L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Considerato che
la manovra finanziaria del Governo scarica la crisi sul settore pubblico:
per i tagli imposti dal Governo alle Regioni e agli Enti locali che comporteranno inevitabilmente la drastica riduzione dei servizi o nuovi costi a carico dei cittadini;
e per il peggioramento delle condizioni di tutto il lavoro pubblico, nello specifico, dei lavoratori precari, delle donne, degli insegnanti, degli operatori sanitari;
Ritenuto che
il congelamento per tre anni delle retribuzioni dei dipendenti pubblici e il blocco del turn over sono misure socialmente inique, perché discriminano una intera categoria di lavoratori;
l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni e il rinnovamento non si possono perseguire attraverso la vessazione di una categoria ma, invece, con gli investimenti, anche nel campo delle risorse umane e intellettuali;
l’innalzamento dell’età di pensionamento per tutti i lavoratori, anche per chi ha 40 anni di contributi o 65 anni di età, di circa un anno, l’imposizione della soglia dei 65 anni di età per le donne del pubblico impiego e il mancato finanziamento della cassa in deroga per il 2011 sono norme assolutamente inique e irragionevoli;
Valutato che
il ddl sull’arbitrato è un attacco al diritto del lavoro che ha implicazioni molto più pesanti del già gravissimo aggiramento della legge che prevede il licenziamento solo per giustificato motivo (art. 18);
Esprime
in virtù di queste ragioni di merito, piena condivisione delle motivazioni e degli obiettivi alla base dello sciopero generale indetto dalla CGIL per il prossimo 25 giugno 2010.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 23 giugno 2010