Testo

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

è notizia di pochi giorni fa che tra l'Editore dell'Agenzia Dire e le rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici non si giungerà ad un accordo in riferimento al blocco dell'iter di licenziamento collettivo avviato dall'Editore nel settembre di quest'anno.

L'ufficialità della notizia giunge a fronte della firma del verbale di mancato accordo tra le parti siglato a Roma il 13 dicembre presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.   Tale atto chiude, seppur formalmente, la vicenda mettendo l'Editore nelle condizioni di attuare i licenziamenti di 15 lavoratori e lavoratrici.

La gravità della vicenda, ma soprattutto l'aggravarsi negli ultimi tre mesi della crisi, era ben nota al Governo secondo quanto ammesso dallo stesso Ministro in riposta ad un Question Time presentato in IX Commissione alla Camera ad inizio ottobre.

L'annuncio dei licenziamenti era stato dato a settembre ovvero ad una settimana esatta dopo la fine del contratto di solidarietà, durato quasi due anni e accettato dai giornalisti per la salvaguardia dei livelli occupazionali, nonostante il sacrificio economico connesso, sacrificio reso ancora più importante da pagamenti a singhiozzo degli stipendi, liquidati nell'ultimo anno quasi sempre in due soluzioni.

già dal 2021, in occasione del cambio di proprietà, il nuovo editore denunciava le gravi difficoltà dell'Agenzia per il prosieguo delle attività a causa di un deficit finanziario importante, derivante anche dalla perdita di numerose commesse, soprattutto pubbliche, che hanno fatto registrare un consistente calo di fatturato: si parlava del 30% in meno rispetto allo storico, derivante soprattutto dalle vicende giudiziarie che hanno interessato la precedente proprietà.

La notizia dei licenziamenti è resa ancora di più inaccettabile da fatto che proprio nei prossimi mesi l'Agenzia, con i nuovi bandi 2024 a supporto dell'Editoria di rilievo nazionale, incasserà i fondi previsti dalla riforma delle agenzie di stampa: sul punto già diversi Parlamentari,  soprattutto dell'opposizione, hanno denunciato l'illogicità della cosa e dichiarato che presenteranno interrogazioni in aula al Ministro affinchè si esprima sull'opportunità o meno di concedere contributi pubblici a chi licenzia.

Evidenziato che

anche codesta Assemblea legislativa, interessandosi al problema, approvò con il sostegno della maggioranza e delle opposizioni, nella seduta d'aula del 24 gennaio 2023, una risoluzione con la quale impegnava la Giunta Regionale a farsi parte attiva per la risoluzione della vertenza tra la proprietà ed i lavoratori con le loro rappresentanze sindacali, nonché a rendersi disponibile a partecipare ad eventuali tavoli nazionali;

in esito a tale risoluzione, l'Assessore Colla ha scritto al Sottosegretario di Stato con delega all'informazione e all'editoria, On. Alberto Barachini, per chiedere un intervento del Governo volto a raggiungere una soluzione condivisa che garantisse i livelli occupazionali, il recupero degli stipendi arretrati e un sostenibile piano di rilancio aziendale.

Sottolineato che

l'Agenzia Dire è una delle realtà più conosciute nel settore del lancio delle notizie e della comunicazione, che può contare su 33 notiziari quotidiani d'informazione, di cui 13 nazionali e 20 regionali, attivi 7 giorni su 7, con una produzione media di oltre 2.000 lanci multimediali al giorno; nonché su 6 newsletters, 7 tra TG e TG tematici.

La professionalità e la competenza di questi lavoratori e queste lavoratrici sono da anni testimoniate dalle gare pubbliche vinte e dalle numerose commesse pubbliche eseguite, nonché dal contratto in essere con la Regione, sulla base del quale la DIRE offre al nostro Ente servizi in materia di notiziari generali, tematici e di produzione multimediale;

la Regione ha sempre valorizzato, incentivato e protetto il lavoro di qualità e stabile tanto da farne menzione anche nel "Patto per il Lavoro e per il Clima" con il quale si prevede l'impegno per tutti i firmatari aderenti a salvaguardare i posti di lavoro tramite azioni condivise, soprattutto nei periodi emergenziali, basandosi anche sulla collaborazione reciproca per gestire situazioni di crisi aziendale.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

ad individuare e cercare di porre in essere tutte le azioni rimaste ancora percorribili per scongiurare il licenziamento collettivo, sollecitando in tutte le sedi opportune l'editore a ritirare immediatamente i licenziamenti ed elaborando proposte di risoluzione della crisi aziendale facendosi parte attiva sia con la proprietà che con le rappresentanze dei lavoratori e lavoratrici.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 21 dicembre 2023

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ultima modifica 2023-12-29T11:52:21+01:00

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