Testo
Richiamato il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, il quale agli artt. 1 e 2 prevede rispettivamente che:
- le azioni del Servizio Sanitario Nazionale siano indirizzate verso il rispetto del principio di appropriatezza e l'individuazione di percorsi diagnostici terapeutici e di linee guida;
- spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;
Premesso che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 "Norme generali sull'organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale" e successive modifiche, nell'esercizio dell'autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi e i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio Sanitario Regionale;
Visti:
- la Legge 1° aprile 1999 n. 91, recante "Disposizioni in materia di trapianti di organi e tessuti";
- la Legge Regionale 4 settembre 1995, n. 53, recante “Norme per il potenziamento, la razionalizzazione ed il coordinamento dell’attività di prelievo e di trapianto d’organi e tessuti”, e s.m.i.;
- l’Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano su: «Linee guida per la gestione delle liste di attesa e l'assegnazione degli organi nel trapianto di fegato da donatore cadavere». Sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni il 23 settembre 2004 (CSR Rep. Atti 2090 del 23 settembre 2004);
Viste le delibere della Giunta regionale:
- n. 1267 del 22 luglio 2002 "Piano Sanitario Regionale 1999/2001 - Approvazione di linee guida per l'organizzazione delle aree di attività di livello regionale secondo il modello “Hub & Spoke”, la quale, tra gli altri, definisce l’assetto strategico della rete trapiantologica regionale e ne stabilisce le priorità;
- n. 214 del 14 febbraio 2005, relativa all’armonizzazione organizzativa del sistema donazione, prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule della Regione Emilia-Romagna, la quale definisce, tra gli altri, l'assetto organizzativo della rete regionale delle donazioni, dei prelievi e dei trapianti di organi, tessuti e cellule e le specifiche funzioni del Centro Riferimento Trapianti;
- n. 678 dell’8 giugno 2015, relativa all’approvazione dei requisiti strutturali ed impiantistici per la concessione dell’autorizzazione regionale alle strutture che effettuano trapianti;
- n. 2040 del 10 dicembre 2015, “Riorganizzazione della rete ospedaliera secondo gli standard previsti dalla Legge 135/2012, dal Patto per la Salute 2014/2016 e dal DM Salute 70/2015”, la quale, per quanto concerne la Rete trapiantologica e la gestione, trattamento ed allocazione di organi, promuove l’efficienza e la qualità dell’attività svolta nelle diverse sedi e la condivisione delle migliori e più innovative pratiche in materia di indicazione, di tecnica e di gestione trapiantologica;
- n. 665 del 22 maggio 2017, recante “Indicazioni alle Aziende sanitarie regionali in ordine al potenziamento della rete donativo-trapiantologica dell’Emilia-Romagna”;
- n. 2261 del 27 dicembre 2018 “Recepimento Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Rep Atti 16/CSR del 24 gennaio 2018 – Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi delle strutture sanitarie per lo svolgimento dell’attività di trapianto - Disposizioni conseguenti”, che prevede, in relazione alla necessità di valutare la definizione degli assetti di rete conseguenti all’applicazione dell’Accordo Stato-Regioni, la costituzione di un Gruppo di lavoro per la produzione di un documento di analisi propedeutico all’assunzione di eventuali opportune misure riorganizzative;
- n. 1313 del 29 luglio 2019, recante “Disposizioni in ordine alla implementazione della rete donativo-trapiantologica regionale”, la quale definisce l’assetto organizzativo e funzionale del Centro regionale di riferimento per i Trapianti dell’Emilia-Romagna e del Comitato regionale per i trapianti, quali organismi obbligatori ai sensi della L. n. 91/1999, nonché l’avvio del Programma regionale “Percorsi Innovativi per il Potenziamento della Rete Trapiantologica Regionale e Trapianti Sperimentali;
- n. 1306 del 01 agosto 2022 “Recepimento Accordo Stato Regioni n. 49/CSR/2021 concernente: Revisione dell’Accordo Stato Regioni 10 luglio 2003 (Rep. Atti 1770/CSR), in attuazione dell’articolo 6, comma 1, del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 191, per la definizione dei requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici e delle linee guida di accreditamento delle strutture afferenti al Programma di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE)";
Richiamate:
- la propria delibera n. 409 del 29 marzo 2021 “Disposizioni in ordine alla funzionalità della rete donativo-trapiantologica regionale. Modifica della propria deliberazione n. 1313/2019. Revoca della propria deliberazione n. 2315/2019”, che, in attuazione della propria delibera n. 2261/2018 sopra richiamata, ha dato mandato al Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare di costituire uno specifico Gruppo di lavoro con il compito di valutare misure riorganizzative della rete regionale dei trapianti, tra le quali prioritariamente la verifica delle modalità di allocazione degli organi;
- la determinazione dirigenziale n. 12089 del 31 maggio 2023 di costituzione del Gruppo di Lavoro Regionale per la definizione di una proposta di riorganizzazione della rete donativo trapiantologica della Regione Emilia-Romagna ai sensi della delibera n. 409/2021 sopra citata;
Preso atto che in Emilia-Romagna sono autorizzati e attivi due centri trapianto di fegato situati presso l’IRCCS-Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena;
Dato atto che nell’ambito del Gruppo di Lavoro Regionale, costituito ai sensi della sopra citata determinazione n. 12089/2023, è stato predisposto il documento “Indicazioni clinico-organizzative per il trapianto di fegato in Regione Emilia-Romagna” (di seguito anche “Indicazioni”), che prevede misure riorganizzative per l’allocazione degli organi nell’ambito della rete regionale dei trapianti di fegato a partire dal 1° gennaio 2024, per un periodo sperimentale di 12 mesi sottoposto a monitoraggio congiunto da parte del CRT-ER e del Settore Assistenza Ospedaliera della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;
Considerata la necessità, al fine di consentire il passaggio alla fase attuativa delle suddette Indicazioni:
- di approvare con il presente atto il documento “Indicazioni clinico-organizzative per il trapianto di fegato in Regione Emilia-Romagna”, allegato alla presente delibera quale parte integrante e sostanziale, e di prevederne l’entrata in vigore il 1° gennaio 2024;
- di dare mandato alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale incluse nella rete trapiantologica ed in particolare al Centro Regionale Trapianti e ai Centri Trapianto di fegato, collocati rispettivamente presso l’IRCCS-Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, di attuare le indicazioni clinico-organizzative per il trapianto di fegato disposte nel documento sopra citato;
Richiamati:
- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517”;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";
Viste le proprie delibere:
- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria delibera n. 468/2017;
- n. 325 del 07 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 31 marzo 2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
- n. 1615 del 28 settembre 2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi di alcune Direzioni Generali/Agenzie della Giunta regionale”;
- n. 2360 del 27 dicembre 2022 “Modifica e assestamento degli assetti organizzativi della Giunta Regionale e soppressione dell'Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale. Provvedimenti”;
- n. 380 del 13 marzo 2023 “Approvazione Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025”, così come modificata e integrata dalle proprie delibera n. 719 dell’8 maggio 2023 “Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2023 – 2025 – primo aggiornamento” e n. 1097 del 26 giugno 2023 “Approvazione Piano Integrato delle Attività e dell'Organizzazione 2023 - 2025. Secondo adeguamento a seguito degli eventi alluvionali di maggio 2023”;
- n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo III dei CCNL Funzioni Locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025”
- n. 2077 del 27 novembre 2023 “Nomina del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”;
Richiamate le seguenti determinazioni dirigenziali:
- n. 2335 del 09 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
- n. 6229 del 31 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
- n. 7162 del 15 aprile 2022 “Ridefinizione dell'assetto delle Aree di lavoro dirigenziali della Direzione Generale Cura della Persona ed approvazione di alcune declaratorie”;
- n. 23101 del 23 novembre 2022 “Conferimento di incarico dirigenziale presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute;
A voti unanimi e palesi
- di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate, il documento recante “Indicazioni clinico-organizzative per il trapianto di fegato in Regione Emilia-Romagna”, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
- di stabilire col presente atto, come meglio dettagliato nel documento approvato al precedente punto 1., misure riorganizzative della rete regionale dei trapianti di fegato, tra le quali prioritariamente un nuovo modello organizzativo delle modalità di allocazione degli organi;
- di dare mandato alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale incluse nella rete trapiantologica ed in particolare al Centro Regionale Trapianti e ai Centri Trapianto di fegato di attuare le indicazioni clinico-organizzative per il trapianto di fegato disposte nel documento approvato al precedente punto 1.;
- di stabilire che il nuovo modello di assegnazione degli organi per il trapianto di fegato cui i due Centri regionali devono attenersi e da cui decorre il periodo di monitoraggio previsto, entri in vigore a far data dal 1° gennaio 2024 per un periodo sperimentale di 12 mesi con monitoraggio congiunto da parte del CRT-ER e del Settore Assistenza Ospedaliera della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare;
- di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, D.lgs. n. 33/2013, così come riportato nelle disposizioni normative ed amministrative richiamate in premessa;
- di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.