Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA – ROMAGNA

Premesso che la Legge regionale 2 ottobre 1998, n. 30 “Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale”, all’art. 12 prevede la stipula di Accordi di programma con gli Enti locali e le loro Agenzie, definiti sulla base di un atto di indirizzo generale dell’Assemblea legislativa (art. 8) e di un’Intesa sui servizi minimi (art. 10);

Visti:

- l’atto di indirizzo triennale 2007-2009 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale, di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 109 del 3 aprile 2007, e l’”Addendum all’anno 2010” dell’atto di indirizzo triennale 2007-2009 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 166 del 22 aprile 2008, che hanno indicato i valori guida della politica regionale rivolti allo sviluppo di una mobilità collettiva ambientalmente sostenibile;

- la propria deliberazione n. 2136 del 9 dicembre 2008 di approvazione degli Accordi di programma per la mobilità sostenibile e per i servizi minimi autofiloviari per il 2007-2010 nei nove bacini provinciali della Regione Emilia-Romagna: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini;

- il decreto del Presidente n. 113 del 17 aprile 2009 avente come oggetto “Art. 34 DLgs 267/00. Adozione Accordi di programma per la mobilità sostenibile e per i servizi minimi autofiloviari per il 2007-2010 bacini di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini (DGR 2136/08)”;

Preso atto che:

- il decreto del Presidente della Giunta regionale 223/10 ha approvato il nono Accordo sulla qualità dell’aria 2011-2012 tra Regione Emilia-Romagna, Province, Comuni capoluogo e Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, in cui i sottoscrittori si sono impegnati a cofinanziare e realizzare interventi a basso impatto ambientale nell’ambito della mobilità sostenibile;

i documenti preparatori del nuovo Piano integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna approvato con delibera di Giunta regionale n. 1877 del 23 novembre 2009, individuano come priorità l’attuazione di politiche integrate di mobilità, anche attraverso l’uso di sistemi tecnologici di infomobilità;

- con delibera dell’Assemblea regionale n. 32 del 20 dicembre 2010 è stato approvato l’atto di indirizzo generale triennale 2011-13 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico locale (Proposta della Giunta regionale n. 1351/2010);

- in tale atto tra le strategie di settore per il triennio 2011-2013 vi è quella dell’azione coordinata della Regione e degli Enti locali per l’attuazione di interventi di “buona mobilità”;

- con la propria deliberazione n. 1898 del 6 dicembre 2010 è stato approvato il Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna per il triennio 2011-2013, sottoscritto il 13 dicembre 2011 dalla Regione, dalle Province, dai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, da ANCI e UPI Emilia-Romagna, dalle Agenzie locali per la mobilità, da imprese di settore e dalle organizzazioni sindacali;

- il sopraccitato Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna per il triennio 2011-2013, condiviso da tutti gli attori coinvolti del sistema del trasporto pubblico regionale e locale, ha rimarcato gli effetti virtuosi dell’ottica strategica di integrazione e di condivisione istituzionale alle azioni da attuare anche alla luce delle prevedibili problematiche situazioni finanziarie dei prossimi anni;

Tenuto conto che in base alla deliberazione n. 2136 del 9 dicembre 2008 di approvazione degli Accordi di programma 2008/2010 e sulla base della programmazione finanziaria 2010, delibera di Giunta 976/10, si è proceduto all’impegno di spesa regionale, con determinazione dirigenziale n. 2234 del 2 marzo 2011, per un contributo regionale impegnato a favore del Comune di Bologna di Euro 49.937,50 per la “Realizzazione di una banca dati regionale di regolazione degli accessi delle persone diversamente abili nelle aree a traffico limitato”; 

Dato atto che:

  • a partire dal 17/4/2009 sono state tenute diverse riunioni presso la sede regionale o presso il Comune di Bologna, anche al fine di monitorare l’estensione delle Zone a Traffico Limitati – ZTL, nell’ambito delle attività di un quadro conoscitivo per l’aggiornamento del Piano regionale integrato dei trasporti - PRIT, ed è stata richiesto lo stato di fatto sui sistemi di controllo degli accessi alle Zone a Traffico Limitato nei 13 maggiori Comuni della nostra Regione, con popolazione superiore a 50.000 abitanti;
  • è stato richiesto agli EE.LL. il numero di autorizzazioni rilasciate dai Comuni ai disabili muniti di contrassegno;
  • sono stati intrapresi rapporti con l’AUSL Medicina legale del Comune di Bologna, allo scopo di uniformare il rilascio dei contrassegni con il comune di residenza del disabile;
  • che in data 21 giugno 2010 con lettera del Direttore generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi mobilità, è stata inviata ai comuni copia del progetto per la “Realizzazione di una banca dati regionale di regolazione degli accessi delle persone diversamente abili nelle aree a traffico limitato” predisposto dal Comune di Bologna, nonché bozza dell’Accordo sperimentale ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90 e s.m.,per la realizzazione della suddetta banca dati con i “contrassegni invalidi” di cui all’art. 381 del DPR 495/92;

Preso atto inoltre, che in data 2 marzo 2011 è stato ripresentato ai 13 Comuni sopra i 50.000 abitanti, il progetto del software e delle tecnologie necessarie alla citata banca dati regionale, elaborato dal Comune di Bologna, nonché l’ipotesi di Accordo sperimentale ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90 e s.m.,per la realizzazione della suddetta per i “contrassegni invalidi” di cui all’art. 381 del DPR 495/92, e che dovrà essere sottoscritto da ogni Comune interessato alla banca dati regionale con il comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna, cofinanziatrice del progetto stesso, la quale avrà anche funzione di coordinamento fra gli EE.LL. della Regione;

Considerate le adesioni pervenute dai comuni alla firma del citato Accordo e che ogni ente delegherà, con apposita delibera, il responsabile alla sottoscrizione;

Visto l’atto del Commissario del Comune di Bologna n. 90 del 29 marzo 2011, con i poteri del Consiglio comunale, che approva l’Accordo sperimentale art. 15, Legge 241/90 e s.m. di collaborazione e autorizza il Direttore del Settore Mobilità o suo delegato in caso di impedimento, alla firma del citato Accordo;

Per quanto concerne la Regione Emilia-Romagna, alla sottoscrizione dell’Accordo medesimo, viene delegato l’ing. Paolo Ferrecchi, Direttore generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità;

Richiamate le proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:

- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali” e s.m.;

- n. 1663 del 27 novembre 2006 concernente “Modifiche all’assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente” e s.m.i.;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le Strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/08. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07.” e s.m.;

- n. 1173 del 27 luglio 2009 concernente “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2009)”;

- n. 2060 del 20 dicembre 2010 concernente “Rinnovo incarichi a Direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;

- n. 10 del 10 gennaio 2011 concernente “Approvazione di atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale”;

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 101 del 10/5/2010 avente ad oggetto “Nomina dei componenti della Giunta regionale e specificazione delle relative competenze” e n. 130 del 3/6/2010 di modifica ed integrazione allo stesso;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e s.m.i.;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alla Programmazione territoriale, urbanistica. Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Mobilità, logistica e Trasporti;

 A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate

1. di approvare, lo schema di “Accordo sperimentale, ai sensi dell’art. 15 della Legge 241/90 e s.m., tra il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna (quale cofinanziatrice del progetto e coordinatrice degli EE.LL.) e i Comuni con più di cinquantamila abitanti per la realizzazione di una banca dati regionale dei ‘contrassegni invalidi’, di cui all’art. 381 del DPR 495/92”, in Allegato A) parte integrante della presente deliberazione;

2. di dare atto che alla sottoscrizione dell’Accordo medesimo provvederà l’ing. Paolo Ferrecchi, Direttore generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità, apportando all’allegato schema quelle eventuali modifiche che si rendessero necessarie in sede di stipula, fermi restando i suoi elementi essenziali;

3. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

ALLEGATO A)

Accordo sperimentale, ai sensi dell’art. 15 della L. 241/90 e s.m., tra i Comuni di Bologna, la Regione Emilia-Romagna (con funzioni di coordinamento fra gli EE.LL.) e i Comuni con più di cinquantamila abitanti, per la realizzazione di una banca dati regionale dei “contrassegni invalidi” di cui all’art. 381 del DPR 495/92

Premesso che l’art. 381 del DPR 495/92 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada) stabilisce che per la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, il Comune di residenza rilascia apposita autorizzazione, previo specifico accertamento sanitario. L’autorizzazione è resa nota mediante l’apposito “contrassegno invalidi”, di cui alla figura V. 4 del medesimo regolamento, che è strettamente personale, non vincolato ad uno specifico veicolo ed ha valore su tutto il territorio nazionale;

Dato atto che:

- molti Comuni si stanno dotando di procedure e mezzi per effettuare in tempo reale controlli sui contrassegni rilasciati e sulle eventuali targhe autorizzate come collegate, ma non sono in grado di effettuare verifiche dirette sulla validità dei titoli autorizzativi emessi da altri Comuni. Questo comporta che nei Comuni in cui sono da autorizzare le targhe collegate, queste sono inserite nelle banche dati informatiche, sulla base di richieste documentate, con una validità presunta, che non conosce la data di scadenza del “contrassegno invalidi” a cui sono collegate; 

- al fine di agevolare la circolazione su tutto il territorio regionale, di semplificare i rapporti con gli aventi diritto per l’inserimento delle targhe ed al contempo di controllare il fenomeno dell’abusivismo e dell’elusione (uso illegittimo di contrassegni scaduti, in particolare a seguito del decesso del titolare) sul territorio regionale, la Direzione generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità della Regione Emilia-Romagna ha avviato contatti con il Settore Mobilità del Comune di Bologna, per avviare un processo di condivisione di dati e termini di validità relativi ai “contrassegni invalidi”, nel pieno rispetto delle vigenti norme in materia di protezione dei dati personali e trattamento di dati sensibili, mediante la realizzazione di una banca dati di carattere regionale;

- a tal fine, nell’ambito dell’Accordo di programma per la mobilità sostenibile e per i servizi minimi autofiloviari per il periodo 2007-2010, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato un finanziamento di 50.000 Euro, a favore del Comune di Bologna, per la realizzazione della suddetta banca dati;

- il progetto elaborato dal Comune di Bologna prevede la realizzazione di una banca dati regionale costituita dalla condivisione delle singole banche dati informatiche, per consentire ai Comuni che aderiscano di disporre con rapidità degli aggiornamenti anagrafici e, contestualmente, ai soggetti diversamente abili di comunicare esclusivamente al loro Comune di residenza le targhe dei veicoli di volta in volta al loro servizio per circolare in Regione; 

- detto progetto è stato presentato in data 21 giugno 2010 e in versione definitiva il 2 marzo 2011 ai Comuni della Regione Emilia-Romagna con popolazione superiore a 50.000 abitanti, che ne hanno condiviso obiettivi e modalità di realizzazione e che progressivamente, dotati di sistemi informatizzati per il rilascio dei contrassegni, sono in grado di eseguire in tempo reale il controllo sui dati memorizzati nella propria banca dati;

- in tale sede le Amministrazioni hanno condiviso l’esigenza di giungere progressivamente e volontariamente ad uniformare alcune regole fondamentali di inserimento delle targhe associate ai “contrassegni invalidi”, nella consapevolezza che ogni Comune è il referente unico per i titolari di contrassegni rilasciati nel territorio di competenza e per le eventuali relative associazioni di targhe autorizzate;

Rilevato che:

- il sistema è diffondibile senza la corresponsione di canoni o licenze, pertanto è opportuno prevedere forme di coinvolgimento dei piccoli Comuni limitrofi, al fine di esaminare modalità per l’attuazione del controllo dei titoli autorizzativi e di estendere la semplificazione delle modalità di comunicazione delle targhe collegate ai “contrassegni invalidi”;

- l’accesso dei Comuni alle banche dati informatiche dei “contrassegni invalidi”, configura un trattamento di dati sensibili per rilevanti finalità di interesse pubblico, tese a consentire la circolazione solo agli effettivi aventi diritto, combattendo eventuali abusi di soggetti non titolati (art. 73, comma 1, lett. b) del DLgs 196/03 ossia “Interventi anche di rilievo sanitario in favore di soggetti bisognosi o non autosufficienti o incapaci, ivi compresi i servizi di assistenza economica o domiciliare, di telesoccorso, accompagnamento e trasporto”);

Ritenuto quindi opportuno, alla luce di quanto sopra esposto, dare luogo alla realizzazione di una banca dati regionale per la condivisione, e conseguentemente il controllo, di tutti i dati relativi ai “contrassegni invalidi” (inclusi i termini di validità) nonché per l’eventuale associazione ad essi delle targhe, regolamentandone modalità e condizioni con il presente Accordo, ai sensi dell’articolo 15 della Legge 241/90 e s.m.;

Tutto ciò premesso si concorda quanto segue:

Articolo 1 – Oggetto

1. Sono oggetto del presente accordo sperimentale le attività collegate alla realizzazione e manutenzione di una Banca Dati Informatica Regionale dei “contrassegni invalidi” di cui all’art. 381 del DPR 495/92, al fine di consentire:

− il controllo in tempo reale delle variazioni relative alla validità (nuove emissioni, modifiche o cessazioni) dei “contrassegni invalidi” rilasciati dalle Amministrazioni firmatarie del presente Accordo;

− la condivisione su base regionale delle targhe dei veicoli al servizio dei titolari dei predetti contrassegni, al fine di salvaguardare il diritto alla mobilità dei soggetti diversamente abili.

Articolo 2 – Gestione della Banca Dati Informatica

1. La banca dati di cui al precedente articolo 1 è costituita da un sistema ad architettura distribuita nel quale ogni Amministrazione comunale continua a gestire la propria banca dati, condividendone parte con le altre Amministrazioni firmatarie dell’accordo (di seguito “le parti”).

2. Acquisendo e fornendo periodicamente ed automaticamente i dati memorizzati necessari alla realizzazione del progetto, secondo le specifiche tecniche di cui all’Allegato 1, parte integrante del presente accordo.

3. Ai fini e per gli effetti del presente accordo le parti si impegnano a gestire e mantenere aggiornata la propria banca dati, nonché ad acquisire e trasmettere, secondo le modalità definite nel suddetto Allegato 1, i dati memorizzati necessari alle altre Amministrazioni comunali. Le parti si impegnano altresì a mantenere la banca dati con la diligenza del buon padre di famiglia.

4. Ogni Amministrazione comunale firmataria è il referente unico per i titolari di contrassegni rilasciati nel territorio di competenza e per le eventuali relative associazioni di targhe autorizzate. Le parti si impegnano, qualora responsabili di errate registrazioni delle targhe associate a “contrassegni invalidi” (necessarie per il funzionamento della banca dati locale, e conseguentemente a quello della Banca Dati Regionale), a condividere protocolli operativi per definire le modalità di richiesta di annullamento delle sanzioni, elevate o elevabili.

Articolo 3 – Condizioni di accesso alla Banca Dati Informatica

1. L’accesso ai dati di cui al precedente articolo 1 avverrà con modalità informatiche, con le limitazioni indicate nei paragrafi successivi.

2. Le parti accedono alle banche dati delle altre Amministrazioni mediante digitazione del numero di serie del contrassegno posto sul parabrezza del veicolo, oppure tramite la digitazione di dati anagrafici. L’accesso è finalizzato alla verifica delle seguenti situazioni:

- titolarità del contrassegno;

- validità e scadenza del contrassegno.

Articolo 4 – Trattamento dei dati personali

1. Conformemente a quanto stabilito dall’art. 29 del DLgs 196/03 si nominano le parti quali “responsabili esterni” del trattamento dei dati personali di cui le singole Amministrazioni firmatarie sono titolari, relativamente ai dati personali e sensibili inerenti le seguenti attività:

- accesso, in modalità “visualizzazione”, al sistema gestionale per il rilascio dei contrassegni, limitatamente alla categoria di contrassegni per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio di persone invalide;

- conservazione delle informazioni – su supporto cartaceo o informatico – limitatamente al tempo strettamente necessario alle finalità di interesse pubblico menzionate nelle premesse, e comunque non oltre 7 giorni naturali e consecutivi.

2. Compiti e funzioni inerenti la nomina di cui al precedente paragrafo sono individuati nel DLgs 196/03, con particolare riferimento a: 

- adottare idonee misure di sicurezza con particolare attenzione a quanto indicato nell’Allegato B del DLgs 196/03;

- predisporre l’informativa di cui all’art. 13 del DLgs 196/03 e verificare che la stessa sia effettivamente portata a conoscenza degli interessati;

- rispondere tempestivamente, anche in forma orale, alle richieste verbali degli interessati come previsto dall’art. 7 del DLgs 196/03;

- provvedere alle risposte scritte nei casi previsti dall’art. 7 del DLgs 196/03;

- individuare, tramite espresso conferimento di incarico scritto, gli incaricati al trattamento dei dati personali, fornendogli le indicazioni relative alle modalità operative da seguire e sorvegliandone l’operato (art. 30, DLgs 196/03).

3. E’ vietata la comunicazione dei dati personali relativi ai titolari dei contrassegni in oggetto ad altri soggetti pubblici o privati, salvo specifiche disposizioni di legge o successiva esplicita disposizione dell’Amministrazione comunale titolare dei dati.

4. E’ vietata, in ogni caso, la diffusione dei dati personali relativi ai titolari dei contrassegni in oggetto.

5. Il presente accordo è inviato al Garante per la protezione dei dati personali per l’esercizio delle sue funzioni.

Articolo 5 – Comitato di coordinamento

1. Il coordinamento dei rapporti tra le parti e la vigilanza sull’esecuzione del presente Accordo è affidata ad un Comitato di coordinamento composto dal Direttore del Settore Mobilità (in qualità di presidente) e dal Dirigente dell’Unità Intermedia Amministrativa del Settore Mobilità; da un membro per il Comune di.............., da un membro per il Comune di.............. ecc.. I due Dirigenti del Settore Mobilità potranno chiedere la partecipazione ai lavori del Comitato, senza diritto di voto, di funzionari del proprio Settore, per le attività tecniche e/o di verbalizzazione.

2. Il Comitato:

a) si riunisce di norma annualmente per prendere atto a consuntivo delle modifiche intervenute in corso d’anno;

b) formula direttive rivolte ai soggetti firmatari del presente Accordo, al fine di assicurare la corretta esecuzione dello stesso e di giungere ad una progressiva uniformazione della disciplina di utilizzo dei “contrassegni invalidi”; 

c) fornisce indicazioni in merito alla soluzione di problemi tecnici e/o amministrativi relativi al normale funzionamento della Banca Dati;

d) si avvale del coordinatore tecnico di cui al precedente comma 1 al fine di vigilare sull’adempimento degli impegni assunti con il presente Accordo;

e) si riunisce appositamente per tentare il componimento stragiudiziale delle controversie che dovessero insorgere tra le parti nel corso del funzionamento del progetto;

f) adotta provvedimenti urgenti per l’esclusione dal presente Accordo, anche su proposta del coordinatore tecnico, di Comuni che non ottemperino agli impegni assunti.

Articolo 5 bis - Funzioni della Regione Emilia-Romagna

1. La Regione, cofinanziatrice del progetto, assume funzioni anche di coordinamento fra i Comuni sottoscrittori del presente Accordo sperimentale, con lo scopo di supporto tecnico-amministrativo delle procedure relative alla sottoscrizione e attuazione del presente Accordo.

Articolo 6 – Recesso

1. Le parti si riservano la facoltà di recedere unilateralmente dal presente accordo, per sopravvenuti motivi di interesse pubblico, con un preavviso di 15 (quindici) giorni naturali e consecutivi da comunicarsi per iscritto, al quale farà direttamente seguito l’interruzione dell’accesso al sistema informatico.

2. Nell’ipotesi di recesso di cui al paragrafo 1 nulla sarà dovuto, in ogni caso, al recedente, e la designazione quale “responsabile esterno” del trattamento dei dati personali decadrà automaticamente. 

Articolo 7 – Adesione di altri Comuni

1. Al presente Accordo possono aderire, successivamente alla sottoscrizione delle parti, altri Comuni della Regione Emilia-Romagna che lo ritengano condivisibile, previa accettazione integrale dell’Accordo, che comporta anche il sostenimento del costo di tutti gli oneri di accesso alla Banca Dati Regionale (inclusi eventuali necessari adattamenti tecnologici), nonché eventuali oneri di manutenzione della banca dati locale.

2. La suddetta adesione comporta la dotazione di una porta d’accesso al data base locale, che consenta la visione diretta dei dati relativi ai titoli autorizzativi contenuti nella banca dati e la possibilità di inserire o modificare i dati relativi ai titoli emessi da ogni piccolo Comune.

3. All’atto dell’adesione i Comuni di cui al precedente comma 1 nominano il loro referente scegliendone uno tra le parti firmatarie del presente Accordo. Il Comune prescelto rappresenta il nuovo Comune aderente nel Comitato di Coordinamento.

Articolo 8 - Oneri

1. La realizzazione e l’avvio della Banca Dati Informatica non comportano oneri a carico delle parti, che si impegnano invece a continuare a sostenere gli oneri di manutenzione della banca dati locale.

Articolo 9 - Durata

1. Il presente Accordo, di carattere sperimentale, ha durata cinque anni dalla sua sottoscrizione. Bologna,__________2011

IL COMUNE DI BOLOGNA - Rappresentato dal Direttore del Settore Mobilità

___________________________________

LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - Rappresentata dal Direttore generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilità

___________________________________

IL COMUNE DI PIACENZA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI PARMA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI REGGIO EMILIA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI MODENA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI CARPI - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI IMOLA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI FERRARA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI RAVENNA - Rappresentata dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI FAENZA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI FORLÌ - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI CESENA - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

IL COMUNE DI RIMINI - Rappresentato dal Sindaco/o delegato

___________________________________

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ultima modifica 2011-04-26T10:29:22+01:00

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