Testo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, sul progetto delle opere di collegamento fra Via dei Cosmonauti, s.s. 16 ed ex s.s. 71bis, presentato dal Comune di Cervia, poiché il progetto in oggetto, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 4 marzo 2010, è realizzabile a condizione che siano rispettate le prescrizioni, indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’ALLEGATO 1, di seguito sinteticamente riportate:

1. a monte e valle dei 2 attraversamenti del nuovo canale, le scarpate dovranno essere rivestite per tutta l’altezza della sponda in massi ciclopici, con berma al piede di dimensioni idonee, per uno sviluppo di metri lineari 2,00 per parte;

2. ai piedi dell’argine destro di progetto del nuovo canale, nel tratto non adiacente al laghetto di fitodepurazione, dovrà essere realizzato un fossetto di guardia a m. 1,0 dal piede esterno dell’argine;

3. tutte le immissioni dirette nei canali di bonifica “Arrivo Idrovoro Tagliata” e “Sbrozzi” dovranno essere dotate di apposita chiavica in c.a. a sezione triangolare; se esistono rischi di rigurgito, è obbligatoria l’installazione di valvole di non ritorno; in corrispondenza di ogni chiavica, la sponda del canale deve essere rivestita in massi al di sotto della chiavica e per m. 2,00 a destra e sinistra della stessa;

4. prima dell’esecuzione dei lavori, a progetto esecutivo approvato, sarà obbligo del richiedente: presentare regolare domanda di Autorizzazione/Concessione al Consorzio utilizzando l’apposita modulistica; prendere dovuti accordi con l’Agenzia del Demanio affinché venga frazionato e demanializzato il nuovo percorso del canale Arrivo Idrovoro Tagliata, che dovrà essere intestato al demanio pubblico, con diritti al Consorzio di bonifica della Romagna; la proprietà demaniale dovrà comprendere l’alveo, l’argine destro e la fascia di transito da m. 5,00 in sinistra; ai piedi dell’argine destro, dovrà essere costituita servitù di transito a favore del Consorzio di bonifica della Romagna per una larghezza di m. 4,00;

5. si verifichi, prima dell’inizio dei lavori, l’effettivo ricoprimento della condotta in corrispondenza dei punti in cui la pavimentazione stradale verrà abbassata, si provveda alla verifica statica della stessa e al calcolo e realizzazione di un’eventuale protezione rispetto a carichi di prima categoria, o si valuti l’alternativa di abbassare la quota di posa dell’adduttrice; in entrambi i casi la scelta tecnica dovrà essere preventivamente approvata da Hera s.p.a.;

6. qualsiasi danno arrecato alle reti gestite da Hera s.p.a. e/o ulteriori interventi che si rendano necessari siano a completo carico del Soggetto Proponente;

7. Romagna Acque - Società delle Fonti S.P.A. dovrà poter supervisionare i lavori che comporteranno interferenza del progetto con L’Acquedotto della Romagna, con la seguente prescrizione: gli interventi dovranno essere eseguiti compatibilmente con le esigenze di esercizio dell’Acquedotto della Romagna escludendo a priori il periodo primaverile - estivo durante il quale le portate transitanti nel tratto di acquedotto aumentano considerevolmente anche in conseguenza della maggior presenza turistica nelle località della Riviera Adriatica;

8. non inserire corsie di accelerazione sulle infrastrutture con sezione di tipo C;

9. eliminare le due corsie in uscita dalla rotatoria secondaria;

  1. inibire la svolta a sinistra per chi proviene da Via Lazio e si immette sulla SS 16 e per chi proviene da Ravenna immettendosi in Via Lazio;
  2. si concorda, sostanzialmente, con il progetto di inserimento paesaggistico ed ambientale presentato; si precisa in particolare che:
    1. per quanto riguarda la barriera antinquinamento con siepe arboreo-arbustiva, nella relativa realizzazione dovranno essere adottati i seguenti accorgimenti: ARBUSTI PICCOLI, eliminare laurotino Viburnum tinus – integrare con Rosa selvatica Rosa canina, Lantana Viburnum lantana; ARBUSTI GRANDI, eliminare nocciolo, nespolo, agazzino – integrare con Fillirea Phillyrea angustifolia, Alaterno Rhamnus alaternus, Spincervino Rhamnus catartica, Sanguinello Cornus sanguinea; ALBERI, integrare con Quercus ilex a cespuglio; IMPIANTO, prevedere palo in castagno o canna per tutoraggio a seconda delle dimensioni;
    2. ARBUSTETO, nella relativa realizzazione dovranno essere adottati i seguenti accorgimenti: ARBUSTI, eliminare laurotino, nocciolo, nespolo, agazzino – integrare con Rosa selvatica Rosa canina, Lantana Viburnum lantana, Fillirea Phillyrea angustifolia, Alaterno Rhamnus alaternus, Spincervino Rhamnus catartica, Sanguinello Cornus sanguinea, IMPIANTO, prevedere tutoraggio adeguato alle dimensioni del materiale;
    3. ALBERI A PRONTO EFFETTO: dovranno essere preferite le seguenti specie arboree: Fraxinus ornus, Fraxinus oxycarpha; IMPIANTO, andrà previsto il tutoraggio adeguato alle dimensioni del materiale;
    4. IRRIGAZIONE DELLE AREE VERDI DI MITIGAZIONE: per garantire un migliore risultato dell’intervento a verde in termini di sviluppo equilibrato, nelle aree verdi deve essere effettuata la progettazione di un sistema di irrigazione, in particolare per alberi ed arbusti; si suggerisce l’impiego di un sistema di irrigazione localizzata ad ala gocciolante per le aree piantumate con alberi ed arbusti;
    5. per le rotatorie ornamentali, l’impianto di irrigazione era già previsto nel progetto definitivo; per l’approvvigionamento idrico dovranno essere privilegiati sistemi di recupero delle acque; in sede di realizzazione delle opere, si dovrà tener conto di quanto segue: LAVORAZIONE ANDANTE DEL TERRENO E CONCIMAZIONE ORGANICA DI FONDO: prevedere preliminarmente all’impianto delle piante e all’inerbimento la lavorazione del terreno (aratura leggera e fresature incrociate) e la concimazione organica di fondo (privilegiare uso compost in quantità di 25-35 t/Ha, con contenuto medio 40-45 % s.s.);
  3. inoltre, come già previsto in progetto, si prescrive che vengano messe in atto tutte le misure di mitigazione degli impatti ambientali, oltre alle seguenti:
    1. individuare una soluzione estetica compatibile per la realizzazione dei guardrail a protezione della circolazione sulla rotonda e sulle vie di accesso ad essa;
    2. incrementare la piantumazione di essenze arboree ed arbustive autoctone nella parte sud occidentale dello svincolo a sud – ovest della rotonda, in maniera da aumentare la funzione di assorbimento dell’inquinamento acustico nei confronti dei limitrofi ambiti di zona umida e di favorire l’inserimento ambientale e paesaggistico della nuova struttura viaria, raccordando ed inglobando le piccole zone boscate presenti ad ovest della SS16 in direzione Rimini;
    3. rispettare la normativa in materia di inquinamento luminoso e prevedere fasci luminosi indirizzati esclusivamente verso la sede stradale e non verso la limitrofe zone umide;
    4. prevedere l’installazione di “sottopassaggi” adeguati per assicurare che la fauna (anfibi, rettili, microfauna invertebrata) possa attraversare le strade o i terrapieni, concordando le modalità di esecuzione con il Parco del Delta del Po;
    5. limitare il più possibile la durata dei lavori;
    6. salvaguardare il più possibile gli esemplari arborei presenti nell’area, qualora non ricadenti negli spazi che verranno occupati dalla nuova sede stradale;
    7. realizzare la fase di cantiere nei periodi stagionali di minore disturbo per la fauna escludendo i periodi più delicati;
    8. adottare tutte le precauzioni necessarie, al fine di ridurre l’emissione di polveri;
    9. effettuare la raccolta e lo smaltimento in apposite discariche dei rifiuti presenti in loco a lavori ultimati;
  4. in relazione all’inquinamento acustico atteso, in sede di progettazione esecutiva dovrà essere presentato:
    1. un confronto fra lo stato acustico attuale dell’area e quello previsto con tutte le opere in progetto, secondo i criteri previsti dall’Art 3 della DGR 673/04, confrontando lo stato post-operam con la eventuale classificazione acustica del Comune di Cervia per l’area appurando l’assenza di conflitti con questa; le analisi fonometriche e le successive valutazioni dovranno attenersi alla legislazione vigente (DM 16/03/98) o in subordine a norme tecniche riconosciute da enti accreditati (UNI; ISO);
    2. qualora emergano possibili conflitti acustici fra lo stato di progetto e la eventuale classificazione prevista dal Comune di Cervia o con la DGR 2053/01 dovranno essere indicate le opere necessarie per la risoluzione, calcolandone l’efficacia secondo il DM 29/11/2000 o secondo la UNI 11160;
  5. si anticipano inoltre le seguenti indicazioni:
    1. la fossa Imhoff delle acque reflue domestiche provenienti sia dal “Campo base” che dal “Cantiere operativo” dovrà avere una capacità minima di 10 mc e per le operazioni di smaltimento dovrà essere tenuto un registro in cui vengano registrati i trasporti, il quantitativo e la destinazione del liquame;
    2. l’area di deposito materiali (inerti,ecc.) dovrà essere realizzata ad una quota inferiore al piano di campagna del campo e cordonata, al fine di evitare lo scarico delle acque meteoriche di dilavamento di questa area in acque superficiali;
    3. le acque reflue contenute nella cisterna oli dovranno essere conferite come rifiuti a centri autorizzati ai sensi del D.Lgs.n.152/06 parte quarta;
    4. i bacini di stoccaggio delle acque reflue industriali, che si originano dal lavaggio dei mezzi operativi e dell’impianto di trattamento bentonite e le acque meteoriche di dilavamento ricedenti in tali aree, dovranno essere idoneamente impermeabilizzati; inoltre il successivo conferimento a centri autorizzati per il trattamento sia delle acque dei bacini che della cisterna oli dovrà avvenire nel rispetto D.Lgs.n.152/06 parte quarta;
  6. relativamente alla vasca di prima pioggia, ai sensi del DGR 286/05:
    1. a valle della vasca di prima pioggia dovrà essere realizzato un pozzetto ufficiale di prelevamento per il campionamento delle acque di prima pioggia prima dello scarico in acque superficiali;
    2. lo scarico delle acque di prima pioggia, nel pozzetto ufficiale di prelevamento, dovrà essere conforme ai valori limite di emissione della Tabella 3 Allegato 5 parte terza del D.Lgs n.152/06 (scarichi in acque superficiali), per i seguenti parametri: Solidi Sospesi totali, COD, Idrocarburi totali;
    3. ad evento meteorico esaurito dovrà essere garantito lo scarico delle acque di prima pioggia in acque superficiali entro le 48-72 ore successive all’ultimo evento piovoso;

b) di dare atto che il parere ai sensi dell’art. 18 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, espresso dal Comune di Cervia, è contenuto all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

c) di dare atto che ai sensi dell’ art. 14-ter, comma 9 della L 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto sostituisce il parere dovuto, ai sensi dell’art. 18 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, dalla Provincia di Ravenna, non intervenuta in sede di Conferenza di Servizi conclusiva;

d) di dare atto che lo stesso parere espresso dal Parco del Delta del Po,con lettera prot. n. 8107 del 23 dicembre 2009, è contenuto all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

e) di dare atto che la pre-Valutazione d’Incidenza ai sensi del DPR 8 settembre 1997, n. 357 e successive modifiche ed integrazioni, della LR 14 aprile 2004, n. 7 e della delibera di Giunta Regionale n. 1191 del 30 luglio 2007, inerente il sito di Rete Natura 2000 in prossimità dell’opera in esame, è contenuta all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

f) di dare atto che ai sensi dell’ art. 14-ter, comma 9 della L 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto sostituisce l’Autorizzazione allo scarico in acque superficiali di competenza della Provincia di Ravenna, non intervenuta in sede di Conferenza di Servizi conclusiva;

g) di dare atto che ai sensi dell’art. 17, comma 3, LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la presente valutazione di impatto ambientale positiva costituisce variante ai vigente strumento urbanistico del Comune di Cervia, qualora il Consiglio Comunale ratifichi il presente atto conclusivo della procedura di VIA, entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione;

h) di dare atto che ai sensi dell’ art. 14-ter, comma 9 della L 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto sostituisce i pareri dovuti ai sensi di legge sulla suddetta variante dalla Provincia di Ravenna, dal Parco del Delta del Po, da ARPA Sez. Prov. Di Ravenna e da AUSL di Ravenna, non intervenuti in sede di Conferenza di Servizi conclusiva;

i) di dare atto che nell’ambito della presente procedura, sono stati valutati in modo adeguato gli effetti ambientali e paesaggistici inerenti la localizzazione del progetto, nonchè le sue ragionevoli alternative sotto il profilo della pianificazione territoriale ed urbanistica, pertanto non si ritiene necessario procedere alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della variante urbanistica ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della L.R. 9/2008;

j) di dare atto che l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di Cervia ai sensi del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004, è contenuta all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

k) di dare atto che ai sensi dell’ art. 14-ter, comma 9 della L 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto sostituisce il Nulla-osta ai sensi del DLGS 22 gennaio 2004, n. 42, di competenza della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per la provincia di Ravenna, non intervenuta in sede di Conferenza di Servizi conclusiva;

l) di dare atto che il parere ai sensi della L.R. n. 4/2007, espresso dal Consorzio di Bonifica della Romagna è contenuto all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

m) di dare atto che l’accertamento di conformità alle norme urbanistiche ed edilizie del Comune di Cervia, nonchè alle norme di sicurezza, sanitarie e di tutela ambientale e paesaggistica, previsto dall’art. 7, comma 2, della LR 25 novembre 2002, n. 31 e successive modifiche ed integrazioni, è contenuto all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

n) di dare atto che i nulla-osta alle interferenze espressi da:

- Aeronautica Militare, Comando I° Regione Aerea – Reparto Territorio e Patrimonio;

- Comando Militare esercito E-R, Ufficio Personale, Logistico e Servitù Militari – Sezione Logistica Poligoni e Servitù Militari;

- Marina Militare, Comando in Capo del Dipartimento M.M. dell’Adriatico;

- Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A.;

- HERA S.p.A.;

- Fastweb S.p.A.;

- Eutelia S.p.A.;

- Telecom S.p.A.;

- SNAM S.p.A.;

- TERNA S.p.A.;

sono contenuti all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi;

o) di dare atto che ai sensi dell’ art. 14-ter, comma 9 della L 7 agosto 1990 n. 241 e dell’art. 17, comma 2 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente atto sostituisce il nulla-osta per le interferenze con le infrastrutture di competenza di Enel Distribuzione S.p.A. e Interoute s.p.a., non intervenuti in sede di Conferenza di Servizi conclusiva;

p) di dare atto che successivamente al termine della seduta della Conferenza di Servizi conclusiva, è pervenuto il nulla-osta preliminare di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. contenente le seguenti prescrizioni di carattere generale:

- per tutte le opere ricadenti all’interno della fascia di rispetto ferroviaria, dovrà essere presentata specifica richiesta di deroga ai sensi dell’art. 60 del DPR 753/80;

- a lato ferrovia dovrà essere realizzata idonea recinzione da posizionarsi interamente al di fuori della proprietà ferroviaria, munita di messa a terra se metallica, e garantire lo smaltimento delle acque meteoriche provenienti da rilevato ferroviario nonché rispettare le distanze stabilite all’art. 52 del DPR 753/80;

- la messa a dimora di piante o siepi, lato ferrovia, dovrà avvenire nel rispetto dell’art. 52 del medesimo DPR, il quale prevede una distanza dalla più vicina rotaia non inferiore all’altezza massima raggiungibile dalle piante aumentata di due metri;

- per l’installazione di sorgenti luminose artificiali, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari atti ad evitare che le stesse possano confondersi con i segnali ferroviari o ostacolarne la loro esatta valutazione;

Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. si riserva di esprimere il proprio definitivo parere sul progetto esecutivo delle opere;

q) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione al proponente Comune di Cervia;

r) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione a: Amministrazione Regionale dell’Emilia-Romagna – Servizio Parchi e Risorse Forestali; Amministrazione Prov.le di Ravenna Settore Ambiente; ARPA sez. provinciale di Ravenna; AUSL di Ravenna; Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Regionale Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna; Ente Parco del Delta del Po Territoriale; ANAS; Consorzio di Bonifica Savio e Rubicone; Vigili del Fuoco; Agenzia del Demanio; RFI S.p.A.; Hera Bologna S.p.A.; ENEL S.p.A.; TELECOM S.p.A.; EUTELIA S.p.A.; ROMAGNA ACQUE – SOCIETA’ DELLE FONTI s.p.a.; FASTWEB S.p.A.; Interoute S.p.A; Comando RCF;

s) di fissare, ai sensi dell’art. 17, comma 7, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, l’efficacia temporale della presente Valutazione di Impatto Ambientale in anni 5 (cinque);

t) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia - Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione;

u) di pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web della Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2010-04-22T12:26:03+01:00

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