Testo

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il prossimo 17 novembre si terrà presso il Tribunale Penale di Bologna l’udienza preliminare per il procedimento penale n. 9273/07, scaturito dall’inchiesta sugli abusi e numerosi illeciti urbanistici ed edilizi perpetrati in località Sanguineda, all’interno di un’area naturalistica protetta.

Considerato che

la località Sanguineda si trova all’interno di un’area naturalistica protetta, i cui boschi, sorgenti, prati, flora e fauna hanno reso possibile il suo inserimento nell’elenco dei siti d’interesse comunitario della Rete Natura 2000 (SIC “Monte Radicchio e Rupe di Calvenzano”);

tale territorio è protetto da vincoli di tutela paesaggistica, ambientale e idrogeologica sia nazionali che regionali;

i vincoli ivi esistenti non permettono nuove costruzioni, né cambi di destinazione d’uso né l’applicazione di condoni edilizi. Malgrado ciò, da alcuni anni e tutt’ora, si è assistito e si assiste ad un crescente e incontrollabile utilizzo del suolo a fini edificatori, volto a favorire l’insediamento di nuovi complessi residenziali, zone industriali e artigianali;

tale improprio utilizzo del Sito d’interesse Comunitario va contro l’interesse pubblico alla tutela dell’ambiente e che in circostanze simili (Is Arenas-Oristano), l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione con la successiva condanna dell’Italia per non avere protetto in modo adeguato un sito di interesse comunitario;

la Regione Emilia-Romagna, in conseguenza delle predette condotte delittuose ha subito danni materiali e morali consistenti in particolare nella lesione della propria immagine nei confronti dell’opinione pubblica locale e regionale con effetti sicuramente pregiudizievoli per la stessa.

Valutato che

non sono state adottate misure idonee a proteggere l’interesse ecologico del sito né, tanto meno, misure appropriate ad evitare il degrado degli habitat naturali;

in materia paesaggistica, il Comune interessato è autorità subdelegata dalla Regione Emilia-Romagna mentre il Ministero per i beni e le attività culturali esercita una funzione di vigilanza.

Ritenuto che

per tutti i summenzionati motivi la Regione Emilia-Romagna dovrebbe costituirsi parte civile sia come atto di concreto contrasto alla perpetrazione di abusi edilizi sul proprio territorio, sia al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni materiali e morali subiti.

Impegna la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna

ad avviare la costituzione di parte civile della Regione Emilia-Romagna nel procedimento penale n. 9273/07RGNR presso il Tribunale penale di Bologna.

A sollecitare il Comune di Vergato, la Provincia e la Sovrintendenza a unirsi in costituzione.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 26 ottobre 2010

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ultima modifica 2010-11-08T11:12:00+01:00

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