Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA  

Visti:

  • la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa;
  • il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”;

Premesso che:

  • con propria deliberazione n. 2001 del 27 dicembre 2011, è stata approvata la zonizzazione del territorio e la classificazione di zone e agglomerati ai fini della valutazione della qualità dell’aria ambiente, in attuazione agli articoli 3 e 4 del D. Lgs. n. 155/2010, successivamente modificata dalla propria deliberazione n. 1998 del 23 dicembre 2013 e poi confermata dalla propria deliberazione n. 1135 del 08/07/2019;
  • con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n.115 del 11/04/2017, in attuazione dellgs.155/2010, è stato approvato il Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020)contenente le misure atte a ridurre l’inquinamento atmosferico e rientrare entro il 2020 nei valori limiti fissati dall’Unione Europea;
  • con propria deliberazione n. 2130 del 13 dicembre 2021 “Ulteriori misure straordinarie in materia di tutela della qualità dell’aria e proroga del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020). Formalizzazione del coinvolgimento del livello nazionale per l’adozione di misure relative a sorgenti di emissione su cui la Regione non ha competenza amministrativa e legislativa”, vengono prorogate, tra l’altro, le disposizioni del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020) fino all’approvazione del nuovo piano;
  • con propria deliberazione n. 1158 del 11 luglio 2022 è stato approvato il documento programmatico contenente gli Obiettivi strategici e le scelte generali del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030);
  • fra le misure contenute nel PAIR2020 vi è tra l’altro, la limitazione all’utilizzo di impianti per il riscaldamento domestico alimentate da biomasse legnose (camini aperti, camini chiusi, stufe e cucine a legna o pellet, caldaie alimentate a pellet o cippato) maggiormente inquinanti, fino a 2 stelle, e in periodo emergenziali (allerta smog) nei ComuniPAIR, lo stop riguarda impianti fino a 3 stelle;
  • con il nuovo Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030), la cui proposta è stata adottata con DGR n. 527 del 3/4/2023 e che è attualmente nella fase finale di approvazione, è previsto, dalla sua entrata in vigore, l’obbligo di installazione sul territorio regionale di impianti a biomassa per riscaldamento domestico almeno 5 stelle , l’applicazione delle limitazioni in tutti i comuni di pianura oggetto del presente bando e un progressivo aumento nel tempo delle categorie di apparecchi limitati;

Richiamate:

  • la L.R. n. 3/1999, in particolare gli articoli 99 e seguenti, i quali disciplinano l’adozione e la gestione del Piano di Azione Ambientale per lo sviluppo sostenibile della Regione, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 34, commi 4 e 5, del D.Lgs. n. 152 del 2006 e degli obiettivi della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile prevista dal medesimo articolo;
  • la Legge regionale n. 46 del 12 luglio 2011 con la quale è stato approvato il "Piano di Azione Ambientale per un futurosostenibile della Regione Emilia-Romagna 2011/2013" quale importante strumento di pianificazione al cui interno sono elencate le principali linee di intervento ed azione a livello regionale nel campo delle politiche rivolte al raggiungimento della sostenibilità ambientale;
  • la propria deliberazione n. 1840 del 08 novembre 2021, con la quale è stata approvata la Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, con cui la Regione assume gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e aggiorna il Piano di azione ambientale;

Considerato che:

  • propria deliberazione n. 1216 del 21 luglio 2014 è stata attivata la seconda fase attuativa della programmazione prevista al punto 6.2 “Progetti Regionali” del "Piano di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2011/2013";
  • all’interno di tale propria deliberazione è inserito l’OBIETTIVOSTRATEGICO 2: Azioni per il miglioramento della qualità dell’aria necessarie al fine di rispettare i limiti per le polveri sottili (PM10) e gli ossidi di azoto e rispondere alla procedura di infrazione comunitaria per il PM10;

Visto:

  • l’articolo 30, comma 14-ter, del D.L. 30 aprile 2019, n. 34 recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, convertito in legge 28 giugno 2019, n. 58, che ha destinato ai capitoli del Ministero dell’Economia e delle Finanze apposite risorse statali per l’adozione di misure di contrasto all’inquinamento atmosferico nelle Regioni del Bacino Padano;
  • l’articolo 3 comma 1 del Decreto Direttoriale n. 412 del 18 dicembre 2020 che stabilisce che entro 90 giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta registrazione del medesimo decreto, le Regioni del Bacino Padano presentino al Ministero un progetto relativo ad una o più annualità contenente la descrizione dei singoli interventi da attuare, l’indicazione analitica dei costi da sostenere, un cronoprogramma sulla realizzazione e sulla ripartizione annuale delle spese per ciascun intervento con le relative tempistiche di presentazione delle rendicontazioni;
  • la nota prot. n. 1074/MATTM del 7 gennaio 2021 con la quale è stata comunicata alle Regioni del Bacino Padano l’avvenuta registrazione della Corte dei conti del Decreto Direttoriale n. 412 del 18 dicembre 2020;
  • il decreto direttoriale MITE-VA-189 del 12 agosto 2022, che ha modificato il suddetto D.D. 412/2020, ripartendo tra le regioni del Bacino Padano le risorse incrementali, pari ad 1 milione di euro per l’anno 2022, stanziate dall’art. 829 della L. 234/2021 sul fondo di cui al D.L. 14 agosto 2020, n. 104;
  • il decreto direttoriale MITE-VA- 347 del 22 novembre 2022, che ha modificato il citato DD. 412/2020, già rettificato dal suddetto D.D. 189/2022, ripartendo tra le Regioni del Bacino Padano le risorse incrementali, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, stanziate dall’art. 42, comma 5 ter della L. 91/2022, sul fondo di cui all’art. 30, comma 14 ter, del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 giugno 2019 n. 58;
  • il decreto direttoriale MASE-VA-417 del 7 agosto 2023, che ha modificato il citato D.D. 412/2020 ripartendo le risorse incrementali stanziate per gli anni 2023-2025 dalla L. 21 aprile 2023, n. 41;

Dato atto:

  • che con deliberazione di G.R. 1333/2021 è stato approvato il “Bando per la sostituzione di impianti inquinanti per riscaldamento civile a biomassa destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna, delle zone di pianura (it0892 pianura ovest, it0893 pianura est e it0890 agglomerato);
  • che il suddetto bando è stato chiuso in data 15 maggio 2023 per esaurimento dei fondi messi a disposizione;
  • che la Regione Emilia-Romagna, visto il successo del bando suddetto, con nota prot. n. 0790086.U del 7 agosto 2023, ha presentato alla Direzione Generale Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il progetto denominato “Secondo bando per la sostituzione di impianti inquinanti per riscaldamento civile a biomassa, destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna delle zone di pianura”;
  • che questa Regione ha provveduto a richiedere alla struttura competente il Codice Unico di Progetto (CUP) per la scheda progettuale dell’intervento in argomento e che la stessa struttura ha assegnato a tale iniziativa il CUP E47F23000090001;
  • che nel corso dell’istruttoria del progetto, svolta dalla suddetta Direzione Generale Valutazioni Ambientali, sono emersi degli aspetti meritevoli di approfondimento e pertanto sono stati organizzati due incontri, svolti in data 17 e 20 novembre 2023, con la Regione Emilia-Romagna nei quali il Ministero ha:
  • chiesto integrazioni da apportare ai contenuti della documentazione di rendicontazione;
  • chiesto ed ottenuto chiarimenti sui criteri di determinazione degli importi di massimali di contributo per gli impianti da incentivare;
  • chiesto l’inserimento nel progetto della presentazione di una relazione di monitoraggio intermedia, ai sensi dell’art. 8 del D.D. 412/2020;
  • infine, evidenziato le motivazioni per cui la previsione di inserire nel bando l’incentivazione della sostituzione degli impianti a biomassa classificati 5 stelle, oppure pompe di calore, già finanziati con il bando di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1333/2021, danneggiati a seguito degli eventi alluvionali 2023 non risulti ammissibile a finanziamento in quanto incompatibile con le finalità del programma D.D. 412/2020;  
  • che questa Regione con nota prot. n. 1162099 del 21 novembre 2023 ha presentato le integrazioni richieste per il progetto “Secondo bando per la sostituzione di impianti inquinanti per il riscaldamento civile a biomassa destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna nelle zone di pianura”, che mantiene inalterati nella sostanza gli interventi da finanziare previsti nel progetto e le relative risorse da investire, fornisce informazioni supplementari sulla documentazione contabile e ambientale oggetto di rendicontazione, aggiorna il cronoprogramma delle diverse fasi attuative e di rendicontazione e prevede l’inserimento dell’adempimento della relazione di monitoraggio intermedia;
  • che nella scheda progettuale integrativa inviata con la suddetta nota 1162099/2023, la Regione prevedeva ancora la richiesta di incentivare con le risorse finanziarie del programma D.D. 412/2020, la sostituzione di impianti a biomassa classificati 5 stelle e pompe di calore, già finanziati con il bando di cui alla deliberazione di G.R. n. 1333/2021 irrimediabilmente danneggiati a seguito degli eventi alluvionali del maggio 2023;
  • che con nota prot.n. 0194474 MASE del 28 novembre 2023 la Direzione Generale Valutazioni Ambientali, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ambientale (MASE), ha comunicato l’esito positivo della valutazione e l’approvazione del progetto “Secondo bando per la sostituzione di impianti inquinanti per il riscaldamento civile a biomassa destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna nelle zone di pianura”, ad esclusione degli interventi relativi all’incentivazione della sostituzione di impianti a biomassa classificati 5 stelle e pompe di calore, già acquistati con il bando di cui alla deliberazione di G.R. n. 1333/2021, risultanti da rottamare in quanto danneggiati in modo irreparabile a seguito deli eventi alluvionali che hanno colpito la Regione del maggio 2023;
  • che il progetto in argomento prevede una richiesta di risorse, pari a €. 10.139.000,00. Tale nota è stata acquisita dalla Regione al prot. 1193368 del 29 novembre 2023;
  • che la Direzione generale Valutazioni Ambientali del MASE, con decreto direttoriale n. 619 del 29 novembre 2023, ha provveduto all’assunzione dell’impegno di spesa in favore della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 3 comma 3 del Decreto Direttoriale n. 412 del 18 dicembre 2020;

Dato atto che si provvederà conseguentemente a variare il Bilancio di Previsione 2024-2026;

Ritenuto di approvare il “Secondo bando per la sostituzione di impianti inquinanti per riscaldamento civile a biomassa destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna delle zone di pianura”, finalizzato alla sostituzione dei generatori di calore a biomassa legnosa, di potenza inferiore ai 35 kW., quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

  • avente ad oggetto la concessione di incentivi a fondo perduto, per la rottamazione di un generatore di calore a biomassa legnosa (inferiore o uguale a 4 stelle) e contestuale acquisto di un nuovo generatore di calore a biomassa legnosa (5 stelle) o pompe di calore, avente una potenza al focolare inferiore o uguale a 35 ;  
  • rivolto a persone fisiche residenti in un Comune di pianura, identificato con IT0890 (Agglomerato), IT0892(Pianura Ovest), IT 0893(Pianura Est), della Regione Emilia-Romagna, i cui nomi sono in allegato al bando; 
  • l’entità del contributo integrativo regionale per la sostituzione del vecchio generatore con un nuovo impianto di categoria 5 stelle oppure con una pompa di calore, viene determinata in funzione delle tipologie d’impianto installato, come indicato nella tabella sottostante:

TIPOLOGIA NUOVI IMPIANTI

CONTRIBUTO MASSIMO

Caldaia a legna

Fino a €. 8.000,00

Caldaia a Pellet

Fino a €. 7.000,00

Pompe di Calore

Fino a €. 6.000,00

Termocamini/termostufe/termocucine*

Fino a €. 5.000,00

Inserto camino legna

Fino a €. 4.000,00

Inserto camino pellet

Fino a €. 4.000,00

Stufa a legna

Fino a €. 3.000,00

Stufa a pellet

Fino a €. 3.000,00

*termocucine ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori di calore all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento.

La somma del contributo GSE + quello regionale non può mai superare l’importo della spesa ammissibile validata dal GSE a questa Regione;

Dato atto che, in considerazione di quanto sopra:

  • che l’apertura del Bando sull’applicativo regionale potrà essere effettuata solo a partire dal 16 gennaio 2024, alle ore 15,00;
  • che per poter partecipare alla richiesta di contributo regionale il potenziale beneficiario deve risultare assegnatario del contributo previsto dal “Conto termico” erogato dal GSE, con decorrenza dal 1° gennaio 2023;
  • la modalità di valutazione che si intende adottare per la richiesta di contributo è quella definita “A  SPORTELLO”, ossia i contributi disponibili saranno erogati fino ad esaurimento dei fondi disponibili ai richiedenti in possesso dei requisiti secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande;
  • le modalità di presentazione delle candidature progettuali da parte dei cittadini, e della successiva valutazione delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 
  • verranno ammessi a contributo i cittadini che risulteranno in posizione utile sulla base del plafond disponibile e che avranno provveduto a concludere e rendicontare l’investimento nei tempi definiti dal Bando;  
  • alla concessione del contributo provvederà con propri atti il Dirigente del Settore Tutela dell’Ambiente, Area Rifiuti, Bonifica siti contaminati e Servizi pubblici ambientali, a rendicontazione dell’investimento;  

Dato atto altresì che l’attuazione dell’iniziativa oggetto del presente provvedimento potrà trovare copertura finanziaria a valere sulle risorse complessive di €. 10.139.000,00 assegnate alla Regione Emilia-Romagna con Decreto Direttoriale del MASE n. 619 del 29 novembre 2023, che saranno alloccate con successivo atto sui pertinenti capitoli del Bilancio di Previsione 2024-2026;

Visto il D. Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42;

Precisato che:

  • l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili degli investimenti che saranno oggetto operativo del presente bando verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D. Lgs. n. 118/2011;  
  • nello specifico, al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D. Lgs. n. 118/2011, con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;  
  • ne deriva in ragione di quanto sopra indicato, che le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D. Lgs. n. 118/2011, con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuatori individuati;  

Visti:

- il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

- la L.R. 6 settembre 1992, n. 32 “Norme per la disciplina del procedimento amministrativo e del diritto di accesso”;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” abrogazione della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e della L.R. 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- la propria deliberazione del 29 dicembre 2008 n. 2416 così come integrata e modificata dalla propria deliberazione del 10 aprile 2017 n. 468, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 "Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna";

- la propria deliberazione n. 325 del 7 marzo 2022 "Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale";

- la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";

- la propria deliberazione del 27 dicembre 2022 n. 2357 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

- la L.R. n. 24 del 27 dicembre 2022 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità Regionale 2023)”;

- la L.R. n. 25 del 27 dicembre 2022 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

- la propria deliberazione n. 289 del 28 febbraio 2023 “Approvazione delle "Linee guida per l'applicazione nell'ordinamento regionale del D.lgs. n. 39 del 2013, dell'art. 35 bis del D.lgs. n. 165 del 2001, degli artt. 6 e 13 del D.P.R. n. 62 del 2013 e dell'art. 18 bis della L.R. n. 43 del 2001";

- la deliberazione della Giunta regionale n. 380 del 13 marzo 2023 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell’Organizzazione 2023 - 2025”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”;

- la L.R. n. 10 del 28 luglio 2023 “Disposizioni collegate alla Legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025)”;

- la L.R. n. 11 del 28 luglio 2023 “Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1338 del 31 luglio 2023 “Aggiornamento del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023 - 2025”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 09 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;

 - la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

 - le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale del 13/10/2017 PG/2017/0660476 e del 21/12/2017 PG/2017/0779385 contenenti le indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della sopra citata deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Transizione Ecologica e contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa e Protezione Civile;

A voti unanimi e palesi  
delibera   
a) di approvare per le motivazioni di cui in premessa che qui si intendono richiamate il “Secondo bando per la sostituzione di impianti inquinanti per riscaldamento civile a biomassa destinato ai cittadini residenti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna, delle zone di pianura (definite ai sensi del D.LGS. 155/2010, IT0892 pianura ovest, IT0893 pianura est e IT0890 agglomerato)” di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale al presente atto deliberativo;
b) di stabilire che per accedere alla richiesta di contributo è necessario disporre delle credenziali di autenticazione SPID L2, Carta di Identità Elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS) e che le domande devono essere effettuate esclusivamente per via telematica dall’apposito applicativo informatico raggiungibile all’indirizzo https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/bandi/bandi-2023/sostituzione-impianti-biomassa-2023;
c) di stabilire che le modalità di presentazione delle domande da parte dei cittadini, nonché la procedura valutativa delle richieste sono contenute nel Bando di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
d) che l’apertura del Bando sull’applicativo regionale potrà essere effettuata solo a partire dal 16 gennaio 2024 ad ore 15;
e) di dare atto che l’attuazione dell’iniziativa oggetto del presente provvedimento trova copertura finanziaria a valere sulle risorse complessive di €. 10.139.000,00 assegnate alla Regione Emilia-Romagna con Decreto Direttoriale del MASE n. 619 del 29 novembre 2023, che saranno alloccate con successivi atti sui pertinenti capitoli del Bilancio di Previsione 2024-2026;
f) di dare atto che il contributo regionale verrà erogato a “sportello” e pertanto verranno erogati contributi fino ad esaurimento dei fondi disponibili, ai richiedenti in possesso dei requisiti secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande;
g) di dare atto che per poter partecipare alla richiesta di contributo regionale il potenziale beneficiario deve risultare assegnatario del contributo previsto dal “Conto termico” erogato dal GSE, con decorrenza dal 1° gennaio 2023;
h) di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D. Lgs. n. 118/2011;  
i) di dare atto che all’impegno di spesa e alla liquidazione del contributo provvederà con propri atti il Dirigente responsabile del Settore Tutela dell’Ambiente ed Economia Circolare, Area Rifiuti, Bonifica siti contaminati e Servizi pubblici ambientali, previa istruttoria della documentazione presentata e sulla base del plafond disponibile;
j) di dare atto che il Codice Unico di Progetto (CUP) acquisito ai sensi dell’art. 11, della Legge 16 gennaio 2003, è il n. E47F23000090001;
k) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative vigenti ed amministrative richiamate in parte narrativa;  
l) di pubblicare la presente deliberazione nel sito ER-Ambiente della Regione Emilia-Romagna.
m) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

Allegato 1. Bando;

Allegato A. Domanda di contributo;

Allegato B. Elenco Comuni di Pianura;

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ultima modifica 2023-12-22T09:57:32+01:00

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