n.105 del 29.04.2025 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 498 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 316 Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Programma di iniziative della Giunta finalizzato al sostegno della partecipazione 2025 - Indirizzi per la concessione dei contributi regionali (L.R. 15/2018 - art. 6)". A firma dei Consiglieri: Calvano, Casadei, Trande, Larghetti, Parma, Petitti, Arduini, Costi, Paldino, Gordini, Lembi, Proni, Bosi, Lori, Fornili
la Regione Emilia-Romagna ha approvato la sua prima legge sulla partecipazione nel 2010, legge che è stata modificata e arricchita nel 2018;
attraverso le previsioni della legge regionale n. 15 del 2018, la Regione, in coerenza con i principi sanciti nel proprio Statuto, promuove la partecipazione attiva dei cittadini singoli e associati, nonché di altri soggetti pubblici e privati. La partecipazione si realizza attraverso l'inclusione di tutti i soggetti nella elaborazione delle politiche e delle decisioni pubbliche;
la citata legge regionale, ispirandosi ai principi di trasparenza e di semplificazione dell'azione amministrativa e in applicazione del principio di sussidiarietà di cui all' articolo 118 della Costituzione, definisce il quadro dei soggetti e le procedure per attuare processi di confronto preventivo, concertazione, programmazione negoziata e partecipazione, mettendo a disposizione risorse, strumenti e competenze per attivare processi di democrazia partecipativa e garantendo la più ampia informazione a sostegno dei processi partecipativi.
la relazione 2024 alla clausola valutativa della legge, presentata alla Commissione assembleare Statuto, Regolamento, Partecipazione, Semplificazione amministrativa e Innovazione digitale nella seduta del 3 aprile ha evidenziato che nel triennio 2021-2024 la Regione ha sostenuto 122 progetti di partecipazione; il 91,4% dei progetti presentanti è stato avanzato da enti pubblici, il 56% delle iniziative si sviluppa in Comuni tra i 5.000 e i 50.000 abitanti e che le province maggiormente coinvolte sono Modena, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Ferrara e Ravenna.
I temi, più interessati dai progetti di partecipazione sono stati quelli relativi allo sviluppo del territorio (157 progetti), welfare (93 progetti) e ambiente (70 progetti).
Dal 2012, anno del primo bando regionale sulla partecipazione, la Regione ha investito nei progetti 1,8 milioni di euro, finanziando così il 55% del totale delle attività legate alla partecipazione.
L'indagine demoscopica condotta nel 2024 (un questionario somministrato sia via web che al telefono e che ha raggiunto 1800 persone tra i 16 e gli 80 anni) ha restituito quale esito che l'86% degli intervistati ha detto di apprezzare che l'amministrazione pubblica coinvolga i cittadini in progetti di interesse pubblico, evidenziando che i temi più sentiti sono legati all'urbanistica, alle politiche ambientali e socio-sanitarie.
visti i risultati degli anni scorsi, la Regione ha deciso di proseguire il sostegno ai progetti di partecipazione: nel periodo 2025-2027 sono previsti 670.000 euro per sostenere i progetti di partecipazione.
Tra le iniziative che la giunta adottare, figura la "sessione annuale della partecipazione", volta a promuovere la riflessione sui territori, coinvolgendo i livelli istituzionali e gli attori della società civile; la piattaforma "partecipAzioni", strumento digitale per promuovere la partecipazione di cittadini e stakeholders nel ciclo delle politiche pubbliche, la "comunità di pratiche partecipative regionale" che mira a mettere in rete, attraverso l'organizzazione di alcuni eventi, le esperienze di riflessione collettiva su alcuni temi prioritari. Vi sono poi i dottorati di ricerca finanziati con fondi PNRR, che hanno la finalità, in particolare, di indagare i fattori che favoriscono i processi partecipativi promossi dalle pubbliche amministrazioni.
la legge regionale 15/2018, con le disposizioni (articoli da 12 a 19) di cui al Capo III (Modalità, criteri di ammissione ai contributi regionali e certificazione di qualità) definisce in modo molto dettagliato non solo i requisiti del bando per la partecipazione, ma anche la procedura di valutazione delle proposte e degli adempimenti richiesti agli enti locali.
Il Programma 2025 pone tra gli obiettivi quello di una semplificazione complessiva del bando, rivedendo il format di presentazione delle domande, con una riduzione dei campi liberi da compilare e limitando a contenuti essenziali e specifici il contenuto descrittivo da produrre, nonché verificando la fattibilità di attivare una informatizzazione della procedura di rendicontazione, con la presentazione su piattaforma della Relazione finale e relativi giustificativi amministrativi, per favorire una ancor più celere liquidazione finale dei contributi.
numerosi piccoli Comuni, pur riconoscendo l'importanza dei percorsi partecipativi e la valenza degli strumenti offerti dalla Regione, hanno difficoltà nel partecipare ai bandi per via della complessità delle procedure e della carenza di personale adeguatamente formato o disponibile a seguire l'intero iter progettuale, dall'adesione al bando alla fase di attuazione e rendicontazione.
è già da anni prassi operativa delle strutture sia di Giunta che di Assemblea la previsione di sessione pubbliche di supporto tecnico metodologico per la stesura dei progetti, nonché, da parte delle strutture di Giunta, offrire anche supporto a sportello nella fase di rendicontazione amministrativa.
La sperimentazione della piattaforma di e-democracy PartecipAzioni, messa a disposizione dei beneficiari del bando, è accompagnata da un supporto tecnico-metodologico per tutta la durata dei progetti.
Ritenuta condivisibile la richiesta degli enti locali di essere maggiormente supportati, sotto il profilo tecnico, vista anche l’aumentata complessità dei progetti che gli stessi vanno a realizzare.
i processi di partecipazione possono essere un modo per superare la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, rendendoli protagonisti delle scelte sul proprio territorio.
È importante che la Regione prosegua nel percorso di attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale e della legge regionale n. 15/2018, se del caso valutando modifiche in grado di migliorare e potenziare gli strumenti da essa previsti.
Tutto ciò premesso e considerato,
a valutare l'opportunità, nell'ambito dell'obiettivo della semplificazione, anche normativa, di prevedere una modifica delle disposizioni di cui al Capo III (Modalità, criteri di ammissione ai contributi regionali e certificazione di qualità) della legge regionale n. 15 del 2018, alla luce dell'esperienza applicativa maturata dal 2018 ad oggi.
Ad implementare, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, le risorse al fine di supportare i Comuni di piccole dimensioni, anche attraverso forme di assistenza tecnica o supporto metodologico, con l'obiettivo di facilitarne la partecipazione ai bandi e la gestione delle diverse fasi progettuali previste dalla legge regionale n. 15/2018.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 15 aprile 2025