L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il turismo svolge un ruolo cruciale nel contesto del nostro territorio regionale. Le sue affascinanti attrazioni culturali, culinarie e paesaggistiche attraggono visitatori e turisti provenienti da ogni angolo del mondo, apportando un notevole contributo all'economia locale.
La presenza di città d'arte, di parchi come la Valle del Po e la rinomata riviera Romagnola, offrono un'ampia gamma di esperienze turistiche in grado di soddisfare i gusti di tutti.
Dato atto che
negli ultimi anni si sono sviluppate nuove forme di turismo, spesso itinerante, come il cicloturismo o l'utilizzo di camper, caravan e tende. Per accogliere e soddisfare questa crescente presenza, diventa essenziale la creazione di luoghi dedicati ai camper e alle tende, come campeggi o innovative soluzioni di ricettività open air quali a titolo esemplificativo il glamping.
Il campeggio implica il trascorrere del tempo all'aperto, di solito in tenda o in un camper. Recentemente, per rispondere alle esigenze di una clientela più sofisticata, sull'onda di esperienze condotte in particolare in contesti esteri, sono emersi i glamping, ovvero una forma di campeggio che offre comfort e servizi simili a quelli di un hotel.
Entrambe le tipologie di alloggio contribuiscono a diversificare l'offerta turistica e ad attrarre una gamma più ampia di visitatori.
Allo stato attuale la normativa regionale di settore (LR 16/2004 e smi e relative direttive di attuazione) prevede e disciplina come tipologie di strutture ricettive all'aria aperta: i campeggi, i villaggi turistici ed i marina resort.
L'Assessore al Turismo, al fine di innovare, rafforzare e differenziare ulteriormente l'offerta turistica del territorio, ha rappresentato in varie occasioni l'intendimento di aggiornare la normativa regionale che individua e disciplina le tipologie di strutture ricettive all'aria aperta autorizzabili nella nostra Regione, anche introducendo, come nuove tipologie o specificazioni tipologiche aggiuntive rispetto a quelle attualmente previste e disciplinate, forme di ricettività innovative già operative in altri contesti (quali ad esempio i glamping).
Il Ministero del Turismo ha altresì avviato un percorso con il Coordinamento Turismo delle Regioni per uniformare le tipologie ricettive previste dalle Regioni nelle rispettive normative regionali, fermo restando che le Regioni mantengono in materia competenza legislativa residuale (esclusiva).
Considerato che
la gestione di strutture ricettive all'aria aperta, tantopiù se verranno introdotte tipologie ricettive innovative, richiede una conoscenza approfondita delle esigenze degli ospiti, la capacità di risolvere i problemi in modo efficiente e la padronanza delle normative locali e ambientali. Inoltre, la formazione sulla gestione delle prenotazioni, il marketing e l'utilizzo di tecnologie moderne sono aspetti importanti.
Infatti, la qualità del servizio offerto dagli operatori può influire significativamente sulla reputazione della struttura e del territorio, elementi cruciali per il successo a lungo termine del settore.
È fondamentale quindi una formazione adeguata degli operatori del settore dell'ospitalità open air.
Impegna la Giunta regionale
a promuovere iniziative volte a favorire la ricettività open air, intendendosi per tali gli operatori delle varie tipologie di strutture ricettive all'aria aperta che la normativa regionale prevede e disciplina: attualmente campeggi, villaggi turistici e, in esito ad eventuale modifica normativa, altre forme innovative di ricettività all'aria aperta che la normativa regionale potrà introdurre.
Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 19 dicembre 2023