Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

Visti:

  • il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", in particolare gli artt. 66 e 68 che definiscono le procedure per l’adozione e l’approvazione dei piani di bacino e dei piani stralcio di bacino;
  • la Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni;
  • il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, “Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
  • il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (convertito con modificazioni nella legge 11 settembre 2020, n. 120), “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”; in particolare, il comma 3 dell’art. 54 (Misure di semplificazione in materia di interventi contro il dissesto idrogeologico), il quale ha modificato l’art. 68 del D. Lgs. n. 152/2006 inserendovi i commi 4bis e 4ter;
  • il Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del fiume Po (in seguito PAI Po) approvato con D.P.C.M. 24 maggio 2001 e le successive modifiche ed integrazioni.

Richiamati:

  • il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico Padano (in seguito PGRA), relativo al ciclo di pianificazione sessennale 2021–2027, adottato con Deliberazione della Conferenza Istituzionale Permanente (di seguito C.I.P.) dell’Autorità di bacino del fiume Po n. 5 del 20 dicembre 2021 e approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 dicembre 2022;
  • l'Intesa per la definizione delle disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Parma relative all’attuazione del “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po” (PAI), ai sensi dell’art. 57, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, dell’art. 21 della L. R. Emilia-Romagna n. 20 del 24 marzo 2000 e dell’art. 1, comma 11, delle norme di attuazione del PAI, sottoscritta dall'Autorità di Bacino del fiume Po, dalla Regione e dalla Provincia di Parma il 14 giugno 2011, data a partire dalla quale il PTCP ha assunto il valore e gli effetti di PAI.

Rilevato che il comma 3 dell’art. 68 del D.lgs. 152/2006 dispone che le Regioni convochino una Conferenza programmatica articolata per sezioni provinciali o per altro ambito territoriale deliberato dalle Regioni stesse, cui partecipano province e comuni interessati al fine di esprimere un parere sulla coerenza tra pianificazione di distretto e pianificazione territoriale dei Progetti di variante ai PAI.

Premesso che:

  • il Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha adottato con proprio Decreto n. 18 del 14 aprile 2023 il “Progetto di aggiornamento del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI Po)e delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvione del PGRA del distretto idrografico del fiume Po: fiume Taro da Bedonia a confluenza Po”, (di seguito denominato Progetto di aggiornamento) ai sensi dell’art. 68 del D.lgs. 152/2006, dell’art. 57, comma 4, delle Norme di Attuazione del PAI e dell’art. 9 della Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino n. 4/2015 (come successivamente integrato dall’art. 10 della Deliberazione C. I. n. 5 del 7 dicembre 2016), previo parere favorevole espresso dalla Conferenza operativa nella seduta del 03 aprile 2023;
  • il Decreto del Segretario Generale n. 18/2023 e il Progetto di aggiornamento sono stati pubblicati sul sito web istituzionale dell’Autorità di bacino il 14 aprile 2023;
  • dell’adozione del Progetto di aggiornamento è stata data notizia nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Parte Seconda) n. 130 del 24 maggio 2023, nonché sul sito istituzionale della Regione;
  • il Decreto del Segretario Generale n. 18/2023 è stato inviato dal Responsabile dell’Area Difesa del suolo, della costa e bonifica con nota prot. 27/04/2023.0409379.U a Provincia e Comuni territorialmente interessati per la pubblicazione sui rispettivi albi pretori;
  • il Progetto di aggiornamento è stato sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni per 90 giorni successivi alla data di pubblicazione dello stesso sul sito web istituzionale dell’Autorità di bacino.

Constatato che il Progetto di aggiornamento è costituito dai seguenti elaborati:

  1. Relazione Tecnica (linee generali di assetto idraulico e idrogeologico, delimitazione delle fasce fluviali e delle aree di pericolosità del PGRA);
  2. Portate di progetto e profili di piena;
  3. Cartografie della proposta di fasce fluviali;
  4. Cartografie con l’aggiornamento della delimitazione delle aree allagabili del PGRA del fiume Taro (RP e RSCM).

Dato atto che:

  • entro il termine previsto sono pervenute alla Regione quattordici osservazioni, di cui undici nei termini previsti suddetti, da parte dei comuni di Noceto, Fontevivo, Fornovo di Taro, Collecchio, nonché dall’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - UT Parma, dalla Provincia di Parma, da Emiliana Conglomerati S.p.A., da Bronifer S.p.A., dal Consorzio dei Servizi dell’Interporto di Parma, dalla Società Industria Pietrisco S.p.A. congiuntamente a Musi Armando & F. S.r.l., dall’Unione Parmense Industriali; tre osservazioni sono invece pervenute fuori termine da parte del Comune di Parma, del Frantoio Valtaro S.r.l. e di CEPIM S.p.A.;
  • il Direttore Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente ha, inoltre, convocato una riunione in data 24 novembre 2023 (nota prot. 17/11/2023.1147231.U) con le Direzioni generali Agricoltura, caccia e pesca ed Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nonché con Settori e Aree afferenti alla medesima Direzione direttamente interessati, per illustrare il Progetto di aggiornamento ed acquisire le valutazioni di rispettiva competenza necessarie alla formazione del parere regionale da proporre alla suddetta Conferenza programmatica;
  • l’Area Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica ha effettuato l’istruttoria del Progetto di aggiornamento e ha predisposto il parere istruttorio regionale da presentare nel corso della suddetta Conferenza programmatica; tale parere, denominato “Parere in merito al Progetto di aggiornamento del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI Po) e delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvione del PGRA del distretto idrografico del fiume Po: fiume Taro da Bedonia a confluenza Po” adottato con Decreto n. 18 del 14 aprile 2023 del Segretario Generale dell’Autorità di bacino del fiume Po, in seguito denominato parere istruttorio regionale, è riportato nell’Allegato A alla presente deliberazione;
  • la Vicepresidente Assessore alla Transizione ecologica, al contrasto al cambiamento climatico, all’Ambiente, alla Difesa del suolo e della costa e Protezione civile ha convocato la sopracitata Conferenza programmatica per il giorno 19 gennaio 2024 in modalità online (nota Prot. 22/12/2023.1270096.U);
  • della seduta di Conferenza è stato redatto uno specifico verbale, di cui all’Allegato B alla presente deliberazione;
  • successivamente alla seduta di Conferenza programmatica sono pervenute, fuori dai termini previsti per la fase di partecipazione e osservazione, ulteriori osservazioni e contributi dai comuni di Fornovo di Taro (Prot. n. 19/01/2024.0054021.E), Fontevivo (Prot. n. 23/01/2024.0061308.E), Borgo Val di Taro (Prot. n. 05/02/2024.0110394.E) e Solignano (Prot. n. 19/02/2024.0165522.E).

Riscontrato che il Progetto di aggiornamento:

  • ha per obiettivo l’aggiornamento del PAI Po e delle mappe del PGRA vigente per l’asta del fiume Taro, al fine della riduzione delle potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni per la vita e la salute umana, per il territorio, per i beni, per l’ambiente, per il patrimonio culturale e per le attività economiche e sociali, in piena coerenza con i contenuti della Direttiva 2007/60/CE;
  • in particolare, ha per finalità, espressamente enunciate nei suoi elaborati e nel Decreto di adozione, l’aggiornamento e l’integrazione dei contenuti della pianificazione di bacino vigente nelle sue componenti conoscitive e tecnico-operative, alla luce dei nuovi elementi conoscitivi derivanti da studi e progetti di intervento, condotti dall’Autorità di Bacino del fiume Po e dalla Regione Emilia-Romagna, che hanno modificato in modo considerevole le conoscenze disponibili;
  • prevede l’integrazione e l’aggiornamento degli Elaborati n. 3 (Linee generali di assetto idraulico e idrogeologico) e n. 8 (Tavole di delimitazione delle fasce fluviali) del PAI Po, relativi ai tratti del corso d’acqua del fiume Taro interessati dallo stesso;
  • definisce un nuovo assetto di progetto aggiornato del corso d’acqua in esame, funzionale alla mitigazione del rischio per l’evento duecentennale con l’introduzione di limiti di progetto (fascia B Pr);
  • costituisce modifica delle Mappe distrettuali della pericolosità e del rischio di alluvioni aggiornate per il II ciclo sessennale di pianificazione di cui al Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del fiume Po n. 43/2022.

Tenuto conto del fatto che, a seguito della suddetta istruttoria regionale, sono emerse le seguenti considerazioni inerenti nello specifico ai contenuti del Progetto di aggiornamento, più estesamente riportate nel parere istruttorio regionale (Allegato A):

  • il Progetto di aggiornamento si inserisce adeguatamente nel percorso di pianificazione tracciato dal PAI, aggiornandone e integrandone il quadro conoscitivo e i contenuti;
  • il Progetto di aggiornamento rende coerenti le fasce fluviali PAI con le perimetrazioni del PGRA vigenti aggiornandole entrambi in base alle risultanze degli studi eseguiti; in particolare, estende le fasce fluviali più a monte del PAI vigente, ossia fino a Bedonia, riclassificando per questo tratto il reticolo idrografico da secondario collinare e montano a principale;
  • il Progetto aggiorna le linee di assetto del PAI inserendo limiti di fascia B di Progetto (B Pr) dove sono previsti interventi per il contenimento dei livelli (in quattro tratti localizzati far Compiano e Parma) e di arretramento arginale (in nove tratti verso la foce in Po);
  • il Progetto di aggiornamento si configura, per quanto attiene il tema dell’assetto idraulico, quale nuovo strumento di riferimento aggiornato per il territorio interessato, anche alla luce dei contenuti della L.R. n. 24/2017;
  • in linea generale, inoltre, si apprezza la visione gestionale integrata a scala di bacino, che è evidenziata tra l’altro dall’intenzione di favorire, nei tratti dove possibile, la tendenza al recupero dei caratteri di naturalità, con un programma di interventi integrati sulle tre componenti fondamentali del corso d’acqua (morfologica, idraulica ed ecologica), attraverso l’ampliamento dell’alveo attivo, la riconnessione della piana inondabile e il recupero morfologico delle aree golenali e dalla previsione di interventi di arretramento arginale che di fatto daranno anche più spazio al fiume.

A seguito delle precedenti valutazioni, concordando in linea generale con gli interventi e con la delimitazione delle fasce fluviali PAI e delle aree allagabili PGRA proposte, ad esito delle osservazioni pervenute e dell’istruttoria effettuata, sono state formulate le seguenti considerazioni e proposte da rivolgere all’Autorità di Bacino del fiume Po in merito al Progetto di aggiornamento:

  • inserire in fascia A l’area del depuratore di Solignano in quanto, essendo morfologicamente depressa, potrebbe risentire del canale di scarico delle acque provenienti dall’abitato;
  • far combaciare, in corrispondenza di Rubbiano, il limite di fascia A con quello della fascia B alla base della scarpata del terrazzo fluviale su cui sorge l’abitato e incorporare in fascia B l’area in sinistra idrografica del Taro (ricadente in fascia C nel Progetto di aggiornamento) che si trova nei pressi della confluenza con il T. Ceno e a valle dell’Autostrada della Cisa;
  • nel tratto tra il ponte della linea ferroviaria Fidenza-Fornovo presso Fornovo e il ponte della via Emilia, inserire due limiti di fascia B di progetto in Comune di Collecchio, in destra idraulica del Taro, rispettivamente nelle località Maraffa e Madregolo, tenendo conto delle indicazioni dello studio geomorfologico regionale sia rispetto alle alternative proposte nello stesso per la Fascia di Dinamica Morfologica Massima, sia rispetto alle linee di intervento in esso previste, allo scopo di verificare la compatibilità idraulica degli insediamenti produttivi esistenti e contestualmente procedere ad una riqualificazione per la riconnessione con l’alveo delle aree golenali che attualmente ospitano gli accumuli di materiali lavorati;
  • nel tratto compreso tra il ponte della via Emilia e il ponte della linea ferroviaria AV MI-BO, inserire un limite B di progetto in sinistra idrografica che si attesti lungo il limite della fascia A proposta, nel tratto prospiciente l’Interporto di Parma, con eventuali interventi di contenimento dei livelli e/o di presidio durante gli eventi di piena, finalizzati a garantire la riduzione del rischio idraulico a tergo del limite di progetto, da verificarsi anche al fine di non peggiorare le condizioni di compatibilità idraulica del ponte dell’Autostrada A1, posto a valle, già identificato come inadeguato.

Valutato che, date queste considerazioni e proposte, risultano condivisibili i contenuti e le finalità del Progetto di aggiornamento al PAI.

Preso atto del fatto che nella seduta della Conferenza programmatica del 19 gennaio 2024, gli intervenuti hanno espresso parere positivo sui contenuti specifici del Progetto di aggiornamento e sul parere istruttorio regionale strettamente inerente al Progetto stesso.

Esaminate con l’esito che segue le questioni sollevate dai comuni che hanno inviato osservazioni dopo la Conferenza programmatica:

  1. per il Comune di Fornovo di Taro si rappresenta che per il tratto del fiume a monte del ponte di Via Solferino, dal momento che il fenomeno erosivo si è verificato in occasione dell’evento alluvionale di ottobre-novembre 2023, la problematica va affrontata con l’Autorità idraulica competente, mentre per l’abitato di Osteriazza, l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po aveva già previsto, sentita la Regione, di inserire il nucleo abitato in fascia B in coerenza con le perimetrazioni di natura idraulica del PTCP;
  2. per il Comune di Fontevivo si chiarisce che le aree segnalate, poste a tergo della B di progetto proposta nel parere regionale per l’Interporto di Parma, sono interessate dalle nuove aree allagabili P2 e in parte P1 (porzione più a valle) e ricadono in fascia C;
  3. per il Comune di Borgo Val di Taro si fa presente che il reticolo secondario collinare e montano, cui appartiene il Tarodine, non è oggetto del Progetto di aggiornamento in quanto l’ambito di competenza del PAI è il reticolo principale, mentre per la questione della B di progetto, posta in sponda destra a monte del centro abitato, si conferma che la stessa è necessaria al fine di realizzare un intervento di contenimento dei livelli che eviti l’allagamento dell’insediamento produttivo considerato che l’argine per un tratto è assente e per un altro presenta un franco non adeguato;
  4. per il Comune di Solignano si conferma come necessario l’inserimento in fascia A dell’area del depuratore per le ragioni precedentemente citate.

Ritenuto, quindi, opportuno esprimere le proprie valutazioni sulle osservazioni pervenute durante la fase di partecipazione dai soggetti elencati in precedenza, come riportato nell’Allegato C;

Vista, inoltre, la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;  

Richiamate, inoltre, le proprie deliberazioni:  

  • n.2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii, per le parti ancora in vigore; 
  • n.771 del 24 maggio 2021 che conferisce fino al 31 maggio 2024 l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) per le strutture della Giunta della Regione Emilia-Romagna e degli Istituti e Agenzie regionali, di cui all’art. 1 comma 3 bis, lett. b) della L.R. n. 43 del 2001; 
  • n.325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale” che ha modificato l’assetto organizzativo delle Direzioni generali e delle Agenzie e istituito i Settori a decorrere dal 1° aprile 2022; 
  • n.426 del 21 marzo 2022 ad oggetto “Organizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”; 
  • n.2317 del 22 dicembre 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024; 
  • 2319 del 22 dicembre 2023 “Modifica degli assetti organizzativi della Giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi; 
  • n.468 del 10 aprile 2017 “Il sistema di controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”. 

Viste, inoltre, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamata, inoltre la determinazione n. 5615 del 25 marzo 2022 avente ad oggetto “Riorganizzazione della Direzione generale cura del territorio e dell'ambiente. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

Visti, infine, in ordine agli adempimenti in materia di trasparenza:

  • il D.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; 
  • la Deliberazione di Giunta regionale n. 157 del 29 gennaio 2024, avente ad oggetto “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;  
  • la Determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022, avente ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”; 

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;  

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta della Vicepresidente Assessore alla transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile;  

A voti unanimi e palesi

delibera
  1. di prendere atto delle risultanze della Conferenza programmatica tenutasi il 19 gennaio 2024 di cui in premessa, specificando che la Conferenza, come risulta dal verbale riportato nell’allegato B, ha condiviso il parere istruttorio regionale di cui all’Allegato A alla presente deliberazione nella parte relativa alle valutazioni e proposte di integrazione e modifica;
  2. di proporre all’Autorità di bacino di effettuare le modifiche e le precisazioni sinteticamente riportate in narrativa, che conseguono al parere regionale di cui all’Allegato A;
  3. di esprimersi sulle osservazioni pervenute nei termini di cui all’Allegato C;
  4. di ritenere di non poter accogliere le osservazioni prodotte dopo la Conferenza programmatica in quanto pervenute fuori del termine previsto per la fase di partecipazione ed osservazione, anche se comunque esaminate come riportato in premessa;
  5. di precisare che i citati Allegati A, B e C sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  6. di inviare copia del presente atto deliberativo, completo di tutti gli allegati, all’Autorità di Bacino del fiume Po per gli adempimenti di competenza;
  7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;
  8. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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ultima modifica 2024-03-19T10:45:10+02:00

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