Testo

IL RESPONSABILE

Viste:

- la Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, e successive modificazioni;

Richiamati:

- l’art. 8, comma 6 della L. 5 giugno 2003, n. 131, che prevede che in sede di Conferenza Unificata, il Governo possa promuovere la stipula di intese dirette a favorire il raggiungimento di posizioni unitarie ed il perseguimento di obiettivi comuni;

- l’Intesa siglata in Conferenza unificata il 29 aprile 2010, sui criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di cui al decreto del Ministro per le pari opportunità del 12 maggio 2009 inerente la ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009;

Richiamate altresì:

- la deliberazione di Giunta regionale n. 1432 del 27/9/2010 “Approvazione programma attuativo previsto dall’Intesa sugli interventi di conciliazione siglata in Conferenza Unificata il 29/04/2010.”;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 1952 del 13/12/2010 “Approvazione schema di convenzione con il Dipartimento Pari Opportunità’ in attuazione Dell’intesa del 29/04/2010 su interventi di conciliazione”

- la deliberazione della Assemblea legislativa regionale del 23 novembre 2010 n. 26 recante “Programma annuale 2010: obiettivi e criteri generali di ripartizione delle risorse ai sensi dell’articolo 47, comma 3, della l.r. n. 2/2003 in attuazione del piano sociale e sanitario regionale. (Proposta della Giunta regionale in data 25 ottobre 2010, n. 1609)”;

- la Convenzione tra il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’Intesa del 29 aprile 2010 relativa ai “Criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro” firmata in data 16 dicembre 2010 che è della durata di 12 mesi dalla sottoscrizione della stessa;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 2288 del 27/12/2010 “Programma annuale 2010: ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale ai sensi dell’art. 47, comma 3 della L.R.2/2003 e individuazione delle azioni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 26 del 23/11/2010” che nell’allegato, parte integrante della stessa, al punto 2.4.3. “Progetti innovativi territoriali per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro (Intesa n.26/CU sancita in conferenza unificata il 29 aprile 2010)” stabilisce:

- le risorse complessivamente programmate per il 2010 ammontanti a Euro 1.000.000,00, derivanti dal riparto del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per l’anno 2009 di cui all’Intesa n.26/CU sancita in conferenza unificata il 29 aprile 2010 e alla successiva deliberazione di Giunta regionale n.1432/2010 e allocate al capitolo di spesa 57107 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata ai comuni singoli e alle forme associative per l’attuazione dei Piani di Zona e per la realizzazione degli interventi relativi agli assegni di cura, al sostegno economico ed alla mobilità degli anziani, dei disabili o inabili (art. 47, comma 1, lett.b), L.R. 12 marzo 2003, n. 2 e L. 8 novembre 2000, n.328; art.1, comma 1252, L.296/2006 e art. 19, comma 3, D.L. 4 luglio 2006, n.223 convertito in L. dall’art. 1 L. 4 agosto 2006, n.248) - Mezzi statali”, afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20101 del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2010;

- le azioni previste per il raggiungimento delle finalità della richiamata Intesa del 29 aprile 2010, anche come previsto dalla Delibera di Giunta regionale n. 1432/2010, quali:

- sostenere azioni e attività per l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola;

- attivare azioni e interventi per il sostegno alla genitorialità nel periodo di astensione facoltativa dal lavoro (esempio: primo anno in famiglia);

- realizzare altri interventi territoriali conciliativi, in sintonia con lo spirito dell’Intesa. La sperimentazione di attività innovative deve avvenire nel rispetto della normativa regionale;

- quali destinatari i Comuni capofila dei piani di zona o un altro soggetto pubblico tra quelli richiamati all’art. 16 della L.R. n. 2/03;

- che i destinatari nonché soggetti attuatori del programma sono tenuti al rispetto delle norme regolamentari in materia di concorrenza e aiuti di Stato;

- il riparto delle risorse in base ai seguenti criteri:

  • 50% in base alla popolazione minorile residente al 1/1/2010;
  • 50% in base alla popolazione femminile occupata all’ultimo dato disponibile;

- che il Dirigente competente provvederà con propri atti formali al riparto complessivo, all’assegnazione, concessione e assunzione dei relativi impegni di spesa delle risorse programmate, in un’unica soluzione secondo i criteri sopracitati, a seguito della sottoscrizione della Convenzione prevista dall’intesa del 29 aprile 2010 e alla determinazione delle modalità di rendicontazione e di eventuale revoca delle risorse non utilizzate o impropriamente utilizzate;

Dato atto di procedere con il presente atto, alla concessione delle stesse e alla contestuale liquidazione in un’unica soluzione dell’impegno a favore dei Comuni capofila dei piani di zona o di altro soggetto pubblico tra quelli richiamati all’art. 16 della L.R. n. 2/03, secondo il riparto indicato nella Tabella di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

Viste:

- la L.R. 15 novembre 2001, n.40 recante ”Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- la L.R. 23 dicembre 2010, n.15 “Legge finanziaria regionale adottata a norma dell’articolo 40 della Legge regionale 15 novembre 2001, n.40, in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e del bilancio pluriennale 2011-2013” ed in particolare la tab. H;

- la L.R. 23 dicembre 2010, n.14 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’anno finanziario 2011 e Bilancio pluriennale 2011-2013”;

Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 1057 del 24 luglio 2006 recante “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta Regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;

- n. 1663 del 27 novembre 2006 recante “Modifiche all’assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;

- n. 1173 del 27 luglio 2009 recante “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1.8.2009)”;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”e successiva modificazione;

- n. 1377 del 20 settembre 2010 concernente “Revisione dell’assetto organizzativo di alcune direzioni generali”;

Richiamate altresì:

- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 18 novembre 2010, n. 8 e del 22 dicembre 2010, n. 10 in materia di tracciabilità finanziaria ex art. 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche;

Verificata la necessaria disponibilità di cassa sul competente capitolo di bilancio;

Ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all’art. 47 secondo comma della L.R. 40/2001 e che pertanto l’impegno di spesa di Euro 1.000.000,00 possa essere assunto con il presente atto;

Ritenuto, inoltre, che sussistano tutte le condizioni previste dall’art. 51, comma 3, della L.R. 40/01 per provvedere alla liquidazione della spesa;

Dato atto dei pareri allegati;

determina:

1) per le motivazioni esposte in premessa, che qui si intendono integralmente riportate, di assegnare ai Comuni capofila dei piani di zona o un altro soggetto pubblico, tra quelli richiamati all’art. 16 della L.R.2/03, specificati nella Tabella di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente atto, sulla base degli obiettivi, dei criteri e delle procedure stabilite nelle citate delibere dell’Assemblea legislativa regionale 26/10, di Giunta regionale n. 1432/2010 e 2288/2010 e dell’Intesa n.26/CU sancita in Conferenza Unificata il 29 aprile 2010, la somma complessiva di Euro 1.000.000,00 per azioni quali:

  • sostenere azioni e attività per l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola;
  • attivare azioni e interventi per il sostegno alla genitorialità nel periodo di astensione facoltativa dal lavoro (esempio: primo anno in famiglia);
  • realizzare altri interventi territoriali conciliativi, in sintonia con lo spirito dell’Intesa. La sperimentazione di attività innovative deve avvenire nel rispetto della normativa regionale;

2) di dare atto che tali azioni si dovranno attivare entro il 16 dicembre 2011, così come definito dalla Convenzione tra il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’Intesa del 29 aprile 2010 relativa ai “Criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative nonché il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”;

3) di concedere ai Comuni capofila dei piani di zona o un altro soggetto pubblico, tra quelli richiamati all’art. 16 della L.R.2/03 specificati nella Tabella di cui all’Allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente atto, sulla base degli obiettivi, dei criteri e delle procedure stabilite nelle citate delibere dell’Assemblea legislativa regionale 26/10 e della Giunta regionale 1432/10 e 2288/10, la somma di Euro 1.000.000,00;

4) di impegnare la spesa complessiva di Euro 1.000.000,00 registrata al numero 1072 di impegno sul capitolo 57107 “Fondo sociale regionale. Quota parte destinata ai comuni singoli e alle forme associative per l’attuazione dei Piani di Zona e per la realizzazione degli interventi relativi agli assegni di cura, al sostegno economico ed alla mobilità degli anziani, dei disabili o inabili (art. 47, comma 1, lett.b), L.R. 12 marzo 2003, n.2 e L. 8 novembre 2000, n.328; art.1, comma 1252, L.296/2006 e art. 19, comma 3, D.L. 4 luglio 2006, n.223 convertito in L. dall’art. 1 L. 4 agosto 2006, n.248) - Mezzi statali”, afferente all’U.P.B. 1.5.2.2.20101 del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio finanziario 2011 che presenta la necessaria disponibilità;

5) di liquidare la somma complessiva di Euro 1.000.000,00, ricorrendo le condizioni di cui all’art. 51, comma 3 della L.R. 40/2001, dando atto che si provvederà, alla emissione e alla richiesta dei titoli di pagamento ai sensi dell’art. 52 della medesima L.R. n.40, a favore dei soggetti di cui al punto 3) e per gli importi indicati a fianco di ciascuno come da Tabella di cui all’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;

6) che i soggetti beneficiari devono:

- far pervenire al Servizio politiche familiari, infanzia e adolescenza, Viale Aldo Moro n. 21 - 40127 Bologna entro 45 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale Telematico la scheda di cui all’Allegato 2) parte integrante e sostanziale del presente atto, attestante l’avvenuta programmazione;

- approvare tale scheda nell’ambito del Programma Attuativo 2011, così come stabilito dalla deliberazione di Giunta regionale 2288/10;

- fornire alla Regione le informazioni relative a monitoraggio e rendicontazione del programma, utili alla redazione delle relazioni intermedia e finale sull’utilizzo delle risorse, così come previsto all’art. 5 dell’Intesa del 29 aprile 2010 e della Convenzione del 16/12/2010, in risposta alle richieste e relative tempistiche che il gruppo di lavoro a supporto dell’attuazione dell’Intesa farà pervenire alla Regione stessa;

7) che qualora dalla rendicontazione e dal monitoraggio si evidenzi la mancata realizzazione delle azioni sopra descritte da parte dei soggetti beneficiari, la Regione procederà al ridimensionamento del contributo concesso o eventuale recupero delle risorse erogate;

8) di dare atto che per quanto non espressamente previsto con il presente provvedimento si rinvia alla delibera dell’Assemblea legislativa regionale 24 novembre 2010 n. 26 ed alle delibere di Giunta regionale 1432/10 e 2288/10 sopracitate;

9) di pubblicare la presente determinazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Il Responsabile del Servizio

Maura Forni

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ultima modifica 2011-04-26T11:31:54+02:00

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