L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
sono passati quattro mesi da quando l'alluvione in Emilia-Romagna ha stravolto le vite e le attività di migliaia di famiglie emiliano-romagnole, rendendo inagibili interi edifici e distruggendo macchinari, auto, intere attività e abitazioni;
nei giorni successivi all'alluvione abbiamo visto tramite diversi canali televisivi decine di persone ogni giorno, amici, conoscenti, clienti, sconosciuti, parenti, colleghi, parenti degli amici, amici di amici, volontari da tutta Italia, decine di giovani impegnati a pulire e ad aspirare l'acqua accumulata nei locali e nelle case.
Considerato che
in alcune zone però dopo quattro mesi dall'evento è come se il tempo fosse stato congelato, fermo a quattro mesi fa, nulla è cambiato, è rimasto praticamente tutto uguale con il fango ormai secco ancora lì, le pareti dei locali sventrate e le finestre divelte, tutti i macchinari da buttare, i detriti e i rami all'interno dell'attività che superano i due metri di altezza e i solai delle cantine crollate;
in taluni casi, l'impossibilità di entrare non ha permesso nessun intervento, nemmeno di pulizia, fino a quando non verranno fornite indicazioni su come intervenire e su come lavorare.
Tenuto conto che
in certe situazioni una stima precisa dei danni non è stata fatta, ma sicuramente si parlerà di migliaia e migliaia di euro perché oltre ai danni interni ci sono anche quelli esterni;
intanto sarebbe necessario completare l'inserimento dei Comuni e delle frazioni nell'elenco dei territori beneficiari dei provvedimenti e del sostegno del Governo, affinché possano arrivare i contributi economici, altrimenti oltre al danno la beffa di un'esclusione davvero inconcepibile, che non ha proprio alcun senso con tutti i danni subiti da persone e imprese.
Impegna la Giunta regionale
ad attivarsi affinché le misure di sostegno finanziario a cittadini, famiglie e imprese, di cui all'art. 2, possano ricomprendere i costi di sgombero e pulizia di case e attività che ad oggi sono ancora piene di detriti e impossibilitati alla conta dei danni, con lo scopo di far tornare alla normalità le diverse attività e le abitazioni di coloro che faticano a ripristinare una situazione di normalità.
Approvato all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 27 settembre 2023