Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA–ROMAGNA

Richiamati:

- l’Atto di Indirizzo triennale 2007-2009 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 109 del 3 aprile 2007, nonché l’Addendum all’anno 2010 dello stesso Atto di indirizzo triennale, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 166 del 22 aprile 2008;

- la Risoluzione dell’Assemblea legislativa n. 3100 del 22/1/2008, che mira a porre il tema della mobilità sostenibile e della salvaguardia della qualità dell’aria tra le prioritarie politiche regionali tese a garantire l’equilibrio del territorio;

- la propria deliberazione n. 1580 del 6 ottobre 2008, con cui sono state approvate le “Linee guida dell’azione regionale per la mobilità sostenibile”, poste alla base dei processi di stesura degli strumenti attuativi e di valutazione degli interventi da finanziare tra le Direzioni generali delle Reti Infrastrutturali Logistica e Sistemi di Mobilità, Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa, Programmazione Territoriale e Negoziata Intese Relazioni Europee e relazioni Europee, Sanità e Politiche Sociali e Attività Produttive, Commercio, Turismo, per perseguire la massima coerenza tra la programmazione generale e lo sviluppo della mobilità sostenibile e per conseguire un utilizzo mirato di tutte le risorse dei vari settori;

- il ”Piano d’azione sulla mobilità urbana” del 30 settembre 2009 adottato dalla Commissione Europea, che prevede azioni a breve/medio termine fino al 2012 e affronta i temi urbani della mobilità per promuovere le politiche integrate, i trasporti urbani non inquinanti, il rafforzamento dei finanziamenti, per condividere esperienze e conoscenze, per ottimizzare la mobilità urbana e porre i cittadini al centro del processo;

- gli annuali “Accordi di Programma sulla qualità dell’aria”, di cui l’ottavo sottoscritto in data 15 ottobre 2009, approvato con Decreto del Presidente n.287 del 22/10/2009, il nono ”Accordo di Programma sulla qualità dell’aria 2011-2012”, sottoscritto in data 5 ottobre 2010 e approvato con Decreto del Presidente n.223 del 13/10/2010, tra la Regione Emilia-Romagna, le Province, i Comuni capoluogo e i Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, che impegnano i firmatari a realizzare interventi a basso impatto ambientale nell’ambito della mobilità sostenibile, della logistica regionale, dell’edilizia sostenibile e delle attività produttive;

- i Piani di risanamento della qualità dell’aria, elaborati in tale ambito da tutte le nove Province a partire dal 2005, sulla base delle deleghe ricevute dalla Regione;

Premesso che: 

  • la Legge regionale 2 ottobre 1998 n. 30 “Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale”, agli artt. 1, c. 1 bis - c. 2 lett. e), art. 2, c. 1 lett. f bis, art. 30, c.1 lett. a) e lett. d) art. 31, c.2 lett. c), stabilisce le finalità, i principi, nonché le modalità per lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento nell’ambito della mobilità sostenibile e l’intermodalità; 
  • con il Protocollo d’intesa per lo sviluppo della mobilità ciclopedonale, sottoscritto dalla Regione Emilia –Romagna e le Associazioni FIAB onlus Emilia-Romagna, Legambiente Emilia-Romagna, UISP Emilia-Romagna e WWF Emilia-Romagna in data 12 giugno 2009, approvato con delibera n. 713 del 25 maggio 2009, la Regione Emilia-Romagna ha, tra l’altro, assunto l’impegno, sulla base delle esperienze già effettuate con l’apporto dell’Associazionismo, di promuovere, tramite un finanziamento specifico complessivo di Euro 500.000,00, l’incentivazione di percorsi partecipati di orientamento dei comportamenti individuali verso la mobilità ciclopedonale in ambito casa-scuola e casa–lavoro; 
  • tale finanziamento è stato incluso nelle azioni da attivare nell’ambito del sopraccitato ottavo Accordo sulla qualità dell’aria 2009/2010, di cui all’art. 9, c. 15, approvato con decreto del Presidente n. 287 del 22/10/2009;

Considerato che le risorse finanziarie per consentire il suddetto finanziamento di Euro 500.000,00 per la mobilità ciclopedonale casa - scuola e casa – lavoro, sono allocate e disponibili nell’ambito del Capitolo 43270 “Contributi agli Enti locali per investimenti in infrastrutture, sistemi tecnologici e mezzi di trasporto (art. 31, comma 2, lett. c), art. 34, comma 1, lett. a) e comma 6, lett. a) L.R. 2 ottobre 1998, n. 30)”, afferente all’U.P.B. 1.4.3.3.16010 del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2010;

Preso atto che l’Assessore regionale alla Programmazione territoriale, Urbanistica, Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Mobilità, Logistica e Trasporti, Alfredo Peri, con nota prot. 193660 in data 3/9/2009: 

  •  ha avanzato ai Comuni capoluogo di provincia una proposta che prevede la riqualificazione di percorsi sicuri casa-scuola da progettare con metodologie partecipative e da realizzare con cofinanziamento regionale, tramite il supporto, rispettivamente, del Servizio Comunicazione ed Educazione alla sostenibilità, per quanto riguarda le attività di progettazione partecipata di cui alla propria deliberazione n. 2222 del 28/12/2009, e del Servizio Mobilità urbana e Trasporto locale, per quanto riguarda la realizzazione delle opere infrastrutturali; 
  • ha specificato che il contributo regionale per la realizzazione delle opere infrastrutturali non potesse superare il 50% della spesa ammissibile, facendo riferimento ai criteri, condizioni e modalità per la concessione-impegno, erogazione nonché controllo e revoca dei contributi sugli investimenti approvati con deliberazione della Giunta regionale 1233/09, Allegato A;

Preso atto che, a seguito dell’interesse manifestato per la proposta da parte dei Comuni capoluogo, è stata predisposta dai Servizi regionali sopraindicati - ed inviata in data 8/10/2009 - la documentazione utile per raccogliere le adesioni formali dei Comuni capoluogo, assicurando il coordinamento del Servizio Mobilità urbana e Trasporto locale nella realizzazione delle opere da eseguirsi a seguito delle attività partecipative;

Considerate le adesioni presentate dai Comuni di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, conservate agli atti d’ufficio del Servizio Mobilità urbana e Trasporto locale;

Ritenuto opportuno sottolineare che l’adesione alla proposta regionale implica per i Comuni aderenti:

- l’impegno a progettare opere di riqualificazione e/o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e partecipative;

- l’impegno a sviluppare attività di natura educativa e partecipativa per la progettazione e la realizzazione degli interventi di riqualificazione e/o messa in sicurezza di percorsi pedonali casa-scuola con il coinvolgimento dei Centri di Educazione Ambientale istituiti ai sensi della L.R. 15/96 (o di agenzie educative laddove questi non siano presenti);

Preso atto, inoltre, che:

- con nota in data 2/12/2009 del Responsabile del Servizio Mobilità urbana e Trasporto locale, in seguito alle adesioni pervenute, per gli interventi che riguardano le opere infrastrutturali è stato comunicato ai Comuni di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, il riparto delle risorse disponibili da assegnare ad ogni Comune pari a € 55.500,00 cadauno, a condizione che l’ente beneficiario garantisca la copertura finanziaria di almeno il 50% della spesa ammissibile;

- con successive note del Responsabile del Servizio Mobilità urbana e Trasporto locale del 21/4/2010, del 22/6/2010 e del 7/10/2010 è stata fissata e infine prorogata al 15/11/2010 la scadenza per l’invio delle deliberazioni comunali di approvazione degli interventi rientranti nel progetto regionale, ai fini dell’approvazione del programma di assegnazione di contributi ai Comuni, fissando al 31/12/2011 il termine per la trasmissione alla Regione degli atti richiesti per la concessione-impegno di spesa ai sensi dei criteri, condizioni e modalità, paragrafo 2a) dell’Allegato A alla citata deliberazione 1233/09;

- tali provvedimenti sono conservati agli atti d’ufficio del Servizio Mobilità urbana e Trasporto locale;

Preso atto che, alla luce di quanto sopra indicato i criteri di assegnazione delle risorse regionali ai Comuni capoluogo di provincia risultano i seguenti:

1. i contributi sono assegnati ai suddetti Comuni che hanno fatto pervenire alla Regione le schede di adesione al progetto per opere di riqualificazione e/o di messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa–scuola sviluppati attraverso metodologie educative e partecipative;

2. i contributi sono assegnati ai Comuni che hanno fatto pervenire, altresì, al succitato Servizio regionale nei termini previsti le deliberazioni comunali di approvazione della programmazione finanziaria degli interventi di percorsi sicuri casa-scuola, da attuare a seguito di processi partecipativi;

3. le risorse regionali sono ripartite tra i Comuni aderenti al progetto nell’importo di € 55.500,00 cadauno;

Ritenuto, con specifico riferimento al presente provvedimento, di confermare quali criteri per la valutazione degli investimenti, per la concessione e l’erogazione dei contributi e modalità di revoca, ai sensi dell’art. 34, comma 7 della L.R. 30/98, i “criteri, condizioni e modalità per la concessione-impegno, erogazione nonché controllo e revoca dei contributi sugli investimenti” approvati con propria deliberazione 1233/09, Allegato A, così integrato e modificato:

- dopo il punto “1) Condizioni generali”;

1a) Contributo massimo concedibile

Il contributo massimo concedibile in relazione al progetto presentato è di € 55.500,00. L’importo concesso non può comunque superare il 50 per cento della spesa ammessa a finanziamento.

Qualora il costo dell’intervento ammesso a finanziamento risulti inferiore a € 111.000,00 il contributo regionale verrà proporzionalmente rideterminato in diminuzione, nel rispetto della percentuale massima concedibile del 50 per cento.

Qualora, invece, tale costo superi l’importo ammesso a finanziamento il contributo regionale resterà invariato.

- nel punto 4(Decadenza e revoca dei contributi) il termine per l’assunzione dell’impegno di spesa è fissato al 31 dicembre 2011;

- il punto 5 (Utilizzo delle economie di programmazione e di impegno) è da intendersi così modificato e sostituito:

5) Utilizzo delle economie di impegno

«Le economie di spesa realizzate durante l’esecuzione dell’opera (minori spese rispetto al finanziamento concesso/impegnato, ivi compreso i ribassi d’asta), potranno essere riutilizzate dall’ente beneficiario del contributo regionale per spese ammissibili complementari a quella oggetto di intervento, previa istanza motivata da parte del soggetto beneficiario medesimo e valutazione di congruità rispetto agli obiettivi e finalità dell’intervento stesso da parte della struttura regionale competente.»

Visto l’art. 3, comma 18, lett. g), della L. 24 dicembre 2003, n. 350;

Dato atto che il Servizio regionale competente ha verificato, sulla base della documentazione pervenuta ai fini dell’adesione e acquisita agli atti d’ufficio del medesimo Servizio che le spese di investimento per i progetti indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e ammessi a contribuzione con il presente atto, rientrano nell’ambito delle spese di investimento ammissibili ai sensi dell’art. 3, comma 18), lettera g), della Legge 350/03, in quanto si riferiscono a opere/lavori rientranti nel patrimonio pubblico dei Comuni stessi;

Viste altresì:

- la L.R. 15/11/2001, n. 40;

- la L.R. 26/11/2001, n. 43 e succ. mod.;

- le LL.RR. n. 14 e 15 del 23 dicembre 2010;

 Richiamate altresì:

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche, ed in particolare l’art. 3 “Tracciabilità dei flussi finanziari”;

- le determinazioni dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 8 e n. 10/2010 inerenti “Indicazioni sulla tracciabilità finanziaria ex art. 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2010, n. 217”;

Ritenuto, per quanto sopra esposto, di approvare con il presente provvedimento:

- l’assegnazione di contributi regionali per la realizzazione di opere infrastrutturali inerenti il progetto “Percorsi sicuri casa-scuola da progettare con metodologie partecipative”, per complessivi € 499.500,00, ai Comuni capoluogo di provincia di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, nell’importo di € 55.500,00 cadauno, come meglio dettagliato nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

- l’applicazione, ai contributi assegnati con il presente provvedimento, dei criteri per la concessione e l’erogazione dei contributi sugli investimenti approvati con propria deliberazione 1233/09, con le modifiche più sopra precisate;

Dato atto che le risorse finanziarie necessarie sono allocate al Capitolo di spesa 43270 “Contributi agli Enti locali per investimenti in infrastrutture, sistemi tecnologici e mezzi di trasporto (art. 31, comma 2, lett. c), art. 34, comma 1, lett. a) e comma 6, lett. a) L.R. 2 ottobre 1998, n. 30)”, afferente all’U.P.B. 1.4.3.3.16010 del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2010;

Dato atto, altresì che l’Allegato 1), parte integrante del presente atto, indica per ogni Comune beneficiario, la descrizione dell’intervento, il costo previsto, l’importo del contributo regionale assegnato e la quota del costo a carico dei Comuni;

Richiamate, infine, le proprie deliberazioni:

- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale”. “Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali” e s.m.;

- n. 1663 del 27 novembre 2006 “Modifiche all’assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente” e s.m.i.;

- n. 1720 del 4 dicembre 2006 concernente “Conferimento degli incarichi di responsabilità delle Direzioni generali della Giunta regionale”;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.;

- n. 1173 del 27 luglio 2009 concernente “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2009)”;

- n. 2346 del 28 dicembre 2009 “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale”;

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 101 del 10/05/2010 avente oggetto “Nomina dei componenti della Giunta regionale e specificazione delle relative competenze” e n. 130 del 3/6/2010 di modifica ed integrazione dello stesso;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla “Programmazione territoriale, Urbanistica. Reti di infrastrutture materiali e immateriali. Mobilità, Logistica e Trasporti”;

 A voti unanimi e palesi

delibera:

 ai sensi della L.R. 30/98, per i motivi espressi in premessa, e qui intesi integralmente richiamati:

1. di prendere atto dei seguenti criteri di assegnazione delle risorse regionali ai Comuni capoluogo di provincia:

- i contributi sono assegnati ai Comuni che hanno fatto pervenire alla Regione le schede di adesione al progetto per opere di riqualificazione e/o di messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa – scuola sviluppati attraverso metodologie educative e partecipative;

- i contributi sono assegnati ai Comuni che hanno fatto pervenire, altresì, nei termini previsti le deliberazioni comunali di approvazione della programmazione finanziaria degli interventi di percorsi sicuri casa-scuola, da attuare a seguito di processi partecipativi;

- le risorse regionali sono ripartite tra i Comuni aderenti al progetto nell’importo di € 55.500,00 cadauno;

2. di assegnare contributi regionali per la realizzazione di opere infrastrutturali inerenti il progetto “Percorsi sicuri casa-scuola da progettare con metodologie partecipative”, per complessivi € 499.500,00, ai Comuni capoluogo di provincia di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, nell’importo di € 55.500,00 cadauno, come risulta dall’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3. di dare atto che le risorse finanziarie necessarie per far fronte ai contributi assegnati con il presente atto di cui all’Allegato 1, ammontanti a complessivi Euro 499.500,00, sono allocate al Capitolo di spesa 43270 “Contributi agli Enti locali per investimenti in infrastrutture, sistemi tecnologici e mezzi di trasporto (art. 31, comma 2, lett. c), art. 34, comma 1, lett. a) e comma 6, lett. a) L.R. 2 ottobre 1998, n. 30).”, afferente all’UPB 1.4.3.3.16010 del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2010;

4. di confermare quali criteri per la valutazione degli investimenti, per la concessione e l’erogazione dei contributi e modalità di revoca, ai sensi dell’art. 34, comma 7 della L.R. 30/98, i “criteri, condizioni e modalità per la concessione-impegno, erogazione nonché controllo e revoca dei contributi sugli investimenti” approvati con propria deliberazione 1233/09, Allegato A, così integrato e modificato:

 - dopo il punto “1) Condizioni generali”;

 1a) Contributo massimo concedibile

 Il contributo massimo concedibile in relazione al progetto presentato è di € 55.500,00. L’importo concesso non può comunque superare il 50 per cento della spesa ammessa a finanziamento.

Qualora il costo dell’intervento ammesso a finanziamento risulti inferiore a € 111.000,00 il contributo regionale verrà proporzionalmente rideterminato in diminuzione, nel rispetto della percentuale massima concedibile del 50 per cento.

Qualora, invece, tale costo superi l’importo ammesso a finanziamento il contributo regionale resterà invariato.

- nel punto 4(Decadenza e revoca dei contributi) il termine per l’assunzione dell’impegno di spesa è fissato al 31 dicembre 2011;

- il punto 5 (Utilizzo delle economie di programmazione e di impegno) viene così modificato e sostituito:

5) Utilizzo delle economie di impegno:

«Le economie di spesa realizzate durante l’esecuzione dell’opera (minori spese rispetto al finanziamento concesso/impegnato, ivi compreso i ribassi d’asta), potranno essere riutilizzate dall’ente beneficiario del contributo regionale per spese ammissibili complementari a quella oggetto di intervento, previa istanza motivata da parte del soggetto beneficiario medesimo e valutazione di congruità rispetto agli obiettivi e finalità dell’intervento stesso da parte della struttura regionale competente.»

 5. di dare atto, altresì, che ai sensi della normativa regionale vigente e degli atti amministrativi attuativi, e nel rispetto degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge 136/10 e successive modifiche, il Dirigente regionale competente provve­derà con propri atti formali alla concessione, impegno, liquidazione ed erogazione dei contributi nonchè all’eventuale revoca dei suddetti contributi regionali, secondo quanto stabilito al punto 4 che precede;

 6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2011-02-01T16:29:33+01:00

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