n.55 del 12.03.2025 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 181 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea ad intraprendere ogni iniziativa volta a celebrare l'80° anniversario del primo voto delle donne, per il pieno riconoscimento dell'elettorato attivo e passivo, l'uguaglianza di genere nel lavoro e nella società, e il contrasto alla violenza. A firma dei Consiglieri: Lembi, Castellari, Costi, Bosi, Ferrari, Carletti, Costa, Lori, Calvano, Parma, Daffadà, Fornili, Albasi, Massari, Donini, Petitti, Sabattini, Proni, Fiazza, Arduini, Critelli, Lucchi, Ancarani, Quintavalla, Valbonesi, Trande, Zappaterra, Burani, Paldino, Muzzarelli, Gordini, Casadei, Larghetti
- tra il 2025 e il 2026 ricorre l’80esimo anniversario del suffragio universale in Italia, completato tra il 1945 ed il 1946 con il riconoscimento dell’elettorato attivo e passivo delle donne, un anniversario di grande valore per l’Italia e quindi anche per l’Emilia - Romagna;
- si trattò del primo voto per le italiane, dopo che per venti volte, dal primo Parlamento unitario, fu presentata la proposta di estensione del diritto di voto alle donne e per venti volte fu respinta;
- Il 1° febbraio 1945 venne emanato il decreto legislativo luogotenenziale n. 23, “Estensione alle donne del diritto di voto”, nel Consiglio dei ministri presieduto da Ivanoe Bonomi, su proposta di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti;
- Il 10 marzo 1946 (nell’imminenza del voto amministrativo) venne emanato il decreto n. 74 “Norme per l’elezione dei deputati all’Assemblea costituente”, più conosciuto come De Gasperi-Togliatti, in cui, all’art. 7 si sancisce il diritto all’elettorato passivo delle donne, il diritto quindi ad essere anche candidate, completando così una lunga marcia per la partecipazione alla vita politica della nazione, iniziata a cavallo tra Ottocento e Novecento;
- nel 1946 si svolsero le prime elezioni amministrative dalla caduta del fascismo e per la prima volta uomini e donne votarono insieme, in Emilia-Romagna, rispettivamente, il 24 marzo a Bologna, il 31 marzo a Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara e Forlì e il 7 aprile a Ravenna e Parma nelle tornate elettorali amministrative tenutesi tra marzo e aprile; completeranno le elezioni comunali in tutto il Paese altre tornate elettorali che si svolsero tra ottobre e novembre del 1946;
- le italiane votarono tutte insieme per la prima volta in una consultazione politica il 2 giugno 1946 per il referendum istituzionale fra Monarchia e Repubblica e per l’elezione dell’Assemblea costituente. La percentuale delle partecipanti al voto fu altissima (89% delle aventi diritto) e furono elette 21 donne su 506 componenti dell’Assemblea (il 50% sul totale delle candidate, pari al 3,7% di chi venne eletto/a; circa 2000 le elette nei Consigli comunali).
- come l’ingresso delle donne nella vita pubblica non sia mera inclusione, ma abbia prodotto e produca mutamenti materiali e istituzionali; evidenza di questo si trova anche nell’innovazione nei servizi pubblici negli Enti locali, nel lavoro nelle Regioni, come pure nelle leggi che le donne hanno promosso, tutte attività istituzionali che hanno cambiato in meglio il volto dell’Italia;
- che numerosi studi e lavori testimoniano quanto appena affermato, come, solo per fare un esempio, “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia” della Fondazione Nilde Iotti, da cui l’elenco che segue è tratto:
- 1950
Legge 26 agosto 1950, n. 860 “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri.
Ha introdotto il divieto di licenziamento dall’inizio della gestazione fino al compimento del primo anno di età del bambino; il divieto di adibire le donne incinte al trasporto e al sollevamento di pesi ed altri lavori pericolosi, faticosi o insalubri; il divieto di adibire al lavoro le donne nei tre mesi precedenti il parto e nelle otto settimane successive salvo possibili estensioni. Viene garantita l’assistenza medica al parto, periodi di riposo per l’allattamento nonché il trattamento economico durante le assenze per maternità.
- 1956
Legge 22 maggio 1956, n. 741 “Ratifica ed esecuzione delle Convenzioni numeri 100, 101 e 102 adottate a Ginevra dalla 34ª e dalla 35ª sessione della Conferenza generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro”.
Legge sulla parità retributiva, che ha reso esecutiva la convenzione O.I.L. n.100 del 1951.
Legge 27 dicembre 1956, n. 1441 “Partecipazione delle donne all’ amministrazione della giustizia nelle Corti di assise e nei Tribunali per i minorenni”.
- 1958
Legge 20 febbraio 1958, n. 75 “Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui”. (Legge Merlin)
Legge 13 marzo 1958, n. 264 “Tutela del lavoro a domicilio”.
- 1960
Accordo sindacale che abolisce ogni qualificazione specificamente femminile dei contratti di lavoro.
- 1962
Legge 31 dicembre 1962, n. 1859 “Istituzione ed ordinamento della Scuola Media Statale”.
- 1963
Legge 9 gennaio 1963, n. 7 “Divieto di licenziamento delle lavoratrici per causa di matrimonio e modifiche alla legge 26 agosto1950, n. 860: “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri”.
Legge 5 marzo 1963, n. 389 Pensione alle casalinghe.
Legge 9 febbraio 1963, n. 66 che afferma il diritto delle donne ad accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie senza limitazioni concernenti le mansioni o i percorsi di carriera.
- 1964
Abolizione “Coefficiente Serpieri” in agricoltura introdotto con legge nel 1934, un sistema di valutazione in base al quale il lavoro svolto da una donna veniva considerato pari al 50% di quello svolto da un uomo.
- 1966
La Corte di Cassazione dichiara nulli i contratti collettivi in contrasto con l’art. 37 della Costituzione.
- 1968
Legge 18 marzo 1968, n. 444 “Ordinamento della Scuola Materna Statale”.
Sentenza del 19 dicembre 1968 della Corte costituzionale.
L’adulterio femminile non è più considerato reato. Fino ad allora la moglie adultera e il correo erano puniti con la reclusione fino ad un anno, mentre non era prevista nessuna pena per il marito adultero.
- 1970
Legge 1 dicembre 1970, n. 898, “Disciplina dei casi di scioglimento di matrimonio” ha introdotto il divorzio nella legislazione italiana.
Legge n. 300 del 1970 Disciplina dello Statuto dei lavoratori”.
- 1971
Legge 6 dicembre 1971, n. 1044 Piano quinquennale per l’istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato.
Legge 30 dicembre 1971, n. 1204 Tutela delle lavoratrici madri.
- 1975
Legge 19 maggio 1975, n. 151 “Riforma del diritto di famiglia”.
Legge 23 dicembre 1975, n. 698, che scioglie l’opera nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia.
Legge 29 luglio 1975, n. 405 “Istituzione dei consultori familiari”.
- 1977
Legge 9 dicembre 1977, n. 903, Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro che vieta qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, la retribuzione e la carriera.
- 1978
Legge 22 maggio 1978, n. 194 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”.
Legge 23 dicembre 1978, n. 833 “Istituzione del servizio sanitario nazionale” (detta anche “Riforma sanitaria”).
Legge 13 maggio 1978, n. 180 “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”, Legge Basaglia di riforma della psichiatria.
- 1981
Legge 5 agosto 1981, n. 442 “Abrogazione della rilevanza penale della causa d’onore”.
- 1982
Legge 14 aprile 1982, n. 164 “Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso”.
- 1983
La Corte costituzionale stabilisce la parità tra padri e madri circa i congedi dal lavoro per accudire i figli.
Legge 4 maggio 1983, n.184 “Disciplina delle adozioni e dell’affidamento familiare”.
Legge 21 aprile 1983, n. 123 “Disposizioni in materia di cittadinanza”.
- 1987
Legge 29 dicembre 1987, n. 546 “Indennità di maternità per le lavoratrici autonome”.
- 1990
Legge 22 maggio 1990, n. 164 “Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna”.
Legge 26 giugno 1990, n. 162 “Aggiornamento, modifiche e integrazioni della legge 22 dicembre 1975, n. 685, recante discipline degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Prevenzione cura e riabilitazione dei relativi stati di tossico-dipendenza”.
Legge 11 dicembre 1990, n. 379 “Indennità di maternità per le libere professioniste”.
- 1991
Legge 10 aprile 1991, n. 125 “Azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro”.
Legge 19 luglio 1991, n. 216 “Norme per progetti di intervento in favore dei minori soggetti a rischio di coinvolgimento in attività criminose”.
Legge 11 agosto 1991, n. 266 “Legge quadro sul volontariato sociale”.
Legge 8 novembre 1991, n. 381 “Disciplina delle cooperative sociali”.
- 1992
Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili”.
Legge 25 febbraio 1992, n. 215 “Azioni positive in tema di imprenditoria femminile”.
- 1993
Legge 25 marzo 1993, n. 81 “Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale”, introduce le prime norme antidiscriminatorie in ambito elettorale e stabilisce che il 30% delle candidature nelle liste per le elezioni amministrative siano donne, ma la norma venne annullata dalla Corte costituzionale nel 1995.
- 1996
Legge 15 febbraio 1996, n. 66 “Norme contro la violenza sessuale”.
- 1997
Legge 27 dicembre 1997, n. 449 “Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica”. L’articolo 59, comma 16 prevede la tutela della maternità delle lavoratrici parasubordinate.
Legge 28 agosto 1997, n.285 “Disposizioni per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Legge 23 dicembre 1997, n. 451 “Istituzione della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’Osservatorio nazionale per l’infanzia”.
- 1998
Legge 6 marzo 1998, n. 40, “Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione giuridica dello straniero” poi assunta nel D.lgs. 25 luglio1998, n. 286.
Legge 21 maggio 1998, n. 162 “Misure di sostegno in favore di persone con handicap grave”.
Legge 3 agosto 1998, n. 269 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno dei minori, quali nuove forme in riduzione di schiavitù”.
Legge 23 dicembre 1998, n. 448 “Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli” (art. 65); “Assegno di maternità” (art. 66).
Legge 31 dicembre 1998, n. 476 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a l’Aia il 29 maggio 1993”.
Modifiche alla legge n. 184 in tema di adozioni.
- 1999
Legge 18 febbraio 1999, n. 45 “Disposizioni per il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga e in materia di personale dei servizi per le tossicodipendenze”.
Legge 3 giugno 1999, n. 157 “Nuove norme in materia di rimborso delle spese per consultazioni elettorali e referendarie ed abrogazione delle disposizioni concernenti la contribuzione volontaria ai movimenti e partiti politici”.
Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229 “Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale, a norma dell’articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419”.
Decreto Legislativo 20 ottobre 1999, n. 300 “Delega al Governo per l’istituzione del Servizio Militare Volontario Femminile”.
Legge 8 dicembre 1999, n. 493 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”.
- 2000
Legge 8 marzo 2000, n. 53 “Disposizioni per il sostegno della maternità e paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città”.
Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per un sistema integrato di servizi e prestazioni sociali”.
Legge 7 dicembre 2000, n. 383 “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”.
- 2001
Legge 8 marzo 2001, n. 40 “Misure alternative alla detenzione a tutela del rapporto tra detenute e figli minori”.
Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’art. 15 della legge 8 marzo 2000 n. 53”.
Testo Unico raccoglie le disposizioni contenute in oltre 25 norme ordinando tutta la materia a tutela della maternità e paternità.
Vengono sistematizzate le norme vigenti sulla salute della lavoratrice, sui congedi di maternità, paternità e parentali, sui riposi e permessi, sull’assistenza ai figli malati, sul lavoro stagionale e temporaneo, a domicilio e domestico, le norme di cui usufruiscono le lavoratrici autonome e le libere professioniste.
Legge 28 marzo 2001, n.149 “Modifiche alla legge n. 184 in materia di adozione ed affidamento minori”
Legge 5 aprile 2001, n. 154, “Misure contro la violenza nelle relazioni familiari”.
- 2003
Legge costituzionale 30 maggio 2003, n. 1 “Modifica dell’art. 51 della Costituzione”.
L’art. 51 della Costituzione («Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizione di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge») viene modificato, con l’aggiunta: «A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini».
Decreto costituzionale 9 luglio 2003, n. 216 “Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”.
Legge 14 febbraio 2003, n. 30 “Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro”.
Legge 11 agosto 2003, n. 228 “Misure contro la tratta di persone”.
- 2004
Legge 19 febbraio 2004, n. 40 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”.
Legge 8 aprile 2004, n. 90, “Norme in materia di elezioni dei membri del Parlamento europeo e altre disposizioni inerenti ad elezioni da svolgersi nell’anno 2004”.
L’art. 3 prescrive che le liste circoscrizionali, aventi un medesimo contrassegno, debbano essere formate in modo che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati.
- 2006
Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell’art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246”.
- 2007
Legge 17 ottobre 2007, n. 188 contro le dimissioni in bianco. Tale legge è stata abrogata a pochi mesi dalla sua entrata in vigore dall’art. 39, comma 10, lettera E del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazione dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (Governo Berlusconi).
- 2009
Decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 (conv. Legge 23 aprile 2009, n. 38), “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori”.
- 2010
Legge 15 marzo 2010, n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”.
- 2011
Legge 21 aprile 2011, n.62 “Modifiche al codice di procedura penale ed alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”.
Legge 12 luglio 2011, n. 120 “Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 concernente la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati”.
Legge 12 luglio 2011, n.112 “Istituzione dell’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza”.
- 2012
Legge 23 novembre 2012, n. 215 “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli Enti Locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni”
Legge 10 dicembre 2012, n. 219 Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali
- 2013
Legge 27 giugno 2013, n. 77 Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne
Legge 15 ottobre 2013, n. 119 Conversione in legge con modifiche del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle Province
- 2014
Legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni. Parità di genere nell'accesso alle cariche pubbliche
Legge 22 aprile 2014, n. 65 Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, recante norme per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, in materia di garanzie per la rappresentanza di genere, e relative disposizioni transitorie inerenti alle elezioni da svolgere nell'anno 2014
Legge 28 aprile 2014, n. 67 Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili
Lege 11 agosto 2014, n. 125 Disciplina generale sulla cooperazione allo sviluppo
- 2015
Legge 6 maggio 2015, n. 55 Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi
Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni vigenti
Legge 7 agosto 2015, n. 124 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche
Legge 18 agosto 2015, n. 134 Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie
Legge 18 agosto 2015, n. 141 Disposizioni in materia di agricoltura sociale
Legge 19 ottobre 2015, n. 173 Modifica alla legge 4 maggio 1983, n.184 sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare
Legge 15 dicembre 2015, n. 194 Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare
Legge 28 dicembre 2015, n. 208 comma 790 Codice Rosa
Legge 28 dicembre 2015, n. 208 art. 1 comma 298 Riscatto del periodo di maternità facoltativo
- 2016
Legge 20 maggio 2016, n. 76 Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze
Legge 16 giugno 2016, n. 115 Modifica dell'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654 in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale
Legge 22 giugno 2016, n. 112 Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare
Legge 19 agosto 2016. n. 166 Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici ai fini di solidarietà sociale e limitazione degli sprechi
Legge 29 ottobre 2016. n. 81 Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo del lavoro agricolo
Legge 11 dicembre 2016, n. 232, articolo 1, commi da 179 a 186 APE sociale Legge 243/ 2004, legge 208/2015, legge 232/2016 e d.l. 4/2019 Opzione donna
- 2017
Senato della Repubblica - Delibera del 18 gennaio 2017 Commissione d'inchiesta parlamentare sul femminicidio
Legge 15 marzo 2017, n. 33 Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali
Legge 16 marzo 2017, n. 30 Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile
Legge 7 aprile 2017, n. 47 Disposizioni in materia di misure di protezione dei bambini stranieri non accompagnati
Legge 22 maggio 2017, n. 81 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi di lavoro subordinato
Legge 29 maggio 2017, n. 71 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo
Legge 3 luglio 2017, n.105 Modifiche al Codice penale, al codice di procedura penale e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960 n.570, a tutela dei Corpi politici, amministrativi o giudiziari e dei loro singoli componenti
Legge 31 luglio 2017, n. 119 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale
Legge 3 novembre 2017, n. 165 Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica
Legge 22 dicembre 2017, n. 219 Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento
- 2018
Legge 11 gennaio 2018, n. 3 Delega al Governo in materia di sperimentazione cinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute
Legge 11 gennaio 2018, n. 3, art. 3 Disposizioni sulla medicina di genere
Legge 11 gennaio 2018, n. 4 Modifiche al codice civile, al codice penale e al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici.
- 2019
Legge 19 luglio 2019, n. 69 Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica (cosiddetto “Codice Rosso”)
- 2020
Legge 13 febbraio 2020, n. 15 Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura
- 2021
Legge 15 gennaio 2021, n. 4 Ratifica della Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sull'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro
Legge delega 1 aprile 2021, n. 46 «Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico» e decreto attuativo di Istituzione dell'assegno unico universale
Legge 5 novembre 2021, n. 162 Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 arile 2006, n. 198 e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo
Legge 9 dicembre 2021, n. 220 Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo
- 2022
Legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1 Modifiche agli artt. 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente
Legge 7 aprile 2022, n. 32 Deleghe al governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (Family act)
Legge 5 maggio 2022, n. 53 Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere
- 2023
Legge 24 novembre 2023, n. 168 recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”, pubblicata nella G.U. Serie Generale n. 275 del 24 novembre 2023, entrando in vigore il 9 dicembre 2023.
- Legge n. 122 del 2023, che interviene su uno degli aspetti caratterizzanti la procedura da seguire nei procedimenti per delitti di violenza domestica e di genere, ovvero l'obbligo per il pubblico ministero di assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato;
- che con la Legge n.197 del 2022 viene reso strutturale il cosiddetto “reddito di libertà”, ossia un contributo economico per le donne in difficoltà e vittime di violenza.
- a livello europeo, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona si è risolto definitivamente – benché non sull’intero scacchiere europeo – il problema dell'attribuzione di valore giuridico vincolante alla Carta dei diritti fondamentali (art. 6 TUE) e quindi agli articoli 21 e 23 sul divieto di discriminazioni e la parità di trattamento;
- il nuovo articolo 2 del Trattato UE incardina tra i valori fondamentali l'uguaglianza e prefigura “una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini”;
- la dichiarazione secondo cui “nelle sue azioni l'Unione mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità tra uomini e donne”, cioè il cosiddetto gender mainstreaming, diventa autonoma disposizione (art. 8 TFUE). A questo si aggiunge un paragrafo rafforzativo: “nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione mira a combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione e le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale” (art. 10 TFUE);
- la Tabella di marcia per la parità fra le donne e gli uomini (2006-2010) e la nuova strategia per la parità (una continuazione della Tabella di marcia) sostengono gli obiettivi del programma sulla parità fra le donne e gli uomini definendo a tal fine sei settori prioritari e indicando obiettivi e azioni cruciali in grado di facilitarne la realizzazione: la pari indipendenza economica per donne e uomini, la conciliazione tra vita privata e attività professionale, la pari rappresentanza nel processo decisionale, la lotta contro la violenza di genere, l’eliminazione degli stereotipi e la promozione della parità nelle politiche di sviluppo.
- la Strategia dell’Unione europea per la parità di genere 2020-2025 (COM(2020) 152 final- COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI - Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025);
- la Strategia nazionale sulla parità di genere 2021-2026, che si ispira alla Gender Equality Strategy 2020-2025 dell’Unione europea, con una prospettiva di lungo termine, e rappresenta lo schema di valori, la direzione delle politiche che dovranno essere realizzate e il punto di arrivo in termini di parità di genere;
La Strategia è una delle priorità trasversali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
- lo Statuto della Regione Emilia-Romagna, che, all’articolo 4 (Politiche del lavoro) specifica che “La Regione, in armonia con i principi della Costituzione italiana e dell'Unione europea, opera per (…) “c) rimuovere gli ostacoli che limitano o impediscono le pari opportunità e il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa” e all’articolo 41 (Commissione per le Pari Opportunità fra donne e uomini) prevede l’istituzione, presso l'Assemblea legislativa, della Commissione per le Pari Opportunità fra donne e uomini, poi attuato con legge regionale, 15 luglio 2011, n.8.
- quanto indicato nel programma di mandato della Giunta per la XII legislatura, secondo cui la Regione è fortemente impegnata nella costruzione di una società equa e paritaria che, dalle famiglie ai luoghi di studio e di lavoro, e nelle istituzioni, metta sempre le donne e gli uomini in una condizione reale di uguali diritti, doveri e opportunità, dato che non c’è possibilità di ulteriore progresso sociale ed economico senza la piena inclusione e valorizzazione delle donne. La prima sfida è culturale: la premessa per ridurre ed eliminare una volta per tutte le distanze civili e sociali tra donne e uomini è contrastare discriminazioni e stereotipi di genere che sono ancora radicati nella nostra società;
- obiettivi fondamentali che si ritrovano nel programma di mandato sono diffondere una cultura delle pari opportunità e educare al rispetto delle differenze, prevenendo e contrastando la violenza e le discriminazioni di genere, in attuazione della L.R. n. 6/2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e della L.R. n. 15/19 “Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”;
- occorre un profondo mutamento culturale su questi temi, che deve coinvolgere l’intera società, a partire dalle giovani generazioni, tenendo in considerazione anche lo scenario delle discriminazioni multiple;
- in una società in cui il lavoro di cura ricade principalmente ancora sulle donne e in cui maternità e lavoro sono ancora, troppo spesso, scelte di vita alternative, le donne finiscono per essere sistematicamente penalizzate: occorre in tal senso lavorare per rimuovere gli ostacoli materiali e culturali relativi al lavoro di cura, che impediscono reali pari opportunità, anche attraverso nuovi strumenti per favorire la conciliazione tra tempi di vita e lavoro, la condivisione delle responsabilità di cura, educative, assistenziali tra uomini e donne e servizi innovativi di welfare aziendale.
- ad intraprendere ogni iniziativa volta a celebrare l'ottantesimo anniversario del suffragio universale in Italia, con particolare riferimento:
a) alla uguaglianza tra uomini e donne nell’ingresso, nella permanenza e nell’uscita dal mercato del lavoro;
b) alla uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro non retribuito (cura, conciliazione, condivisione);
c) al contrasto alla violenza contro donne e minori,
ambiti in cui, ad 80 anni di distanza da quel primo voto, rimane molta strada da fare verso la parità, l’uguaglianza e l’equità come sancito dalla Costituzione;
- a valutare l’opportunità̀ di istituire, di concerto con l’Assemblea legislativa e, nella fattispecie, con la Commissione assembleare VI - Per la parità e per i diritti delle persone e Cultura- un Comitato per le celebrazioni dell’80esimo anniversario del suffragio universale e la possibilità, nell’ambito del bilancio di previsione 2025-2027, di destinare risorse anche attraverso un bando rivolto ai Comuni ed Enti locali della Regione, alle celebrazioni dell’80esimo anniversario del suffragio universale, con particolare riferimento al primo voto delle italiane.
Approvata all’unanimità dalla Commissione VI Per la parità e per i diritti delle persone e Cultura nella seduta del 20 febbraio 2025.