno 2023 sono compatibili con le prescrizioni previste all'art. 56, comma 6, del citato D. Lgs. n. 118/2011;

Visti:

-               il D.lgs. 14 marzo 2013 n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.;

-               la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 recante “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

-               la deliberazione della Giunta Regionale n. 380 del 13 marzo 2023, recante “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell’Organizzazione 2023-2025” e ss.mm.;

Vista la L.R. del 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modificazioni;

Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

-               n. 2416, in data 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007." e successive modifiche per quanto applicabile;

-               n. 468 del 10 aprile 2017, recante "Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna";

-               n. 325 del 7 marzo 2022, recante "Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale";

-               n. 426 del 21 marzo 2022, recante "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";

-               n. 2360 del 27 dicembre 2022, recante: “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta regionale e soppressione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale. Provvedimenti.”;

-               n. 474 del 27 marzo 2023, recante "Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1 aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL Funzioni Locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;

Viste, inoltre:

-               la determinazione del Direttore Generale Agricoltura, caccia e pesca n. 5643 del 25 marzo 2022, ad oggetto "Riassetto organizzativo della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa, in attuazione della deliberazione di Giunta regionale n. 325/2022";

-               la determinazione del Direttore Generale Politiche Finanziarie n. 14040 del 26 giugno 2023 recante “Conferimento incarico di dirigente di Settore nell'ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie”;

Attestato che il sottoscritto dirigente, Responsabile del Procedimento, non si trova in alcuna situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

Dato atto dell’allegato visto di regolarità contabile – spese;

determina

1.  di recepire gli atti trasmessi dai Settori Agricoltura, Caccia e Pesca concernenti lo stato dell'esito delle istruttorie sulle domande pervenute per l’accesso ai contributi in favore dei proprietari o conduttori dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, ai sensi dell’art. 15 della Legge statale 157/1992 e recepito dalla L.R. 8/1994 e ss.mm. all’art. 13, così come previsto dall’ “Avviso pubblico” approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 830 del 22 maggio 2023;

1. di approvare come indicato all’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, la graduatoria delle domande ammissibili, ordinate sulla base dei punteggi di priorità e delle precedenze attribuiti;

2. ad approvare, come indicato nell’allegato 2 parte integrante e sostanziale del presente atto, l’elenco delle domande finanziabili;

3.  a disporre che si provvederà, con successivi atti, alla concessione dei contributi e all’assunzione del connesso impegno di spesa in favore delle aziende per le quali non sono stati terminati i controlli;

4.  di concedere, al lordo delle eventuali ritenute di legge, i contributi previsti in favore dei soggetti indicati nel predetto allegato n. 1;

5. di imputare la somma complessiva di Euro 42.719,48 registrata al n. 9596 di impegno sul capitolo U78148 “Contributi a imprese per interventi connessi all'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia (art.15, L. 11 febbraio 1992, n. 157; art. 13 L.R. 15 febbraio 1994, n. 8)” del bilancio finanziario gestionale 2023-2025, approvato con deliberazione n. 2357/2022 e ss.mm. che presenta la necessaria disponibilità, sull’anno di previsione 2023;

6.  di precisare che la stringa concernente la codificazione della transazione elementare, di cui agli artt. 5 e 6 del predetto D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. ed all’allegato 7 al medesimo D.Lgs., risulta essere per tutti i beneficiari indicati nell’allegato 1 la seguente:

Missione 16 - Programma 02 -  Codice Economico U.1.04.03.99.999 - COFOG 04.2 -  Transazioni UE 8 - SIOPE 1040399000 - C.I. Spesa 3 -  Gestione Ordinaria  3

7. che alla liquidazione ed alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento riferiti ai contributi qui concessi si provvederà con propri atti - ai sensi del D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. e della deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm., per quanto applicabile – secondo quanto previsto al paragrafo 9. “Liquidazione del contributo” dell’Avviso pubblico approvato con deliberazione n. 830/2023;

8. che il modello di “dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta d’acconto del 4% irpef/ires sui contributi concessi dalla Regione ad imprese in conto esercizio”, da presentare da parte del beneficiario per la liquidazione, è disponibile sul portale istituzionale “E-R Agricoltura e Pesca” nella sezione “Gestione della fauna e caccia”;

9. che sulla base delle valutazioni effettuate da questo Settore, la fattispecie qui in esame non rientra nell'ambito di applicazione dell’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione";

10. che i codici fiscali delle aziende agricole relativi all’allegato 1) sono indicati nella scheda privacy allegata, quale parte integrante al presente atto;

11. che si provvederà agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 26 comma 2 del D.Lgs. n. 33/2013 e alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano Triennale di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3 del D.Lgs. n. 33/2013;

12. di disporre la pubblicazione in forma integrale del presente atto sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che si provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura e Pesca;

13. che, per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento, si rinvia a quanto disciplinato nel più volte citato Avviso pubblico approvato con la più volte citata deliberazione n. 830/2023.

Il Responsabile del Settore
Vittorio Elio Manduca

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ultima modifica 2023-11-02T14:01:21+01:00

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