Testo
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
a) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 21 maggio 1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in considerazione dei modesti impatti attesi, il “progetto della S.P. n. 11 “Sogliano” - lavori di realizzazione della circonvallazione al centro abitato di Sogliano al Rubicone (FC)”, presentato dalla Provincia di Forlì - Cesena, dalla ulteriore procedura di VIA, con le seguenti prescrizioni già riportate al punto 7:
1.
per minimizzare gli impatti durante le fasi di cantiere andranno messe in atto le azioni di mitigazione previste nel progetto e nella relazione di screening;
2. al fine limitare gli impatti dovuti all’attività dei mezzi di cantiere andranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni in atmosfera;
3. durante le fasi di cantiere dovrà essere garantita la continuità e l’efficienza del reticolo di drenaggio delle acque superficiali al fine di evitare difficoltà di scolo delle acque e formazione di ristagni a monte dell’infrastruttura;
4. dovranno essere raccolte le acque reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
5. per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di costruzione e dalla circolazione dei mezzi di cantiere si ritiene necessario:
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti delle piste di cantiere e delle aree di cantiere non impermeabilizzate, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni;
- limitare la velocità di transito dei mezzi sulle piste di cantiere a 30 km/h;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei cassoni con teloni;
- prevedere impianti di lavaggio per la pulizia delle ruote dei mezzi in uscita dai cantieri;
6. provvedere all’impermeabilizzazione delle aree di cantiere adibite a deposito o lavorazioni potenzialmente inquinanti ed alla raccolta separata delle acque meteoriche di dilavamento che andranno sottoposte ad adeguato trattamento;
7. per le operazione di getto dei calcestruzzi si dovrà provvedere alla predisposizione di vasche a tenuta per la raccolta delle acque di esubero che andranno opportunamente smaltite;
8. per l’approvvigionamento degli inerti da costruzione e per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dai lavori di cantiere andranno utilizzati siti regolarmente autorizzati sulla base di quanto disposto dagli specifici strumenti di pianificazione di settore vigenti, privilegiando quelli più idonei alla minimizzazione degli impatti legati al traffico;
9. per il ripristino delle aree di cantiere andrà riutilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avrà cura di accumulare separatamente dalle altre tipologie di materiale in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne la morte biologica;
- 10. dovranno essere preventivamene stimati gli impatti acustici del progetto durante la fase di realizzazione; qualora si preveda un superamento dei valori limite, dovrà essere richiesta autorizzazione in deroga per le attività di cantiere ai sensi della DGR della Regione Emilia-Romagna n. 45 del 21/1/2002 corredata dalla documentazione prevista dalla DGR 673/04, comprensiva dell’indicazione delle misure di mitigazione acustica che si intendono adottare al fine di ridurre le emissioni sonore;
- 11. tali prescrizioni dovranno essere inserite nel capitolato lavori;
- 12. come proposto in progetto, si prescrive la creazione di un parco botanico con specie autoctone nell’area di proprietà del Comune di Sogliano, vicino alla circonvallazione, in corrispondenza della rotatoria;
- 13. le fasce di rispetto ed eventualmente di ambientazione per gli interventi più significativi dovranno essere destinate alla realizzazione delle attrezzature e delle infrastrutture di servizio connesse alla mobilità ed alla realizzazione delle opere di compensazione e mitigazione ambientale richieste per un corretto inserimento dell’infrastruttura nel contesto territoriale;
- il progetto delle opere a verde dovrà comprendere le operazioni di manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora e il reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;
- 15. deve essere definito il bilancio movimenti terra tra inerti scavati e riportati; con la individuazione anche delle eventuali aree di stoccaggio del materiale scavato;
- 16. nel caso in cui sia previsto il riutilizzo dei materiali di risulta degli scavi al di fuori del cantiere, il progetto esecutivo dovrà contenere apposito elaborato a firma del progettista in cui si dimostri la sussistenza dei requisiti previsti dall’art. 186, del DLgs 152/06 e s.m.i.;
- 17. gli interventi di regimazione delle acque superficiali e di drenaggio dovranno essere adeguatamente progettati in fase definitiva, e saranno raccordati in un sistema di raccolta adeguato, in modo da permetterne l’allontanamento delle acque ed evitare eventuali ristagni;
- 18. al fine di evitare fenomeni di inquinamento dei corpi acquiferi e dei suoli andrà realizzato il sistema di trattamento delle acque di prima pioggia previsto in progetto, con bacini di raccolta adeguatamente dimensionati dotati di disoleatore e dissabbiatore; gli impianti dovranno essere dotati di pozzetto con saracinesca per la chiusura in caso di sversamenti accidentali;
- la realizzazione dell’impianto di illuminazione stradale dovrà essere conforme alla L.R. 19/03 “Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico” e alle specifiche tecniche definite nei relativi strumenti di attuazione (Direttiva approvata con delibera di G.R. 2263/05 e Circolare approvata con determina del Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa n. 14096 del 12 ottobre 2006 e successive modifiche ed integrazioni);
- resta fermo che la realizzazione del progetto in esame è subordinata al rilascio da parte delle autorità competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri necessari ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di Forlì - Cesena – Servizio Infrastrutture Viarie e Gestione Strade Cesena, alla Provincia di Forli’ - Cesena – Assessorato Ambiente, al Comune di Sogliano al Rubicone, all’ARPA e all’AUSL;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell’art.10, comma 3, della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
d) di pubblicare il presente atto sul sito web della Regione Emilia-Romagna.