Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto l’art. 9, comma 2 della L.R. 9 dicembre 2002, n. 34, a norma del quale la Regione assegna contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali;

Visto l’art. 9, comma 3 della richiamata legge regionale, a norma del quale la Giunta regionale, con proprio provvedimento, stabilisce annualmente le priorità di assegnazione nonché le modalità ed i criteri per l’accesso e per l’erogazione dei contributi di cui sopra;

Richiamata nel suo testo integrale la propria deliberazione n. 1168 del 26/7/2010 avente per oggetto “Assegnazione e concessione alle Province dei contributi di cui all’art. 9, comma 2 della L.R. 34/02 per l’anno 2010”;

Atteso che il criterio di valutazione per la ripartizione dei fondi regionali di cui all’art. 9, comma 2 della L.R. 34/02 per l’anno 2010 sulla base del confronto con le Province è stato individuato in quello di fare riferimento esclusivamente alla percentuale calcolata sulla popolazione residente in ciascun territorio provinciale all’1 gennaio di ogni anno di assegnazione delle risorse;

Considerato che alla luce del criterio sopra specificato la delibera dispone la specifica assegnazione ad ogni realtà provinciale nei termini economici ivi indicati;

Valutato come in data successiva alla predisposizione del provvedimento deliberativo n. 1168/10 la Provincia di Bologna ha chiesto di integrare il proprio Piano 2010 per lo sviluppo e la valorizzazione dell’associazionismo con un progetto speciale a valenza regionale che:

  • prende in considerazione la situazione di grave sovraffollamento in cui versano i nove istituti penitenziari presenti in regione, gravati da una sostanziale carenza di personale trattamentale e di custodia e da una costante diminuzione delle risorse economiche;
  • in linea con il Protocollo d’intesa tra Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per l’Emilia-Romagna, Conferenza Regionale del Volontariato Giustizia e Regione Emilia-Romagna siglato l’1/12/2003, propone un’attività che coinvolga e rafforzi la rete delle associazioni e le reti territoriali impegnate nel sostegno delle persone detenute e delle loro famiglie, che promuova il reinserimento sociale delle stesse persone condannate e che conduca una costante e infaticabile azione di sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni politiche e civili sul tema delle misure alternative, allargando la riflessione anche alle pene alternative recentemente introdotte dalla L. 120/10 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”;

Preso atto, così come risulta dall’istruttoria eseguita dal Servizio regionale competente, che con il progetto si intende perseguire i seguenti obiettivi e, a tal fine, realizzare le seguenti azioni:

O

biettivi

  1. rafforzare sia la rete regionale delle associazioni impegnate nell’ambito penale sia all’interno che all’esterno del carcere;
  2. coinvolgere nella rete territoriale, oltre l’associazionismo, anche gli altri soggetti del terzo settore, le istituzioni, i media locali e il mondo produttivo, affinché sia il territorio nel suo insieme a cercare e fornire risposte valide alla grave crisi del sistema penale;
  3. sollecitare una maggiore attenzione ai figli delle persone detenute e, in generale, alle relazioni significative per sostenere i più piccoli in un’esperienza traumatica come la carcerazione di un genitore e proteggere i legami adulti dalla grande difficoltà della lontananza, dei colloqui senza alcuna intimità, di norme ormai obsolete;
  4. promuovere nei vari territori una cultura della pena che non ponga sempre e comunque il carcere al centro del percorso di riabilitazione ma che tenga conto di altre opportunità meno costose e più efficaci, presentando anche alcune buone prassi già collaudate sia nella nostra regione che in altre realtà italiane e non, uscendo da una mentalità rigidamente retributiva per promuove un’idea di restituzione, di riabilitazione, di mediazione e di reinserimento, così come prevede la nostra Costituzione;
  5. individuare e realizzare azioni per facilitare la fase di accoglienza e per l’incontro dei detenuti con le famiglie, potenziando la presenza dei volontari presso gli istituti perché possano fornire utili informazioni;

Azioni

  1. raccolta di tutte le attività e risorse che il volontariato, l’associazionismo e le istituzioni mettono in campo sui due grandi temi dell’affettività e del reinserimento all’interno dei vari istituti e all’esterno nelle nove città sedi di carcere, Opg o Casa di lavoro. Ciò anche al fine di creare e consolidare una rete tra tutte le organizzazioni di volontariato e delle associazioni che operino nel settore;
  2. sostegno e implementazione delle pubblicazioni di stampa già in divulgazione per l’informazione e la raccolta di testimonianze e riflessioni utili sia per i volontari che per le istituzioni e i comuni cittadini;
  3. reclutamento e formazione di nuovi volontari che saranno impegnati nell’accoglienza dei familiari delle persone detenute;
  4. sostegno a servizi di informazione già esistenti presso le carceri;
  5. realizzazione, in subordine all’azione di cui al punto 2, di tre numeri di un giornale regionale - “Cittadini sempre” che ospiti informazioni, testimonianze e riflessioni utili sia per i volontari che per le istituzioni che per i comuni cittadini. Una pubblicazione costruita insieme e distribuita dai volontari nei luoghi significativi delle città: scuole, università, circoli culturali, biblioteche, parrocchie. Magari anche organizzando banchetti in contemporanea o in occasione di dibattiti e iniziative pubbliche come la “Cella in piazza” che tanta attenzione ha suscitato a Bologna nel mese di ottobre;

Dato atto che in questi anni, in Emilia-Romagna, ad integrazione delle azioni promosse dalle istituzioni si è andata sempre più consolidando una rete di organismi di associazionismo, con l’obiettivo di intervenire nelle strutture detentive per produrre stimoli formativi, occasioni di crescita personale, opportunità di acquisizione di competenze e di professionalità spendibili all’esterno del carcere e per favorire l’auto progettualità dei detenuti, il recupero delle loro potenzialità e del loro protagonismo;

Vista la L.R. 19/2/2008, n. 3 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della regione Emilia-Romagna” ed in particolare gli artt. 3, 4, 7 e 8;

Rilevato, in particolare, che con il Protocollo d’intesa tra il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia-Romagna, la Conferenza Regionale del Volontariato Giustizia e la Regione Emilia-Romagna, si valorizza il volontariato come protagonista a pari dignità con l’Amministrazione della Giustizia e con le Autonomie locali, anche per la realizzazione della reintegrazione sociale delle persone in esecuzione penale, attribuendo allo stesso volontariato un ruolo di grande rilievo nel reinserimento sociale di coloro che sono entrati nel circuito penale, indicando anche gli ambiti nei quali la partecipazione e la collaborazione deve essere ricercata e sollecitata, nonché le attività che possono efficacemente essere insieme programmate ed organizzate;

Dato atto che nel su richiamato protocollo si fa espresso richiamo al Protocollo d’intesa del 5 marzo 1998 tra il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna, con cui, tra l’altro, le stesse Istituzioni sottoscrittrici, riconoscendo l’importanza del ruolo del volontariato nelle attività di prevenzione generale nonché nel corso del trattamento e reinserimento sociale degli adulti e minori sottoposti a provvedimenti penali, si sono impegnate a stabilire forme organiche di collaborazione con le associazioni di volontariato presenti nel territorio con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’intervento del volontariato non più sporadica ed occasionale, ma come riconoscimento di spazi operativi e per la realizzazione di progetti e azioni in stretta integrazione e collaborazione con gli interventi degli operatori delle istituzioni pubbliche;

Preso atto che il progetto di cui sopra verrà realizzato in collaborazione con il Provveditorato alle carceri dell’Emilia-Romagna, con tutti gli assessorati comunali che intenderanno aderire, i comitati locali e con una rete regionale composta da diverse organizzazioni e associazioni e vedrà il coinvolgimento di un fund raiser iscritto all’elenco nazionale che si impegni nel reclutamento di soggetti privati disponibili a co-finanziare il progetto stesso nei limiti di spesa spettanti all’organizzazione proponente;

Ritenuto il progetto in questione di massima priorità per le politiche regionali ed altamente strategico, viste le finalità espresse e la rilevanza delle azioni che interessano tutta la realtà regionale di riferimento;

Considerata, pertanto, la necessità di sostenere finanziariamente il progetto presentato dalla Provincia di Bologna ad integrazione del proprio piano 2010 per l’associazionismo, costituendo lo stesso, per le motivazioni sopra richiamate, di fatto in integrazione alle disposizioni e prescrizioni indicate nella propria deliberazione 1168/10;

Dato atto che la Regione assicura il proprio impegno per quanto riguarda la necessaria azione concertativa con le altre Province per la realizzazione del progetto a valenza regionale al fine di consentire il pieno raggiungimento degli obiettivi fissati nel progetto;

Dato atto altresì che per l’attuazione del progetto su detto si prevede una spesa complessiva di Euro 120.000,00, così come risulta dal quadro economico presentato, verificato per regolarità contabile dal Servizio Programmazione e sviluppo del sistema dei servizi sociali. Promozione sociale, terzo settore, servizio civile della Direzione generale Sanità e Politiche Sociali e dallo stesso trattenuto agli atti;

Ritenuto opportuno assegnare e concedere alla Provincia di Bologna per lo svolgimento delle attività di cui al progetto presentato dal titolo “Cittadini sempre”, un finanziamento complessivo di Euro 80.000,00;

Dato atto che il pertinente Capitolo del Bilancio regionale per l’esercizio 2010 n. 57707 attualmente non presenta alcuna disponibilità da impegnare;

Dato atto che al fine di finanziare il progetto in oggetto è necessario reperire ulteriori disponibilità allocandole sul Capitolo 57707 “Contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni di promozione sociale operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali (art. 9, comma 2, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34)”, afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120;

Vista la L.R. 15/11/2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle Leggi regionali 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, ed in particolare l’art. 31 comma 4 lett. b) che autorizza la Giunta regionale a provvedere, con proprio atto, alle variazioni compensative - al bilancio di competenza e di cassa - fra capitoli appartenenti alla medesima Unità Previsionale di Base;

Dato atto che il Cap. 57707 e il Cap. 57701 “Contributi ai datori di lavoro per favorire l’assunzione di persone svantaggiate che cessino di essere soci lavoratori o lavoratori di una cooperativa sociale (art. 9, commi 1 e 2, lett. b), L.R. 4 febbraio 1994, n. 7 come modificata dalla L.R. 18 marzo 1997, n. 6)”, appartengono alla medesima Unità previsionale di base 1.5.2.2.20120 “Valorizzazione del volontariato e dell’associazionismo sociale”;

Considerato che il Cap. 57701 presenta attualmente una disponibilità di Euro 150.000,00 che risulta essere eccedente rispetto alle necessità finanziarie;

Ritenuto quindi opportuno destinare ulteriori risorse pari a Euro 80.000,00 al Cap. 57707 reperendole dal Cap. 57701;

Dato atto che la spesa derivante dal presente provvedimento pari ad € 80.000,00 sarà imputata al citato Capitolo 57707 “Contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni di promozione sociale operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali (art. 9, comma 2, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34)”, afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, del Bilancio per l’esercizio finanziario 2010;

Richiamata la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e succ.mod.;

Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all’art. 47, comma 2 della L.R. 40/01 e che pertanto l’impegno di spesa possa essere assunto con il presente atto;

Visti:

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e ss.mm.;

- la L.R. 22 dicembre 2009, n. 24 “Legge finanziaria regionale adottata, a norma dell’art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40, in coincidenza con l’approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012” ed in particolare l’art. 31, comma 1, lett. b);

- la L.R. 22 dicembre 2009, n. 25 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012”;

- la L.R. 23 luglio 2010, n. 7 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012. Primo provvedimento generale di variazione”;

- la L.R. 23 luglio 2010, n. 8 “ Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione”;

- l’art. 1 del DPR 3/6/1998, n. 252

Richiamate:

- la propria deliberazione 2416/08 e successive modificazioni.;

- le proprie deliberazioni 1057/06, 1663/06, 1173/09 e 1377/10;

Dato atto dei pareri allegati alla presente deliberazione;

Su proposta dell’Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l’immigrazione. Volontariato, Associazionismo e Terzo settore, Teresa Marzocchi;

a voti unanimi e palesi

delibera: 

(omissis)

2. di assegnare e concedere, per le motivazioni di cui in premessa, alla Provincia di Bologna un contributo di Euro 80.000,00 a titolo di finanziamento a parziale copertura delle spese che verranno sostenute per la realizzazione delle attività di cui al progetto in narrativa esposto dal titolo “Cittadini sempre”, presentato dalla stessa Provincia ad integrazione del proprio piano 2010 per il sostegno e la valorizzazione delle attività promosse dall’associazionismo, costituendo lo stesso per le ragioni ascritte, di fatto, un’integrazione alle disposizioni e prescrizioni indicate nella propria deliberazione 1168/10;

3. di dare atto che la Provincia di Bologna assicura la messa in rete e la condivisione del progetto con le altre Province della regione e che in fase di attuazione il progetto sarà monitorato dal soggetto attuatore in collaborazione con i partners e con la supervisone del Servizio regionale Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale, al fine di rendere costantemente omogenei gli obiettivi e le azioni ai bisogni sociali affrontati a valenza regionale;

4. di dare atto che la Regione assicura il proprio impegno per quanto riguarda la necessaria azione concertativa con le altre Province per la realizzazione del progetto a valenza regionale;

5. di impegnare la spesa complessiva, derivante dal presente provvedimento, pari ad Euro 80.000,00, registrata con il n. 3732 di impegno, al Capitolo n. 57707 “Contributi alle Province per il sostegno di piani di intervento per la realizzazione di iniziative concordate con le associazioni di promozione sociale operanti nel proprio territorio ed iscritte nei registri provinciali (art. 9, comma 2, L.R. 9 dicembre 2002, n. 34)”, afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20120, del Bilancio per l’esercizio finanziario 2010 che è stato dotato della necessaria disponibilità a seguito della variazione di cui al punto 1. che precede;

6. di dare atto, inoltre, che il dirigente competente provvederà con proprio atto formale, ai sensi degli artt. 51 e 52 della L.R.40/01 nonché della propria deliberazione 2416/08 e ss.mm., alla liquidazione del contributo di cui trattasi, nonché alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento, che sarà disposta in un’unica soluzione dopo la comunicazione della Provincia di Bologna di avvio operativo delle attività e dell’avvenuto coinvolgimento relativamente al progetto delle altre Province della regione;

7. di dare atto che a conclusione del progetto finanziato, la Provincia destinataria è tenuta a presentare una relazione da cui risultino le modalità di attuazione del progetto ed i risultati quantitativi e qualitativi raggiunti unitamente ad una rendicontazione analitica delle spese complessivamente sostenute;

8. di dare atto che la Regione si riserva di richiedere la documentazione delle spese per un periodo non superiore a cinque anni dall’erogazione del contributo;

9. di dare atto che nell’ipotesi in cui l’ammontare delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto ammesso a contributo risultasse inferiore alla spesa prevista per la realizzazione dello stesso progetto, quantificate in via previsionale in Euro 120.000,00, la Regione si riserva di procedere al recupero della quota proporzionale di contributo erogata in eccedenza;

10. di dare atto che qualora il progetto non fosse realizzato o realizzato in modo difforme da quanto presentato in sede di richiesta di contributo, la Regione si riserva di revocare in parte o in toto il contributo concesso;

11. di pubblicare la presente deliberazione nel BURERT.

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ultima modifica 2011-02-14T16:09:11+01:00

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