Testo
il rilancio del territorio montano è una delle priorità del programma di mandato di questa Giunta, espressione di una volontà concretizzatasi anche nella definizione di una delega specifica;
la montagna è per la nostra Regione una risorsa inalienabile per accrescere la qualità dell’intero sistema regionale, il cui territorio è pari a oltre il 40 per cento della superficie regionale e dove risiede circa l’11 per cento della popolazione;
la montagna tradizionalmente associata alle vacanze invernali è in realtà una destinazione sempre più richiesta anche durante i mesi estivi, come confermano gli ultimi studi dell'Osservatorio Italiano del Turismo Montano, che stimano una quota di 71 milioni di presenze turistiche estive sul territorio nazionale;
le montagne italiane stanno quindi diventando una scelta sempre più popolare per le vacanze estive, offrendo opportunità di svago e relax, sia per turisti italiani che stranieri e questa tendenza positiva è un incoraggiamento per il settore turistico montano e promette una stagione estiva di successo.
la stessa Daniela Santanchè, ministra del Turismo, ha affermato recentemente che sempre più turisti, sia italiani che stranieri, scelgono la montagna per le vacanze estive e questo è un bel segnale, una grande notizia per le varie destinazioni alpine e appenniniche, e più in generale per la nostra industria turistica: significa, infatti, che va delineandosi un’offerta sempre più destagionalizzata, capace di attrarre visitatori in ogni periodo dell’anno, fornendo un assist al fondamentale processo di contrasto al sovraffollamento turistico;
la recente pandemia seguita a ruota dall’ultima alluvione, registrata nel mese di maggio, sta dimostrando che adottare una strategia di destagionalizzazione aumentando l'attrattività e i servizi in montagna consente un rilancio utile non solo in termini di turismo stagionale regionale ma anche per ripopolare numerose cittadine da tempo abbandonate.
l’Emilia-Romagna è da sempre terra di passaggio, una terra ricca di antiche testimonianze di fede racchiuse nella sua cultura, nei luoghi di preghiera e nelle vie che un tempo correvano tra abbazie e conventi, tra cattedrali e antichi luoghi di culto, con siti archeologici risalenti all’epoca romana e etrusca, che oggi offre ben 14 di queste antiche vie di pellegrinaggio su tracciati pedonali e ciclabili, caratterizzati da una forte valenza spirituale, storica e naturalistica e che rientrano all’interno delle mete del turismo religioso-culturale;
valorizzare il turismo culturale in montagna con investimenti idonei rappresenterebbe anche un’opportunità per quei siti, frutto di scoperte fortuite che hanno permesso di verificare la presenza di rinvenimenti archeologici, ma che ancora non sono ufficialmente riconosciuti e mappati;
il turismo in montagna rappresenta perciò un settore dalle enormi potenzialità, sia per incrementare l’occupazione, che per creare benefici alle comunità locali, ma necessita di un programma strutturato che vada oltre gli incentivi per l’acquisto di abitazioni e si prefiguri come un sostegno a coloro i quali, volenterosi di abbandonare la caoticità e l’urbanizzazione della città, decidono di inaugurare attività economiche e commerciali nei centri cittadini del nostro appennino;
la nostra montagna è in grado di competere grazie anche alla bellezza dei nostri borghi che col tempo possono diventare dei veri gioielli, ma deve migliorare e diversificare l’offerta, riqualificando le strutture ricettive presenti e ampliando l’offerta anche verso un turismo di lusso, rafforzando i servizi complementari come il fitness, i percorsi ciclabili e i cammini non più solo per pellegrini, ma rivolti a un turista che vuole una vacanza sostenibile e all'insegna dell'avventura, in zone ricche di cultura e di grandi bontà gastronomiche, con punti di ristoro e una copertura digitale che valorizzi il potenziale creativo e culturale del nostro territorio.
nel PNRR sono previste specifiche misure per la qualificazione, innovazione e potenziamento delle strutture ricettive. Dette misure di finanziamento sono a gestione statale;
la Regione è già da tempo impegnata in politiche volte alla qualificazione, innovazione e potenziamento delle strutture ricettive e per lo sviluppo e il rilancio delle aree montane e interne, a cui ha anche più recentemente destinato importanti risorse nell’ambito della programmazione POR-Fesr 2021-2027;
alla misura relativa alle Strategie territoriali per le aree interne e montane - Stami (che coinvolgono i seguenti territori: Appennino Emiliano, Basso Ferrarese, Appennino Piacentino-Parmense e Alta Val Marecchia, già aree pilota Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI 2014-2020, Appenino Parma Est, Appennino forlivese e cesenate, Appennino Modenese, Alta Val Trebbia e Val Tidone, Appennino Bolognese) sono destinati 45 milioni di euro della dotazione finanziaria complessiva del Programma regionale Fesr 2021-2027.
La Regione interviene anche con risorse proprie per agevolare l’accesso al credito delle imprese turistico ricettive e, ai sensi della l.r. 40/2002, attiva:
bandi annuali, attraverso il sistema dei consorzi fidi, per l’abbattimento dei tassi e la garanzia su finanziamenti destinati alla ristrutturazione e al miglioramento delle attrezzature e degli arredi delle strutture ricettive. Il bilancio di previsione 2024/2026 prevede 3,5 milioni di euro per l’abbattimento degli oneri finanziari e 3 milioni di euro per la garanzia dei finanziamenti alle imprese. Secondo i tracciati record relativi alle ultime annualità, beneficiano di questa misura, in media, sessanta imprese all’anno. L’importo massimo degli interventi agevolati è di 1,5 milioni di euro;
per gli anni 2023-2025, un bando per l’abbattimento degli interessi, fino al 90 per cento, con massimo 200.000 euro di contributo, su finanziamenti bancari con provvista B.E.I. specificamente riservata alle imprese emiliano romagnole. Le imprese alberghiere beneficiano del contributo regionale se l’investimento è nel range da 0,4 a 5 milioni di euro. Il contributo massimo si ottiene nel caso che l’investimento sia “green”. Con le risorse 2023 e 2024 sono stati agevolati 10 investimenti, per un importo complessivo di 8.500.000 euro. Per l’anno 2025 il bilancio di previsione contiene risorse per un milione di euro.
a continuare ad implementare le politiche già attive nel settore del turismo montano e a sollecitare il Governo, in tutte le sedi istituzionali opportune, affinché le misure del PNRR previste specificatamente per la qualificazione, innovazione e potenziamento delle strutture ricettive siano utilizzate per riqualificare le strutture ricettive presenti nel nostro Appennino, ampliando l’offerta commerciale e potenziando anche i servizi complementari offerti, come il fitness, i percorsi ciclabili e la rete escursionistica.
Approvata all’unanimità dalla Commissione II Politiche economiche nella seduta del 6 febbraio 2024.