Testo

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'articolo 121, comma 2, della Costituzione "Sostegno finanziario al Sistema sanitario nazionale a decorrere dall'anno 2023", oggi sottoposto all'esame dell'Assemblea Legislativa come oggetto n. 7254 prevede fra l'altro che:

"il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, cui concorre lo Stato" sia "incrementato su base annua dell'0,21% del Prodotto interno lordo nominale italiano per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 fino a raggiungere una percentuale di finanziamento annuale non inferiore allo 7,5%" del PIL dell'anno di riferimento;
questo incremento comprende anche le risorse destinate alla copertura delle prestazioni assistenziali da assicurare alle persone non autosufficienti;
inoltre, non si applichi, "sempre a decorrere dal 2023, la disciplina in materia di spesa per il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale delle Regioni," stabilendo che "eventuali maggiori costi a carico delle Regioni dovranno trovare copertura nell'ambito dell'aumento del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard" richiamato al primo alinea;

il Progetto di proposta di Legge alle Camere oggetto assembleare n. 7254:

si prefigge di individuare le condizioni normative per adeguare il finanziamento annuo dello Stato al Servizio Sanitario Nazionale al fabbisogno reale di un sistema universalistico, gratuito e tale da assicurare prestazioni elevate nell'ambito della prevenzione, della cura e dell'assistenza, innalzandolo al livello delle altre grandi democrazie europee, ed assicurando parametri certi per la definizione del suo ammontare, operazione indispensabile per consentire alle Regioni e alle Aziende sanitarie la possibilità di svolgere l'attività di programmazione;
muove dal riscontro dell'inadeguatezza dei trasferimenti operati annualmente dallo Stato, così che, oggi (1) , "la spesa diretta delle famiglie è particolarmente elevata in Italia (22% del totale)", ponendo a confronto la complessiva spesa sanitaria per canale di finanziamento: un valore nettamente superiore a quello di Francia e Germania, i paesi più popolosi dell'Unione Europea assieme all'Italia;

è quindi evidente che occorre definire al più presto un percorso per risalire la china, anzi allontanarsi dal baratro, ed evitare che il Servizio Sanitario Nazionale rischi di non essere più in grado di corrispondere agli obiettivi e alle funzioni per cui fu costituito nelle forme attuali, in coerenza con la Costituzione, attraverso la legge 23 dicembre 1978, n. 833 "Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale" (una delle grandi leggi della stagione del riconoscimento normativo dei diritti, avviatasi con lo Statuto dei Lavoratori, la legge n. 300 del 1970).

Dato atto che

"in base al Trattato istitutivo, firmato il 2 febbraio 2012 ed entrato in vigore in data 8 ottobre 2012, a seguito della ratifica [degli] Stati membri dell'Eurozona... [compresi quelli ad essa aggiuntisi in seguito], il MES è costituito quale organizzazione intergovernativa ... [la cui] funzione fondamentale è concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai paesi dell'Eurozona che si trovino in temporanee difficoltà finanziarie o ne sono minacciati" (2) ;

nel 2020, l'anno in cui si è manifestata in tutta la sua devastante violenza e severità il contagio da Covid-19, il MES ha creato uno strumento specifico di sostegno alla crisi determinata dalla pandemia (Pandemic Crisis Support, il cosiddetto "MES Sanitario",) che poggia su una linea di credito di assistenza finanziaria precauzionale, disponibile per i paesi della zona euro per fare fronte ai costi interni relativi all'assistenza sanitaria, alla cura e alla prevenzione connessi alla crisi pandemica (3) ;

a differenza del MES, il Pandemic Crisis Support (MES Sanitario) non prevede altri requisiti per accedere alla linea di credito se non l'impegno da parte degli Stati richiedenti ad utilizzarlo per sostenere il finanziamento interno delle spese sanitarie dirette ed indirette, oltre i costi relativi alla cura e alla prevenzione del COVID-19 (4) .

Ritenuto necessario

accompagnare questa difficile fase del servizio sanitario pubblico con un piano di investimenti che possa contare sulle diverse risorse disponibili, ivi comprese quelle del "MES Sanitario", come peraltro sollecitato anche da molte organizzazioni sindacali del settore.

Impegna la Giunta regionale

a operare nei confronti del Governo al fine di favorire un voto positivo del Parlamento in occasione dell'esame della ratifica dell'adesione dell'Italia al MES, che dovrebbe svolgersi nella settimana fra il 20 e il 24 novembre;

a valutare l'attivazione del MES sanitario per fare fronte agli investimenti necessari, anche sul piano della dotazione di personale, a riallineare l'offerta del Servizio Sanitario nazionale alle esigenze e di prevenzione, cura e assistenza.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 7 novembre 2023

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(1) Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), IVASS, Audizione del Segretario Generale dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) nell'ambito Indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell'efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute, 16 febbraio 2023.

(2) Camera dei Deputati, Servizio Studi, XIX Legislatura, Documentazione per l'esame dei Progetti di legge, Ratifica ed esecuzione dell'Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità, fatto a Bruxelles il 27 gennaio e l'8 febbraio 2021 A.C. 712, A.C. 722, Dossier n. 78 - Schede di lettura, 24 marzo 2023.

(3) Unione Europea, EUR-Lex, home-sintesi della Legislazione europea-Glossario-Meccanismo Europeo di Stabilità.

(4) Consiglio Europeo, home-stampa-comunicati stampa-Decisione dell'Eurogruppo sul Pandemie Crisis Support, 8 maggio 2020.

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