Testo
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
sostituito in applicazione dell’art. 46 comma 2 della L.R. 43/01 nonché della nota n° NP200918480 del 23.12.2009 dalla Responsabile del Servizio Programmazione Economico - Finanziaria, Marzia Cavazza
Viste:
- la legge 4 maggio 1983, n. 184 “Diritto del minore ad una famiglia”, come successivamente modificata;
- la legge 27 maggio 1991, n. 176 “Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 29 novembre 1989”;
- la legge 15 febbraio 1996, n. 66 “Norme contro la violenza sessuale”;
- la legge 28 agosto 1997, n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”, ed in particolare l’art. 4;
- la legge 3 agosto 1998, n. 269 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”;
- la legge 31 dicembre 1998, n. 476 “Ratifica ed esecuzione della convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a l’Aja il 29 maggio 1993. Modifiche alla Legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di adozione di minori stranieri”;
- la legge 28 marzo 2001, n. 149 “Modifiche della Legge 4 maggio 1983, n. 184, ‘Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori’, nonché del Titolo VIII del Libro I del Codice Civile”;
- la legge 4 aprile 2001, n. 154 “Misure contro la violenza nelle relazioni familiari”;
- la legge 11 marzo 2002, n. 46 “Ratifica ed esecuzione dei protocolli opzionali alla Convenzione dei diritti del fanciullo, concernenti rispettivamente la vendita dei bambini, la prostituzione dei bambini e la pornografia rappresentante bambini ed il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, fatti a New York il 6 settembre 2000”;
- la Legge 20 marzo 2003, n. 77 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli, fatta a Strasburgo il 25 gennaio 1996”;
- la Legge 6 febbraio 2006, n. 38 “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet”;
- la Legge 8 febbraio 2006, n. 54 “Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”;
- il DPCM 14 febbraio 2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie”;
- il DPCM 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli di assistenza”;
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, che, tra l’altro, all’art. 47, comma 1, lettera c), stabilisce che quota parte del fondo sociale regionale per le spese correnti operative a sostegno dei servizi e degli interventi, è destinato alle Provincie per l’attuazione di specifici programmi di cui all’art 27, comma 3 della medesima legge regionale, che si devono raccordare ed integrare con i piani di zona;
- la L.R. 28 luglio 2008, n. 14 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”, che, tra l’altro, all’art. 20 prevede l’approvazione da parte delle Province di un Programma per la promozione e lo sviluppo delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza;
Richiamate:
- la deliberazione del Consiglio regionale n. 1294 del 24 novembre 1999 ad oggetto: “Linee di indirizzo in materia di abuso sessuale sui minori”;
- la deliberazione della Giunta Regionale n. 1495 del 28 luglio 2003 ad oggetto: “Approvazione linee di indirizzo per le adozioni nazionali e internazionali in Emilia-Romagna in attuazione del Protocollo d’intesa di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 331/02. Modifica della deliberazione della Giunta Regionale n. 3080 del 28/12/2001”;
- la deliberazione della Giunta Regionale n. 1425 del 19 luglio 2004 ad oggetto: “Protocollo regionale di intesa in materia di adozione tra Regione Emilia-Romagna, Province, Enti titolari delle funzioni in materia di infanzia e adolescenza, Enti autorizzati di cui all’art. 39, comma 1, lettera c) della Legge 476/98”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 846 del 11 giugno 2007 ad oggetto: “Direttiva in materia di affidamento familiare e accoglienza in comunità di bambini e ragazzi (legge 4 maggio 1983, n. 184 e successive modifiche e articoli 5 e 35 della L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e successive modifiche)”;
- la deliberazione dell’assemblea legislativa n. 175 del 22 maggio 2008 “Piano Sociale e Sanitario 2008-2010 (Proposta della Giunta regionale in data 1 ottobre 2007, n. 1448);
Dato atto che con deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale n. 265 del 25.11.2009 ad oggetto “Programma annuale 2009: obiettivi e criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’art. 47, comma 3 della L.R. n. 2/2003 in attuazione del piano sociale e sanitario regionale.(Proposta della Giunta regionale in data 26 ottobre 2009, n. 1616)” al punto 2.2.1 “Programma provinciale per la promozione delle politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza”, sono stati individuati tra l’altro:
- gli obiettivi generali da perseguire per ciascuna delle tre aree di intervento;
- le amministrazioni destinatarie, ossia le Amministrazioni Provinciali;
- i criteri per la ripartizione delle risorse tra le amministrazioni destinatarie;
Richiamata altresì la deliberazione della Giunta regionale n. 2078 del 14.12.2009 ad oggetto: “Programma annuale 2009: ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale ai sensi dell’art. 47, comma 3 della L.R. 2/03 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale n. 265/2009” che ha, tra l’altro, definito all’allegato, punto 2.2.2.1:
- le risorse programmate per il sostegno alle politiche di tutela ed accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza per il 2009, che ammontano a complessivi € 400.400,00;
- le tipologie di azioni da attivare per perseguire gli obiettivi individuati per ciascuna delle tre aree di intervento, ossia tutela, accoglienza e adozione;
- i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse tra le amministrazioni destinatarie;
Considerato che con la succitata deliberazione di Giunta regionale si è stabilito, inoltre, che il dirigente competente provvederà con propri atti formali all’assegnazione delle risorse, all’assunzione dei relativi impegni di spesa e alla contestuale liquidazione in una unica soluzione e alla determinazione delle modalità di rendicontazione e di eventuale revoca delle risorse non utilizzate o impropriamente utilizzate;
Valutato di conferire, mediante il presente atto, proficua continuità alle iniziative promosse dalle Provincie già nei precedenti anni finanziari;
Ritenuto pertanto, in attuazione della sopra citata deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale n. 265/09, e della Giunta regionale n. 2078/09, di dover provvedere:
- all’assegnazione della somma complessiva di € 400.400,00 a favore delle Amministrazioni provinciali, ripartita secondo i seguenti criteri: una quota, corrispondente al 35% in ugual misura è suddivisa tra tutte le Province; la restante quota corrispondente al 65% delle risorse, in base alla popolazione minorile residente nel territorio provinciale al 01.01.2009.
- al relativo impegno di spesa sul cap. 57105 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata alle provincie per l’attuazione dei programmi provinciali, per le attività di coordinamento e supporto per l’implementazione e gestione del sistema informativo dei servizi sociali nonché per l’elaborazione dei Piani di zona (art. 47, comma 1, lettera c), L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e L. 8 novembre 2000, n. 328) – Mezzi statali” afferente all’UPB 1.5.2.2.20101 del bilancio per l’esercizio 2009;
- alla contestuale liquidazione in un’unica soluzione e alla determinazione delle modalità di rendicontazione e di eventuale revoca delle risorse non utilizzate o impropriamente utilizzate;
Richiamate:
- L.R. 19 dicembre 2008, n.22 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2009 e del bilancio pluriennale 2009-2011”;
- L.R. 19 dicembre 2008, n. 23 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2009 e Bilancio pluriennale 2009-2011”;
- la L.R. 23 luglio 2009, n. 9 recante “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e del bilancio pluriennale 2009-2011. Primo provvedimento generale di variazione”;
- la L.R. 23 luglio 2009, n. 10 “Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2009 e del Bilancio pluriennale 2009-2011 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n.40. Primo provvedimento generale di variazione”;
Viste:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 recante ”Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R.6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 e successive modificazioni recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;
Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all’art. 47 secondo comma della L.R. 40/2001 e che pertanto l’impegno di spesa possa essere assunto con il presente atto;
Verificata la necessaria disponibilità di cassa sul pertinente capitolo di bilancio;
Ritenuto, inoltre, che sussistano tutte le condizioni previste dall’art. 51, comma 3, della L.R. n.40/2001 per provvedere alla liquidazione della spesa;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2416 del 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;
Richiamate, inoltre, le deliberazioni della Giunta Regionale n. 1057/2006, 1663/2006, n. 1151/2007 e n. 1173/2009;
Dato atto dei pareri allegati;
determina:
1) di approvare per le motivazioni espresse in premessa, il riparto e contestualmente assegnare a favore delle Provincie il finanziamento di € 400.400,00, secondo i criteri previsti nella deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale n. 265/2009 e per la realizzazione delle azioni di cui all’allegato, punto 2.2.2.1, della Deliberazione della Giunta regionale n. 2078/2009, come esposto nella tabella a seguire con arrotondamento all’unità di euro:
Provincia | Popolazione 0-17 (al 01/01/09) | Quota Popolazione 0-17 | Quota fissa | TotaleEuro |
Piacenza | 42406 | 16.523,76 | 15.571,11 | 32.095,00 |
Parma | 65138 | 25.381,43 | 15.571,11 | 40.952,00 |
Reggio E. | 91042 | 35.475,09 | 15.571,11 | 51.046,00 |
Modena | 113950 | 44.401,33 | 15.571,11 | 59.972,00 |
Bologna | 143745 | 56.011,14 | 15.571,11 | 71.582,00 |
Ferrara | 45249 | 17.631,56 | 15.571,11 | 33.203,00 |
Ravenna | 56762 | 22.117,67 | 15.571,11 | 37.689,00 |
Forlì-Cesena | 60103 | 23.419,51 | 15.571,11 | 38.991,00 |
Rimini | 49527 | 19.298,51 | 15.571,11 | 34.870,00 |
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| 400.400,00 |
2) di impegnare la somma anzidetta di Euro 400.400,00 registrata al n. 4829 di impegno sul cap. 57105 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata alle Provincie per l’attuazione dei programmi provinciali, per le attività di coordinamento e supporto per l’implementazione e gestione del sistema informativo dei servizi sociali nonché per l’elaborazione dei Piani di zona (art. 47, comma 1, lettera c), L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e L. 8 novembre 2000, n. 328) – Mezzi statali” afferente all’UPB 1.5.2.2.20101 del bilancio per l’esercizio 2009, che presenta la relativa disponibilità;
3) di liquidare in una unica soluzione la somma complessiva di € 400.400,00, ricorrendo le condizioni di cui all’art. 51, comma 3 della L.R. 40/2001, dando atto che si provvederà, sulla base del presente atto, ad avvenuta esecutività dello stesso, alla richiesta di emissione dei titoli di pagamento ai sensi dell’art. 52 della medesima L.R. n. 40/01, e della deliberazione n. 2416/2008 e successive modifiche, a favore delle Provincie sulla base della ripartizione sopra riportata;
4) di stabilire che le Amministrazioni provinciali presentano i Programmi provinciali entro le medesime scadenze previste per i Piani di Zona, nonché, contestualmente alla presentazione del successivo programma annuale, una relazione sull’utilizzo delle risorse impiegate, le attività e i risultati raggiunti;
5) di stabilire che l’inosservanza delle condizioni, nonché gravi o reiterate mancanze rispetto a quanto disposto dal presente atto, comporteranno, previo sollecito, la revoca del finanziamento concesso e il conseguente recupero dell’importo erogato;
6) di dare atto che per tutto quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alla deliberazione dell’Assemblea Legislativa regionale n. 265/2009 e alla Deliberazione della Giunta regionale n. 2078/2009;
7) di pubblicare la presente determinazione nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
Il Responsabile del Servizio
Marzia Cavazza