Testo
L’Autorità competente: Comune di Piacenza - D.O. Riqualificazione e Sviluppo del territorio - Servizio Sistema ambientale Mobilità Ambiente comunica la decisione relativa alla procedura di VIA concernente il:
- progetto di attività estrattive di sabbie e ghiaie - Polo PIAE 2001 n. 42 “Podere Stanga” - Variante SIA 2010;
- localizzato:comune di Piacenza – loc. “Podere Stanga” di Roncaglia;
- presentato da: Bassanetti & C. Srl, con sede in Via Granelli n. 15/A - località San Nazzaro - Monticelli d’Ongina (PC).
Il progetto interessa il territorio (in relazione sia alla localizzazione degli impianti, opere o interventi principali ed agli eventuali cantieri o interventi correlati sia ai connessi impatti ambientali attesi) del comune di Piacenza e della provincia di Piacenza.
Ai sensi del Titolo III della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9, come modificata dalla Legge regionale 16 novembre 2000, n. 35, il Comune di Piacenza, con atto di Giunta comunale n. 63 del 15/3/2011, ha assunto la seguente decisione:
delibera:
a. la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell’art. 26 del DLgs 3/4/2006 n. 152 e s.m.i. e ai sensi dell’art. 16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. sul “Progetto di attività estrattiva di sabbie e ghiaie all’interno del Polo estrattivo PIAE 2001 n. 42 “Podere Stanga”, in loc.Roncaglia (PC), in quanto il progetto in questione è nel complesso ambientalmente compatibile, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni, già indicate al punto 5 del “Rapporto sull’impatto ambientale”, approvato dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 28/2/2011, All. A all’atto deliberativo quale parte integrante e sostanziale
1. i mezzi a servizio della cava dovranno utilizzare esclusivamente la viabilità del sistema cave Piacenza Est così come già previsto dalla convenzione stipulata in data 6/10/2006 dal notaio dott. Carlo Brunetti (Allegato n. 23 al Piano di coltivazione approvato – “Carta della viabilità e del traffico veicolare indotto”) rep. 28146, registrato a Piacenza al n. 1854 mod. 2 in data 23/10/2006 e relativa autorizzazione del Settore Territorio prot. 68067 del 18/10/2006;
2. dovrà essere garantita la qualità degli interventi di rinaturalizzazione come previsti dal SIA 2010;
3. dovrà essere realizzata, oltre all’area di sosta indicata dal SIA 2010, un’analoga area di sosta sul lato opposto;
4. dovrà essere rispettata la tempistica di rinaturalizzazione che dovrà seguire rigorosamente il cronoprogramma estrattivo;
5. dovrà essere realizzato un filare alberato che funga da schermo paesaggistico all’impianto di estrazione;
6. si prescrive, a tutela precauzionale, come piano di emergenza di dotare il cantiere di apposite panne assorbenti in grado di eliminare eventuali sostanze inquinanti dalle acque del lago impedendo alle stesse di trasferirsi nel fiume;
7. dopo il ripristino ambientale garantire l’uso pubblico delle aree e dei servizi realizzati nel polo estrattivo, anche se di proprietà privata, e la fruizione regolamentata delle aree rinaturate da destinare solo ad usi compatibili con la preservazione delle stesse da inquinamenti atmosferici, idrici, acustici e del terreno, fatte salve le esigenze di sicurezza legate all’attività di cava. A riguardo entro due anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione il proponente dovrà rivedere il progetto di gestione e utilizzazione delle aree già presentato in data 18/10/2007;
8. garantire usi dei bacini di cava e dei canali collegati compatibili con la protezione delle acque da possibili inquinamenti;
9. prevedere sezioni tipo di strade, percorsi ciclabili e percorsi pedonali, nonché filari alberati, materiali, arredi ed elementi naturali adeguati all’ambiente agricolo e fluviale tradizionale locale ed uniformi con quelli utilizzati per il Polo estrattivo Cà Morta;
10. garantire l’utilizzo del nuovo invaso per scopi di fruizione a basso impatto, limitando l’uso di natanti a motore a favore dell’impiego di canoe e prevedendo il divieto di accesso ad alcune porzioni di lago, in funzione della stagione riproduttiva e delle esigenze ecologiche delle specie ornitiche più sensibili;
11. realizzare un impianto di irrigazione per i filari di alberi e cespugli;
12. procedere al ripristino naturalistico dell’area contestualmente ai lavori di coltivazione della risorsa secondo il seguente crono-programma:
1° anno - Settore A: coltivazione del 1° lotto.
2° anno - Settore A: inizio recupero del 1° lotto, coltivazione del 2° lotto.
3° anno - Settore A: sistemazione finale del 1° lotto e inizio recupero del 2° lotto; Settore B: coltivazione del 1° lotto.
4° anno - Settore A: manutenzione programmata del 1° lotto e sistemazione finale del 2° lotto; Settore B: inizio recupero del 1° lotto e coltivazione del 2° lotto.
5° anno - Settore A: manutenzione programmata 1° e 2° lotto; Settore B: sistemazione finale del 1° lotto; inizio recupero del 2° lotto e coltivazione del 3° lotto.
6° anno - Settore A: manutenzione programmata del 1° e 2° lotto; Settore B: manutenzione programmata del 1° lotto, sistemazione finale del 2° lotto e inizio recupero del 3° lotto.
7° anno - Settore A: manutenzione programmata del 1° e 2° lotto; Settore B: manutenzione programmata del 1° e 2° lotto, sistemazione finale del 3° lotto.
Dall’8° anno - Settore A 1° e 2° lotto e Settore B 1°, 2° e 3° lotto: manutenzione programmata.
13. indicare espressamente in sede di autorizzazione relativa ai Piani di coltivazione il cronoprogramma sopra riportato;
14. la recinzione dell’area di cava, anche dopo gli interventi di rinaturalizzazione, se essenziale per problemi di sicurezza, deve essere realizzata attraverso fili ad elevata permeabilità, posti a circa 30 cm. di altezza da terra, in particolare lungo le direttrici di migrazione della fauna.
15. porre a carico del soggetto proponente l’obbligo della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture viabilistiche di collegamento tra la cava e la S.P. n. 10 Caorsana, costituita da una viabilità interpoderale e dalla strada comunale dei Dossi, pro quota con la società Caripe che utilizza la medesima infrastruttura, conformemente alla convenzione; tale obbligo dovrà essere indicato nella convenzione prevista dall’art. 12 della L.R. 18/7/1991 n. 17, propedeutica al rilascio dell’Autorizzazione relativa ai Piani di coltivazione di cui all’art. 11 della medesima L.R.;
16. qualora in futuro dovessero realizzarsi nuove attività ricettive (quali ostelli, pubblici esercizi, circoli…) rivalutare la dotazione di parcheggi mediante ampliamento di quelli esistenti oppure la realizzazione di nuovi;
17. disciplinare, in sede di convenzione prevista dall’art. 12 della L.R. 18/7/1991 n. 17, propedeutica al rilascio dell’Autorizzazione relativa ai Piani di coltivazione di cui all’art. 11 della medesima L.R., i rapporti pubblico-privati in merito agli aspetti di fruizione, sicurezza, manutenzione e durata dell’uso pubblico e prevedere garanzie sostanziali riguardo agli obblighi delle parti;
18. prevedere che il 10% sul totale di alberature da piantumare abbia circonferenza 10/12 cm.;
19. prevedere un sesto di impianto delle alberature nelle zone boscate conforme a quanto indicato nel SIA – Quadro di riferimento progettuale, par. 3.5.2, pag. 70;
20. utilizzare veicoli a basso fattore di emissione;
21. porre il limite di velocità di 30 Km/h su tutta l’area di cantiere e sulla viabilità di servizio;
22. rispettare tutte le norme (L. 626/94 e DM 388/03 sul primo soccorso) per la tutela della salute dei lavoratori (decreto 624/96);
23. identificare nel progetto esecutivo opportune aree impermeabilizzate per la sosta e la manutenzione degli automezzi;
24. segnalare tempestivamente il rinvenimento di Rifiuti solidi urbani (RSU) al Servizio Territoriale ARPA – Sezione di Piacenza;
25. trattare l’eventuale rifiuto accumulato nell’area prevista nel più breve tempo possibile, anche in funzione dell’umidità del terreno ad esso adeso; pertanto dovrà essere tempestivamente inoltrata istanza per il posizionamento del mezzo mobile per la separazione dei RSU dal materiale naturale;
26. realizzare il piano di monitoraggio secondo i tempi e le modalità indicate nel SIA, al fine di verificare l’efficacia dei presidi adottati e di orientare ulteriori interventi di mitigazione qualora i controlli evidenziassero valori difformi da quelli stimati;
27. realizzare tutti gli interventi di mitigazione e compensazione previsti dal SIA;
28. sono fatti salvi gli obblighi previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di tutela delle acque, del suolo, dell’aria e degli ecosistemi naturali e di tutela dall’inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso non espressamente citati;
b. di stabilire ai sensi dell’art. 17, comma 7 della L.R. 9/99 che l’efficacia temporale della presente valutazione di impatto ambientale è fissata in anni otto;
c. di trasmettere la presente delibera al dott. Filippo Lusignani, per conto della Società Bassanetti & C. Srl e al sig. Bassanetti Claudio, in qualità di proponente e alle Amministrazioni competenti al rilascio degli atti necessari per la realizzazione del progetto convocate alla Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 16, comma 3, L.R. 9/99 e s.m.i.;
d. di quantificare le spese istruttorie a carico della ditta proponente Bassanetti & C. Srl ai sensi dell’art. 28 della L.R. 9/99 e s.m.i. e dell’art. 3.4 della “Direttiva generale sull’attuazione della L.R. 9/99” approvata con DGR 15/7/2002 n. 238 in Euro 212,00 pari allo 0,04% del costo di realizzazione del progetto;
e. di quantificare le spese di pubblicazione a carico della Ditta Bassanetti & C. Srl ai sensi dell’art. 8, comma 2 del DPR 12 aprile 1996 Euro 2.509,00;
f. con successiva disposizione del Responsabile del Servizio Ambiente verrà disposto l’accertamento e l’introito della somma complessiva di Euro 2.723,00 sul Cap.1287 “Contributi per servizi ambientali” del bilancio in corso;
g. di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’art. 16 comma 3 della L.R. 9/99 e s.m.i il presente partito di deliberazione.
Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del DLgs 267/00, per consentire il rispetto dei termini fissati dalla normativa di settore per la conclusione del procedimento.