Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

Visti:

  • il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 Giugno 2021, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;
  • il Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;
  • il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013;
  • l’Accordo di Partenariato tra Italia e Commissione europea relativo al ciclo di programmazione 2021-2027 elaborato sulla base degli articoli 10 e 11 del Reg (UE) 2021/1060, approvato con decisione di esecuzione della Commissione europea del 15 luglio 2022;

Richiamate:

  • la delibera di Giunta regionale n. 1899 del 14 dicembre 2020 che approva il Patto per il lavoro ed il Clima, sottoscritto tra la Regione Emilia-Romagna e le rappresentanze del sistema territoriale, che definisce obiettivi e linee di azione condivise per il rilancio e lo sviluppo dell’Emilia-Romagna, fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, finalizzato a generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile;
  • la delibera di Giunta Regionale n. 586 del 26 aprile 2021 che approva il Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027) e lo propone all’Assemblea legislativa;
  • la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 44 del 30 giugno 2021 avente ad oggetto “Approvazione del Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027)”;
  • la delibera di Giunta Regionale n. 1635 del 18 ottobre 2021 che definisce le aree territoriali per l'attuazione dell'Obiettivo di Policy 5 e adotta gli indirizzi operativi per l'elaborazione delle strategie territoriali integrate;
  • la delibera di Giunta Regionale n. 42 del 17 gennaio 2022 che definisce le aree territoriali per l'attuazione dell'Obiettivo di Policy 5 e aggiorna la DGR 1635/2021;
  • la delibera di Giunta Regionale n. 512 del 04 aprile 2022 che definisce le aree territoriali per l’attuazione delle aree territoriali per l’attuazione dell’Obiettivo di policy 5, quale aggiornamento della delibera di Giunta Regionale n. 42/2022;

Richiamate altresì:

  • la deliberazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 1895 del 15 novembre 2021 “Adozione del Programma Regionale FESR dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del Regolamento (UE) n. 2021/1060 e del Rapporto Ambientale di VAS. Proposta di approvazione all'Assemblea legislativa”;
  • la deliberazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna n. 1896 del 15 novembre 2021 “Adozione del Programma Regionale FSE+ dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del Regolamento (UE) n. 2021/1060. Proposta di approvazione all’Assemblea Legislativa”;
  • la deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 68 del 02 febbraio 2022 “Adozione del Programma Regionale FESR dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021 e del rapporto ambientale di VAS". (Delibera di Giunta n. 1895 del 15 novembre 2021)”;
  • la deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 69 del 2 febbraio 2022 “Adozione del Programma Regionale FSE+ dell'Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE) n. 1060/2021 (Delibera della Giunta regionale n. 1896 del 15 novembre 2021)”;
  • la decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2022)5379 del 22/07/2022 che approva il Programma Regionale Emilia-Romagna FESR 2021-2027 per il sostegno a titolo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito dell’obiettivo Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita - CCI 2021IT16RFPR006;
  • la decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2022)5300 del 18/07/2022 che approva il Programma Regionale Emilia-Romagna FSE+ 2021-2027 per il sostegno a titolo del Fondo Sociale Europeo Plus nell’ambito dell’obiettivo Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita - CCI 2021IT05SFPR004;
  • la delibera di Giunta Regionale n. 1286 del 27 luglio 2022 di presa d’atto delle decisioni di approvazione del Programma Regionale Emilia-Romagna FSE+ 2021-2027 e del Programma Regionale Emilia-Romagna FESR 2021-2027 ed istituzione dei Comitati di Sorveglianza dei due Programmi;
  • la Comunicazione della Commissione Europea 2021/C 373/01 “Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027”;
  • la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 45 del 30 giugno 2021 avente ad oggetto “Approvazione della strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”. (Delibera della Giunta regionale n. 680 del 10 maggio 2021);
  • la deliberazione della Giunta Regionale n. 1256 del 30 luglio 2018 che adotta la proposta di strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna;
  • la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 6957 del 20 dicembre 2018, avente ad oggetto la Strategia di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici della Regione Emilia-Romagna;
  • la deliberazione di Giunta Regionale n. 1288 del 26 luglio 20233, con la quale sono state adottate le prime indicazioni per la metodologia climate proofing da applicare ai bandi del PR FESR 2021-2027;

Considerato che:

  • il Documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR 2021-2027) promuove la coesione e la progressiva riduzione delle diseguaglianze territoriali, economiche e sociali attraverso strategie territoriali integrate da attuare nelle aree urbane e intermedie, anche alla scala delle Unioni di comuni, e nelle aree interne e montane nell’ambito dell’Obiettivo di policy 5 del Regolamento di disposizioni comuni;
  • il DSR 2021-2027 prevede due tipologie di strategie territoriali:
  1. Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (ATUSS) in attuazione dell’Obiettivo specifico FESR 5.1 nelle aree urbane e sistemi territoriali intermedi, rivolte a valorizzare il contributo a una equa transizione ecologica e digitale dell’Emilia-Romagna al 2030;
  2. Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (STAMI) in attuazione dell’Obiettivo specifico FESR 5.2 nelle aree montane e interne, rivolte a contrastare lo spopolamento e ridurre le disparità territoriali;
  • le strategie territoriali integrate hanno la caratteristica di essere strategie multi-obiettivo e multi-fondo e alla loro attuazione concorrono le risorse dei Fondi della politica di Coesione, in particolare FESR e FSE+, il Fondo Sviluppo e Coesione e le risorse nazionali della Strategia Nazionale Aree Interne per le aree interne sostenute dal livello nazionale, oltre che ricercare sinergie con il FEASR e gli investimenti finanziati dal PNRR;
  • il sopra richiamato Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio prevede all’articolo 28 che, qualora uno Stato membro sostenga lo sviluppo territoriale integrato, ciò avviene mediante Strategie di Sviluppo Territoriale o locale e che l’articolo 29 prevede che le strategie territoriali attuate a norma dell’articolo 28 contengano i seguenti elementi:
  1. l’area geografica interessata dalla strategia;
  2. l’analisi delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità dell’area, comprese le interconnessioni di tipo economico, sociale e ambientale;
  3. la descrizione dell’approccio integrato per dare risposta alle esigenze di sviluppo individuate e per realizzare le potenzialità dell’area;
  4. la descrizione del coinvolgimento dei partner in conformità dell’articolo 8 nella preparazione e nell’attuazione della strategia;
  • lo stesso articolo 29 del già citato Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio prevede al comma 2 che le strategie territoriali rientrano nella responsabilità delle pertinenti autorità o dei pertinenti organismi a livello territoriale;
  • il PR FESR Emilia-Romagna 2021-2027 si articola in quattro priorità che riprendono gli obiettivi di policy previsti dal Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento Europeo e del Consiglio;
  • la Priorità 4 del PR FESR Emilia-Romagna 2021-2027 “Attrattività, coesione e sviluppo territoriale” include l’obiettivo specifico 5.1 “Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo a livello locale, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree diverse da quelle urbane” attuato attraverso l’Azione 5.2.1. “Attuazione delle Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne – (STAMI)”;
  • il PR FSE+ Emilia-Romagna 2021-2027 concorre, in modo complementare e integrato con il PR FESR 2021-2027, all’attuazione delle STAMI, attraverso la Priorità 3 Inclusione sociale – Obiettivo specifico 4.11 “Migliorare l’accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità, sostenibile e a prezzi accessibili, compresi i servizi che promuovono l’accesso agli alloggi e all’assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario; modernizzare i sistemi di Protezione sociale, anche promuovendone l’accesso e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l’accessibilità e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità”;
  • la programmazione regionale del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) sarà contenuta nell’”Accordo per la coesione” della Regione Emilia-Romagna in corso di definizione, ai sensi del Decreto-legge n. 124 del 19 settembre 2023, la cui Autorità di Gestione è in capo alla Direzione Generale Risorse Europa Innovazione e Istituzioni;
  • con riferimento alle risorse nazionali della SNAI il D.L. n. 124 del 19 settembre 2023 prevede nuove regole relative all’attuazione della Strategia nazionale aree interne (SNAI) che includono l’istituzione di una Cabina di Regia e l’elaborazione di un “Piano strategico nazionale delle aree interne - PSNAI” che individua gli ambiti di intervento e le priorità strategiche, con particolare riguardo ai settori dell’istruzione, della mobilità e dei servizi socio-sanitari, cui destinare le risorse del bilancio dello Stato;
  • l’Autorità responsabile per le aree interne regionali, che ai sensi della Delibera CIPESS n. 41/2022 presidia sia la fase di definizione delle Strategie territoriali sia la fase attuativa è in capo alla Direzione Generale Risorse Europa Innovazione e Istituzioni;
  • ai sensi dell’articolo 28 del Regolamento (UE) 2021/1060, i PR FESR e FSE+ Emilia-Romagna 2021-2027 prevedono che l’attuazione delle suddette STAMI con riferimento agli interventi sostenuti dai programmi FESR e FSE+ avvenga attraverso lo strumento dell’ITI - Investimenti Territoriali Integrati, che consente di coordinare sia a livello strategico di obiettivi, sia a livello operativo di messa in campo delle progettualità, l’integrazione delle risorse del PR FESR con quelle del PR FSE+ e quelle dell’OP5 del PR FESR con quelle degli OP 1 e OP2 dello stesso Programma;
  • le aree beneficiarie della suddetta Azione 5.2.1 del PR FESR e della suddetta Priorità 3 del PR FSE+, oltre che delle risorse dedicate a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, individuate dalla Regione con delibera della Giunta regionale n. 512 del 04 aprile 2022 in coerenza con il Documento Strategico Regionale sono:

1) Area Appennino Emiliano (Carpineti, Casina, Castelnovo ne' Monti, Toano, Vetto, Villa Minozzo, Ventasso, Baiso, Viano e Canossa);

2) Area Basso Ferrarese (Codigoro, Goro, Mesola, Copparo, Riva del Po, Tresignana, Jolanda di Savoia, Fiscaglia e Lagosanto);

3) Area Appennino Piacentino-Parmense (Bettola, Farini, Ferriere, Ponte dell'Olio, Morfasso, Vernasca, Bardi, Varano de' Melegari, Bore, Pellegrino Parmense, Tornolo, Varsi, Bedonia, Borgo Val di Taro, Compiano, Albareto, Solignano, Terenzo e Valmozzola);

4) Area Alta Val Marecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria, Talamello, Montecopiolo, Poggio Torriana e Verucchio);

5) Area Appennino Parma Est (Corniglio, Langhirano, Lesignano de' Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano, Tizzano Val Parma, Calestano e Berceto);

6) Area Appennino Forlivese e Cesenate (Civitella di Romagna, Galeata, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Tredozio, Bagno di Romagna e Verghereto);

7) Area Appennino Modenese (Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia, Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola, Guiglia, Marano sul Panaro, Zocca e Montese);

8) Area Alta Val Trebbia e Val Tidone (Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Ottone, Piozzano, Travo, Zerba e Alta Val Tidone);

9) Area Appennino Bolognese (Camugnano, Castel d'Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato, Loiano, Monghidoro, Monterenzio e Alto Reno Terme)

  • le aree beneficiarie delle risorse nazionali della SNAI nel ciclo 2021-27 ai sensi della delibera CIPESS n. 41/2022 sono 43, per la Regione Emilia-Romagna sono Appennino Parma Est, Appenino Forlivese e cesenate e Appennino Modenese

Considerato, inoltre, che:

  • la delibera di Giunta regionale n. 2100 del 28 novembre 2022 ha stabilito gli specifici indirizzi operativi ed il percorso per la finalizzazione delle strategie territoriali integrate relative alle STAMI e previsto, all’allegato 1, la trasmissione alla Regione da parte dei territori beneficiari, entro il 31 marzo 2023, di una proposta di Strategia e di schede per ogni singolo progetto riferite ai Programmi Regionali FESR e FSE+, da redigere sulla base del format approvato con lo stesso atto;
  • sulla base degli indirizzi della propria deliberazione n. 1635/2021 e del percorso di finalizzazione di cui alla propria deliberazione n. 2100/2022 è stata completata l’elaborazione delle strategie territoriali e delle schede progetto, che sono state trasmesse alla Regione entro le scadenze deliberate del 14 luglio 2023 e del 30 settembre 2023;
  • con determinazione dirigenziale n. 3709/2023 il Direttore Generale della DG Risorse, Europa, innovazione e istituzioni, in qualità di responsabile della Struttura di coordinamento della programmazione 2021-27, istituita dalla propria deliberazione n. 586/2021, ha costituito, nell’ambito del Comitato tecnico di coordinamento della programmazione unitaria, due sottogruppi di lavoro inter-direzionale, con compiti di istruttoria e approvazione delle strategie, denominati Sottogruppo per l’istruttoria valutativa delle ATUSS e Sottogruppo per l’istruttoria valutativa delle STAMI;
  • nel Sottogruppo per l’istruttoria valutativa delle STAMI sono rappresentate le Direzioni Generali Conoscenza, Ricerca, Lavoro e Imprese e Agricoltura, Caccia e Pesca, per assicurare la valutazione di coerenza delle Strategie con i programmi regionali FESR e FSE+, nonché le sinergie con la programmazione del FEASR e dare attuazione all’approccio di programmazione integrata che contraddistingue le strategie territoriali e, tale Sottogruppo si raccorda, per quanto necessario con il Gruppo di Lavoro inter-direzionale per l’attuazione della SNAI istituito con DD 14133 dell’11/9/2017;
  • con determinazione dirigenziale n. 19728 del 21/9/2023 l’Autorità di Gestione dei Programmi FESR e FSE+ ha istituito il Nucleo inter-direzionale di verifica e valutazione delle strategie STAMI e dei relativi progetti, che include rappresentanti della Direzione Generale Risorse Europa Innovazione e Istituzioni per dare attuazione all’approccio di programmazione integrata che contraddistingue le strategie territoriali

Preso atto che:

  • l’art. 73, comma 2 lettera j) del Regolamento (UE) 2021/1060 prevede l’inserimento tra i criteri di selezione delle operazioni la “verifica dell’immunizzazione dagli effetti del clima degli investimenti in infrastrutture la cui durata attesa è di almeno cinque anni”, cosiddetto criterio del climate proofing;
  • la Comunicazione della Commissione Europea 2021/C 373/01 “Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027” prevede che, scopo della comunicazione è fornire orientamenti tecnici per gli investimenti in infrastrutture a prova di clima per il periodo di programmazione 2021-2027 e che tali orientamenti sono considerati un riferimento pertinente per l’immunizzazione delle infrastrutture dagli effetti del clima a norma dell’articolo 2, paragrafo 37, e dell’articolo 67, paragrafo 3, lettera j), del regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio;
  • il 9 ottobre 2023 il Dipartimento Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato il documento “Indirizzi per la verifica climatica dei progetti infrastrutturali in Italia per il periodo 2021-2027” realizzato in collaborazione on il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e JASPERS;
  • il Comitato di Sorveglianza del PR FESR ha approvato nella seduta di 29 settembre 2022 la “Metodologia e criteri di selezione delle operazioni del PR FESR Emilia-Romagna 2021-2027”, successivamente emendati nella seduta del 28 giugno 2023;

Valutato necessario al fine di rispondere a quanto previsto dal suddetto documento “Indirizzi per la verifica climatica dei progetti infrastrutturali in Italia per il periodo 2021-2027”, prevedere che i proponenti dei progetti STAMI effettuino per ciascuna scheda progetto rientrante nelle categorie di intervento di cui al comma 4, art. 14 dello schema di convenzione dell’ITI, di cui all’allegato 1 della presente deliberazione, un’autovalutazione del criterio del climate proofing, secondo la modulistica che sarà fornita dall’Autorità di Gestione, da trasmettersi alle competenti strutture prima dell’atto di concessione dei contributi, nel quale si darà atto che l’erogazione delle risorse rimane, comunque, subordinata alla verifica con esito positivo del criterio del climate proofing, secondo le modalità stabilite nella presente deliberazione e riservarsi di richiedere ulteriori integrazioni al processo di autovalutazione del criterio del climate proofing, qualora necessario, a seguito dell’adozione delle richiamate Linee Guida nazionali;

Ritenuto opportuno dare attuazione all’approccio di programmazione integrata che contraddistingue le strategie territoriali provvedendo con successivi atti e provvedimenti a finalizzare le proposte candidate dalle aree nell’ambito delle STAMI a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione e sulle risorse nazionali SNAI, assicurandone la coerenza e l’integrazione con gli interventi finanziati dai PR FESR e PR FSE+, nonché di provvedere al monitoraggio e valutazione unitari degli investimenti pubblici ricompresi nelle strategie;

Ritenuto, inoltre, di procedere con la presente deliberazione all’approvazione dello schema di ITI – Investimento Territoriale Integrato, necessario a dare attuazione alle operazioni individuate nell’ambito delle STAMI, ai sensi dei PR FESR e FSE+ in attuazione dell’art. 28 del Regolamento (UE) 2021/1060, come da schema allegato 1 alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale;

Richiamati:

  • la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro della Regione Emilia-Romagna” e s.m.i.;
  • il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e s.m.i.;
  • la deliberazione di Giunta regionale 380 del 13 marzo 2023 “Approvazione piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025” e ss.mm.ii;
  • la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. Anno 2022”;

Richiamate, infine, le seguenti deliberazioni proprie deliberazioni:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e successive modificazioni, per quanto applicabile;
  • n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli nella Regione Emilia-Romagna;
  • n. 324 del 7 marzo 2022 ad oggetto “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale”;
  • n. 325 del 07 marzo 2022 ad oggetto “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”; 
  • n. 426 del 21 marzo 2022 ad oggetto “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
  • n. 1615 del 28 settembre 2022 ad oggetto “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni generali/Agenzie della Giunta regionale”;
  • n. 2360 del 27 dicembre 2022 ad oggetto “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta regionale e soppressione dell’agenzia sanitaria e sociale regionale. Provvedimenti”;

Viste le determinazioni n. 5595 del 25 marzo 2022, n. 1633 del 27 gennaio 2023 e n. 3697 del 23 febbraio 2023 con le quali sono stati, tra l’altro, approvati i micro-assetti relativi alle Aree di lavoro dirigenziali della Direzione Generale Conoscenza, Ricerca, lavoro, Imprese a seguito della delibera di Giunta regionale n. 325/2022;

Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta del Presidente della Giunta Regionale; dell’Assessore alla mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio; dell’Assessore al Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne, dell’Assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione relazioni internazionali; dell’Assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Rapporti con UE

A voti unanimi e palesi
delibera
  1. di approvare lo schema di Investimento Territoriale Integrato – ITI, comprensivo dello schema di convenzione in esso prevista, necessario a dare attuazione ai progetti delle STAMI, ai sensi dei PR FESR e FSE+ in attuazione dell’art. 28 del Regolamento (UE) 2021/1060, come da schema allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di prevedere che i proponenti dei progetti delle STAMI effettuino, per ciascuna scheda progetto rientrante nelle categorie di intervento di cui al comma 4, art. 14 dello schema di convenzione dell’ITI, di cui all’allegato 1 della presente deliberazione, un’autovalutazione del criterio del climate proofing, secondo la modulistica che sarà fornita dall’Autorità di Gestione e sviluppata in coerenza con il documento “Indirizzi per la verifica climatica dei progetti infrastrutturali in Italia per il periodo 2021-2027”, da trasmettersi alle competenti strutture prima dell’atto di concessione dei contributi;
  3. di dare mandato al Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni di adottare i necessari atti e provvedimenti per finalizzare le proposte candidate dalle aree nell’ambito delle STAMI a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione e sulle risorse nazionali SNAI, assicurandone la coerenza e l’integrazione con gli interventi finanziati dai PR FESR e PR FSE+, nonché di provvedere al monitoraggio e valutazione unitari degli investimenti pubblici ricompresi nelle strategie;
  4. di demandare al Dirigente del Settore Turismo, Commercio, Economia Urbana e Sport l’adozione con proprio atto della specifica modulistica per la verifica del criterio del climate proofing, sviluppata con il supporto tecnico di ARPAE e la convocazione di specifico incontro per l’illustrazione ai beneficiari delle modalità di compilazione;
  5. di demandare al dirigente del Settore Turismo, commercio, economia urbana e sport, sentito il dirigente del Settore Educazione, istruzione, formazione, lavoro l’approvazione di eventuali modifiche correttive e/o integrative che si rendessero necessarie per sanare eventuali errori o incongruenze o per meglio definire elementi di dettaglio dello schema di Investimento Territoriale Integrato - ITI oggetto della presente deliberazione o per modificare eventuali tempistiche previste nella Sezione 2 “Convenzione per l’attuazione della STAMI e delle relative operazioni (progetti)”, anche a seguito di eventuali modificazioni e/o integrazioni della normativa vigente;
  6. di autorizzare il dirigente del Settore Turismo, commercio, economia urbana e sport, a sottoscrivere, a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale delle Strategie e dei progetti di ciascuna delle nove STAMI previste, i suddetti documenti di Investimenti Territoriali Integrati, secondo lo schema di cui all’allegato 1;
  7. di dare atto che i cronoprogrammi di spesa, relativi alla realizzazione di ciascun intervento previsto dalle singole STAMI, saranno definiti in fase di approvazione dello specifico ITI secondo la struttura del bilancio di previsione della Regione e della relativa disponibilità di risorse nelle diverse annualità;
  8. di dare mandato al dirigente del Settore Turismo, commercio, economia urbana e sport, a seguito dell’avvenuta firma del documento di ITI per ciascuna delle nove STAMI, di provvedere con propri atti alla concessione dei contributi e ai relativi impegni di spesa a valere sul PR FESR e PR FSE+2021-2027;
  9. di dare infine atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, ai sensi dell’art. 7 bis del Dlgs. n. 33 del 2013.

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ultima modifica 2023-12-20T09:07:38+01:00

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