Testo

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) sono patologie gravi che si caratterizzano per comportamenti alimentari disfunzionali, connessi ad un’estrema preoccupazione per il proprio peso, alla percezione alterata dell’immagine corporea e (generalmente) a bassi livelli di autostima;

secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, in appena quattro anni i casi di DNA sono più che raddoppiati, passando da 680.569 nel 2019, a 879.560 nel 2020, a 1.230.468 nel 2021, e a 1.450.567 nel 2022;

in Emilia-Romagna, in particolare, il Centro regionale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione ha registrato 190 nuovi accessi nel solo 2022, come ha spiegato la responsabile Dr.ssa neuropsichiatra […] in un’intervista al Corriere di Bologna del 14 novembre 2023;

secondo i dati forniti dallo stesso Assessorato alla Salute della Regione Emilia-Romagna, nel 2021 sono stati 2.008 i pazienti emiliano-romagnoli presi in carico per disturbi del comportamento alimentare (+ 27,5% rispetto all’anno precedente), di cui il 91,7% donne e il 69,5% adolescenti tra i 12 e i 30 anni (di questi, il 93,3% donne), con un incremento del 51,9% complessivo e del 124,4% tra i minori rispetto al 2016, anche a causa della pandemia di Covid-19, che ha reso l’esordio più precoce. I ricoveri sono stati complessivamente 856, di cui 701 donne (l’81,9%) di tutte le età e 461 giovani (sia uomini che donne).

Evidenziato che

con l’obiettivo di contrastare i DNA, la legge del 30 dicembre 2021, n. 234 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, all’art. 1, c. 688, ha istituito, presso il Ministero della Salute, il “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione”, con dotazione di 15.000.000€ per l’anno 2022 e di 10.000.000€ per l'anno 2023;

del Fondo ha beneficiato la medesima Regione Emilia-Romagna, ottenendo un finanziamento di 1.900.000€ per un progetto di contrasto all’insorgenza e alla cronicizzazione delle patologie legate all’alimentazione.

Rilevato che

la legge del 30 dicembre 2023, n. 213 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, non ha previsto il rifinanziamento del suddetto Fondo, decretandone di fatto la scomparsa;

il 17 gennaio 2024, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato che, con un emendamento in sede di conversione al decreto Milleproroghe, verranno messi a disposizione del Fondo risorse pari a 10 milioni di euro per il 2024;

non sono ancora stati emanati i decreti attuativi per inserire ufficialmente i disturbi alimentari nei Lea (Livelli essenziali di assistenza).

Ritenuto necessario sottolineare che

le risorse del Fondo hanno consentito di assumere complessivamente 780 professionisti (tra psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, infermieri, dietisti, nutrizionisti e medici specialisti in nutrizione clinica), nonché di finanziare una rete di ambulatori su tutto il territorio nazionale che, a causa del mancato stanziamento, saranno costretti a chiudere al 31 ottobre, come denunciano […], direttrice Rete disturbi alimentari Usl 1 dell’Umbria, e […], presidente dell’Associazione nazionale disturbi del comportamento alimentari, in un’intervista al Corriere della Sera del 5 gennaio scorso;

l’aumento esponenziale dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, in particolare tra i giovani e le donne, testimonia drammaticamente di quanto sia importante intervenire in modo tempestivo ed efficace per contrastare il fenomeno, agendo sinergicamente sul fronte dell’informazione, della prevenzione, dell’assistenza e della cura;

gli stanziamenti annunciati dal Ministro Schillaci risultano assolutamente insufficienti considerando che, come denunciano le associazioni impegnate nella lotta al fenomeno, già lo scorso anno lo stesso stanziamento non ha permesso di garantire cure e assistenza, considerate anche le lunghe liste di attesa;

ciò rende ancora più inspiegabile la decisione del Governo centrale di non rifinanziare adeguatamente uno strumento importante come il “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione”, mettendo così a rischio la salute di centinaia di milioni di cittadini e il futuro lavorativo di centinaia di professionisti.

Impegna la Giunta regionale

a sollecitare le istituzioni competenti, in Conferenza Stato-Regioni e in tutte le sedi opportune, affinché provvedano con urgenza al rifinanziamento strutturale del “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione”, nel più ampio quadro di un’azione politica di contrasto al fenomeno dei disturbi alimentari e di garanzia di adeguati livelli occupazionali del personale coinvolto;

a sollecitare il Governo, attivando anche la Conferenza Stato-Regioni, affinché provveda all’emanazione dei decreti attuativi necessari all’inserimento dei disturbi alimentari nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea).

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 31 gennaio 2024

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-02-06T15:38:58+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina